Beatrice Antolini
can make the difference in Italy: i mean, She's truly inspired in
playing Her experimental spooky pop Music, - plus, She is
multinstrumentalist, composer, self-producer and a good looking babe too: - i mean, that are gifts of the Lord! Can i get an hallelujah?! Btw, lucky or not, She's an italian
Artist, - and that means You must work twice as hard to break the wall
of deaf listeners downhere, even if You are that talented, and
especially if You are just making the music You need to make. A couple
of good magazine covers might help, - a new deal with a good indie label too, - Her shining and word of mouth should do the deed. Read my past komareview about Her debut Big Saloon (Mad Cap 'o6). - With Her new release, out 17th October, A Due (italian title, english lyrics), confirms the previous successful formula of recording at Bombanella Studio and mixing in the hands of Marco Fasolo from Jennifer Gentle.
These eleven tracks are more proto-punk than previous stuff, although
You can still recognize Her unique approach for a quirky frenzy
peppered with rumba and tango dust (A New Room For A Quiet Life, as well the amazing house-recordings of Pop Goes To Saint Peter - something between The Creatures and Devendra Banhart), as well as Her taste for new-wave cabaret style (Funky Show), but She is also able to reach more serene and intimate shores (Clear My Eyes - gorgeous tender melody, so 50s, Morbidalga, whispering in Secret Cassette). Interlude Modern Lover is a tacit evidence of Her capabilities to score soundtracks, sensitive and melancholic, - Sugarise would be very appreciated by that Robert Smith of The Lovecats, such it is so perfectly pop and playfully jazz. It's like Beatrice could take part to a goth fest and began to tell children tales of wicked witches: that's Taiga, sinister and lysergic. - A Due is an excellent album following a great debut. Maybe something is gonna happen downhere. Maybe.
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Beatrice Antolini - A Due (11tx CD, 40'17'' - Urtovox 'o8) - Beatrice Antolini può fare la differenza in italia: mi spiego, è onestamente ispirata nel suonare questo suo spooky pop sperimentale, in più, è polistrumentista, autrice, produttrice di se stessa, nonchè una bella ragazza: questi sono doni del signore! alleluja. Cmq sia, fortunata creatura o no, è pur sempre un'Artista italiana, e questo significa che devi lavorare due (tre, quattro..) volte tanto per rompere il muro degli ascoltatori sordi de noantri, anche se disponi di sí tanto talento, e specialmente se vuoi evitare compromessi. Un paio di copertine di magazine possono aiutare, - un nuovo contratto con una buona indie label anche, - la di Lei luccicanza e il passaparola dovrebbero fare il resto. Leggete la mia passata komarecensione per il Suo disco debutto Big Saloon (Mad Cap 'o6, - vedi anche intervista e live report). Con questo nuovo disco, A Due (titolo italiano, testi in inglese), conferma l'ottima formula di registrare al Bombanella Studio e affidare i missaggi al Marco Fasolo dei Jennifer Gentle. Queste nuove 11 tracce, pubblicate il 17 ottobre, sono più sul versante proto-punk che in precedenza, sebbene si riconosca subito il di Lei unico approccio per una frenesia non convenzionale capace di spolverate rumba e tango (A New Room For A Quiet Life, o le incredibili registrazioni casalinghe di Pop Goes To Saint Peter - qualcosa tra The Creatures e Devendra Banhart), come anche una tendenza naturale per il cabaret new-wave (Funky Show), senonchè felice pure di sfiorare lidi più sereni e intimi (Clear My Eyes - melodia tender molto 50s, - Morbidalga, e i sussurri di Secret Cassette). L'interludio Modern Lover è una tacita prova di fatto delle Sue capacità di scrivere colonne sonore, sensibili e malinconiche, - Sugarise sarebbe molto amata dal Robert Smith di The Lovecats, tanto è perfettamente pop e giocosamente jazz. E' come se Beatrice potesse prender parte ad un festival goth e cominciasse a raccontare ai bambini storie di streghe cattive: ecco Taiga, sinistra e lisergica. A Due è un ottimo album, successore di un bel debutto, - forse qualcosa cambierà. Forse.
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Beatrice Antolini - A Due (11tx CD, 40'17'' - Urtovox 'o8) - Beatrice Antolini può fare la differenza in italia: mi spiego, è onestamente ispirata nel suonare questo suo spooky pop sperimentale, in più, è polistrumentista, autrice, produttrice di se stessa, nonchè una bella ragazza: questi sono doni del signore! alleluja. Cmq sia, fortunata creatura o no, è pur sempre un'Artista italiana, e questo significa che devi lavorare due (tre, quattro..) volte tanto per rompere il muro degli ascoltatori sordi de noantri, anche se disponi di sí tanto talento, e specialmente se vuoi evitare compromessi. Un paio di copertine di magazine possono aiutare, - un nuovo contratto con una buona indie label anche, - la di Lei luccicanza e il passaparola dovrebbero fare il resto. Leggete la mia passata komarecensione per il Suo disco debutto Big Saloon (Mad Cap 'o6, - vedi anche intervista e live report). Con questo nuovo disco, A Due (titolo italiano, testi in inglese), conferma l'ottima formula di registrare al Bombanella Studio e affidare i missaggi al Marco Fasolo dei Jennifer Gentle. Queste nuove 11 tracce, pubblicate il 17 ottobre, sono più sul versante proto-punk che in precedenza, sebbene si riconosca subito il di Lei unico approccio per una frenesia non convenzionale capace di spolverate rumba e tango (A New Room For A Quiet Life, o le incredibili registrazioni casalinghe di Pop Goes To Saint Peter - qualcosa tra The Creatures e Devendra Banhart), come anche una tendenza naturale per il cabaret new-wave (Funky Show), senonchè felice pure di sfiorare lidi più sereni e intimi (Clear My Eyes - melodia tender molto 50s, - Morbidalga, e i sussurri di Secret Cassette). L'interludio Modern Lover è una tacita prova di fatto delle Sue capacità di scrivere colonne sonore, sensibili e malinconiche, - Sugarise sarebbe molto amata dal Robert Smith di The Lovecats, tanto è perfettamente pop e giocosamente jazz. E' come se Beatrice potesse prender parte ad un festival goth e cominciasse a raccontare ai bambini storie di streghe cattive: ecco Taiga, sinistra e lisergica. A Due è un ottimo album, successore di un bel debutto, - forse qualcosa cambierà. Forse.
Feedback:
not yet, probably nobody cares, or nobody cared enough to tell something. Also: nobody reads komakino.
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