Joe Lally
supported by Zu, + No Hai Banda
live Roma 01 aprile 2007 @ circolo degli artisti
| pall youhideme
L'ingresso era di 8€. Che non sono pochi, ma per tre gruppi, tra cui una leggenda vivente (Joe), ci stavano tutti, e ok. Gli No Hai Banda
hanno già finito quando sono arrivato (ma il biglietto sempre 8€ è
costato). Il circolo è affollato, e non capisco se gli avventori sono
lí (oltre che x il sociale) per gli orgoglio-capitolino Zu o per l'ex bassista Fugazi, che mi si diceva aver fatto un disco solista molto delicato e ispirato. Verso le 22.45 Joe Lally è su palco, e il suo gruppo è composto da.. gli Zu! Insomma, amicizia, marchetta, mossa pubblicitaria, sincera devozione, - fatto sta che i romanacci Zu si sono sparati tutto il set di Joe
e poi il proprio, - passando da un contestatario fumoso indie jazz
against-Bush spesso a due bassi ad un bestiale jazz-core trincia
budella. L'unione Joe Zu mi è sembrato però aver mutato la linea intima
di basso e minimalismo di Lally in un jazzato soporifero, - ad esempio Billiards, dove la chitarra è stata sostituita dal sax,
- insieme hanno creare tutta un'altra atmosfera, più decentrata tra
composizione e improvvisazione che da definizione soft della
registrazione-studio. Joe ha suonato mezz'ora, - è stato bravo, ma sinceramente mi stavo addormentando.. chiedo venia. Gli Zu tornano su palco, sono contenti di esser tornati a casa,
allora momenti mi salta il cappello dalla testa. Probabilmente il
fonico si era fomentato alzando tutti i bassi, pure la birra piccola che avevo nello stomaco mi ribolliva ad ogni pezza di batteria e basso. Dal vivo gli Zu
non li avevo mai visti, e per la prima mezz'ora è stato esaltante. Poi
ho cominciato a sbadigliare. Ho apprezzato molto l'intervento degli Zu
contro le luci strobo che mi stavano portando alla cecità con le Loro
flashate: fortunatamente le hanno fatte fermare. - Jacopo Battaglia,
batterista, suona la batteria come se respirasse, - e respira forte,
grind, jazz, metallone, hard-core, - immagino potrebbe suonare
qualsiasi ritmo. Lo vedo colare sudore, e appena finisce il pezzo balza
in piedi esaltatissimo. Massimo Pupillo è un geniaccio, - oltre che a
possedere la tecnica per il basso, ha anche una passione per la
sperimentazione, e tra delay line-6 e qlc pedale boost, riesce a creare
una serie di rumorismo atipico, a volte anche toccando solo le manopole
del basso invece che suonarlo. Poi al sax baritono Luca Mai, - che
strozza continuamente i fiati in una infinita epilessia garrula, crea
forme e non-forme jazz. - Insomma, che gli vuoi dire, sono dei mostri
apocalittici, di mentalità hardcore e cadavere jazz, - tanto di
cappello e finanziamento mecenate dello Stato, ditemi dove firmare; -
solo che dopo mezz'ora (ma specie durante i 10min di free free noise),
anche lí, ho cominciato a sbadigliare, e non era il sonno.
PS. Sí lo so, foto orribile, figurateVi quelle che ho scartato. - Ma volevo dire, con premessa: io sopporto poco tutti, e rileggendo i miei post su komakino, risulto piuttosto cagacazzi.. ma in questo caso.. vorrei ancora una volta servire un wafferinculo a tutti quelli che fumano dentro i locali, in special modo a quelli che si devono fare canne in continuazione ai concerti, perchè altrimenti non si sentono abbastanza fighi: al circolo ce n'erano diversi, e per me ti puoi accannare quanto vuoi, caroilmiogiovane, ma almeno non soffiarmi addosso, non sbuffarmi il fumo in direzione della mia bevanda, non farmi puzzare i vestiti della tua canna, insomma, ma come dicevo prima, visto che si tratta di civiltà, e la civiltà è un lusso, allora, vaffanculo.
PS. Sí lo so, foto orribile, figurateVi quelle che ho scartato. - Ma volevo dire, con premessa: io sopporto poco tutti, e rileggendo i miei post su komakino, risulto piuttosto cagacazzi.. ma in questo caso.. vorrei ancora una volta servire un wafferinculo a tutti quelli che fumano dentro i locali, in special modo a quelli che si devono fare canne in continuazione ai concerti, perchè altrimenti non si sentono abbastanza fighi: al circolo ce n'erano diversi, e per me ti puoi accannare quanto vuoi, caroilmiogiovane, ma almeno non soffiarmi addosso, non sbuffarmi il fumo in direzione della mia bevanda, non farmi puzzare i vestiti della tua canna, insomma, ma come dicevo prima, visto che si tratta di civiltà, e la civiltà è un lusso, allora, vaffanculo.
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