30-May-2008 3:44 PM
Choke, poster and teaser
One of best books i read years ago, next autum it turns on maxiscreen, - in the meanwhile, enjoy the teaser.
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29-May-2008 11:32 AM - Live report: Lucertulas, con Dolcevena + Plaisir @ traffic, Roma, 22 maggio 2008.

Plaisir
Plaisir

Lucertulas
Lucertulas
Lucertulas
Lucertulas
[sorry, ma mi ero dimenticato la digitcamera a casa.. avevo giusto un cellulare per fare foto..]

Ho approfittato della prima sera in cui tornavo finalmente in possesso del mio motorino dopo una lunga sudditanza al 14 notturno, per far tappa fissa al locale di gran lunga più lontano da casa mia. Il Traffic.
Non avevo mai visto Dolcevena, Plaisir e i Lucertulas. Le preziose rassicurazioni del buon Paolo komakino e del team al completo di Novamuzique che avevo incontrato poco prima erano più che una garanzia in questo senso.
Già in apertura, soprattutto per le movenze del loro batterista disumano, il set dei Dolcevena mi ha procurato lo stesso tipo di benessere diffuso che in genere provo per la sporadica visione del vecchio e stupendo clip di Nearly Lost You, degli immani Screaming Trees.
Il paragone con il gruppo di Mark Lanegan [non la voce, ndk] però c’entra fino ad un certo punto. La loro esibizione può essere accostata a qualcosa di incredibilmente vicino alla versione Cronenbergiana del Videodrome di un programma tv sul meglio del grunge e l’alternative degli anni ’90. Più che cinghiate e carne mutante il bello però è che qui si è assaliti da scosse e nervi di acciaio che ti trasportano nella allucinazione di quella che potrebbe essere oggi la versione più attuale e convulsa di Eulcid o Tribute to nothing. Bellissimi. In sala sentivo scattare paragoni tra il loro cantante e quello dei Verdena. A me più che altro ricorda Massimiliano dei vecchi Blueprint di Roma, ma che di fisionomia non ci capisco un cazzo me lo dice sempre anche mia madre. Complimenti per il trasporto però. Belli davvero. Peccato per il nome. [ok, non restisto dolceNera!!! un nome più brutto dell'altro.. - senonché, stenderei un mezzo velo pietoso sul gran finale dove il cantante ha buttato la chitarra sulla batteria (non la fender mustang, ma una dan electro ;-)) - ndk]
Non si poteva proseguire meglio che con i Plaisir. Non so quali siano i motivi degli avvicendamenti all’interno della loro formazione. Il fatto che ora però abbiano reclutato alla batteria il grande Valerio dei superbi Dispositivoperillancioobliquodiunasferetta non può che deporre a loro favore. Inizialmente le schegge a tremila del loro blues nucleare (a proposito, no grazie…) può lasciare fortemente interdetti. Non sappiamo ancora se stasera abbiano proposto pezzi preparati autisticamente in saletta o se il tutto sia frutto di liberissima improvvisazione [parlando con il cantante, mi diceva che avevano fatto giusto un paio di prove, dato che il vecchio batterista aveva dato forfait, ndk]. In entrambi i casi sono due geni. Non azzarderemo mai una definizione, ma a volte ci è sembrato di sentire dei Lightning Bolt che si ispirano ai Kyuss. A volte qualcosa tipo Josh Homme che parla di decostruttivismo con i Locust e il protagonista di Tetsuo fuori dal Sinister Noise con gli imbrachi del Without. Matti, peccato che il bassista è una pippa come diceva qualcuno [per aiutare a far ridere tutti: i Plaisir non hanno un bassista, ndk].
Il loro cantante assomiglia a Neil Young.
In chiusura il sandalo folkloristico del chitarrista dei Lucertulas [nonchè le unghie NERE, ndk] mi ha subito aperto ai ricordi di antiche esibizioni di Knut e del loro cantante spesso semiscalzo e/o seminudo.
In questo caso il paragone con la Hydra Head è più che pertinente checazzo, specie con i Cable.
Paradossalmente, la loro impostazione è talmente voluminosa e geometrica che apre il fianco alle migliaia di interpretazioni malsane di Blues che fanno rima con Unsane. Gli effetti del basso devono aver succhiato talmente tanta corrente che Pietralata sarà stata al buio per mezz’ora.
Siete devastanti.
Mi avete sconvolto. Devo dire che il cantante assomiglia a Scamarcio. [by Federico immigrato e rifugiato]
[Aggiungo che il primo pubblico a inizio esibizione Dolcevena era abbastanza under 20 e femmineo, un qualcosa di simile ad un concerto di Avril Lavigne, e per un attimo ho avuto SPERANZA nel futuro ricambio generazionale di questi concerti-dove-non-va-nessuno, - ma quando hanno cominciato a suonare i rancidi Lucertulas o era scoccato il coprifuoco oppure dato il blackout dei lampioni della zona, usciti tutti fuori a farsi una sigaretta, sono rientrati poi nel locale sbagliato, o magari sono stati schiavizzati a lavorare nella maglieria / garage di cinesi non poco distante.., ndk]
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28-May-2008 5:16 PM
Joshua Hoffine, monsters everywhere!
Bu-bu-settete.
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28-May-2008 4:30 PM - Videodrome, spolierinDa Spoilerin':
Presunto innocente - 'Presumevano bene, l’assassino è sua moglie'.
Degni di nota anche Striptease, Scrivimi una canzone, Fuga da Alcatraz, - ma su tutti, Videodrome.
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28-May-2008 12:00 PM - Ok, in case You didn't notice, komakino fanzine is close to 100'000 visits, - i don't know if that means anything to You (as well to me too), btw, i did and i'll keep on doing my best, and hopefully this waste of my personal time and life help somewhow People & Artists i supported along the years. **************************** Ok, in caso non l'aveste notato, komakino fanzine è vicina alle 100'000 visite, - non so se questo significa nulla per Voi (figurateVi per me), - in ogni modo ho fatto del mio meglio, ho fatto e continuerò a fare del mio meglio, - spero solo che lo sprecare il mio tempo e vita su questa zine abbia significato qlcs durante questi anni.
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28-May-2008 10:18 AM - Equus - EutheriaEquus - Eutheria (3tx CD,67'56'' - Get A Life! Records '08) - Le contorsioni degli svizzeri Equus si attestano approssimativamente al crocevia tra suggestioni più classicamente prog-post-rock e derive d'attitudine core. Il fatto che il loro disco annoveri il nome di Bob Weston in sede di masterizzazione forse distoglie l'attenzione riguardo il fatto che "trattasi di opera prima". Per di più opera prima di pregevole fattura. Le tre lunghe tracce-suite che compongono Eutheria sembrano parlare linguaggi diversi, ma con disinvoltura. Il loro incedere marziale e matematico trova spesso un degno contraltare nel generoso utilizzo di strumentazione "altra" rispetto al canonico trinomio chitarra-basso-batteria. Nello specifico gli inserti di mellotron e, soprattutto, di synth liquidi e gelidi danno al lavoro la possibilità di alimentare un interessante gioco ad incastri che oscilla tra le intuizioni più "slintiane" e quindi "istituzionalizzate" del post-rock e le derive più free, debitrici di sonorità a tratti, oserei dire, "Crimsoniane". Naturalmente, come da copione, a farla da padrone è la dialettica tra il "piano ed il "forte", tra ciò che necessita di accenti estremamente marcati (soprattutto nelle partiture di basso) e ciò che in fondo riesce ad esprimersi benissimo anche con pochissime note. Si tratta, dunque, di un lavoro estremamente variegato, sfaccettato e solo apparentemente di facile catalogazione. Un buon disco per orecchie di "buona volontà". [by Michele Pollice]
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Equus - Eutheria (3tx CD,67'56'' - Get A Life! Records '08) - Equus' contorsions, from Switzerland, are next to cross classic prog-post-rock hypnotisms and drifts of a certain core attitude. The fact You read notes writing about Bob Weston in mastering, maybe let You forget this is a debut release. And excellently made, too. The three long suites in Eutheria seem to speak different languages, but with nonchalance. Their martial and mathematical phrasing often goes beyond, through some generous use of alternative instruments than canonic trinomial guitar-bass-drums. More in detail, inserts of mellotron and, overall, liquid and gelid synth, give to everything the power to feed some interesting shape puzzles, oscillating between some more slintian intuitions - that is the most institutional face in a post-rock frame, - and other more experimental solutions, somehow in debt, i would say, with particular Crimsonian sonorities. Of course, by the book, it is the dialectic of "quiet and storm" to take over, when it needs extremely marked out accents (epecially along bass lines scores) as well as a few notes are enough to express Their feeling. So, it is a work multicolored, prismatic and only apparently of easy cataloguing. A good album for ears of good will. [by Michele Pollice]
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28-May-2008 9:19 AM
Logólogos
According to Logólogos, it looks like all logos are like an algebraic equation, - sometimes even somewhat freudian. - Funny, porno for graphic designers.
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27-May-2008 5:25 PM
Lomo shot by Andraes Wolkerstorfer
Yes, the girl is cute, btw, the guy called Andreas Wolkerstorfer can boasts of a large lo-fi collection of vintage (or sort of that) cameras, from my beloved LC-A, Holga, to legend Leica and Zeiss Contaflex and even more, - and for each of these, He's got some brilliant shots to show, - and i would say that's enough to make You want again to take Yours and shoot.
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27-May-2008 12:37 PM - Madcap free sampler #3AA.VV. - Madcap plays Madcap (14tx CD/mp3 release, - Madcap 'o8) Komakino is not new to love italian indie Madcap Collective, - and now They're five years old, and what's best than celebrating this event by releasing a free download sampler where each Artist covers a label-mate's song? Available via Movimenta zine until June 30th, also printed in a limited 99 copies version, coming with each item from Their catalogue, - the tracklist is well rich and catchy, from the quiet peaceful lullaby of Bob Corn (playin Gretel & Ansel's I prefer Melody), to the lo-fi solo of Princesa, to Father Murphy, holy as a candle trembling flame, to Beatrice Antolini going spooky pop as never before, - Stop The Wheel riding fast horses through the west, Gomma Workshop that give new joyful life to Pentolino's I'm not this kind of man, - Lorenzo Fragiacomo delights us with Stop The Wheel's Fan, like if Pulp were a pop band from 60's, - whose Andrea Rottin cover Still Faces like soundscoring an on-the-road film in the middle of the desert. - The whole tracklist is whorty a download, hurry up.
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27-May-2008 12:01 PM
Jennifer Maestra
Immagino che Jennifer Maestre sia stata bandita da Ikea dopo l'ennesimo furto di matite. Ecco, forse ci vorrebbe più una legge contro il furto di matite che per il reato di clandestinità.
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26-May-2008 10:03 AM

