31-Dec-2007 10:16 AM - Osteria 2007, il conto, prego.
Per un anno intero avete mangiato e bevuto a questo tavolo, e ora l'abbandonate, giusto per sedervi a quello accanto, bello sforzo, e magari vorrete mangiare e bere le stesse cose, condita con voglia di nuovo, - state sicuri il prezzo avrà un lieve rialzo, per il resto, siamo amici, trattamento di favore. L'oste Vi presenta il conto.
Segretamente Vi odia, ma Vi sorride, di clienti come Voi ne ha e ne ha avuti e ne avrà che oramai ha perso il conto (ma non il Vostro conto). Vi sputa nel piatto dietro le porte della cucina, e non è vero che quella è una salsina nuova, - e nemmeno che è Lui a cucinarVi la sbobba, - no, come per tutti gli altri, è sempre il clandestino sottopagato in nero di turno che danna i fornelli su cui riscalda i Vostri precotti, - e il limoncello che il buon Tempo_ne è solito offrirVi è allungato col sapone allungato con l'acqua.
'Bisogna vivere questo nuovo anno con ottimismo' mi pare abbia detto stretto tra i denti.
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28-Dec-2007 11:32 AM - Lucertulas - Tragol de Rova (8tx cd, 26'20" - Robotradio 'o7) - I recently bought this CD with pleasure, - release for Lucertulas, previously known as SuperLucertulas, - i read that only Their guitarist/screamer Christian Zandonella has survived to the original line-up, - btw, They would perfectly match with Gravity or Skin Graft catalogues (or Psychotica rec, just to not go so far), - mature and abrasive as They sound, a percussive avalanche of distortion and psychedelic noise (almost silent sound escapes in On Rough Sea and tarck #6), heavy ferrous bass lines, from repetitive to complex solutions (tortuous Partum), cutting blasting guitars, - somewhere between Arab on Radar and The Jesus Lizard. Tracks as Ops!, Miss Ratched, - pure excellence, - vocalist Christian - often high-pitched singing - knows how to ride Lucertulas's tsunami, playing His guitar unconventionally, frenzied and in acid, - totally sick. I really long to see Them playing some live show soon, - it would be great if there was a local festival with Them, But God Created Woman, Edible Woman, Uzeda, Agatha. // Lucertulas - Tragol de Rova (8tx cd, 26'20" - Robotradio 'o7) - Nemmeno un mese fa ho comprato questo CD con piacere, pubblicazione dei Lucertulas, precedentemente conosciuti come SuperLucertulas, - ho letto che alla line-up originale è sopravvissuto unicamente il chitarrista/screamer Christian Zandonella, - in ogni modo non sfigurerebbero affatto su catalogo Gravity o Skin Graft (o senza dover andare troppo lontano, su Psychotica rec), - maturi ed abrasivi come suonano, una valanga percussiva di overdrive e rumore psych (le fughe sonore quasi silenti di On Rough Sea e la traccia #6), line ferrose pesanti di basso, che vanno da soluzioni ripetitive a complesse (la tortuosa Partum), chitarre taglienti in fiamme, - da qualche parte tra Arab on Radar e The Jesus Lizard. Tracce come Ops!, Miss Ratched, - pura eccellenza, - il cantante Christian - spesso su toni striduli, - sa come cavalcare lo tsunami dei Lucertulas, e suona la sei corde evitando accordi e abbracciando invece scelte inusuali, in acido e frenesia, - totalmente stronato. Mi piacerebbe molto vederLi suonare dal vivo, - magari in un festival locale con But God Created Woman, Edible Woman, Uzeda, Agatha.
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27-Dec-2007 5:08 PM - Taken by a train.
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27-Dec-2007 3:13 PM - Quando Vi diranno di Francoforte - sempre che qualcuno Vi parli di Frankfurt, Germania, - che i famosi e ricchi mercatini di Natale che dal 1933 la rendono così appetitosa vengono smantellati la notte del 22, e che il 23, il 24 e il 25 e il 26 pure, quindi è TUTTO chiuso, beh, credete Loro: niente più bancarella di breztel a grandezza umana, niente più casette di legno dove Vi serviranno del fumante Heisse Ebbelwei (vino di mele caldo), niente più coro natalizio degli anziani, niente creperie per avvolgere in un solo corpo dolce nutella e banana, niente pesce fritto e patatine offerti con un danke e baffi dadà, niente più macchine che tagliano le caldarroste, impossibile trovare un ristorante aperto o un pub anche solo per una zuppa di notte (salvo indiano, giacchè santa klaus ha meno di 6 braccia), niente musei eccezion fatta una capatina alla legnosa casa del caro Wolfgang von Goethe, assente giustificato, - quindi unicamente i mezzi pubblici, gli autogrill e gli alberghi saranno aperti 24h, e pochi, pochissimi rari café per una cioccolata calda.
Per il resto, Frankfurt Vi abbandonerà fuori dell'uscio, tra lo zero e i meno 5 gradi, tra i cigni e le oche del Meno, la riva dell'arte (edifici chiusi), il tram 800esco Ebbelwei-Expreß e il suo sidro di mele (ahimé, freddo), tra i corridoi e gli ascensori dei centri commerciali usati a mò di unico Unterhaltung per i Jugendliche indigeni, tra altri eingefroren turisti a mendicare vetrine spente e a drizzare il collo sul magnifico superstite albero di natale nella piazza del Roemer.
...
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27-Dec-2007 2:10 PM - '
Hey, Komaboy!! How are you? I won't put Uninverso here, but my "amateurs" one I started posting here. This on FRANÇOIS is almost a Fabiozilla part 2..., but this time with no jokes.
I have a few more here now... but my new (and last) short on 35mm won't be here as well though. The ones made to watch on the big screen I'm a little against putting in youtube.
See what you think of them.
Best and happy X-mas and New Year'. - Marcos Debrito.
It's Yann Tiersen's leit motif for Goodbye Lenin! which introduces and closes newest Debrito amatorial's obscure short, - on the way previously opened by His Fabiozilla [read past komanews]: très mélancholique!!!!!!!! lovely as well crude precept..
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21-Dec-2007 3:23 PM - Live report: Desperate Living + Soul of the Cave + Luminal, live @ traffic, v. vacuna 97, roma - ingr. ?
I Desperate Living proseguono nella Loro crescita musicale [leggi passata komarecensio], il nuovo pezzo Timur la scorsa sera ha scosso le pareti del traffic, totalmente percussivo/distruttivo, dedicato appunto a Timur Kacharava (interessante una diatriba per la paternità reclamata di una via a roma un paio di anni fa..) dei Sandinista.
Ho visto diversi giovani piuttosto presi dallo screamo di Massimo Cisternino, giovani perchè di fatto l'età media era piuttosto bassa, molti sotto i 20, diversi cliché di teenager, qlc ragazzina vestita di nero col bottiglione di spumante da tracannare, wannabe in diverse salse, - sono sicuro che il 4 gennaio, stesso luogo, per la serata punk/hc/screamo 'questa è roma, mica...'.. la situazione sarà più interessante, almeno dal mio piccolo e over age punto di vista.
A parte ciò i disperati hanno suonato bene, tortuosi e rancidi, insieme in un suono compatto e galvanizzante, tra i pezzi dell'ep omonimo, un paio nuovi e la cover In My Eyes dei Minor Threat su cui ho visto qlc virgulto cantare [con l'occasione consiglio la visione di questo video, - succederà mai a roma qualcosa del genere?].
