E' stato uno strano concerto, un sacco di magliette dei Joy Division, pubblico tiepido sulle ultime cose, poi i nostri hanno fatto un paio di pezzi dei Joy Division
ed è stata l'apoteosi: un coro unico di testi, persone "prese", perse
in un tunnel spazio-temporale, che è continuato per quasi un'ora tra
altri pezzi dei Joy Division e primissimi New Order, come Everything's gonna green. L'evento non era il concerto dei New Order, era assistere fuori tempo massimo ad un concerto dei Joy Division,
vivere nell'immaginario collettivo un'emozione che non si è riusciti ad
assaporare nella realtà. Riemersa dal tunnel mi sono chiesta come si
sentono: suonano come New Order, ma credo siano consapevoli che il 90% del pubblico è composto da persone che non sono riuscite a vedere i Joy Division e che vanno lí a vedere i superstiti dei Joy Division,
e che sono poco interessate a cosa fanno loro oggi, probabilmente molti
di loro (compresa la sottoscritta) non acquistano e non ascoltano i
loro ultimi lavori. Ho provato ad immedesimarmi in loro e l'ho trovato
abbastanza malinconico: Bernard Sumner canta, ma è consapevole che il
pubblico immagina un'altra persona al microfono, hanno cambiato musica
ma per soddisfare il pubblico ai concerti devono suonare il repertorio
degli albori. Non dev'essere facile essere come un'ologramma
trasparente, come uno schermo su cui il pubblico guarda il concerto a
cui avrebbe voluto assistere.
Feedback:
not yet, probably nobody cares, or nobody cared enough to tell something. Also: nobody reads komakino.
Leave a feedback about this post, or don't.
your sweet name:
your IMPORTANT text:
url:
icon: will be resized 30x30pxl
your IMPORTANT text:
url:
icon: will be resized 30x30pxl