As regards me, - i never seen this TGM video before (as well these ones too). Thanks for sharing.
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23-May-2008 3:03 PM - DEL PERCHÈ NON GLIENE FREGA NIENTE A NESSUNO DELL'INDIE.
Leggi anche 'Del perchè non cambierà mai nulla', Cfr. con 'Come farsi 600km per suonare davanti a 20 persone (di cui 10 disinteressate) all'una di notte', vedi anche 'Combattere contro i mulini a vento e scoprire che riaprono le centrali nucleari', e consulta 'Io mammeta e te (“i tre dischi venduti”)'.
Non tutti sanno che dietro ogni concerto c'è un soundcheck, che a seconda di fortuna e headliner_ità dura dai 10 min alle 3 ore (per alcuni), con leitmotif 'dovresti abbassare l'amplificatore' e 'potresti cantare un pò più forte o cmq più vicino al microfono?'.
Dietro il soundcheck c'è un load-in, - ovvero l'arte di scaricare dalla macchina tutti gli strumenti e ambaradan e montarli su palco (a fine serata ci sarà il load-out).
Prima del load-in potrebbe esserci un viaggio durato ore, non necessariamente graziato della stella polare moderna aka GPS e dalla viabilità.
Prima del viaggio durato ore ci sono state schede tecniche inviate al fonico e matematicamente da questi ignorate ('quante chitarre siete?'), ci sono giorni di prove in sala, ore di permesso prese da quel lavoro normale che porta la pagnotta a casa, - quindi rinunzie, sacrifizi e tanti, tanti soldi spesi che MAI SI VOGLIA qualcuno se ne rifaccia un giorno un bilancio, perchè sarebbe un TOTALE tanto disperato quanto quasi quel 'quanti soldi ho - hai - speso comprando sigarette durante una vita'.
Ma chiaro, nessuno costringe nessuno a far parte di un gruppo musicale e andare in tour, è un pò come lamentarsi che i programmi in TV fanno schifo quando si ha un telecomando in mano e A/Emule su adsl.
Quindi il punto: del perchè non gliene frega niente a nessuno dell'indie, in italia, - perchè non è mediamente di moda, perchè difficilmente è ballabile, perchè è difficilmente assimilabile, perchè la sua popolarità mediatica è poco vendibile, perchè non ci sono showmen, perchè la maggior parte delle volte indie vuol dire sfigato e non appariscente, perchè molti gruppi non hanno un minimo di piano per il futuro e i talent scout esistono solo nei film americani, - perchè il pubblico ha imbarazzo di muoversi o avvicinarsi al palco ('no, se vedono che mi diverto, magari dopo vogliono che compri un loro cd!'), perchè i locali non pagano, e se non pagano non hai i fondi da investire nel tuo gruppo, - un pò come per la ricerca del primo impiego dove dopo una fila di 30min per un colloquio Ti rispondono che sei ok ma che loro vogliono 'gente con esperienza', che in indiecille si traduce in 'sì, fate un genere interessante, ma noi vogliamo gente cool che richiami gente'.
Al che, a volte, Ti passa davvero la voglia.. però poi Ti ritrovi in saletta, da solo o con qualche cristo affine, - e fai quelle due note che Ti suonano tanto speciali.. dal tunnel della droga non se ne esce, se bevi l'acqua del mare Ti aumenta solo che la sete, bevi bevi bevi, finchè il fegato non Ti scoppia, - quasi nella totale ignoranza e/o indifferenza di chi è in lista per il prossimo turno.
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22-May-2008 12:17 PM - Live report: Denise @ alpheus, v. del commercio, 36 (ostiense), Roma, 20/05/2008 - ingr. 6€

Denise
Denise
Denise
Denise

Martedì scorso pioveva a secchiate, come dicono qui a Roma, - è stato un pò come quando ad un matrimonio Ti tirano il riso cotto invece che crudo, e la poesia non è esattamente la stessa, solo che in questo caso era pioggia.
Nonostante ciò, sono uscito, ho preso il 60 nemmeno fosse l'arca di Noè, ho passato un'eterntà a scendere via Nazionale sugli amati san pietrini, - non potevo farne a meno, perchè volevo andare a sentire il live di Denise e soci, anche se di programma avevano un set ridotto a 20 min all'interno dell'a me dubbio martelive dell'alpheus, in una sorta di concorso e calderone di parentesi teatrali di sorta, il che è anche una sorta di tutto dire, ma gli spazi sono quelli che sono, etc etc...
E nonostante l'impianto audio, mi sono piaciuti, mi riconfermo fan, la voce di Denise e il controcanto della bassista Romina ben si abbracciavano in un doppio percorso lirico fatto di delicatezza e minipony, - il nuovo pezzo Ageless mi ha fatto trasognare come alcune cose The Sundays e ancora continua a risuonarmi nella testa; Rocking Owl non era lontano da alcune arie musicali di Population 4 dei Cranes; - il finale con Descending Moonchild ha ammutolito anche i più disinteressati del pubblico random in sala, in un crescendo di quiete che poteva pure far smettere di piovere (ahimé non è andata così).
Spero ritornino a Roma in una situazione migliore e più accogliente.
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20-May-2008 - Three Second Kiss - Long DistanceThree Second Kiss - Long Distance (9tx CD, 33'28'' - African Tape 'o8) - It's like Three Second Kiss had kept Their Music print frozen since Their early debut in 1996, when most of indie-addicts were strucked by Shellac (and actually there's Steve Albini behind the console, and Bob Weston into mastering) and whateverelse from Skin Graft rec catalogue, - then nothing has really changed (am i wrong?) in the long distance, - notwithstanding Their new drummer is fresh meat, Sacha Tilotta [formerly of Theramin and Agostino Tilotta's son, guitarist of Uzeda]. So, being angular is one more time the reason of being here, - math rock is the rule, and if They still feel comfortable with that, what's the matter then? - BTW, my grey matter is not able to distinguish the singular soul of each track, yet, for sure, the whole album sounds mature and sharp in its cold porno, along a maze of elaborate corridors where guitars are dissonant, sinister and nervous (Deviationism), loaded by fractured percussions (amazing work, nothing to say) and well glued by a restless bass line (You Are the Music) and by the half-narrative vocals style of Sergio Carlini. - For fans of June of '44 & Co..
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Three Second Kiss - Long Distance (9tx CD, 33'28'' - African Tape 'o8) - E' come se i Three Second Kiss avessero tenuto nel congelatore la Loro Musica sin dal debutto nel 1996, quando la maggior parte degli indie-dipendenti erano fulminati da Shellac (e in effetti c'è Steve Albini dietro la console, e Bob Weston al mastering) e qualunque altra cosa uscita su catalogo Skin Graft, - quindi niente è veramente cambiato da allora nella Long Distance, - nonostante poi il Loro batterista sia carne fresca, ovvero Sacha Tilotta (già nei Theramin senonché figlio di Agostino Tilotta, chitarista degli Uzeda). Quindi essere angolari è ancora una volta la raison d'etre qui, - e il math-rock è la regola, - se i Three Second Kiss stanno bene così, che gli si può dire? In ogni modo la mia materia grigia non mi permette di distinguere la singolarità dell'anima di ogni traccia, ma per certo l'intero album suona maturo e tagliente nel suo freddo porno (Deviationism), caricato di percussioni fratturate (stupefacente lavoro, niente da dire), con l'ottimo collante di una mai stanca linea di basso (You Are the Music) e il tono semi-narrativo della voce di Sergio Carlini. - Per fan di June of '44 & Co..
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20-May-2008 10:25 AM - Alt Er 01Fine settimana ghiotto e ricco a Rrroma con l'iniziativa gemellata Init e Circolo degli Artisti (per chi non lo sapesse, i due locali sono a 10mt l'uno dall'altro oltre a essere comunicanti tramite gallerie sotterranee segrete), a prezzo sociale totale 6€ per un menu che vede tra gli altri Hell Demonio, Drink To Me, Edible Woman, Chewingum, Mattia Coletti, Trees of Mint e un'altra caterva di gruppi, - più stand espositivi di varia natura artistica / culinaria, 'tavole rotonde di approfondimento, conferenze e laboratori di formazione' [..], - insomma, manca poco che ci si accampi direttamente lì.
Per più info, comunicato stampa qui, programma serate qui.
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19-May-2008 4:24 PM