Sono rimasto per sentirmi 3 o 4 pezzi dei
Soul of the Cave, ma all'ennesimo fare gli occhi storti del cantante bassista malato di Ozzy Osbournismo, musicalmente li ho giudicati definitivamente su ombre em(tv)o, black sabbath, e korn, e ho deciso allora che era il momento di affrontare la tormenta e tornare a casa. Tecnicamente pure bravi, ma niente per i miei gusti.
Sì, suonavano anche i Luminal, ma post-ascolto myspace non mi è parso il caso, degustibus pure lì.
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20-Dec-2007 10:01 AM - Live report: A Factory night (once again), feat. The Names, Section 25, Crispy Ambulance, Kevin Hewick, + photo exhibitions: Philippe Carly, Katja Ruge and Red Zebra's Joy Division collection - in Belgium, Bruxelles, 16 decembre 2007, 22€.
Kevin Hewick:
Crispy Ambulance:
The Names
Section 25
From Katja Ruge's photo book dedicated to Ian Curtis
Portraits by Philippe Carly
Red Zebra's Joy Division collection
Io e gentil pulzella di nuovo a Bruxelles, arriviamo à la Raffinerie, - una volta meglio conosciuta come Plan K, in rue de Manchester, sono quasi le 19.30, e mi viene da sorridere pensando che appunto da Manchester, nel 1977, era cominciato tutto con i Joy Division, i veri festeggiati assenti, giustificati o meno.
Ok, era proprio in questo Plan K che le Band del circuito Factory venivano a suonare una volta a Bruxelles tra il '79 e l'82, chissà se la location era stata scelta per l'indirizzo, - una sorta di teletrasporto.
Cmq, c'è una bella fila per entrare, tutta gente vestita - guarda caso - di nero, età variabile tra i 20 e i 50enni che hanno rispolverato la giacca di pelle nera, - una lunga fila che si traduce in un'ottima scusa per andare a cenare con patatine fritte, des frites à porter;- il piatto nazionale belga è patatine e cozze, - lo trovi pure sulle cartoline, nel caso non lo sapeste, - e birra, naturellement, birre che non hanno niente a che vedere con la nostrana but sudafricana peroni, e patatine fritte come macdonald non riuscirà mai a capirne la regola - quasi una cerimonia del té se trovate chi le sa salare con dovizia ed esegue la doppia cottura [consiglio la friterie number 1, se Vi capita, in centro, oddio la rue non me La ricordo.. ma se Vi dovesse interessare posso sbattermi per ricordarla.. mah].
Tornato al locale, la fila corre lungo una serie di teche dove c'è una sorta di tesoro ecclesiastico di s. pietro, ovvero una ricca e orgasmica collezione di dischi, ritagli, tshirt accumulati nel tempo da una (pare) storica punk band belga, i Red Zebra - tanto di cappello alla perseveranza..
Consegnando il biglietto al banchetto, un tizio sorridente ne strappa accuratamente il cedolino (immagino sapesse che se il taglio veniva male rischiava la morte per mano di qualche feticista) e mi danno uno stretto braccialetto adesivo di carta che sarà l'equivalente di un timbro per uscire e rientrare nel locale: direi che più tardi ce ne sarà più volte bisogno, - l'ossigeno diventa sempre più consumato, - e a Bruxelles mi sa che non c'è la legge antifumo nei locali, anzi, - ho fumato - da non fumatore quale sono - gratis come non mai, mercie à tout le monde cancéreux..
Vendono i poster e tshirt dell'evento a 15€,
non mi pare francamente il caso, invece l'alternativa birra / succo d'arancia ha prezzi sociali da 2 euro a bicchiere, ma i furbetti dell'organizzazione hanno pensato bene di far cambiare i soldi in una sorte di fiches (leggetelo alla francese, pervertiti), di colore nero, bien sure, in modo che per non dover fare ogni volta la doppia fila cassa e bar) fai subito un investimento di 6€ per tre consumazioni, - almeno noi venuti da lontano..
Intanto gira dell'ottima musica a tono new-wave, su uno schermo gigante ci sono proiettati muti live di JD & Co., - Kevin Hewick invece ha appena finito il suo set acustico, e sinceramente mi è parso un pò una presenza da palco per fare numero, il pubblico era piuttosto distratto, io pure dopo un paio di minuti, e cmq non ero lì per Lui, ma per quei The Names che mai avrei pensato di poter un giorno vedere dal vivo.
Dei Joy Division o che si voglia dei membri dei New Order non c'era traccia, - ce ne sarebbe stata più tardi una, nella persona di Peter Hook che avrebbe curato un paio di dj set tra mezzanotte e le 2am, - oddio, forse un pò una marchetta, un pò come quando sui manifesti che pubblicizzano il veglione di capodanno ci leggi sarà presente lando fiorini, che magari sarà presente e basta se hai culo. - Io sinceramente questo non lo so, - me ne sono andato sul finale del set dei Section 25 perchè stavo schiattando dal caldo, dalle sigarette e dal sonno di una giornata cominciata troppo presto per prendere l'aereo.
Cmq mi sono fatto un largo giro in una stanza, - piena di fotografie, una bella manciata di ritratti scattati da Philippe Carly ('azzo com'era figa la cantante delle Xmal Deutschland,
Anja Huwe) ed estratti dal libro fotografico dedicato a Ian Curtis by Katja Ruge ('In Seach of..'), tra cui uno dove ci ho messo 10 min per capire la calligrafia di Martin Hannett che diceva laconico the best band in pop.
Tocca poi ai Crispy Ambulance a salire su palco, interrompono addirittura il crescendo di Bela Lugosi's Dead, con lo storcere del naso di molti, e il disappunto e imbarazzo dello stesso cantante Alan Hempsall.. - Della band, sono tutti in evidente sovrappeso.. ddio, gli anni passano per tutti, questo doveva essere il titolo della serata, e di sicuro
mr. Hempsall non s'era messo a dieta per l'evento, - la sua pancia alcolica da 50enne esce fuori confine, - e quando poi si toglie la giacca, l'ascella pezzata mette a prova la sua classe inglese. - Cmq tanto di riguardo alla grinta, - all'inizio sembravano un pò tutti e quattro imbarazzati, poi si sono sciolti un pò, e sono convinto che si siano sentiti tornati indietro nel tempo quando hanno brillato su Deaf, evidentemente un Loro cavallo di battaglia.
Io devo fare un appunto all'amplificatore della chitarra usato, da tutti i gruppi: era un atroce Hughes & Kettner Attax 100w da 250€, - come se avessero preso la prima schifezza in prestito da una saletta prove!!! Non capisco! Almeno un minimo di sforzo per riprodurre il sound originale di quegli anni.. ho anche delle riserve sul multieffetto digitale usato dal chitarrista dei Crispy Ambulance.. ok, fine lamenti.
In ogni modo ho visto diversa gente cantare in sing-along quelle canzoni che non avevo mai sentito in vita mia.. mea culpa.. riascoltando le versioni originali, c'è un aria new-wave d'oltremanica cui non posso che fare cappello.
Il pubblico è internazionale! Infatti sento vicino a me dire 'ma guarda te se sta bella chioma me se doveva proprio mette davanti, come voglio vede come le faccio e foto': mi viene in mente Alberto Sordi in Crimen quando in treno prendendo le distanza da Nino Manfredi e signora dice 'e non viaggiate!'.
In effetti gli italiani tra il pubblico si riconosco subito: sono i più coatti e darkettoni (quindi non gotici, ma barocchi, come mi piace distinguere), e su ogni canzone che passano devono far vedere che conoscono a memoria le parole. Ok, non tutti siamo così.. però però..
Finalmente arrivano i Names (per un pò di storia, Vi rimando a myspace/thenamesfac o qui), - io che prima ero sotto il palco, vengo relegato nelle retrovie come contropartita per l'esser uscito 5 min a respirare e poi a cercare da bere.
