Lloyd Turner

Hints

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(12tx CD, 24'53'' - Face like a frog rec + Recommended rec 2010)

2010 OCT 13, mercoledì 14:37 | federico immigrato e rifugiato

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Sarà che non leggiamo abbastanza o che in quei passaggi Tiziano Scarpa è stato particolarmente ispirato, ma pensiamo che alcuni momenti di Le cose fondamentali, quando il padre in crisi comincia a scrivere al figlio appena nato e stende le sue parole come un latte nero* su una pagina vuota che automaticamente perde luce riempiendosi delle sue paure e delle sue incertezze, siano particolarmente intense ed emozionanti.
Sentendo per la prima volta Hints dei Lloyd Turner e il modo affascinante di come le note di Circles invadono a poco a poco di scuro il silenzio della nostra stanza riempendola di una fragilità buia e disarmante abbiamo provato una sensazione incridibilmente simile a quella del personaggio di Scarpa.
Paolo e Donato avevano cominciato a comporre insieme molto prima che questi cominciasse a spargere lava sorda in giro per l'Europa coi Lento.
Solo quest'anno però il loro progetto a potuto riprendere nuova vita grazie a queste 12 tracce che per atmosfere e il respiro disturbato potrebbero benissimo essere paragonate alle cose più minimali per solo pianoforte di Nyman o Cage.
Amando i Lento e riconoscendo l'umore terroso dei suoni della chitarra di Donato è impossibile resistere al fascino di alcune costruzioni melodiche per pur apparendo fragilissime e incerte hanno la sintesi e l'impatto dei migliori Khanate.
Con Heatbeats già i grandissimi Cult of Luna avevano dimostrato che la potenza può benissimo reggere su basi cosí minimali, intime e struggenti.
In questo caso i Lloyd Turner vanno incredibilmente oltre, grazie ad una profondità melodica che potrebbe essere apprezzata da qualunque fan dei Radiohead, e un gusto per l'ambientazione assolutamente cinematografico.
Non abbiamo mai capito cosa blatera Klaus Kinski nel finale di Aguirre furore di Dio.
Il tutto però ha l'andamento e il fiato farneticante di Vasa. Grandissimo disco. Produce Lorenzer.

*cit Le cose fondamentali, einaudi 2010

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Maybe it's due to the fact we don't read enough books, or maybe it's just because Tiziano Scarpa is pretty talented, however, we reckon that some moments of Le Cose Fondamentali, - when the character of the father, put in a difficult position, starts writing a letter to his new born son and spread his words like black milk on an empty page, which, at the same time, lacks in light filling up with his fears and perplexity, - those moments are particularly intense and touching.
And we felt something similar when we listened for the first time to Lloyd Turner's Hints, you know, that charming way the opening track Circle seems to flood the room, filling it with a dark frailty, disarming, we felt something incredibly similar.
Paolo and Donato started this venture together much earlier than the latter joined Lento's army making noise around Europe.
Anyway, finally this year their project got new lymph thanks to these 12 tracks, that in terms of ambients and corrupted breathing might be put on the same level with more minimal compositions for piano solo à la Nyman, or even Cage.
I love Lento, and I know them here by the earthen guitar style of Donato, and it is out of doubt, the melodic phrasing is fully fascinating, despite intangible and its frailty, - they have the synthesis and impact of Khanate's best shape.
Previously, the amazing Cult of Luna, with Heatbeats, shown how power can lay its foundations on such so minimal bases, intimate and dramatic.
In our case, Lloyd Turner go beyond that, thanks to a melodious profundity, that every Radiohead fan would appreciate, plus, they have good taste for ambients, absolutely cinematic.
We never got any idea of what Klaus Kinski is saying in the final scene of Aguirre, the Wrath of God.
But, that had the same speed and delirious breath of Vasa.
Superb record. Produced by Lorenzer.