Sea Dweller supported live Gregor Samsa last night in Rome. Gregor Samsa were pure delicacy, for my soul and my nerves. - Found some nice pictures of Them performing live here.
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16-May-2008 5:16 PM
Donnie DarkoRicordo che appena usciti a punto interrogativo dal cinema abbiamo sciorinato una serie di teorie spaziotemporali niente male su Donnie Darko; certo, ora come ora non mi ricordo nemmeno con cosa ho pranzato, - ma in ogni modo, pare che questa domenica inizino le riprese del sequel della pellicola di Richard Kelly, - che propriamente sequel non è, - almeno dal punto di vista Donniecentrico, visto che che racconterà invece della sorella Samatha: 'The story picks up seven years after the first film (and Donnie's death) when little sister Samantha Darko and her best friend Corey are now 18 and on a roadtrip to Los Angeles when they are plagued by bizarre visions.' [via screen daily]
Sarà una schifezza?
ps. su wiki si fa non poca filosofia sul film orignale.. '[..] Quando l'universo tangente sopraggiunge raramente esso diventa corrotto e si ritrova ad essere quindi altamente instabile [..]'.
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16-May-2008 4:36 PM
pixlporn
Pixlporn tries Your addiction to porn. (tags: waste of time)
Ps. by Stuart Allen, pretty talented.
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16-May-2008 3:50 PM - FuckMan records 'Nel 2001, alcuni musicisti stanziati a Roma decisero di associarsi per creare la FM (Fuckman) Records. Questo sito raccoglie le prime produzioni che uscirono su cd-r in pochissime copie per il circuito degli amici o come promo per le riviste musicali e le radio locali, oltre a porsi l'obiettivo di proporre nuove produzioni nel futuro'.
Dai già idolatrati su komakino That Noise From The Cellar all'elettronica sperimentale dei Bad Spencer Bus Explosion, tutto in download gratuito.
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'In 2001 a collective of musicians based in Rome decided to join in and found FM (Fuckman) Records. This website collects those early records formerly released in a few copies for friends or as promos for music mags and local radio networks, besides having the aim to produce more new in the next future.'
From beloved That Noise From The Cellar to experimental electronic Music by Bad Spencer Bus Explosion, - free download.
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16-May-2008 2:56 PM - Whispers for Wolves - Language of the DardsWhispers for Wolves - Language of the Dards - tauu and twiLight sing 100,000 songs of Milarepa: Noise Narratives (3tx CD, 41'53'' - Boring Machines 'o8) - Album introduced as 'three long tracks of improvisation for electronica, field recordings, guitar and vocals based on indian Yogi Milarepa, one of dogma of Buddihism', that means it's closer to an astral trip than to Rihanna. From USA, Whispers for Wolves is the solo project of Melissa Moore, a musician that invents herself experimental instruments and sound sculptures. If that's not enough mystic to You yet, You should listen to Kuu Aari Hassu, a sonic experience that will shake Your backbone, and You'll turn from maggot to butterfly, - along a column of droning sounds fuelled by finger-picking a folk guitar, - roughly interrupted; - and then theer is Her haunted voice, calling divinity, like the whispers on hypnotic The Womaneagle. - Diamanda Galas would love this kind of magic. And abou You, it will be easier to find Your spirit guide animal.
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Whispers for Wolves - Language of the Dards - tauu and twiLight sing 100,000 songs of Milarepa: Noise Narratives (3tx CD, 41'53'' - Boring Machines 'o8) - L'album è presentato come 'Tre lunghe tracce di improvvisazione per elettronica, field recordings, chitarra e voce basati sui canti dello Yogi indiano Milarepa, uno dei cardini fondanti del buddhismo', il che significa che è più vicino ad un viaggio astrale che a Rihanna. Dagli USA, Whispers for Wolves è il progetto solista di Melissa Moore, una musicista che inventa strumenti e sculture sonore. Se questo non è abbastanza mistico per Voi, allora ascoltateVi Kuu Aari Hassu, un'esperienza sonora che Vi scuote la spina dorsale, e Vi rivolta da baco a farfalla, - lungo una colonna di suoni drone alimentati dal finger-picking di una chitarra folk, - poi bruscamente interrota; e poi c'è la di Lei voce, come in stato di allucinazione, chiama divinità, - come i sussurri sull'inpotica The Womaneagle. - Credo che a Diamanda Galas piacerebbe questo tipo di magia. E per quanto riguarda Voi, sarà più facile trovare il Vostro animale spirito guida.
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16-May-2008 1:34 PM - Clara Clara - AAClara Clara - AA (11tx CD, 35'o3'' - SK records 'o8) - That's creative, that's lo-fi, that's a young three piece Band from France, Lyon, playing a crunchy distorted bass often out of tune, a bontempi keyboard and explosive drums. And there's that sporadic no-words-singalong mood, childish and addictive that won't get off Your mind for days and that keeps them far from being strictly labelled as an instrumental noise band. Accelerated dynamics, sometimes like a tsunami (Bravo Princesse), acid and psychedelic (Nous Les Plus que Respectons), sometimes like a contorsion of rhythms to touch ecstasy on the dance floor (Baise Main is Their hit!), - a playful crescendo of a continuous state of excitement (Les Forces de l'Amour). - Think of early God is my Co-pilot and - more recently, - La Batterie; - i've been really enjoying this record, - i guess Ther live performance is very next to a party.
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Clara Clara - AA (11tx CD, 35'o3'' - SK records 'o8) - Eccola un pò bel pò di creatività, ed è lo-fi, ed è sciorinata da una Band di tre francese, di Lione, - suonano un basso masticato distorto spesso scordato, una tastiera bontempi e batteria in continua deflagrazione. E poi c'è quello sporadico coretto senza parole dal tono infantile e contagioso che non Vi si toglierà dalla testa per giorni, capace di far sì che non vengano etichettati strettamente come un gruppo noise strumentale. Dinamiche accelerate, a volte come uno tsunami (Bravo Princesse), acidi e psichedelici (Nous Les Plus que Respectons), a volte come una contorsioni di ritmi che sfiorano l'estasi sulla pista da ballo (Baise Main is Their hit!), un giocoso crescendo di un continuo stato di delirio (Les Forces de l'Amour). - Pensate ai God is my Co-pilot e - più recentemente, - ai La Batterie; - davvero un bel disco, - immagino che dal vivo la Loro performance sia qualcosa di più vicino ad una festa.
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16-May-2008 1:25 PM
Naked chicks on post-it notes
Chicas desnudas dibuiadas en post-its, - exactly as it says. Little pieces of Art, not exactly safe-for-work, btw i'm tempted to copy most of them on a A3 and print it.
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15-May-2008 5:49 PM
Corporate Logo Mashup by Mario Amaya
Just for fun, well done, by Mario Amaya, - porno for graphic designers.
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15-May-2008 2:03 PM - Low Low Low La La La Love Love Love - Ends Of JuneLow Low Low La La La Love Love Love - Ends Of June (12tx CD, 49'59'' - Other Electricities rec 'o7) - In the time it took You to try and pronunce exactly Their loooong name i will thank my computer copy&paste and Low Low Low La La La Love Love Love released Their second album. Maybe it happened that Kelly Dyson invited some friends for dinner someday, then someone drunk wine, and someonelse embraced a guitar, then another, - let's sing along together, - and taped Their sad tone melodies, - barely lo-fi, folk chemistry, - a little bit like when the drummer of Motorpsycho bought a banjo and then it came The International Tussler Society. - Slide guitar, acoustic bass, clarinets, placid electricity, a couple of yawns, - all homely and friendly. Album track is a delicate mellow song, in two parts, a trembling and fragile one with tickle arpeggio, full of winds, then the latter, a cradle of melancholic rhythms, acoustic drums. Iron in the Soul sounds so vintage, like from flower power age, - it may move You to tears. The Messy One is still lo-fi, but the drumming phrasing and chorus give a different dynamic to this sweet ballad, and maybe that's the point, - the whole album is lovely, but it lacks in diversity in its movements, - as it is, You risk to fall asleep over a book You are reading.
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Low Low Low La La La Love Love Love - Ends Of June (12tx CD, 49'59'' - Other Electricities rec 'o7) - Nel tempo che avete impiegato a pronunciare esattamente il Loro nome io ringrazierò il copia&incolla e i Low Low Low La La La Love Love Love hanno pubblicato il Loro secondo album. Forse è successo così, con Kelly Dyson che ha invitato qlc amico per cena un giorno, quindi qualcuno ha bevuto del vino, un altro ha afferrato la chitarra, e così quello vicino, - cantiamo tutti insieme, - e hanno registrato tutte queste melodie dal tono mesto, - al limite del lo-fi, chimica folk, - un pò come quando il batterista dei Motorpsycho comprò un banjo e allora fu la volta di The International Tussler Society. - Slide guitar, basso acustico, clarinetti, placida elettricità, un paio di sbadigli, - tutto casalingo e amichevole. La traccia che dà titolo all'album è una canzone melliflua, in due parti, una tremula e fragile come non mai con arpeggio pizzicato, piena di fiati, e l'altra quasi una culla di ritmi malinconici, con batteria acustica. Iron in the Soul suona molto vintage, come fosse una figlia dei fiori, - potrebbe farVi scendere una lacrima. The Messy One è anch'essa lo-fi, ma il fraseggio delle percussioni e il coro dà a tuto una differente dinamica a questa dolce ballata, - e forse è questo il punto, - l'intero album è amabile, ma manca di diversità nei suoi movimenti, - così com'è rischiate di cadere di faccia sul libro che state leggendo.
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15-May-2008 12:00 PM - Live report: Drink To Me @ mads - v. dei sabelli, 2 (s. lorenzo), Roma, 09 maggio 2008, - ingr. 3€

Drink to Me [click to focus]
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C'erano anche a suonare i My Radio Boy e Modì, ma non è musica per me. I Drink To Me invece sì, - su komakino ne trovate lodi e interviste da un paio di anni ad oggi. Formazione ora a tre, dopo la dipartita dell'altro chitarrista, la situazione alcolica di Marco e Carlo, rispettivamente voce/synth/gtr e bassista, la vedevo piuttosto precaria, ma su palco non hanno perso invece un colpo, nonostante il Loro turno fosse giunto solo all'una e trenta (dio-mio).
Tipi simpatici, Carlo è lo zombiefan numero uno dei Modì mentre suonano, rimane in prima fila con un passo nella fossa, - qualche parola con Carlo che mi regala un paio di spillette e mi racconta della Loro amicizia/amore con i Disco Drive, - Francesco - il batterista, - che poi è l'autore della grafica del disco Don't Panic Go organic, mi dice che ha un sideproject con l'ex Drink To Me Pierre.
Poi ok, non ho capito se erano ali o petali di un fiore quelle cose che si era messo sulle spalle il bassista, in ogni modo lo spirito cazzone era latente e fallico sulla love ballata di Because Because, ho urlato come un pò tutti la strofa di I Feel the Universe di Cinebrivido (come poi i tre illustravano con dei cartelli mentre suonavano) e cantato Frozen George di gusto. Paso Adelante era impossibile non ballarla, - Insane si riconferma inchiodata nel mio cervello.
Gran finale col bis di Desert Eye, dove sulla coda lunga della fine un ragazzo del pubblico in altro stato finale del fegato ha cominciato a piegarsi per terra, quindi ha preso il microfono e ha cominciato a urlare disperato (o ispirato?) ai piedi della batteria.
Ve li siete persi, io non Vi perdono, ma poco cambia, - il primo giugno risuonano al circolo degli artisti.
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12-May-2008 1:45 PM
by Wulffmorgenthaler
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08-May-2008 1:49 PM- Audrey - The Fierce And The LongingAudrey - The Fierce And The Longing (11tx CD, 38.24'' - A Tender Version rec 'o8) - From Sweden, four piece, all girls, - Their Music is sensitive, emotional, nocturnal, a fragile strenght, - maybe something closer to a sudden wake up & cry at night until You can fall back to sleep, - it's like Bat For Lashes and Pony Up! had a pijama party together wearing sexy lingerie. And there are strings (cello, violins), that weave and colour a melancholic and gentle carpet of magnetic sounds, where drum beats play an important role and often focus on dancy rhythms. Somehow bitter and elegant, it's suggestive noir pop Music, where melodies are delicate, brilliant, in the shape of a narrative frame for Rebecka Kristiansson's haunting vocals, - a restless melancholy to tell, somewhat poetical, - an admirable grace, - a constant over each track. Tears on Black Hearts and on opus Horses Are Honest, pure inner ache and beauty. A nice breath of fresh air, honest and so sweet to lick Your wounds.
++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
Dalla Svezia, in quattro, tutte ragazze, - la Loro Musica è sensibile, emozionale, notturna, di una forza fragile, - forse qualcosa di vicino allo svegliarsi all'improvviso di notte e piangere per poi riuscire a riaddomentarsi, - sembrano quasi Bat For Lashes e Pony Up! ad un pigiama party, però indossando della lingerie sexy. A poi ci sono gli archi (cello, violini), che tessono e colorano un tappeto dalla trama malinconica e gentile, pieno di suoni magnetici, dove la batteria gioca un ruolo importante e focalizza spesso ritmiche ballabili. In qualche modo amareggiate ed eleganti, - è Musica evocativa, un noir pop, dove le melodie sono delicate, brillanti, nella forma di una cornice narrativa dove la voce incantevole di Rebecka Kristiansson fa il suo gioco, una mai stanca tristezza da raccontare, piuttosto poetica, - un'ammirevole grazia, costante su ogni canzone. Le lacrime scendono su Black Hearts e sul gioiello Horses Are Honest, puro malessere e beltà. Un boccata d'aria fresca, onesta, qualcosa per leccarsi le ferite.
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06-May-2008 9:41 AM - Ok, my daily job is swallowing me again, sorry for the lack of posts and reviews and whatever.. i guess this will take still a couple of days.. thanks for asking.
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30-Apr-2008 4:20 PM - I'm such so busy with surviving, - i still need a couple of days off. talk to You soon.
'go to work, send your kids to school, follow fashon, act normal, walk on the pavemens, watch tv, save for your old age, obey the law - Repeat after me: I am free'
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24-Apr-2008 1:34 PM
Search Me beta
I guess Searchme is what most of internet search engines are going to turning in.
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24-Apr-2008 12:59 PM
april 24th, 2008
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24-Apr-2008 12:51 PM - Peter Kernel - How to perform music for a funeralPeter Kernel - How to perform music for a funeral (11tx CD, 45'18'' - On The Camper 'o8)