E' difficile anche muoversi, rimango dietro una colonna e una coltre di persone in nero, - intanto vedo Michel Smordynia (leader The Names) raggiungere su palco gli altri - indossa una lunga giacca di pelle nera, ha ancora la sua espressione mezza strafottente, qlc capello in meno, ora bizzolato, ed ha una discreta padronanza della situazione - purtroppo non suona il basso, - ruolo lasciato ad un tizio più giovane che suona uno di quei bassi osceni con la parte dell'accordatura tagliata di netto sul primo ponticello.. come si chiama?, beh, osceno pour moi, come tenere la chitarra sotto l'ascella. Alla tastiera c'è ancora Christophe Den Tandt, che ora come figura potrebbe essere scambiato per il portiere di casa Vostra, camicia di flanella romboidale, canutissimo, occhialetti sul naso, - insomma dall'insospettabile passato musicale.. - azzarola se n'è passato di tempo sulla sua pelle, - però suona i pezzi senza sbagliare una virgola, - come anche il chitarrista
Marc Deprez, che somiglia ad un occhialuto Elliot Gould nella sua stazza. Il batterista non sono riuscito a vederlo.. - Quando suonano Calcutta mi vengono i brividi, ok, su Nightshift mi stavo un pò schiaffeggiando per combattere gli sbadigli, ma è la traccia che salto anche su cd, invece hanno continuato a brillare su I Wish I Could Speak Your Language, The Fire, Discovery, insomma, hanno ancora la verve.
Ho aspettato come un bambino buono che suonassero il mio pezzo preferito, Cat, ma non l'hanno fatto!!! Come ci sono rimasto male!! Non sono nemmeno tornati su palco per un bis, - più tardi mi sono visto passare accanto Michel che accompagnava fuori i due figli, entrambi sotto i 10 anni, - allora l'ho visto come un padre.
Guardandomi meglio attorno noto che diversi teenager degli anni 80 si sono portati i figli a questo concerto.. che bravi genitori..
I Section 25 sono riuscito a seguirli sino al quarto pezzo, poi ero uno straccio. - Il primo singolo Loro uscito nel 1978, Girls Don't Count, era stato coprodotto da Ian Curtis. - Il cantante Larry Cassidy, anche Lui lascia il basso ad una nuova leva dal 2001, il barbuto Roger Wikeley, che si destreggia con potenza su linee tortuose new-wave, - ma la cosa che mi lascia un pò stranito è che Larry i testi non se li ricorda, e se li deve leggere su un foglio.. mi è sembrato un pò karaoke.. che dire.. Ian Butterworth (fu Tunnelvision, altra chicca Factory) si vede che ha maturato un'esperienza di quasi 30 anni alla chitarra. - Diversi pezzi da Always Now, se ricordo bene, mi hanno fatto pensare un pò a Public Image Ltd., ma chiaramente con uno spirito punk diverso, e soprattutto messo a dura prova dalle rughe, ma tanto di cappello all'attitudine cristo.. non so, questo revival mi ha messo un pò di tristezza, intesa come malinconia, ddddio mio invecchieremo e moriremo tutti, e campare di sola Musica - okay, è sempre stato chiaro - è praticamente impossibile, e una scena come quella della Factory non so se stia meglio sopra o sottoterra, cmq è nella memoria e nel mio stereo, - ok, io nel 78 nemmeno ero capace di tenere il ciuccio, che c'entra, ma da quando ho visto la luce a 14 anni ho battezzato la mia parentesi da ascoltatore goth boy con quei dischi..
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19-Dec-2007 6:02 PM
Fai un regalo al pianeta: resta a casa.
No, questa cosa mi fa impazzire: "Fare questo spostamento con il trasporto pubblico toglie dall'aria di Roma 552 grammi di CO2.", - peccato che l'autobus non c'è per questo percorso, e io me la devo fare a piedi!! -
Stasera me ne vorrei andare al traffic, suonano i Desperate Living, e altri due gruppi non per me (ok i Soul of the Cave non sarebbero nemmeno male alla fine).
Da domani esci con noi.
Mi sa che questi che se ne sono usciti con questo payoff non li vedono mai gli autobus tra le 8 le 10.
Ho sempre in mente un mezzo desiderio di fare delle fotografie a titolo 'atac attack' ovvero dell'arte di infilarsi in un autobus fuori capienza maxima e rovinarsi la giornata sin da subito. Non è vero che a roma non c'è contatto umano, anzi, Vi ritroverete in intimità con gente di tutte le razze ed età e sesso e deodorante, provando anche cose strane con ombrelli, cartelle, zaini e alcuni irriducibili lettori che non riescono a rinunciare alla apertura alare A1 di un quotidiano in un cosmo di 50 cm quadri, - o quelli che accartocciano i libri, - e poi amambili discorsi sul 'guardi che lì c'è spazio, andate più avanti ' - ricontemplando il concetto di spazio meglio che sù catalogo ikea.
Però non è che se prendo il bus mi sento di salvare il pianeta perchè anzi il mio desiderio di distruzione di massa aumenta, ma soprattutto non so quanto possa salvarmi la mia di vita andando a piedi per v. dei montitranstiburtini di notte. In effetti quell'omino blu nell'immagine mi pare arrancare un pò.
Da qui, da febbraio oramai, ho deciso di andarmene a lavoro a piedi, esco 30 min prima echissenefrega, e i carri bestiame atac con i vetri dipinti di facce infelici li guardo passare da lontano.
'Scusi scende?'
'Sì, appena ferma'
'Scusi, suona?'
'Sì! Mi ha riconosciuto da qualche concerto?'
'Aspetti l'autobus?'
'No, io abito qui' (storia vera, mi pare del Vono Box)
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17-Dec-2007 9:51 AM - Live report: Stars of the Lid, live Roma @ Init, 12 dicembre 2007, ingr. 5€
Brian McBride esordisce su palco dicendo che Loro, l'ensemble Stars of the Lid, ovvero Lui e Adam Wiltzie, accompagnati in questo primo (e immagino unico..) tour italiano da un terzetto d'archi composto da giovani fanciulle, beh, sì, sono un pò tutti straniti e di cattivo umore, perchè nell'organizzare questo tour - raccontava - avevano ricevuto tante email e messaggi di ippippurrà ed evviva dall'italia, e invece poi alla fine ai concerti di Torino e Ravenna c'erano state se non poche, pochissime persone, e allora Brian diceva che c'era qualcosa che non gli tornava, e si sentiva come a dire, un pò preso in giro. Un pò noi del pubblico la si è presa a ridere, - non saprei dire se il tono di Brian fosse stato totalmente serioso o Vi alenasse anche un pò di humour per l'ironia della Loro sorte.. cmq un pò mi ha messo tristezza e un pò la mia risata era per dire 'cari, siete in italia, e, a roma, peggio, - e anzi che stasera c'è roma vs. manchester in tv e l'Init è piuttosto pieno'..
Fatta questa premessa, la Loro requiem ebbe inizio.
Immaginate un viaggio astrale lungo la distanza che va dal bagnasciuga di una spiaggia lisergica all'onda che come fosse il respiro del mare va e viene in una placida giornata invernale rabbuiata a mezzogiorno: questo è stato il movimento respiratorio della Musica degli Stars of the Lid la scorsa sera. - Brian e Adam erano ai lati delle tre fanciulle, i due a chitarre e synth, le tre su due violini e cello. Le giovani vergini mi sembravano terrozzizate dal freddo sguardo di Adam, come fosse il Loro insegnante di solfeggio, che frusta Loro le dita usando l'archetto: mia impressione, - le tre sembrano cmq divertirsi, è palese, certo, non come a suonare un ballo irlandese, - ma sono Loro che suonano e pompano sangue in quel cuore di classicismo e shoegaze da camera, - che shoegaze nemmeno è, - è più un ambient, in via ineluttabile strumentale, dove le chitarre, usate su delay e controdelay eliminano il tocco della pennata del plettro aprendo l'audio con pedali volume, come a montare una serie di arcate sonore che si fondono con i violini ed elettronica minimale.
