Finalmente e Completamente abbattuto dalla Bellezza
di questo disco. E' + di un mese che vado mendicando questo titolo
tra diversi negozi di musica a roma. Nessun commesso capisce la mia
pronuncia del cognome di Dustin, mi guardano strano anzi, - un tizio
in un negozio mi dice con disprezzo 'no, quella roba lí
non l'abbiamo' - o per i + volenterosi, ogni volta è spelling.
E le poche volte che risulta sul terminale, mi si conclude con 'è
stato ordinato.. prova la settimana prossima'. - Poi all'improvviso
lo trovo su uno scaffale.. tra gli stranieri di un megastore.
Una copia sola.. - Bava alla bocca, stretta al cuore, 19 (stretta
al portafogli), - ed è MIO. -
[[[[:::recensio: Dustin O'Halloran è il chitarrista_polistrumentista dei Devics (qui il recensore si strappa il cuore e lo dona alla Band in questione), Band struggente, DELLO Struggente, dove lo Struggente si passa testimone tra il Genio di Dustin e quello di Sara Lov (- la voce di Lei cigno dal cuore innamorato&devastato). - Funziona che Dustin passa del tempo in italia, e trova chissà dove un piano svizzero degli anni 3o, un Sabel. - Dopo la traccia strumentale finale di Stars at Saint Andrea, Dustin ha un flash della sua infanzia, quando sin dai sette anni per altri sei ha studiato piano classico. - Tutte quelle bacchettate sulle mani all'improvvisano gli tornano stigmate, e ridonano luce (nera) e speranza (per la fine) alla Sua Solitudine. - E fissa tutto su 12 tracce, pubblicate in una spartana confezione in cartoncino, magra di note e foto (in ordine: il piano, la mano sul piano, la marca del piano). E Tocca le corde + intime della sua anima, e della mia. Sí, cristo, Ti ascolti questo disco, ed è notte, arriva da fuori quel freddo che crina le ossa, Ti ritrovi sol* - e dici a Te stess*: 'l'ha scritto per Me questo album, - mi sta descrivendo..'. Oddio. Solitudine. Soliloquio. Solo. Cullato tra delicatezze care a Chopin e Debussy, - volteggi, lacrime, carezze, voli a spirale, opus, opus, opus, - il puro Genio di Dustin scioglie le briglie e tutto libra generoso e ispirato. - Già con i Devics prima, ora differentemente. Una diversa intensità dello Struggimento. Della perfezione. - E cristo, - lassù è pieno di pianeti, stelle, cosmo, tempo: eppure non conta + un cazzo, Lui è lí al pianofortepiano, - e sono già quattro volte che ho messo repeat. (- Certa Gente dovrebbe essere venerata a divinità, o sostentata dal resto dell'umanità).
+++++++++++++++++++++++
What can i say? I'm totally lost in this album, - it's a pure gem of Beauty. Dustin is a pure Genius, - His touch is perfect, and delicate and melancholic, - His Inspiration flies free through an atmosphere of Sadness and Love. 12 tracks, played on a swiss Sabel piano of early '3o. 12 pearls calling God through an higher Voice. CD shaped in a spartan cardboard, with pictures of this piano. A few notes. And it's my 4th time to press play. It's Chopin writing poetry with Debussy, it's a contemporary brilliant Heart colouring the atmosphere of gentle sounds and images of a cold night. It tells of Your-self when You were corrupted and a Lover, when You were lost in the darkness of a blueday. - It's Wonderful. Greetings Dustin..
[[[[:::recensio: Dustin O'Halloran è il chitarrista_polistrumentista dei Devics (qui il recensore si strappa il cuore e lo dona alla Band in questione), Band struggente, DELLO Struggente, dove lo Struggente si passa testimone tra il Genio di Dustin e quello di Sara Lov (- la voce di Lei cigno dal cuore innamorato&devastato). - Funziona che Dustin passa del tempo in italia, e trova chissà dove un piano svizzero degli anni 3o, un Sabel. - Dopo la traccia strumentale finale di Stars at Saint Andrea, Dustin ha un flash della sua infanzia, quando sin dai sette anni per altri sei ha studiato piano classico. - Tutte quelle bacchettate sulle mani all'improvvisano gli tornano stigmate, e ridonano luce (nera) e speranza (per la fine) alla Sua Solitudine. - E fissa tutto su 12 tracce, pubblicate in una spartana confezione in cartoncino, magra di note e foto (in ordine: il piano, la mano sul piano, la marca del piano). E Tocca le corde + intime della sua anima, e della mia. Sí, cristo, Ti ascolti questo disco, ed è notte, arriva da fuori quel freddo che crina le ossa, Ti ritrovi sol* - e dici a Te stess*: 'l'ha scritto per Me questo album, - mi sta descrivendo..'. Oddio. Solitudine. Soliloquio. Solo. Cullato tra delicatezze care a Chopin e Debussy, - volteggi, lacrime, carezze, voli a spirale, opus, opus, opus, - il puro Genio di Dustin scioglie le briglie e tutto libra generoso e ispirato. - Già con i Devics prima, ora differentemente. Una diversa intensità dello Struggimento. Della perfezione. - E cristo, - lassù è pieno di pianeti, stelle, cosmo, tempo: eppure non conta + un cazzo, Lui è lí al pianofortepiano, - e sono già quattro volte che ho messo repeat. (- Certa Gente dovrebbe essere venerata a divinità, o sostentata dal resto dell'umanità).
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What can i say? I'm totally lost in this album, - it's a pure gem of Beauty. Dustin is a pure Genius, - His touch is perfect, and delicate and melancholic, - His Inspiration flies free through an atmosphere of Sadness and Love. 12 tracks, played on a swiss Sabel piano of early '3o. 12 pearls calling God through an higher Voice. CD shaped in a spartan cardboard, with pictures of this piano. A few notes. And it's my 4th time to press play. It's Chopin writing poetry with Debussy, it's a contemporary brilliant Heart colouring the atmosphere of gentle sounds and images of a cold night. It tells of Your-self when You were corrupted and a Lover, when You were lost in the darkness of a blueday. - It's Wonderful. Greetings Dustin..
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not yet, probably nobody cares, or nobody cared enough to tell something. Also: nobody reads komakino.
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