WIN A FREE CD!, read below / VINCI CD GRATIS, leggi sotto.
- It's not an american apparel adv, these two girls are from cover art for Peter Kernel's debut album, and actually They're two of this four piece band, two girls and two boys, - because Peter Kernel is a one-man Band as Jennifer Gentle or Gregor Samsa, etc, could be. Simple. From Canada and Swiss, formerly kwown as Eva Kant (gender bAnders!), join points between early Blonde Redhead, Sonic Youth's Evol, Pixies, and maybe You might be able to weave a net to capture an idea of Their sound. New-wave, desperate noise pop Music, Boy / Girl vocals, - calmed down tones broken by schizophrenia or epilepsy (Happy to See You), sex-oriented lyrics, explicit, bodies and organs getting too old, - not exactly a Band to bet on for rainbows and unicorns. Like, Music seems to stop as You suddenly hear Barbara asking You in a whisper 'Did you hear that?' in He's a Heartattack, sexy as a young Kim Gordon, - then it's a sonic swell taking You over, a tsunami of sickness, a walk into pain ('You don't even know what i mean' They yell). - I mean, these tracks are full of this kind of nihilist ache, chatartic and splendid, - like in Rena where a violin hypnotizes the listener and mounts a tension together with a drum and Aris' low voice, until Barbara freaks out with a crude double HEY!: that gave me the creeps! - False Die is like a soundtrack for a rotten relationship under discussion around a table after a sleepless night; Videotapes In Dubai is a perfect new-wave pop song with a fake start; Shoot Back is spectacular, affective chorus and makes me want to join clapping, with the similar definitive feeling of Where Is My Mind and In Expression of the Inexpressible. Smiling is a indie dancefloor track, where You can smile and puke along a guitar dizziness. What the Hell is the explosive hymn of next time You should stop feeling sorry for yourself and finally turn everyone away. I mean, this album features several jewels to wear for.. a funeral. // Peter Kernel - How to perform music for a funeral (11tx CD, 45'18'' - On The Camper 'o8) - No, non si tratta di una foto american apparel, - queste due ragazze sono sulla copertina dell'album di debutto dei Peter Kernel, oltre che essere due dei quattro membri, - due ragazze, due ragazzi, - perchè Peter Kernel è una one-man Band come lo possono essere Jennifer Gentle, Gregor Samsa, etc. Semplice, no? Dal Canada e dalla Svizzera, in precedenza conosciuti come Eva Kant (cambio di sesso e di gruppo!), provate a unire i punti tra i primi Blonde Redhead, Evol dei Sonic Youth, Pixies, e forse potreste essere capace di tessere una tela per catturare un'idea del Loro sound. New-wave, disperato noise pop, Lui / Lei alle voici, - toni sedati per poi rompersi in schizofrenia ed epilessia (Happy to See You), testi che parlano di sesso, espliciti, corpi e organi che invecchiano troppo, - non esatamente una Band su cui puntare per sentir parlare di arcobaleni e unicorni. Ad es., la Musica rallenta, quasi si ferma, e all'improvviso senti Barbara Lehnoff che Ti chiede in un sussurro 'Did you hear that?' in He's a Heartattack, dal tono sexy come una giovane Kim Gordon, - quindi c'è un crescendo sonico che finisce per travolgerti, uno tsunami di malessere, una passeggiata nel dolore ('You don't even know what i mean' cantano tutti insieme). Sono tracce piene di questo tipo di dolore nichilista, catartico e splendido allo stesso etmpo, - come in Rena, dove un violino ipnotizza l'ascoltatore e monta una tensione insieme ad un tamburo e la voce di Aris, sinchè Barbara come impazzita screzia in un doppio HEY! - mi sono venuti i brividi. - False Die è una colonna sonora per una relazione avariata messa in discussione ad un tavolo dopo una notte insonne; Videotapes In Dubai è una perfetta pop song new-wave con una falsa partenza di batteria; Shoot Back è spettacolare, con un ritornello infettivo e mi fa venir voglia di unirmi ai clap, - con una sorta di identico sentimento definitivo che provo per Where Is My Mind and In Expression of the Inexpressible. Smiling è una traccia dancefloor, con cui potete sorridere e vomitare lungo una vertigine di chitarra. What the Hell è l'inno esplosivo per la prossima volta che dovrete smettere di autocommiserarVi e mandare finalmente tutti a quel paese. - Un album pieno gioie, intesi come gioielli da indossare ad un funerale, appunto.
KOMACONTEST TIME! - Ok, wherever You live, Europe or out there, just answer to this question: WHAT'S YOUR NAME AND SURNAME? I know that's hard, but if You answer is right, and You're the FIRST to reply with subject 'i know my name and surname - Peter Kernel CD', i'm going to send You for free, postage included, How to perform music for a funeral CD. Email to: yrkomakinoATgmail.com. // Ok, rispondi a questa domanda: QUALI SONO IL TUO NOME E COGNOME? Lo so che non sarà facile, ma se la Tua risposta è esatta, e sei il PRIMO/A a scrivermi con oggetto 'conosco il mio nome e cognone - Peter Kernel CD', - Ti spedirò gratuitamente, s.p.i., How to perform music for a funeral CD. Email: yrkomakinoATgmail.com. - Si pregano amici, parenti e chiunque abbia conosciuto di persona di astenersi dal partecipare (quindi rimanete in 4 fra Voi lettori).
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23-Apr-2008 12:00 PM - Live report: The Brunettes @ traffic - v. vacuna, 97 (staz. tiburtina), Roma, 22 aprile 2008, - ingr. 8€

The Brunettes (click to focus)
The Brunettes (click to focus)
The Brunettes (click to focus)
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The Brunettes (click to focus)
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The Brunettes (click to focus)

Incontro fortuito su internet a fine 2005, poi me Li sono persi per strada questi amabilissimi The Brunettes, che da core-duo feat. Lei e Lui, al secolo Jonathan Bree e Heather Mansfield ora se ne vanno in tour in 5, quasi fossero la famiglia Bradford.
Il folto pubblico della serata conta poco più di 20 persone (la storia la conoscete..), - beh, oltre gli addetti ai lavori (wow!). Peccato, peggio per Voi se siete rimasti a casa a poltrire, - buon per Voi se avete scelto invece per Beatrice Antolini che suonava al circolo, - ma a conti fatti Lei me l'ero già vista/sentita, i Brunici, che vengono dalla Nuova Zelanda, - insomma, sarebbe un pò un azzardo perderseli e contare di rivederli l'anno prossimo.
Entro al traffic passate abbondantemente le 23, e al piano di sotto stanno ancora suonando gli Skuma, gruppo spalla locale, - già, sentiti su myspace, nulla per i miei gusti, quindi resto sopra a fare salotto, ed è impossibile non notare al tavolino accanto i Jonathan e Heather, vestiti uguali a come erano nella flyer, che - credo - stessero preparando la scaletta. Poi li raggiunge una ragazza vestita da liceale commonwealth, che, mi si fa notare, abbraccia una scimmia di peluches. Sì una scimmia, - Voi non l'avete vista? Avevo intenzione di gridare dopo durante il concerto 'fa suonare la scimmia!' ma forse il mio appello sarebbe caduto nel vuoto.. vallo a sapere.
La famiglia Brady quindi arriva finalmente al palco, e sento vociferare qualcuno sulla somiglianza tra Jonathan e il cantante dei Baustelle, e diciamo che se è vera la storia che ognuno ha sette sosia (cioè 6+1 o 7+1?) nel mondo, allora c'è detto proprio male qua in italia, visto che Jonathan Bree è un genio oltre che un potenziale fromage francese scritto male. E' anche un amabile ca7zone, che racconta aneddoti a iosa, come quello per introdurre il pezzoThe Record Store ('sì, io lavoravo in un negozio di dischi, anche un altro paio di noi ha lavorato in un negozio di dischi.. quindi questa canzone si chiama The Record Store, solo che in effetti non ha nulla a che fare con il fatto che abbiamo lavorato tutti in un negozio di dischi'), - risate, su palco e sotto. Poi Lui suona due chitarre identiche ('sembrano identiche, ma hanno una sottile differenza' dice quando le alterna la prima volta), delle Epiphone modello Broadway, e sino a 5 minuti fa ero praticamente convinto che ci avesse incollato Lui sopra il simbolino dell'Euro (magari per farne un vanto con gli amici una volta tornato in terra nova di Sæl), invece qualcuno dovrebbe suggerire alla Epiphone di fare causa all'Unione Europea per plagio, - anzi, in realtà su internet c'è un articolo e una risposta del disinteresse del presidente Jim Rosenberg di intraprendere un'azione legale.
Forse sono uscito fuori percorso.
I Brunettes sanno tenere il palco, riescono a far avvicinare i venti avventori ai Loro piedi, - ricordo che il batterista cantava quasi tutti i testi delle canzoni, batterista che avrà avuto 19 anni. La tipa della scimmia di peluches alternava strani strumenti a corda, synth, tamburella, triangolo, trick&track vari, - l'altro chitarrista e il bassista si scambiavano mezzi e si spostavano a tromba e xilofono, come anche Heather, vestita di bianco e diafana, - su synth, armonica a bocca, nacchere, clarinetto.. Alla voce insieme a John, in perfetta formula boy/girl, hanno sciorinato un tre quarti d'ora di twee-pop di candido retrogusto anni 60, dal taglio di capelli all'ultima nota. Hanno provato anche a scatenarci con la scusa di un dance-contest, dove l'imbarazzo totale del non volervi partecipare ha congelato praticamente tutti (poi ha vinto una ragazza, - l'avrà presa la spilletta?)..
Da ridere quando i Brunettes hanno fatto la presentazione di ogni membro del gruppo, cantando velocissimo lo spelling di ogni nome..
Qualche pezzo lento da sbadiglio, ma ottimi su Obligatory Road Song, completamente rivitalizzata da maglioni a collo alto, - i Carpenters non erano nemmeno lontani con BABY, Structure and Cosmetics. Insomma, un bel concerto, - se riescono a farsi il giro del mondo suonando c'è un motivo, e non è lo stesso per cui Toto Cotugno arriva a suonare in Russia.
Suonano stasera a Ravenna, se potete, non perdeteveLi.