Una suite di 5 pezzi, dai 10 ai 15 minuti ognuna, se non erro, una colonna sonora per un viaggio verso il sole, lungo uno spazio altrimenti muto. Brian fa abbassare quasi a spegnere le luci, rischiando la buona notte collettiva, io ho desiderato avere tra le mani una tazza fumante di camomilla invece che una birra fredda, - ma soprattutto una poltroncina, magari una sedia a dondolo, - penso sarebbe stato ottimale per cullarmi in quella scia onirica. - Fortunatamente c'erano le tre pulzelle da guardare e ancora un pò illuminate, altrimenti eravamo tutti vittime volenti di Orfeo, e chiudere gli occhi era l'unico destino.
Poi gli Stars of the Lid non ci avvertono avevano finito, salutano e vanno via.. qualcuno prova ad applaudire, che tornino sul palco, ma niente, - mi giunge voce che Brian si fosse offeso che durante il concerto ci fosse stata gente che chiacchierava.. che diamine.. ok che una ragazza accanto a me a bisbigliato 10 min al cellulare con un'amica, però noi eravamo tutti lì per Loro..
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13-Dec-2007 5:10 PM -
Stargazer La Calle Mojada have got two fucking bliss-out songs to let You hear at myspace: Rohmer and So Far from Winter to Fall, - a preview from forthcoming EP debut, release due to next January. - So Far from Winter to Fall is pure elevation to the sky, - i bet You'll get the creeps if You have some blood inside that cold cold heart: what a great ethereal crescendo! - Rohmer is more than a shoegaze lullaby with its unexpected pop u-turn, - movements are slow and delicate. - Do not miss Your chance to dream on these tunes.
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12-Dec-2007 4:01 PM
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12-Dec-2007 12:01 PM - Live report: Cat Claws + Get The People live Roma, 11 dicembre 2007 @ Traffic, ingr. 5€.
Arrivo al Traffic e i Cat Claws sono già sù palco. - Il concerto è anche per presentare il Loro CD Magic Powers [leggi komarecensio], finalmente! L'audio non è ottimale, le chitarre si mischiano un pò in un calderone, ma il pubblico pare folto e compiaciuto, ci sono gli afeçionados, il basso è bello tondo ferroso e aggiusta tutto. - Quando Lavinia scende dal palco col microfono per cantare Love is Dumb vedo Marco Caizzi mettersi davanti l'asta - vuota - del mic a cantare pure lui, sento qualcuno notare la cosa e dire compiaciuto 'ma guarda quel deficente che sta a fà'. - She Knows Every Single Part of the City, S-banhof, - il cavallo di battaglia A Day As A Cat - ottime e funzionano, - c'era anche quel pezzo nuovo in stile B52's con balletto di Lei collaudato, poi a completare il concerto Fish Eye, preceduta da una cover (a titolo?) dei Liars cui oramai i nostri sembrano affezionati. - Da metà del set si unisce su palco alla chitarra oramai il 5° membro onorario Cat Claws - ovvero Peter dei MiceCars. Cat, Mice, il cane sulla copertina, praticamente un Gruppo domestico, fategli qualche carezza. - Ahahahahaha no no, pensavo ai miceLIcars, ma quello è un progetto parallelo.
Quando i Get The People aprono il Loro set con Got A Lot Of Love si fa palese sin da subito che non si atterranno esattamente al tono loser e di parentesi free psych/jazz dell'album omonimo [leggi passata komarecensio], - il pezzo dura la metà che su disco, e il tarantolato in attacco perenne di epilessia Kevin Shea, alla batteria, perde a terra in pochi minuti gli occhiali stile Lina Wertmuller. Poco prima al bar, mentre mi prendevo un latte freddo mi ero ritrovato accanto al bassista cantante Kyle Forester, - aveva in testa un colbacco russo, - difficile passasse inosservato
.. e ok, alla chitarra e voce, Ben Simon, indossava una parrucca rossa luccicante à mocholava nemmeno fosse nelle Misfits, e riuscirà a tenerla sù poi sino a fine concerto. - Nessuno storce il naso su Starchild And Moonkid che gli accordi sembrano (probabile sono) gli stessi di knocking on heavens door, - anzi chissenefrega, - siamo tutti rapiti da Loro tre, cacofonici, alcolici eppure lucidissimi, - a sciorinare poi siparietti e ca77ate varie che raccontano, - montano sketch su sketch, sin da quando al secondo pezzo a Ben si rompe una corda, e allora Kyle racconta che si sente in imbarazzo perchè queste cose succedono in genere a fine concerto, e lui non si era ancora preparato nessun joke, - poi dice che prima si era appisolato nel backstage e stava morendo dal freddo, poi Valentina la batterista dei Cat Claws gli ha messo una giacca come coperta, - e Lui raccontava che era stata davvero sweet. - E così via a ridere, con Kevin che suona, lancia una bacchetta sul soffito facendola battere su un ferro e la riprende al volo e continua a suonare, - lo rifà più volte - cristo che batterista mostro.. allucinante in modo inequivocabile, - è completamente posseduto nello stare alle percussioni. Mostra la sua maglietta, con un bradipo (giusto?
) o una lemore che dice 'hello kevin'. Il bassista ad un certo punto dice di non badare a lui, - scende dal palco e va a cercare una sorta di mandolino, anche questo sagomato strano, e poi su palco lo alterna al basso nelle volate più free sperimentali. Indimenticabile poi la parentesi Stevie Wonder nel dedicare un happy birthday a Lavinia.. che però era al piano di sopra al bar, quindi quando è riscesa gliel'hanno rifatta.. Hanno anche improvvisato una versione tutta Loro di Let it Snow Un pò tre amabili dementi.
Bodies, Don't Get Cheap, Get Back To The Shine, I Wanna Be A Better Friend - You Storm Them Good questi le gemme dal disco. - Kyle dice che le strane chitarre che stanno usando in questo tour non se le riporteranno in america, - che anzi c'è una sorta di contest tra quelli che compreanno cd e/o magliette, - si lascia la propria email, e poi Loro faranno 'estrazione' di due nominativi fortunati, e daranno quei cosi in regalo.. oddio che tizi..
Non c'è bisogno di bis, il concerto va da sè, si completa, poi un mucchietto di gente al tavolino del merchandise..
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11-Dec-2007 2:16 PM
Cattivi.
