Mercoledí sera sono andato a vedermi L'Amore Sospetto. Ora, di sospetto c'è solo il tizio che ha scelto questo titolo, completamente fuorviante, al posto dell'originale La Moustache, - come
anche si chiama il libro scritto vent'anni fa da cui poi è tratto. E
l'amore, beh, è l'unica boa di riferimento del protagonista Marc, - ma
non c'è nulla di patinato sciacquacosi, come sembrano aver complottato
quelli della locandina. Tutto a firma di Emmanuel Carrère, con Vincent Lindon ed Emmanuelle Devos come cuore di questa spirale tra Hitchcock e Philip Kindred Dick.
- Se poi come me evitate di leggere la trama dei film (odio quei
recensori che Ti descrivono i 3/4 degli eventi), allora di sicuro Vi
godrete l'intera pellicola, che smorzerà completamente quel primo
sorriso che Vi sarete stampatiinizialmente in viso, - Vi bloccherà lo
stomaco e comincerete a corrucciare la fronte cercando di capire. Aggiungo infine, che a coronare l'ottima interpretazione e regia, c'è un eccellente concerto per violino e orchestra di Philip Glass, che fa capoccella proprio quando si affacciano quei momenti di distorsione.
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