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22-Apr-2008 3:24 PM
Fold-Ins, Past and Present
'Al Jaffee's fold-ins for Mad magazine, from the 1960s to the present, in interactive form.', bizzarre hidden waste of time, great works.
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22-Apr-2008 12:36 PM - Drink To Me - Don’t panic, Go Organic!Drink To Me - Don’t panic, Go Organic! (13tx CD, 48'45'' - midfinger rec 'o8) - I mean, i'm total fan of Drink To Me, from Ivrea, Italy, since early debut Kralle Brau Sessions, a couple of years ago. - Now, Their first full lenght release, featuring renewed and brand new tracks, might place Them between drunken pop frenzy of Tapes 'n Tapes (Drunk-on’s), AtomBombPocketKnife (Desert Eye) and Brainiac's noise cospiracy and Sebadoh's genuine percussive dissonance. That means that's an album loaded with indie alternative hits, from memorable Frozen George (so desperate as Bowie's Major Tom could be, same trip, yet another velocity through the outer space), multi-explosive Insane (that should be Their money-maker act!), to compulsive I Love my Job, - where Marco Bianchi shows Himself as a mature singer and performer, screamer and even able to juxtapose some falsetto delicacy like along ballad Because Because. - Paso Adelante is even more powerful than before, - irresistible in its rythmics, - twinned with melancholic Drink to Celia - strong of a melodious chorus, so beautiful and totally stucked into my mind forever, - maybe Their masterpiece. Last two tracks, italian titles, english lyrics, are two sad bittersweet hymns to the universe, passive-aggressive rage, drifting and particular, where 7minutes Camposanto is box full of sounds and songwriting, well glued - as i read - thanks to Andy Savours' mixing, same guy who formerly worked with Blonde Redhead, The Killers. // Drink To Me - Don't panic, Go Organic! (13tx CD, 48'45'' - midfinger rec 'o8) - Beh, mi dichiaro fan dei Drink To Me, ma non è nemmeno la prima volta, visto che Li cominciai a seguire dal primo debutto Kralle Brau Sessions, un paio d'anni fa. Ora, il primo disco lungo, dove figurano tracce ridisegnate e altre nuove di zecca, - una lista di titoli che potrebbe piazzarli tra la frenesia pop ubriaca dei Tapes 'n Tapes (Drunk-on’s), la cospirazione del noise di AtomBombPocketKnife (Desert Eye) e Brainiac, o la genuina dissonanza dei Sebadoh. Ciò a dire che è un album caricato di hit indie alternativi, - dalla memorabile Frozen George (tanto disperata come potrva esserlo il Major Tom di Bowie, - stessa rotta, altra velocità nell'oltre spazio), la multiesplosiva Insane (che a mio parere dovrebbe essere il Loro pezzo money-maker), alla compulsiva I Love my Job, - dove Marco Bianchi si dimostra maturo cantante e performer, urlatore ma anche capace di giustapporre della delicateza in falsetto lungo la ballata Because Because. - Paso Adelante è più energica che pria, irresistible nella sua ritmica, - gemellata con la malinconica Drink to Celia - forte di un ritornello melodioso, così bello e totalmente incastonato nella mia testa per sempre, - forse il Loro attuale capolavoro. Le ultime due tracce, titoli italiani ma testi in inglese, sono due agrodolci e mesti inni all'universo, rabbia passiva/aggressiva, trascinante e particolare, dove gli oltre 7 minuti di Camposanto è una scatola piena di suoni e idee, con un ottimo collate, merito - leggo - del mix di Andy Savours, che aveva già lavorato con Blonde Redhead, The Killers.
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21-Apr-2008 10:01 AM
wait
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21-Apr-2008 9:54 AM
That easy
That easy.
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18-Apr-2008 6:37 PM

Break down, break dance, it's friday, You die all. Not You, - but You.
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18-Apr-2008 5:22 PM - Electric Mop - PopElectric Mop - Pop (11tx CD, 43'04'' - Chief Inspector, 2007) - French/italian dual core, - that's easy listening electro-pop at first sight, or first ear, - Your choice, btw, just a couple of random tracks later You discover there's even a melancholic sinister vein, like along Air-ish tracks Bianca, Rock One (precise drumming, catchy keyboards), Rumba One, - pretty kaleidescopic and hypnagogic. More, on the glam side of the dancefloor there are even two too groovy tunes like Dear Uncle Huguette and Boys, a couple of titles to suggest to Your personal DJ as He's wondering how to chill out next the club seen He already played twice Goldfrapp. Btw, this is not only an instrumental trap, - Theodora Von Kees' vocals are clean and sweet, enough to melt Your heart - listen to Boys Part 2 and tell, - or with John et Charlotte - two perfect fragile songs to let You say 'Hey, that's a great release indeed! I Love that farfisa, and that minute guitar riff..'. Electro disco pop and delight, style and well produced. // Electric Mop - Pop (11tx CD, 43'04'' - Chief Inspector, 2007) - Cuore italofrancese, - a prima vista (o orecchio, decidete Voi) pare electro pop easy listening, - ma con un paio di ulteriori ascolti casuali si scopre invece una vena sinistra e malinconica, come lungo le tracce Air-iose di Bianca, Rock One (batteria precisa, tastierine ammiccanti), Rumba One, - piuttosto caleidoscopiche e ipnagogiche. Inoltre, sul lato glam della pista da ballo ci sono anche due melodie sin troppo fighette come Dear Uncle Huguette e Boys, - un paio di titoli da annotare e suggerire al Vostro DJ di fiducia la prossima volta che vorrà rilassare l'aria del club dato che ha già messo i Goldfrapp due volte. Cmq sia, questo disco non è soltanto una trappola strumetnale, anzi, la voce di Theodora Von Kees è pulita e dolce, dolce abbastanza da liquefarVi il cuore, - ascoltateVi Boys Part 2 e fatemi sapere, - o anche John et Charlotte - due tracce perfette e fragili tanto da farVi esclamare 'Hey, ma questo disco è fatto davvero bene! E poi quella farfisa, e quel riffettino minuto di chitarra..'. Pura delizia da electro disco pop, con stile e un'ottima produzione.
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18-Apr-2008 4:39 PM - Peter Kernel, I Counted Them To Die Properly