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11-Dec-2007 12:34 PM - Centenaire - s/t (14tx cd, 50'15" - Chief Inspector rec 'o7 - booking: 5ive Roses) - That's Music for a cold season and a warm cup of tea, - a pale sun outside, an intimate atmosphere at home, - an open book on the table it is time You read, - harmonies, folk oriented songwriting, like the quiet to drifting movement of contemporary music crescendo in Castle, - cello, guitars, melodica, organ, clarinet, soft drumming, calmed down vocals, - a poetic story teller. It is like a time-travel machine, back to 30/40 years ago. Centenaire quartet, here at first debut, from Paris, France, - play principally acoustic, - electricity is far, Robert Wyatt or Nick Drake maybe are closer, melodies whisper along pop tunes, sometimes bucolic, sometimes swinging between dream and sleep (Swan's digression). Romantic string arrangements, - The Day Before is pure symphony, kind of pop classical music, - the tenor of the song is always a balance of mournful and sublime, - Heavy For Everyone is the evidence of full maturity and pop sensibility, - The Dress is a good compromise between indie and jazz rythms. - About one hour of repressed songs cannot be for everyone, - i guess later You will feel like You need to hear some grind core shit to pull yourself together, - but if You still feel in the way of depressed, pardon, inspired, Devics or any other beautiful ghost from Morc records are next. // 11-Dec-2007 12:34 PM - Centenaire - s/t (14tx cd, 50'15" - Chief Inspector rec 'o7 - booking: 5ive Roses) - E' Musica per una stagione fredda e una calda tazza di té, - un pallido sole fuori, un'atmosfera intima a casa, un libro aperto sul tavolo che è tempo che Ti metta a leggere, - harmonie, partiture orientate al folk, - come il movimento da quieto a crescendo su linea di musica contemporanea di Castle, - tra cello, chitarre, melodica, organo, clarinetto, percussioni delicate, un cantato su toni bassi, - un poetico raccontastorie. - E' come una macchina del tempo, indietro di 30/40 anni. Il quartetto Centenaire, qui a debutto, da Paris, Francia, - suonano principalmente acustici, - l'elettricità è lontana, forse Robert Wyatt o Nick Drake sono più vicini, - le melodie sussurrano lungo linee pop, a volte bucoliche, a volte altalenanti tra sogno e sonno (la digressione di Swan). Arrangiamenti di chitarra romantici, - The Day Before è pura sinfonia, sorta di musica classica pop, - il tenore della canzone è sempre una bilancia di lutto e sublime, - Heavy For Everyone è la prova di una piena maturità e sensibilità pop, - The Dress è un buon compromesso tra l'indie e ritmiche jazz. - Circa un'ora di canzoni represse forse non è per tutti, - suppongo a fine disco si passi a qualche roba grind per riprendersi d'animo, - ma se invece Vi sentite di poterVi crogiolare ancora nell'umore dei depressi, pardon, degli ispirati, - i Devics o qualche altro bel fantasma di casa Morc records saranno i prossimi.
ƒmp3 (via hp):
.o3. Castle
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07-Dec-2007 5:46 PM - Live report: Jackie-O-Motherfucker + Enon live in Roma, 06 dicembre 2007 @ Init, v. della stazione tuscolana, 133 - ingr. 16€ (booking: Wakeupandream / Indigena)
L'Init va avanti con un'ottima programmazione, e ieri non potevo perdermi gli Enon, e poi ero curioso di conoscere meglio i Jackie-O-Motherfucker, Oooooo-Motherfucccker come John Schmersal poi dopo ripeterà più volte al microfono (immagino negli usa non sia carino dirlo dal palco salvo rapper ingioiellati).
Sala non piena, ma con discreta piccola follache non ci ha messo troppo a stringersi al palco. I Jackie-O-Motherfucker erano in quattro, di primo e pure secondo acchitto direi un pò nerd, - e senza la pulzella Natalie Mering, (che leggo essere) solitamente a voce e chitarra. Il batterista Danny Sasaki dai tratti velatamente orientali immagino disponesse di una sola postura retta e un'espressione corucciata del viso, - per il resto le sue braccia e gambe volteggiavano e folleggiavano tra cassa, tamburi e piatti, alternando lunghe suite free a ritmiche di crescendo quando su due pezzi dei 6/7 esibiti Tom Greenwood (il tipo col cappellino) montava arcate di distorsione space rock, mentre l'altro chitarrista, Nick Bindeman, forte di ben due delay line 6 sciorinava drone, arpeggi lisergici alla Popol Vuh, insieme al collega in canti mantra, o in stile sommesso e quieto, mentre con giradischi, effetti vari, flauto un crash e batteria elettronica un altro del gruppo (quello degli orgasmi nella foto), purtroppo p,oco audibile (?) scratchava, corollava di scintille quei trip eterei e trasognati non lontani poi dal divenire cavalcate di memoria Spiritualized.
Direi ottimi nel proprio coraggio, anche sulla ballad - ultimo pezzo - ho tradito qualche sbadiglio.
Enon: ohmmioddio, era nel lontano novembre 2004 che avevo visto per la prima volta un Loro concerto (e ci furono di spalla gli ottimi Twig Infection, rip).. tempus fugit che orrore.. Allora John frequentava ancora il barbiere, - e da allora mi sono rimasti in mente i suoi occhi verdi sgranati da pazzo. - Li ho rivisti ieri, - ha dato meno di matto, - cmq c'era anche quel Suo ghigno, - davvero un tajo, come dicono qui. Poi Matt Schulz, fotocopiato come tre anni fa, il cui taglio di capelli a scodella segue esattamente il tempo della batteria.. e suona con le infradito! E siamo a dicembre pure.. - John fa diversi siparietti, tipo - il pubblico gli chiede di farsi alzare il microfono della voce, - Lui fa spallucce, ma poi fa il gesto di alzarne il livello con una rotellina invisibile :-D
Non mancano pezzi dal nuovo album Grass Geysers Carbon Clouds, quali Sabina, l'adrenalinica su tornanti stretti Peace of Mind, Ashish, Mirrormmirrormirrormirrormirrormirror, Colette Dr. Freeze (
colonna sonora per le condizioni climatiche dell'Init, direi). Vecchi cavalli di battaglia: Natural Disasters, Starcastic. Ed un paio di pezzi nuovi, che mi pare di capire siano Anashade e Lab - Per il bis fanno Mr. Ratatatatat e un nuovo singolo a titolo Little Girls. - Io e qlc die-hard fan proviamo a farli tornare su palco, ma niente da fare, il resto del pubblico non aiuta, - poi Toko e John escono per scendere da palco, noi scherziamo cominciando ad applaudirTi tipo per il bis pur sapendo che non erano usciti per quello, Loro stanno al gioco corrono giù per le scale :-D Poi è John invece che si intrattiene con noi, comincia a sparare una serie di ca77ate divertenti, tipo che Matt fa parte di un organizzazione governativa che passata una certa ora gli vieta di suonare dopo una certa ora, che per contratto discografico non possono fare troppi bis, noi si ride come cretini, - poi dice che si ricordava che qlc anno prima aveva suonato a roma, appunto, ma che avevano dovuto aspettare che la gente finisse di vedere la partita prima di poter cominciare a suonare [triste repubblica fondata sul lavoro degli altri, ndk].. poi continua e dice che da Loro è popolare il basket, ma che Lui è basso e ha smesso di giocarci quando ha capito che non sarebbe cresciuto oltre.. Siamo tuti innamorati di John e degli Enon, - vado a prendermi il vinile di Grass Geysers Carbon Clouds, affronto la tormenta per tornare a casa..
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06-Dec-2007 3:01 PM - Live report: Lento + Ufomammut, feat. Malleus Art Expo - 05 dicembre 2007 @ circolo degli artisti, Roma, - ingr. 5€.
Dopo mezzo secondo di Hadrons già non eravamo più in grado di elaborare mezzo rimpianto per esserci persi a giugno gli Isis o per rassegnarci all’idea che la prova dei Red Sparowes sempre in quel periodo non era riuscita a esaltarci a pieno.
Dopo più di un anno dall’ultima volta che ci eravamo imbattuti nel loro set (in quell’occasione ci ruppero il culo al Traffic con i bestiali ToMyDeepestEgo e i Last minute to Jaffna) è come se in tutto questo tempo i Lento avessero incamerato e ripiegato tutta la carica del loro suono per poi prepararsi a liberarlo in modo letale e commisurato quasi esponenzialmente alle dimensioni più voluminose delle mura del circolo che, stasera, hanno dato quasi l’impressione di essere asfaltate sui parametri infinitivi del deserto di Zabriskie Point.
