Advance promo release, a more official debut for Spjral, four piece from Naples, Italy, one-more time self-produced via Their own label BlackRock.
Better recordings, finally a higher quality, - instrumental tracks, black tones à la Melvins' sludge metal rainbow, long meditative pieces, even longer you expected (Lightdrome, over 10 minutes), mid-tempos, heavy guitar riffs, a well done work of microphones around the drumkit (listening to their songs with the headphones been like sitting on the drum throne), - probably Their stoner doom backbone, I think.
Traces of tribal mantra on Rise of Machina, more psychedelic smokes on Lightdrome, I think if they found more balance among mysticism (sensed through the faun flutes of Strings Ray Through Eclipse) and being rancid, they might develop a more gigantic feeling, I mean, when you explore a such so minimalist territory, You have to turn the air into your glue, so that each detail in it is a concrete part of the unity. And unity is identity.
Once said these bullshits, Pisces is a pleasant half hour of digressive sedative rhythmics and passive-aggressive passages.
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° ° /_ .K ..·
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Advance promo release, un debutto più ufficiale rispetto ai precedenti per gli Spjral, quartetto da Napoli, ancora una volta autoprodottosi tramite la loro BlackRock rec.
Finalmente migliori registrazioni, una qualità che rende giustizia a dei pezzi strumentali dai toni arcobaleno nero cari allo sludge metal dei Melvins, lunghe composizioni meditative, anche più lunghe di quanto ci si possa aspettare (gli oltre 10 minuti di Lightdrome), midtempo, riff di chitarra che si trascinano nella loro mole specifica heavy, un bel lavoro di microfoni sul set della batteria (ascoltare queste canzoni con le cuffie, ad alto volume, è come stare seduti sul sedile della batterista), che direi esser la loro colonna vertebrale più stoner doom.
Tracce di mantra tribale su Rise of Machina, più fumi psichedelici sulla sopra citata Lightdrome, - credo che se trovassero più equilibrio tra misticismo (sentito con i flauti del fauno di Strings Ray Through Eclipse) e l'essere rancidi, potrebbero sviluppare un feeling più gigante, mi spiego: quando si esplora un territorio tanto minimale, si deve esser capaci di usare l'aria come fosse colla, cosí che ogni dettaglio diventa parte concreta dell'unità. E l'unità fa identità.
Dette queste stronzate, Pisces è una bella mezzora di digressive ritmiche sedative, e passaggi passivo-aggressivi.
Better recordings, finally a higher quality, - instrumental tracks, black tones à la Melvins' sludge metal rainbow, long meditative pieces, even longer you expected (Lightdrome, over 10 minutes), mid-tempos, heavy guitar riffs, a well done work of microphones around the drumkit (listening to their songs with the headphones been like sitting on the drum throne), - probably Their stoner doom backbone, I think.
Traces of tribal mantra on Rise of Machina, more psychedelic smokes on Lightdrome, I think if they found more balance among mysticism (sensed through the faun flutes of Strings Ray Through Eclipse) and being rancid, they might develop a more gigantic feeling, I mean, when you explore a such so minimalist territory, You have to turn the air into your glue, so that each detail in it is a concrete part of the unity. And unity is identity.
Once said these bullshits, Pisces is a pleasant half hour of digressive sedative rhythmics and passive-aggressive passages.
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Advance promo release, un debutto più ufficiale rispetto ai precedenti per gli Spjral, quartetto da Napoli, ancora una volta autoprodottosi tramite la loro BlackRock rec.
Finalmente migliori registrazioni, una qualità che rende giustizia a dei pezzi strumentali dai toni arcobaleno nero cari allo sludge metal dei Melvins, lunghe composizioni meditative, anche più lunghe di quanto ci si possa aspettare (gli oltre 10 minuti di Lightdrome), midtempo, riff di chitarra che si trascinano nella loro mole specifica heavy, un bel lavoro di microfoni sul set della batteria (ascoltare queste canzoni con le cuffie, ad alto volume, è come stare seduti sul sedile della batterista), che direi esser la loro colonna vertebrale più stoner doom.
Tracce di mantra tribale su Rise of Machina, più fumi psichedelici sulla sopra citata Lightdrome, - credo che se trovassero più equilibrio tra misticismo (sentito con i flauti del fauno di Strings Ray Through Eclipse) e l'essere rancidi, potrebbero sviluppare un feeling più gigante, mi spiego: quando si esplora un territorio tanto minimale, si deve esser capaci di usare l'aria come fosse colla, cosí che ogni dettaglio diventa parte concreta dell'unità. E l'unità fa identità.
Dette queste stronzate, Pisces è una bella mezzora di digressive ritmiche sedative, e passaggi passivo-aggressivi.
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not yet, probably nobody cares, or nobody cared enough to tell something. Also: nobody reads komakino.
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