I'm currently lost into massive listenings of Peter Kernel's recent debut release How To Perform a Funeral (On the Camper rec), a brilliant Music receipt from Canada and Swiss, made of a bit of early Sonic Youth, Blonde Redhead, Pixies, and genuine malaise. Excellent.
Album review and interview to come, - more, hang around komakino, because i'm going to give for free a CD copy.
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18-Apr-2008 12:33 PM - Live report: They Came From the Stars I Saw Them @ Mads, v. dei sabelli, 2 - Roma, ingr. 5€
Buy this record @ amazonOk, sono arrivati dalle stelle, quelle del cielo di Albione, Londra, e io Li vidi, al Mads, - occasione fortuita, perchè ne ignoravo l'esistenza sino a qlc ora prima, come del club stesso, di cui non conoscevo l'ennesima transumanza lì zona san lorenzo (credo che la vita media di un locale lì in zona sia di due anni, poi chiude baracca e burattini e avanti il prossimo gestore), ma insomma, sono capiatto lì, insieme ad una ventina di altre persone (bravi bravi, andatevi a sentire gli offlaga disco pax al circolo, va..).
I quattro They Came From the Stars I Saw Them (perchè sono in quattro, nonostante la moltitudine candida nella copertina ultra kitsch del disco del 2005, Vs Reality) sono facilmente riconoscibili nel locale, tutti inn viso un pò visibilmente sconfortati per la non-affluenza. - C'è un tizio che dorme pesantemente su un divano, forse era lì già prima che aprissero la stagione; a turno veniamo tutti accecati da dei giochetti di una simpatica luce laser rossa, quindi a me vola il negroni per terra e sale un appello al divino in cielo, intanto il dj non si scoraggia e passa dell'ottima Musica postpunk/underground UK (la prima volta in vita mia che sento un DJ mettere sù Sunny Sundae Smile).
Passata la mezzanotte ci si pianta davanti il palco, e They Came From the Stars I Saw Them finalmente salgono, si dividono tra sezione ritmica dance - un mostro caricato a molla con le cuffie bianche, - basso funky, vera colonna spinale, elettroniche spaziali e keyboard korg più diversi giocattoli a tema, sax/clarinetto e voci lui/lei.
Immaginate quindi un frontman stile John Schmersal che programma una vacanza caraibica su Giove o Nettuno (insomma da quelle parti dove si ergono i Monoliti, o da dove proveniva l'Elks Skiffle Group), che invita il pubblico a unirsi nel coro ululante alla Luna piena (Moon Song), e la tipa stile Lavinia dei Cat Claws che balla in modo eccentrico soffiando del jazz nella no-wave: tutto era accattivante e mediamente scanzonato, electrodisco, pop, lunare, psichedelia sulla pista da ballo esoterica, - insomma, pura dinamica, creatività e divertimento, - speciali su The Hot Inc., Down on the Dancefloor.
Niente foto e niente video, sorry, però li ho visti.
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17-Apr-2008 11:03 AM - 11 Fingers rec, Sampler vol. 111 Fingers rec, Sampler vol. 1 (12tx CD, 55'54'' - 11 Fingers rec 'o8) - Oh no, one more CD compilation, how may i ever be able again to review something like that? just kidding, the whole tracklist here is pretty cohesive, 'containing new and exciting tracks from slovak music scene with some special additions from our UK, US and Finland friends', - yes, because 11 Fingers rec is a deserving indie label, electronic, noise-oriented, experimental and often opiated, - operating from Prague to Tampere (Finland), where lysergic Dope Aviators are headliner [read past komareview], with a sweet track entitled Loony, running a very spacy and drugged sound, gentle breathy female vocals. Fluorescent, on melanchonic fractured dynamics, by Blue M (Poo, Eolian Remix), together with Slit by Poo and Rumburak's Lazy Days by Luk, are a cradle of blinking signals, distorted rumbles and rythmics, - excellent ambient Music. On the other side, Angakkut is barely stoned shoegazing (do not miss free mp3 track Cats and Hot Roofs, live performed), - more breathy female vocals here, Miki Berenyi looks like not being so far in time; Thyristor Hotel, by Rentip (above with Poo) is another calmed-down crescendo, coldness turning warm, - then, kind of pop-core standalone, Timo Blues break Your heart in pieces, with a melodramatic song, I Hear Rumours, emotional and melodic. This first sampler is for sure a good balance of microsounds, meditative frequencies and groovy tunes, a good put-off to get know more about these Artists. Last but not least, Artwork by talented Erik Sille. // 11 Fingers rec, Sampler vol. 1 (12tx CD, 55'54'' - 11 Fingers rec 'o8) - Oddio, un'ennesima CD compiltion, - sarò mai capace di recensire ancora qualcosa del genere? lamentele a parte, l'intera tracklist è invece piuttosto coesa, 'contiene nuove ed eccitanti tracce dalla scena musicale slovacca con interventi speciali da UK, US e amici della Finlandia', sì, perchè la 11 Fingers rec è una meritevole etichetta indie, che viaggia nell'elettronica, orientata al noise, sperimentale e opiacea, che opera tra Tampere (Finlandia) e Praga, dove i lisergici Dope Aviators sono eroi di casa [leggi passata komarecensio], con una canzone melliflua a titolo Loony, che corre su spazi dilatati e un sound drogato, - con la voce sussurrata di Lei. Fluorescent, su dinamiche malinconiche fratturate, di Blue M (Poo, Eolian Remix), insieme con Slit by Poo e Rumburak's Lazy Days di Luk, rappresentano una culla di segnali intermittenti, brontolii e ritmiche distorte, - dell'eccellente Musica da parete. Dall'altra parte della stanza ci sono gli Angakkut, vicinissimi all'essere dello stronanto shoegaze (non perdeteVi l'mp3 di Cats and Hot Roofs, live performance), - ancora un'altra voce femminile sussurrata, Miki Berenyi non sembra poi così lontana nel tempo; Thyristor Hotel, by Rentip (già con i Poo), è un crescendo anestetico, la freddezza che diventa calore, - poi c'è una sorta di parentesi singola dal cuore pop, a firma Timo Blues, che Vi spezza il cuore con toni melodrammatici, - I Hear Rumours, emozionale e melodico. Questo primo sampler è per certo una buona bilancia di microsuoni, frequenze cerebrali lenitive ma anche accattivanti, - un pretesto per andarsi ad ascoltare meglio ogni singolo Loro Artista. - Una nota va all'artwork, by il talentuoso Erik Sille.
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15-Apr-2008 1:36 PM
Foto presa da www.corriere.it
- Errare humanum est, perseverare autem diabolicum.
Almeno ne riguadagnerà la satira politica..
['Q. perchè i comici sono tutti di sinistra? - A. perchè quelli di destra sono tutti al parlamento', - by Bisio, qualche trillione di anni fa]
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14-Apr-2008 9:43 AM - Bear Claw - Slow Speed: Deep OwlsBear Claw - Slow Speed: Deep Owls (11tx CD, 48'12'' - Sickroom rec 'o8) - Ok, time travel to the 90s, Dischord, Rapeman, The Jesus Lizard, and so on, - recorded by Steve Albini, mastered by Bob Weston, - i mean, that's porno for math-rock fans! second release for Bear Claw, strong fractured bass lines, actually, double bass line (excellent phrasing on Stubborn Agenda), - yes, because there are no six strings guitars here, - just two intricate bass, angular, in a clean/distorted couple formula, drums and two male vocals (a memory of Mission of Burma). Opening title track is an instrumental crescendo, and while Distant Apology narrative appeal recalls Slint, Fragile End is a powerful desperate quick track, direct impact, refrained into two minimalist parenthesis, as well Short but Sweet; Slippage is a narcotic run along screamo-hc brutality. Slow Speed: Deep Owls drives along different dynamics, - slow to midtempo and then faster, - it's not exactly something new, but it's genuine and honest in its touch and attitude. // Bear Claw - Slow Speed: Deep Owls (11tx CD, 48'12'' - Sickroom rec 'o8) - Ok, viaggio nel tempo negli anni 90, la Dischord, Rapeman, The Jesus Lizard, e così via, - registrati da Steve Albini, masterizzati by Bob Weston, - insomma, questo è porno per i fan del math-rock! Seconda uscita per i Bear Claw, - linee di basso energetiche e fratturare, - anzi, DOPPIO basso (eccellente il fraseggio su Stubborn Agenda), quindi sì, non ci sono chitare, ma due bassi che si intrecciano, angolari, in una formula da coppia pulito/distorto, poi batteria, e due dei tre ragazzi alle voci (qualche memoria dei Mission of Burma). La traccia che apre e dà il titolo all'album è uno strumentale crescendo, e mentre il fascino narrativo di Distant Apology richiama gli Slint, Fragile End è una disperata traccia veloce, diretta, chiusa tra due parentesi minimaliste, come anche la Short but Sweet; Slippage è una narcotica corsa verso la brutalità screamo-hc. Slow Speed: Deep Owls guida lungo differenti dinamiche, - da lento al midtempo a qualche accelerazione, - non è esattamente Musica nuova, ma resta genuina ed onesta in fatto di stile e attitudine.
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14-Apr-2008 9:36 AM
PartiallyWondermark
(Not so) old fashioned comics, a bizzarre thing by Rob Balder.
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10-Apr-2008 6:47 PM -
She's Dead - Goat Boy
Bad taste, black humour, we like it. It's about tshirts.
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10-Apr-2008 1:38 PM - Live report: Marissa Nadler + Charalambides @ traffic, roma, 08 aprile 2008, ingr. 10€ [booking: Wakeupandream]

Marissa Nadler
Marissa Nadler

Marissa Nadler
Marissa Nadler
Marissa Nadler


Charalambides
Charalambides
Charalambides
Charalambides
Charalambides
Charalambides
Charalambides