Delillo, in Underworld, tramite un artificio letterario geniale è riuscito ad amalgamare ed intrecciare in 900 pagine decine di situazioni e personaggi della storia statunitense degli ultimi 50anni, in quello che è un libro assolutamente incredibile. Allo stesso modo i nostri, prima ancora di arrivare al culmine di Hadrons (già, sempre lei) avevano già dato l’impressione di saper ripercorrere il senso di migliaia di forme che la psichedelica, lo sludge, lo stoner e il neuro-core hanno assunto negli ultimi 15 anni riuscendo poi a rigenerarle istantaneamente in tutto il minimo comune denominatore della loro potenza più estrema.
A tratti non riuscivamo a capire se le nostre palpebre erano chiuse o rese trasparenti sotto l’effetto accecante dei loro drones. Sicuramente in altri giuriamo che ci son tornati intatte alla memoria le venti pagine in cui l’autore newyorchese di cui sopra descrive le devastazioni provocate dagli esperimenti nucleari in Nevada.
Ad un concerto era tempo che i nostri pensieri non andavano così veloci. Forse dalla tragica serata del 17/06/2005* o dall’ultima volta che abbiam visto i ToMyDeepestEgo..
E’ incredibile come un impatto così forte, potente e fisico riesca a produrre suggestioni celebrali ed emotive così intense.
Li ringraziamo per non aver proiettato immagini dietro alle loro spalle, sarebbe stato come se ci avessero regalato una guida per interpretare i nostri film intrippanti preferiti. [live rep by Federico Immigrato e Rifugiato]
Senonchè avvistiamo pure gli Ufomammut, ovvero i Mammut trattati come oggetto, oggetto non identificato, - alla lettera, - ma certo non te lo ritrovi dimenticato in un cassetto un Mammut, e non è così difficile da identificare. Magari sì in una lastra di ghiaccio in Antartide, però direi che più che ghiaccio il Loro suono è granito, - gli Ufomammut hanno un batterista che potrebbe essere il fratello minore di Dale Crover, un chitarrista con pizzo luciferino che tiene l'adesivo dei Pink Floyd sulla seicorde, - e questo qualcosa vorrà dire, - forse a mò di targa della Loro psichedelia stronata anzi, stoner-ata, però come il tondo desertico Mondo Generator dei Kyuss, quella strana traccia di Blues for the Red Sun dove l'hard allucinogeno erano pieno di una voce dal microfono filtrato in echi e saturazione, - quindi la scorsa sera c'era da chiedersi se il cantante/bassista stesse gorgheggiando o magari è aduso scrivere delle lyrics/poesie romantiche à la Lord Byron.
Str*nzate a parte, il sodalizio Lento + Ufomammut non è cosa nuova, - lo split Supernatural Record One (Supernaturalcat rec) c'è stato, altri concerti insieme pure, e non so se è roba per fonati metallari old school, anzi, immagino che queste pezze di distorsione, picchiate percussive e occhiolino al lisergico elevatico vengano alla grande snobbati da chi porta le allstars senza calzini e pensa che metal inizi e finisca con i Merdallica.
Il circolo era pieno, qualche sbadiglio l'ho fatto pure io all'ennesimo cantato straeffettato, e sfido la maggior parte dei presenti a sapersi rifischiettare un pezzo. Le continue proiezioni da trip LSD 70s alle spalle dei tre riuscivano ad ossigenarmi, e a poco a poco mi sono reso conto di dover alzare il cappuccio della felpa perchè non dico che rischiavo di diventare sordo (già lo sono! rocknroll!), ma cominciava a venirmi malditesta, e allora ho velato le orecchie. Ok, andava meglio.
Poi su palco salgono anche i
Lento, e ci ritroviamo di fronte a 4 chitarre, un basso, due batteristi e moog in azione. Una Lento demolizione fatte a scornate di Mammut e raggi cosmici ufo, - una serie di schiaffi prima e schiaffoni dopo, - due lunghi pezzi, neri, - due valanghe di catrame, - rabbiosi e da far vergognare la mamma. - Applausi a volontà.
Mi sono comprato Earthen dei Lento, - e l'ho pagato 20€ di sague, ma ca77arola, li vale tutti, - non solo per la Musica, ma per il packaging artistico deluxe, nero, con artwork cartonato a mattonella espandibile con questo coleottero vero prossimo unico abitante di un pianeta Terra post apocalisse e disfatta umana. - Chi era Einstein o che H. P. Lovecraft che diceva che la 4a guerra mondiale verrà combattuta dai ragni?
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06-Dec-2007 2:32 PM - GADSEN, LA WASHING MACHINE PULITA E PECORARO SCANIO
Al crollo di questa civiltà, quando alla fine dei prossimi romani, Attila, o Tom di myspace anche l'ultima forma di regolazione sociale scomparirà davanti ad abominevoli catastrofi e avranno inizio i nuovi secoli bui, quello di avere la lavatrice dentro casa sarà sicuramente uno dei primi lussi a morire.
Ok, visto gli incalcolabili danni che ho creato alle mie preziose magliette di Rosa Mota e Brujeria e dato che in realtà anche i miei jeans non sono proprio assidui frequentatori delle vicende pulitive, la cosa potrebbe anche non riguardarmi proprio troppo da vicino.
Ciò non toglie però che prima o poi, il genio di Alex Gadsen potrà sicuramente essere di ragguardevole utilità per le vicende di tutta l'umanità.
Come è minuziosamente riportato sul suo sito cyclean.biz infatti, il nostro è riuscito a dimostrare come è possibile non sprecare tutti i 300 watt che una persona di corporatura media riesce a sprigionare in un'ora di cyclette e anzi riutilizzarli per convertirli - con pochi mezzi meccanici - direttamente nell'energia sufficiente a mettere in funzione per più di un'ora una lavatrice.
In sostanza ha creato una sorta di washing machine a pedali.
Pur interessandoci molto il mondo degli inventori e augurando al signor Alex tutti i migliori in bocca al lupo dobbiamo ammettere che la cosa che più di tutte ci ha lasciato sorpresi della vicenda è stato sicuramente l'inaspettato e massiccio ritorno mediatico che, oltretutto, la scoperta è riuscita a realizzare.
A parte l'ottimo Foe.co.uk infatti, la notizia di questa invenzione ha girato su molti quotidiani europei, e tra le altre cose, la circostanza che ne fossimo venuti a conoscenza proprio nei giorni in cui leggevamo della sempre maggiore influenza etica di Rifkin sulla Commissione Europea e che a Londra in 4 anni il numero dei ciclisti in città è aumentato ben dell'83% ci aveva quasi convinto che forse cominciava a circolare davvero un minimo di sensibilità ecologica in più nell'occidente industrializzato.
Logicamente l'Italia è fuori da tutto questo. Anzi ci tocca pure sentire l'impresentabile Casini che riprende a pompare in assoluta malafede la causa del nucleare. Non abbiamo idea di come il bello dell'Udc abbia il coraggio di ripresentare queste campagne senza avere la minima idea di come smaltire il problema delle scorie. E' sconfortante assistere a come vengano lasciate passare dai Verdi questi proclami, senza che nessuno intervenga a ricordare che il nucleare non va gratis, ma ad Uranio, e prima che l'Italia riconverta delle nuove centrali le scorte di questa risorsa, così come quelle del petrolio saranno sul punto di finire, creando problemi di costi e rincari insostenibili.
