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The Dead Science

w/ Eveline + Sea Dweller, ingr. 10€

https://www.inkoma.com/k/16

@ init, roma, 22 novembre 2008

 | pall youhideme
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Il batterista Nick Tamburro (COGnomen omen) sembrava il figlio di Steve Shelley e Jim White (Dirty Three), il bassista, Jherek Bischoff, quello di Lurch (chiamato?), il cantante chitarrista, Sam Mickens, sembrava cliente dello stesso parrucchiere di Cris Isaak, quasi il personaggio glaciale e cinico e bellissimo tagliato con l'accetta di qualche film teenager americano. Questo su palco. Poi fuori del live erano tutti molto amichevoli e quasi chiacchieroni, tanti sorrisi e umiltà, - insomma, gran classe quando sai essere professionista della materia e non te la tiri.
Sabato era la Loro ultima data live in italia, l'init era piuttosto pieno per avere di contro il concerto degli Offlaga Disco Pax al circolo degli artriti che di norma fa sempre il pieno di pubblico.
I tre hanno sciorinato un set la cui trama e matematica era pura tensione e fascino sinistro, depurata da elettroniche e orpelli d'archi e fiati presenti su quel gioiellino di disco che è Villanaire. Noir chamber pop, experimental rock, reminiscenze free jazz, un misto di Parenthetical Girls (vedi sotto), Prince e The Bad Seeds, - il bassista controllava un caos di saturazioni e distorsioni come se gli gridasse il basso fra le dita, - o più tardi il contrabbasso, suonato e menato con archetto in tutti gli angoli del legno, affettandolo come un manzo tenuto sù per il collo. Il batterista scompariva sotto il biondo crine, - sembrava ridere e godere di quanto picchiava su ritmi spezzati e nervosi.
Make Mine Marvel
ci ha lancinato tutti, - come gli schiaffi lenti di Wife You - dove Mickens rivela ultradoti di chitarrista in un assolo assurdo; in The Future Forever Until You Die, non sai se l'urlo che senti alla fine sia Lui o la Sua chitarra.
Poi annunciano una cover, di Terence Trent D'Arby (peccato non si siano fatti una data a Milano, dove a quanto wiki dice, Terence tutt'ora vive!), è Sign Your Name - che mi riporta indietro alla memoria quando negli 80 mi ero innamorato dell'attrice dello stesso video (nome di Lei?). - Cover straziante, sussurrata prima da un velocissimo arpeggio a dita di Mickens, poi impazzita sul bruciore di stomaco del contrabbasso, che come una barca che affonda rifaceva il ritornello Suddenly, I cross my heart I want you to be my baby.
Niente bis, i bis li trovate sui dischi.
Dopo il concerto, assalto al merchandise (tra cui lo split 7" con i Parenthetical Girls), quindi c'era ancora tempo per ballare il dj set.
ps. sí, hanno suonato anche Eveline (carini, ma non il mio pane), e Sea Dweller (il mio pane).
ps2. niente foto, niente video a questo giro, ahimé.
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Kelly Brennan, grazie Esme!
(24/11/2008 16:06:00 - ip: 89.97....)
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