Quando stringo la mano a Marissa Nadler fuori del traffic mi viene in mente Margaret Hamilton "I'm melting, I'm melting! What a world, what a world! How could a good little girl like you destroy my perfect wickedness!", e forse qlc scimmia volante c'era nel cielo post-pioggia di roma, pioggia che ha tenuto sulla sedia a dondolo, coperta sulle ginocchia e telecomando in mano diversi giovani prepensionati dell'indie: TUTTO ciò a dire che c'erano massimo 30 persone, inclusi gli addetti. Poi ok, dopo la Nadler, da strega del nord muta in fata angelica dalla voce soave quando la rivedo su palco e canta, spostandosi da un microfono all'altro più riverberato, - suona una chitarra e una dodici corde acustica, più un'armonica a bocca in un pezzo. Rimango ipnotizzato, estasiato, - qualcuno del pubblico mi spacca le orecchie a più riprese in un boato eccessivo di osannamento. Insomma, ce n'era di plauso da votarle. Bello il nuovo pezzo inedito sul Paper Lover, - malinconica e pastorale su tutte le altre melodie. Più tardi durante il set dei Charalambides (ho finalmente scoperto come si pronuncia il Loro nome..) vedo la Nadler sbadigliare, - ok, non significa nulla, - ma i Charalambides Li si odiano o Li si amano, - sono un viaggio tantrico e mantrico, - due chitarre, Christina e Tom Carter, coppia ex coppia, due rumoristi, Lui più sperimentatore e free di Lei, in quattro o cinque passeggiate psichedeliche, dove Christina vocalizza e chiama gliddei con un dolore acuto, - una voce controllata e sciamanica. Tom tamburella velocissimo con le dita le corde della chitarra alla base del ponte, quasi una pratica sessuale, - sono riuscito a vedere il Suo volto solo un paio di volte, quegli occhiali da freakkettone, nascosto sotto la lunghissima capigliatura (stesso parrucchiere di J. Mascis). Usa una loop station che sarà il mio prossimo acquisto, registra a multistrato il Suo tappeto noise, lo srotola a più riprese sopra i massimo due accordi in Mi di Christina, che riesce anche a far saltare il miccantino a metà set. Un bel concerto, una lezione di noise.
Il concerto era in programma inizialmente all'Init, al momento bloccato da problemi anali per permessi vari, - quindi ricollocato al traffic. E' un VERO peccato che non ci sia stato pubblico, ok che costava 10€, ma sono due Gruppi, non uno, - Chi organizza e Chi suona non ci campa così, e nemmeno copre le spese, - se ne parlava giusto la scorsa sera, - al prossimo giro/tour pensate che per certo sceglieranno ancora Roma?, - si rischia di rendere sfittico il palinsesto Musicale capitolino se non c'è a chi venderlo. Insomma, col cavolo che ci vedremo/sentiremo Colleen.
Last BUT not least, You can download for free at Emile Au Jardin Patrologique the whole Charalambides' live set.
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10-Apr-2008 1:13 PM - Holiday in cambodia. Recensione di Fantasmi di Tiziano Terzani.
Quadro sui crimini dei Khmer rossi dipinto da uno dei dodici sopravvissuti di S21, fotografia di Nicolas Pascarel
Temo proprio che nel corso della nostra infanzia abbiamo cominciato a familiarizzare più o meno coscientemente con l'idea di CINEMA quando su Italia1 stava proliferando la seconda (intendo di serieB) e più intensa ondata dei film sulle saghe dei Marines nel sud est asiatico.  
In preda alla fervida immaginazione tipica della pubertà e al carattere vagamente nietzscheano di tutti gli antesignani di Streetfighter a cui eravamo assuefatti in sala giochi, avremmo anche potuto cominciare a credere che Chuck Norris sapesse realmente parlare vietnamita o che l'infuso caldo delle radici di bambù delle campagne di Saigon fosse meglio i qualsiasi ritrovato della medicina occidentale per la cura miracolosa di squarci da Kalashnikov.
Meno male che non doveva passare molto prima che scoprissimo anche i Dead Kennedys, in questo senso.
In merito alle vicende cambogiane della fine degli anni'70 purtroppo va riconosciuto che proprio lo stesso testo di Holiday in Cambodia di Jello Biafra sia di gran lunga più illuminante e formativo di un intero piano di studi del secondo biennio di Scienze politiche a Roma, indirizzo diplomatico.
Tutta l'informazione istituzionale del resto ha taciuto a lungo e in modo tragicamente complice sui raid tecnicamente non ufficiale dei B-52 della Cia sopra le risaie immense del Mekong, le continue deposizioni e imposizioni di governi fantoccio a Phom Penh in funzione della guerra fredda tra Mosca, Washington e Pechino e soprattutto l'orrendo genocidio ad opera dei Khmer rossi, il frutto più atroce probabilmente di tutta la storia del colonialismo moderno.
Una delle testimonianze più lucide e insostituibili sugli anni in cui la furia di Pol Pot ha potuto agire indisturbata all'interno della Kampuchea si deve senz'altro a Dith Pran, uno dei pochissimi cambogiani alfabetizzati (lui era laureato in chirurgia) sopravvissuti ai campi di sterminio in cui fu soppresso più di un terzo di tutta la popolazione del paese (stando ad Amnesty International) e di cui ora – purtroppo - tenevamo a onorare la scomparsa, avvenuta all'età di 65 anni la scorsa settimana a New York.
Seppure in tratti decisamente eurocentrici, la sua figura era già stata celebrata nel film Urla del silenzio del '84 di Roland Joffè, vincitore di tre premi Oscar tra cui uno a Haing  S. Ngor, l'attore che lo impersonò.  
Qualora vi fosse sfuggito, non sappiamo se è il caso di consigliarvi la visione di quella che è stata per il cinema una delle rappresentazioni più crude delle degenerazioni dei regimi comunisti nel sud est asiatico (la scena della fuga tra una risaia invasa dai teschi delle vittime uccise a bastonate per risparmiar pallottole è ancora oggi, atroce). Di sicuro è altrettanto toccante e vale la pena segnalare Fantasmi, il libro postumo di Tiziano Terzani uscito in queste settimane per Longanesi e che raccoglie il meglio della sua corrispondenza di guerra per oltre vent'anni da quell'area per testate come Der Spiegel, L'Espresso e Repubblica e in cui l'opera di Pran risulta ancora più valorizzata. 
La descrizione giorno per giorno dei metodi con cui si è organizzato il massacro è raccapricciante (tra le altre cose erano destinati all'esecuzione tutti quelli che non dimostravano di essere contadini – e quindi filo occidentali (!?)- riuscendo ad arrampicarsi su un albero di noce di cocco) tanto quanto il resoconto sulle strategie geopolitiche folli di U.s.a., U.r.s.s. e Cina.
L'idea di quasi 2 milioni di morti è terribile oltretutto come il fatto che i Khmer rossi ebbero a lungo la rappresentanza all'Onu e che i miliardi i dollari destinati ai rifugiati furono spartiti barbaramente fra i vari signori della guerra locali che rivendettero tutti i beni ai prezzi del mercato nero.
Confrontato con il giornalismo proto-sessuale e gastronomico di oggi i picchi da grandi reporter di guerra di Pran e Terzani appaiono sicuramente impareggiabili. Alla luce dello spietato imperialismo che ancora continua a far mietere vittime in Darfur, Iraq però i loro intensissimi appelli per la pace rimangono ormai del tutto vanificati. Come il sacrificio e tutta la sofferenza che ha dovuto subire il popolo cambogiano, che dopo vent'anni di sanguinosissima guerra civile ormai pare del tutto inerme all'attacco di un turismo consumista inarrestabile  e devastante. [by__federico immigrato & rifugiato]
ps. Nicolas Pascarel ha fotograto quello che fu il centro di tortura S21, oggi Tuol Sleng Genocide Museum: il servizio dettagli di un genocidio, in pdf, qui, o come galleria fotografica su fotoasia.org.
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08-Apr-2008 5:16 PM - Bjork - WanderlustIn case You haven't seen yet latest Björk's video for new single Wanderlust, forget Youtube, and download hi-res version here (beware, it's 145mb), a real trippy stereoscopic 3d escape from reality, pure immaginative, odd as in Her style. So beautiful. And don't worry, Her song is beautiful too.
- Later, do not miss its making of.
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08-Apr-2008 2:40 PM - Supersonic Fuzz Gun, by Death by AudioIf You are addicted to guitar noise and sound manipulation, Death By Audio has got the right pedals for You. Personally, Fuzz War and Supersonic Fuzz Gun have a strong warm appeal on me, just liten to the audio samples, then, - why don't You buy me a couple?
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08-Apr-2008 12:51 PM - Do You speak Anal or Anus?
Mentre avere una faccia da culo è ancora un problema, se parlate Anal o Anus, potete darVi una certa.. aria. Certo su CV farebbe la sua porca figura.
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08-Apr-2008 11:36 AM - Black Box Nation - s/tBlack Box Nation - s/t (5tx cdR, 16'27 - self-prod. 'o8) - There is a strong genuine goth / new-wave feeling along Black Box Nation's severe tunes, - a Milan-based duo at Their first promotional debut. Synth, electronics, drum-machine, guitars and Francis Violi's butch and solemn sung make of The Great Addiction a powerful drifting crescendo, it kicks out pain and melancholy until its last second, - like also the intro Here it comes, built on a groovy percussive dancefloor beat and perfect noir cut; Hell's Crying is for sure a hit single with its bass-driven line, its only defect is being too brief; !Futurista is a chimming double electro-dark-wave track, where Violi sticks out lyrically. Final track Now Wave is a deserving instrumental outro. I'd say Black Box Nation know all receipts for a respectful electro goth song. That's oxygen. // Black Box Nation - s/t (5tx cdR, 16'27 - self-prod. 'o8) - C'è un forte e genuino sentimento goth / new-wave lungo le severe melodie dei Black Box Nation, duo di base a Milano, al primo debutto promozionale. Synth, elettroniche, drum-machine, chitarre e il cantato solenne e marcatamente mascolino di Francis Violi fanno di un pezzo come The Great Addiction un continuo crescendo di totale trasporto, - scalcia dolore e malinconia sino l'ultimo secondo, come anche l'intro Here it comes, costruita su un beat da dancefloor percussivo e contagioso nel suo taglio perfettamente noir; Hell's Crying è per certo un singolo da classifica alternative con la linea di basso, - l'unico suo difetto è l'essere troppo breve; !Futurista è una traccia carillion doppia di electro dark-wave che quando apre il cofanetto c'è Violi che spicca il volo lirico. La traccia finale Now Wave è una meritevole outro strumentale. Direi che i Black Box Nation conoscono tutte le ricette per una canzone goth di pieno rispetto. Puro ossigeno.
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08-Apr-2008 10:59 AM - Jessica Bailiff & Annelies MonseréI still remember with pleasure when Jessica Bailiff + Annelies Monseré performed live in Rome later in 2006 [see/leggi past live-rep]; finally Morc rec is going to release a collaboration EP, recorded during fall 2007: 'although it’s just the two of them, this ep has a very built-up sound, which is reminiscent of Jessica’s earliest output and Annelies’ most recent live shows. Vocals, guitars and cello- and keyboard drones get a very prominent role on these recordings, which were made entirely in the analog domain. The ep is limited to 310, and comes in a mini-lp jacket. All copies are hand-numbered and have handwritten linernotes by Annelies.'.
I just come from preordering my own copy, - then, it's 309 left.
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08-Apr-2008 10:48 AM
Mortacci stracci
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08-Apr-2008 9:40 PM - Erassa Contintas - Peel/?Erassa Contintas - Peel/Ǿ (4tx cdR, 17'16'' - self-prod. 'o6/'o7) - Erassa Contintas - from Modena, Italia, - pop up with some fresh and creative Music, matching new-wave with indie-noise pop - some short electronic intro, where guitars are burning - big muff delight on Camel Disease - over female vocals over singing 'jesus had six fingers'; no matters if Pompadour Grass Green starts with toilet flush, - that's a hit! and so what if They often use a keyboard for drums: - Erassa Contintas have good songs, groovy, carefree, original and nearly memorable, with a heavier ending in Monument Melade. - Final track Ezra, boy/girl sung, is a small rancid sound jewel with blasting guitars on three, four chords. Production is still somewhat unripe, yet Their ideas are cool and rhythms are catchy. // Erassa Contintas - Peel/Ǿ (4tx cdR, 17'16'' - self-prod. 'o6/'o7) - Erassa Contintas - da Modena, spuntano fuori con della Musica creativa e genuina, facendo incontrare new-wave e indiepop noise, con qualche breve intro elettronica, - dove le chitarre bruciano - riflettori sul big muff di Camel Disease - sopra il cantato di lei che ripete 'jesus had six fingers'; poi che importa se Pompadour Grass Green cominci con il tirar di uno sciacquone (sì, il wc), - è una hit! e nessun problema se usano spesso una tastiera come batteria: gli Erassa Contintas hanno delle buone canzoni, un certo fascino, spensierati, originali e quasi memorabili, con una chiusura più pesante in Monument Melade. La traccia finale Ezra, cantato Lui/Lei, è un piccolo gioiello di suoni rancidi con chitarre esplosive su tre, quattro accordi. La produzione è piuttosto acerba, ma le Loro idee sono genuine e i ritmi accattivanti.
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07-Apr-2008 2:22 PM
Rehabilitating Mr. Wiggles
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07-Apr-2008 11:37 AM - Live report: To Kill A Petty Bourgeoisie, 04 aprile 2008 @ locanda atlantide, ingr. 5€

To Kill a Petty Bourgeoisie [click to focus]
To Kill a Petty Bourgeoisie [click to focus]
To Kill a Petty Bourgeoisie [click to focus]
To Kill a Petty Bourgeoisie [click to focus]
To Kill a Petty Bourgeoisie [click to focus]