Per ora non ci rimane che sbollire da queste cazzate continuando ad andare in bici anche al Traffic. Quando ci compreremo la Cyclean saremo allenati per avere interi mesi di lavatrice gratis. (by Federico Immigrato e Rifugiato)
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05-Dec-2007 6:32 PM - La scrittura automatica è un capitolo aperto che costruisce su delle basi ben precise di una non logica prospettica una serie di suggerimenti che indicano l'architettura di un pensiero non necessariamente coeso o coesistente con chi si fa canale di sfogo per questo dono. E' come tenere teso l'orecchio, e le voci arrivano da dentro, non da fuori.
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05-Dec-2007 6:25 PM -
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05-Dec-2007 4:00 PM - The Attack of the Mutant Dick from Outer Space.
- 'Atravesando un campo de rayos gamma, el Dr Dickinson sufrirá una extraña mutación que lo convertirá en un monstruo asesino. Vuelve Chaparraentertainment con la aventura de la polla mutante del espacio..' - Intentionally total lo-fi sci-fi trash, not exactly SFW, in 3D (for real?), demential, stupid, splatter.. oh yes, such so splatter and retrò.. - yes, basically it's a love story.. - Great special efx! especially on the final action!! I don't speak any spanish, - anyway, it's been easy to get.. and yes, funny..
Poster by amazing illustrator Alex Noriega.
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05-Dec-2007 12:05 PM - It seems like we are too many.
'Train Runs Through Bangkok Market' - be sure to watch this brief clip till the end..
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04-Dec-2007 1:21 PM - Cat Claws - Magic Powers (12tx cd, 47'51" - 42 rec 'o7) - It's with extreme pleasure i can finally review subterraean gem Cat Claws' label debut, entitled Magic Powers: and yes, these recordings are full of magic tricks able to do of Cat Claws the first rome-based breaking-through Band - You cannot miss Them! - Think of The Breeders' taste for sonic pop, Pixies' abrasive guitars, Elastica's sexiness - no carbon copies, Cat Claws have got the shining to be distinctive. Opening track A Day As a Cat is - the single -, a total money maker, - explosive and catchy, with a final distorted swell not far from some Rosa Mota's wildness, - to sing along with after a few listens. Blues is the unexpected song for die-hard fans, - it's what its title says, - an upsidedown blues where Lavinia's charismatic bored vocals play intriguing. Then the perfect liaison with percussive intro of Bob, - solidly danceable alt-pop song. - S-banhof is the fast hit, brief, direct impact, full of echoing feedbacking guitars in background, irresistible. Love is Dumb is the atypical one among 12 tracks, it's the stupid funny parenthesis, like Boys and Girls could be it for Blur, - that means: not all that stupid, not all that disjointed. Desert is another embittered blues, a quiet punch, sweet vocals giving even more perfection to its gloomy mood
. She Knows Every Part of the City is one more major hit off the album, a simple song as well drifting, - noises created by Marco Caizzi are nearly experimental, a good research into noise mayem. Spare Time is nearly a sadist love-song, - Joseph is a cold quick and cutting three guitars driven climax, fast drums, repetitive bass lines, teenage-like vocals. Title track Magic Power starts like a lullaby for a spell, then it opens to the dance floor, hit-hat rhythms drive me crazy. Final track, Fish Eye, steps into a dark indie style rock, a long march through a noisy crescendo, sometimes erratic and off tempo, buzzing bass lines and heavy slow drumming, with strobo lights and all. There's a ghostrack too, maybe an off-take from Caizzi's electro side project, Widex. - And if You cannot see further than your nose, - just for Your knowledge: in doggy's left eye there are our four folks reflected. And yes, She's a doggy, btw They're Cat Claws. Music @ myspace.com/catclawsband. // Cat Claws - Magic Powers (12tx cd, 47'51" - 42 rec 'o7) - E' con estremo piacere che posso finalmente recensire il debutto su etichetta della gemma sotterranea Cat Claws, a titolo Magic Powers: e sì, queste registrazioni sono piene di trucchetti di magia, capaci di fare dei Cat Claws il primo Gruppo di base a roma ad uscire dall'anonimato e fare eco sui media - non potete perderveli! - Pensate al gusto di The Breeders per il pop sonico, alle chitarre abrasive dei Pixies e all'eroticità delle Elastica, - niente copie carbone, - i Cat Claws hanno la Loro luccicanza. La traccia che apre, A Day As a Cat, è 'il singolo', un totale money maker, - esplosiva ed accattivante, con un crescendo di finale distorto non lontano da qualche vandalismo dei Rosa Mota, - da imparare a canticchiare subito dopo un paio di ascolti. - Blues è il pezzo inatteso per i fan dello zoccolo duro, - ed è quello che il titolo dice, - un blues sottosopra dove il cantato carismatico/annoiato di Lavinia suona più che mai intrigante. - Quindi la perfetta liaison con l'intro percussiva di Bob, - indie pop dalla ballabilità indiscussa. - S-banhof è la hit veloce, breve, di impatto diretto, piena di chitarre in feedback risonante nello sfondo, irresistibile. Love is Dumb è invece il pezzo atipico tra i 12, è la parentesi divertente/stupida, come Boys And Girls lo poteva essere per i Blur: questo significa non propriamente stupida, non propriamente disunita dal resto. Desert è un altro blues amaro, un pugno lento, dolci vocals che danno anhe più perfezione all'umore nero della canzone. She Knows Every Part of the City è un altro major hit che tracima dall'album, in sé semplice quanto trascinante, - il rumorismo alimentato da Marco Caizzi è una continua ricerca del noise. Spare Time è pressappoco una sadica love-song, - Joseph è invece una fredda sveltina di climax lancinante guidata da tre chitarre, batterie veloci, ripetitive linee di basso e il cantato doppio di Lei stile teenager. Finalmente poi la title-track, Magic Power comincia come una filastrocca di un incantesimo, poi apre alla sala da ballo, e le ritmiche del charleston mi fanno impazzire. - L'ultima traccia, Fish Eye, mette piede in un lento indie rock, una lunga marcia attraverso un caotico crescendo, avvolte digressivo e off tempo, line di basso ronzanti e batteria trascinata, con luci strobo e tutto il resto. - C'è anche una ghost track - forse un assaggio dal side-project electro di Caizzi, Widex. - E se non riuscite a guardare più lontano dal Vostro naso, sappiate che nell'occhio sinistro della cagnetta ci sono i nostri quattro riflessi. E sì, è un cane, e Loro sono Cat Claws. Music @ myspace.com/catclawsband.
ƒmp3 (via rockit)
.o3. Bob
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04-Dec-2007 12:45 PM -
Video link courtesy of Gurdfara.