Concerto piazzato a Roma all'ultimo secondo, tant'è la maggior parte dei presenti, una 30ina scarsa, era lì per passaparola. PECCATO, perchè Vi siete persi uno dei più bei concerti in città, - forse bello quanto, in più o in meno, quello dei Gowns lo scorso anno, in termini di pathos, patimento, struggimento, incanto e ipnosi.
Di casa Kranky, il core-duo dei To Kill A Petty Bourgeoisie - Jenha Wilhelm (voce, gtr) e Mark McGee (multistrumentista, elettronica) - è dal vivo accompagnato in via superlativa da altri due ragazzi polistrumentisti, - si scambiano basso, violino, chitarra, - a volte in due alle percussioni.
La voce della minuta Jenha è un canto di dolore spettrale, ogni ondata di suono è un atto mesmerico che Ti colpisce in pieno volto, e Ti ritrovi coinvolto in un storia di misericordia e morte.
Il ritornello di I Box Twenty, The man with the shovel is the man i’m going to marry, The Patron, - su tutti, sono stati pura elevazione mesmerica, tra oscillazioni di distorsione, volate di violino e batteria.
Due bis, a grande richiesta del pubblico.
- Davvero ottimi, non ho potuto non prendermi il cd Patron, e un 7".
Nota: come solito, chiedo venia per il pessimo audio del video..
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04-Apr-2008 6:13 PM
TO KILL A PETTY BOURGEOISIE
Fine settimana capitolino da scarpaiolo-watcher, domani con il concerto last-minute dei To Kill A Petty Bourgeoisie @ locanda atlantide [flashforward della Loro morte nella foto sopra], e domenica con i La Calle Mojada [foto flashata sotto] di supporto agli Annie Hall @ traffic. Segnatevelo in agenda.
La Calle Mojada
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04-Apr-2008 4:48 PM
Joe McLaren
Red riding hood, and other amenities by Joe McLaren, - truly a creative inspiration.
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04-Apr-2008 1:47 PM - Goldgrapp artwork, Big Active and Serge Leblon I know You can't sleep at night because just like me You been asking yourself 'WHO'S the genius behind Goldfrapp's photography and packaging?' Here You are Your answer, then You can finally sleep tight:
photo: Serge Leblon, - see also a larger pix gallery here.
art direction & design: BigActive, what a fucking talented crew.
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04-Apr-2008 1:36 PM - USBCELLUSBcell, pretty revolutionary, isn't it?
Our revolutionary NiMH rechargeable battery - the USBCELL, saves you money and battery waste and is easy to recharge from a USB port."
- I read it is possible to recharge them at least 500 times before they lose 'a significant amount of their capacity'.. - About 16€, delivery included, buy me a couple, thanks.
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04-Apr-2008 10:03 AM - The VickersThe Vickers - The Vickers - The Vickers (4tx promo, 13'51'' - self prod. 'o8) - Radiant spleen and indie pop delicacy match into The Vickers's clean melodies, - a four piece-Band from Florence, ITA, not far from a music being between Sixpence None the Ritcher (guitar riff in Silence) and The Coral, although there's not exactly a vintage aftertaste in Their tunes like for the above mentioned. Accessible, yet not mainstream, The Vickers are quietly infectious, - These Days has got a perfect sad tone chorus, that kind of slow melancholic energy that proves They can write some excellent musical phrasing, even somehow mature. Andrea Mastropietro's vocals sometimes recall a younger Thom York, respectful without being slavish (don't worry, there are no falsetto), - harmonies well swirl along See My Freedom, as well for faster Everything is Tourning Around - a good company indeed. A fairly good promotional debut. // The Vickers - The Vickers (4tx promo, 13'51'' - self prod. 'o8) - Depressione radiante e delicatezza indie pop s'incontrano nelle melodie pulite di The Vickers, Band a quattro elementi di Firenze, non lontani dall'essere una creatura musicale tra Sixpence None the Ritcher (il riff di chitarra in Silence) and The Coral, sebbene non ci sia esattamente un retrogusto vintage per le Loro canzoni. Accessibili ma non mainstream, The Vickers sono quietamente contagiosi, - These Days ha un perfetto ritornello dal tono triste, quella sorta di lenta energia malinconica che prova che sono capaci di scrivere dell'eccellente fraseggio, anche di maniera matura. Il cantato di Andrea Mastropietro a volte ricorda un più giovane Thom York di tutto rispetto senza essere pedissequo (state tranquilli, non c'è falsetto), - c'è un bel tiro di giravolte armoniche lungo See My Freedom, come anche per la più veloce Everything is Tourning Around, di ottima compagnia.
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03-Apr-2008 9:51 AM - RainPopS - Too Pretty to LoveRainPopS - Too Pretty to Love (3tx cdS, 7'14'' - MatchBox rec 'o8) - Indie and catchy power pop, three-piece band formula, from Italy, but label-based in UK. Musically nothing new or trascentenal, yet each track's been meant to be energetic and radiofriendly and blink eyes to your little sister too, - or that's what their title track sounds like to my ears, with the chorus along a neat guitar riff not far from Vicious' one melted with some ska rhythmics: stuff for an american college-movie. On the other side, latter two songs are more deserving, rich with a strong dance-punk rhythm section (The Way It Started), although guitars still play like keyboards. Good if You're into early Ash, The Cribs, - i guess that with a richer production They might release a brash super-hit single with following chance to turn themselves into a one-hit band.. // RainPopS - Too Pretty to Love (3tx cdS, 7'14'' - MatchBox rec 'o8) - Accattivante indie power pop, formula a tre elementi, dall'italia, ma con quartier generale di etichetta negli UK. Musicalmente nulla di nuovo o trascendentale, ma ogni traccia pare essere intesa per essere energetica e radiofriendly, per strizzare l'occhio sbarazzino anche alla Vostra sorellina, - o almeno è questo che mi arriva sentendo la traccia singolo, con un ritornello di chitarra non lontano da quel Vicious mischiato ad una ritmica ska: roba per una parentesi da film da college americano. In ogni modo, le altre due canzoni sono molto più meritevoli, ricche di una forte sezione ritmica dance punk (The Way It Started), sebbene le chitarre suonino ancora come una tastiera. Buoni se siete fan dei primi Ash o dei The Cribs, - immagino che con una produzione più ricca se ne potrebbero uscire con un super singolo d'oro, con il relativo rischio di trasformarsi in una one-hit Band..
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02-Apr-2008 4:46 PM - Loveless, shot by panty lies (last.fm) Leggevo una segnalazione della label Chew-Z:
il prossimo sabato 5 a Roma al FotoGrafia Festival Internazionale di Roma (largo Giovanni Battista Marzi, 10) e lunedì 7 a Instudio (v. A. Fulvio, 13) prenderà luogo un progetto di Luca Saini, a titolo My Beautiful Disco, dove chiunque potrà farsi ritrarre con il Suo vinile preferito tra le braccia. -
Leggi tutti i dettagli nel comunicato stampa.
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02-Apr-2008 4:36 PM
Kim Gordon - one of Her pieces
Of when Your name is Kim Althea Gordon and You can nearly paint faces in watercolor on paper, and You have an exhibition at KS ART in New York.
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02-Apr-2008 12:09 PM - Live report: Tocqueville + The Cesarians, 31 marzo 2008 @ sinister noise, ingr. 5€.

Tocqueville's set
Tocqueville
Tocqueville
Tocqueville
Tocqueville
Tocqueville
Tocqueville
Tocqueville
Tocqueville
Tocqueville


The Cesarians' set
The Cesarians
The Cesarians
The Cesarians
The Cesarians
The Cesarians
The Cesarians
The Cesarians
The Cesarians
The Cesarians

Un pò di gente al sinister noise, molti i volti della indie-cibile o-scena capitolina aka claque, pezzi umani di Laser Tag (spettacolo su myspace i nuovi pezzi!), La Calle Mojada (su myspace le preview dell'ep), The Niro (lo cita mtv, non lo posso citare io?), - ho visto il frontman dei Montecristo, un mr. Init in esilio forzato, - una vera passerella. Vera no? - Cmq, i Tocqueville da sobri suonano molto bene, tra acidi e fuzz Dinosaur Jr e psichedelia pop Motorpsycho a una e due voci (quasi tre), con continui scambi di ruolo passandosi di mano due chitarre e un basso, - caricati da una linea di batteria che fa gran spina dorsale. Qualche stonatatura delle voci, ma scelta di genere o disinisteresse in genere, non importa, - quando le chitarre sputano rancide distorsione e assoli fulmicotone ci sarebbe da applaudire prima che finisca il pezzo stesso, - è indie rock, troppo loser per voler essere di moda, con parti quiete allucinogene e accelerazioni freak e punk. - Non da meno sarebbe da portare la Vostra amabile attenzione sul progetto solista del batterista, Simone, nella ragione sociale del Theatre Music for Human Beings, un trip lo-fi e da viaggio astrale.
Come scrivevo [leggi passata komarecensio], i Cesaroni, aka The Cesarians, non sono dei novizi, - e sanno quindi come far tornare nel sotterraneo area live del sinister noise i vari affumicati e affumicatori che stanno socialando fuori il locale: clarinettista, trombettista e pianista/violinista, tre donne tutte in nero sui 40aranta, escono con strumenti in mano e intonano una bizzarra marcia lenta, - tutti le seguiamo a trenino di sotto.
Charlie Finke, il cantante / frontman, è senza dubbio l'anima dei Cesarians, quello che fa la differenza, - è il Nicolas Edward Cave della situazione (e immagino si sarà rotto di sentirselo dire), - per quanto un batterista come Jan Noble spacchi il cool a chiunque, sia in classe che savoir-faire, seppure con una sezione ritmica ridotta all'osso, e senza togliere nulla all'anima jazzmofora delle tre donne, - sembrano uscite fuori da anni di musica di teatro / bizzarro cabaret / vaudeville, - senza chitarre o basso, - solo fiati, piano e percussioni, - e un episodio con armonica a bocca, ad opera di Fink.
Charlie, aitante quarantenne col pelo sotto la camicia nera (di sicuro più in forma di me), non tarda a buttarsi a terra disperato e cadavere, agitato e carico, si lancia il microfono da una mano all'altra, suda come un porco, diventa paonazzo di enfasi, - oltre che cantare interpreta le Loro canzoni, - gran gestualità e chimica. La meno aitante trombettista continua a leccare il suo arnese (interpretate quello che ho scritto come volete), le altre due donne finiscono a suonare a due gambe e quattro mani il piano; Noble si autoesalta su diversi 'i'm fucking ready' e picchia come un pazzo, - totale padrone delle pelli.
Rubo la tracklist e leggo hanno aperto il set con Russain, quindi Terrifico Food, poi il gran sigolo Flesh is Green, veramente esplosivo; Death Star, Sour Ink, Spanish, Lesbian, Afrikan, Jan, l'altro singolo Woman e finale con Mad Brass, Move Your Clarinets.
Impossibile non chiedere un bis, non si fanno pregare troppo, - ne fanno due, chiudendo con Here Come the Cesarians. Gran live.
ps. come al solito, chiedo venia per l'audio tremendo dei video.. non so che farci..
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02-Apr-2008 12:16 PM - March is hard to me to remember because something awful happened, notwistanding massive listenings of:
secret shine - after years
¶¶ la batterie - he ate a lamp now he's a fan
¶¶¶ fitness forever - demos
¶¶¶¶ the telescopes - altered perception
¶¶¶¶¶ lento - earthen
¶¶¶¶¶¶ goldfrapp - seventh tree
¶¶¶¶¶¶¶ apse - spirit
¶¶¶¶¶¶¶¶ dead elephant - lowest shared descent
¶¶¶¶¶¶¶¶¶ bauhaus - go away white
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-> -> -> The sound of the March is calling, the sound of March has called