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04-Dec-2007 9:02 AM - The Shadow Line - Elvis Lives, Paul Is Dead And I'm Feeling Very Well (4 + 1tx ep, + video, 25'21" - self prod. 'o7) - No doubt that One Shot Hit and Stab In the Back are two potential hits. The Shadow Line [read past komareview] regulate Their own pop identity - One Shot Hit winks an eye to The Strokes as well to some catchy Blur dance floor solutions, - a refrain that sticks into the head in its velocity and taste, along a perfect blend of beats, guitars and keyboards. Stab in the Back loads an amount of constrained exuberant tension, then released through some retro-tinged new-wave guitar works and drumming, - with singer/guitarist Daniele Giannini, on vigorous vocals, he know how to colour the tunes. - Ordinary Face is still weak to compete with the above mentioned tracks, albeit it has got a good sung and dynamics. - Track #4, Commercial is an overloaded powerful encore song, also containing a ghost track, an electronic remix of the same song; its video is also pretty funny, as the Band starts playing they are kicked out and replaced by other musicians of local indie scene in rome, from The Niro to Loud! Saturday. - Music @ myspace/theshadowline. // The Shadow Line - Elvis Lives, Paul Is Dead And I'm Feeling Very Well (4+ 1tx ep, + video, 25'21" - self prod. 'o7) - Non c'è dubbio che One Shot Hit e Stab In the Back siano due potenziali hit. The Shadow Line [leggi passata komarecensio] raffinano la Loro identità pop, - One Shot Hit strizza l'occhio agli Strokes ed alcune soluzioni accattivanti dance floor dei Blur, - un ritornello che Ti si fissa nella testa nella sua velocità e gusto, lungo una perfetta partizione di beat
, chitarre e keyb. Stab in the Back carica un'ammontare di tensione esuberante in costrizione, poi rilasciata attraverso dei lavori di chitarra e batteria di gusto retrò new-wave, - con il cantante/chitarrista Daniele Giannini che in pieno vigore sa come tingere di colore le melodie. - Ordinary Face ha forse qualche debolezza per poter competere con le sopra citate tracce, sebbene abbia anch'essa un buon cantato e dinamiche. - La traccia #4, Commercial è un bella canzone da bis, carica di energia, - contiene anche una ghost, un remix elettronico della stessa; poi il suo video è anche piuttosto divertente, - come il Gruppo prende a suonare, vengono spintonati e sostituiti da altri musicisti della locale scena indie capitolina, da The Niro a Loud! Saturday. - Music @ myspace/theshadowline
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03-Dec-2007 4:18 PM - Spjral are a young four piece, unsigned, lost into indie & post-prog, sometimes nearly metal, - recordings are still similar to gas pipe, - although that, They might even have some interesting ideas to grow with, - sometimes not far from softer Tool, Porcupine Tree, - albeit personally i think it's better they started taking a distance from these old fathers. - They're version of Another Brick in the Wall deadly stinks: hopefully They'll find a way for new oxygen and get brighter because Spiralis and The Womb are good tracks. // Gli Spjral sono un giovane quartetto, unsigned, perso nell'indie e post-progressive, a volte quasi metal, - le registrazioni sono ancora simili alla canna del gas, - nonostante ciò trovo abbiano delle idee interessanti con cui crescere, a volte non lontane dai Tool e Porcupine Tree più addolciti, - sebbene personalmente credo debbano prendere al più presto una distanza da questi vecchi padri. La loro versione di Another Brick in the Wall puzza di morto: spero trovino una via per del nuovo ossigeno e prendano luminosità perchè Spiralis e The Womb sono delle buone tracce.
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03-Dec-2007 12:43 PM - Live report: Blonde Redhead, live @ auditorium parco della musica, roma, 02 dicembre 2007
E' stato il mio quinto concerto dei Blonde Redhead: la prima volta fu all'alpheus di roma, e mi ricordo di essere entrato col cappello di lana e di essere uscito a maniche corte per quanto il tropico del cancro fosse calato in mezzo allo stipato e costipato pubblico, e ricordo di una ragazza che sudava freddo, - in preda a qualche malattia tropicale (giustamente), e che io per non svenire l'ho abbracciata praticamente come aprendo un frigo; sorta di ghiaccio bollente. - Invece ieri sera mi sono ritrovato seduto, nemmeno fossi al cinema, alla sala grande (Sinopoli? S. Cecilia?) dell'Auditorium Parco della Musica, - dove al fio dell'ossigenazione si pagava pegno di poter massimo tamburellare sulla poltrona del vicino e sbattere il piedino a tempo della Musica: praticamente una tortura! Se solo una, dico una persona del pubblico si fosse alzata e avesse cominciato a ballare, - mi sarei un'unito subito a cotanto coraggio, - tipo John Belushi che vede la luce in Blues Brothers quando James Brown dice messa.
Ma fosse stato solo un problema motorio: fatto è che l'acustica era a tratti atroce, - almeno alla quarta fila dove mi ritrovavo, platea, - con i bassi mi facevano un discreto massaggio alle natiche, e sibili degli ampli da puro imbarazzo per il responsabile audio della sala. checcazzo, un pò di criterio!
Diciamo che era già cominciata male quando ho trovato un altro tizio seduto al mio posto, - identico biglietto, ma - sorry brotha, - lui doveva spostarsi in galleria..
A parte ciò: Kazu sin da subito ci dà di mutanda (scusate la poesia), e da decerebrato cromosomato XY mi cade la mascella sulla sua minuta mise, le gambe setate e.. ok, per me ha un'età indefinita tra i 20 e i 40 anni, ed è senza discussioni un gran pezzo di Donna.. i Blonde Redhead sono ottimi, anche se Kazu le lyrics di In Particular [vedi foto] sembra non essersele ancora imparate.. e anche se Amedeo Pace non capisco perchè non canta Melody of Certain Three nella tonalità in cui l'ha registrata su disco (Melody Of Certain Damaged Lemons) invece che quasi come uno spoken word, e quel ritornello 'all is well' m'è rimasto sul groppone.
Lamentele terminate, io sono stato in estasi, - i tre limonari hanno sciorinato Magic Mountain, l'acclamata 23 (che da hit single qual è, è stata eseguita quasi a fine prima scaletta) e non immaginavo che dal vivo la eseguissero solo chitarra e batteria (+ samples) e Kazu free a ballare e cantare; poi l'ottima Dr. Strange Luv, Spring and By Summer Fall, The Dress, Top Ranking, Melody (con ottimo finale a stile libero da film anni 60), la strappa lacrime Misery Is A Butterfly e la malinconica SW.
Tornano su palco due volte, e la prima tranche di bis è di 4 pezzi se non sbaglio, - e infine terminando con .. help me, non mi ricordo +.
Il pubblico al secondo bis chiedeva di più, - io noto Amedeo rivolgersi al fonico di palco facendo domanda a gesto 'ma possiamo farne solo uno?' e al che gli devono aver risposto di sì, perchè poi sono costretti a salutare. - Le hostess dell'auditorium ci danno del lei e ci invitano a liberare la sala, senonché esce fuori Simone ed è stato facile distinguerlo dal fratello per via dei pantaloni bianchi lui, neri l'altro - ma soprattutto perchè mi ha firmato il biglietto scrivendoci il suo nome.. è sorridente, almeno quanto la smorfia soddisfatta che ha avuto per tutto il concerto nel suonare, non dice una parola, ma si vede è contento, si fa fotografare e firma autografi, - poi ci cacciano, sono le 23,15 mi pare, la notte è giovane..
ƒvideo: Melody (360mb)
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03-Dec-2007 12:05 PM - Shot in November, in Paris, these three videos see amazing A Hack and A Hacksaw walking and playing Music through la ville, and soon, like in a fairytale, our two are surrounded by young children, totally fascinated by Their magic Music.. somehow these videos are touching.. that's Poetry.. - Blogothèque is not new to these brilliant idea, - do not miss Mojave 3's one too!
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03-Dec-2007 10:54 AM - 'no mortal man has yet suceeded / in climbing the big glass mountain / "I know," said the drummer boy / "but my heart is stout and determined / and i long for adventure / yes, I long for adventure,"..' - my best adventures, courtesy of:
§ enon - grass geysers... carbon clouds
§§ gowns - red state
§§§ blind mr. jones - stereo musicale
§§§§ scout niblett - this fool can die now
§§§§§ the telescopes - altered perception
§§§§§§ stars of the lid - gravitational pull vs. the desire for an aquatic life
§§§§§§§ ralfe band - swords
§§§§§§§§ azure ray - burn & shiver
§§§§§§§§§ a hack and a hacksaw - tutto!
§§§§§§§§§§ father murphy - six musicians getting unknown
§§§§§§§§§§§ shannon wright - let in the light
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-> -> -> november wasn't all that tender.