Thee Vicars
w/ Lo-Tune + Chocolate Starfish
Live @ sinister noise, Roma, ingresso 6 euro
| Freddie Koratella
Visti i miei impegni
lavorativi devo premettere che era una vita che non uscivo di giovedi
sera... ma questa è stata l'occasione giusta; è parecchio tempo
infatti che mi incuriosiscono questi quattro ragazzi inglesi, in giro
per l'europa e non solo, con una serie di date impressionanti per
promuovere il loro album “PSYCHOTIC BEAT!” uscito per la Dirty Water
Records.
Con il mio amico Johnny Von Frankestein arriviamo presto al Sinister Noise perché un buon concerto deve essere sempre bagnato da un paio di birre di riscaldamento e vista la temperatura esterna forse due non bastano.
Devo anche premettere, per non sembrare fazioso, che andare al Sinister Noise ultimamente per me è come giocare in casa... Mi accorgo subito che la situazione è croccante... la sala al piano di sopra si comincia a riempire lentamente e noto con soddisfazione che sono tempi duri per i barbieri... barbe incolte e baffi stanno infatti tornando prepotentemente sui volti dei giovani d'oggi... sarà la pigrizia di una generazione che forse si è stufata di cercare di apparire per quello che non è ... che l'ambiente si surriscalda se ne accorge anche Superretro dj che incomincia a far uscire dalle casse perle di buon e caro vecchio garage stagionato... tempo di soddisfare ognuno i propri vizi e di sotto incominciano a suonare i Chocolate Starfish... ringrazio il mio aperitivo vegetariano... ma il trio batteria e due chitarre non mi fa rimpiangere nessun basso di emozioni... sinceramente non so definire il genere... le definizioni le lascio ai nozionisti musicali... io so solo che sul palco hanno dato uno spettacolo degno di nota... era il loro esordio capitolino e a parte un piccolo intoppo e un po' d'imbarazzo tra una canzone e l'altra hanno fatto ballare tutti quei non pochi curiosi che non hanno il brutto vizio di arrivare tardi ai concerti... complimenti ai Chocolate Starfish e questa volta li ho fatti a posteriori quindi sono ancora più sinceri... secondo me nella città eterna sentiremo ancora parlare di loro.
Finito lo show salgono sul palco i Lo-Tune e purtroppo la sala si svuota... ma il richiamo del beveraggio non guarda in faccia nessuno... anche il sottoscritto dopo un altro po' di aria viziata torna al piano di sotto con il bicchiere di plastica pieno e si immerge in questo duo chitarra e batteria con sonorità blues sporche come una pozza di acqua stagnante e dalla voce calda come lo spettacolare cardigan che porta il chitarrista cantante... i Lo-Tune sono il giusto viaggio introspettivo prima dello spettacolo degli attesi Thee Vicars.
Quando i quattro ragazzi inglesi salgono sul palco molti in sala si saranno sentiti vecchi... loro la barba non ce l'hanno... perché secondo me ancora gli devono spuntare i peli sul mento... ma a dispetto della loro giovane età si capisce che sul palco hanno esperienza da vendere... garage garage garage... loro il basso ce l'hanno e lo fanno cantare... si divertono ad improvvisare un pezzo dopo l'altro senza una scaletta prestabilita e tutto questo da sotto non fa che aumentare la stima nei confronti di questo gruppo che ci sa fare davvero e che infiamma la platea romana con una dose di strychnine dei Sonics... unica nota negativa... niente bis … allora mi rifaccio comprando il loro disco... (anzi due... una copia anche per Suzy Creamcheese che mentre io assistevo ad uno spettacolo da voto otto e mezzo stava lavorando al posto mio)... cosí la messa dai vicari me la faccio recitare direttamente a casa.
Ringraziamento speciale a Massi del sinister che ci regala serate come queste a prezzi popolari. [Freddie Koratella aka Dj Dead Music]
Con il mio amico Johnny Von Frankestein arriviamo presto al Sinister Noise perché un buon concerto deve essere sempre bagnato da un paio di birre di riscaldamento e vista la temperatura esterna forse due non bastano.
Devo anche premettere, per non sembrare fazioso, che andare al Sinister Noise ultimamente per me è come giocare in casa... Mi accorgo subito che la situazione è croccante... la sala al piano di sopra si comincia a riempire lentamente e noto con soddisfazione che sono tempi duri per i barbieri... barbe incolte e baffi stanno infatti tornando prepotentemente sui volti dei giovani d'oggi... sarà la pigrizia di una generazione che forse si è stufata di cercare di apparire per quello che non è ... che l'ambiente si surriscalda se ne accorge anche Superretro dj che incomincia a far uscire dalle casse perle di buon e caro vecchio garage stagionato... tempo di soddisfare ognuno i propri vizi e di sotto incominciano a suonare i Chocolate Starfish... ringrazio il mio aperitivo vegetariano... ma il trio batteria e due chitarre non mi fa rimpiangere nessun basso di emozioni... sinceramente non so definire il genere... le definizioni le lascio ai nozionisti musicali... io so solo che sul palco hanno dato uno spettacolo degno di nota... era il loro esordio capitolino e a parte un piccolo intoppo e un po' d'imbarazzo tra una canzone e l'altra hanno fatto ballare tutti quei non pochi curiosi che non hanno il brutto vizio di arrivare tardi ai concerti... complimenti ai Chocolate Starfish e questa volta li ho fatti a posteriori quindi sono ancora più sinceri... secondo me nella città eterna sentiremo ancora parlare di loro.
Finito lo show salgono sul palco i Lo-Tune e purtroppo la sala si svuota... ma il richiamo del beveraggio non guarda in faccia nessuno... anche il sottoscritto dopo un altro po' di aria viziata torna al piano di sotto con il bicchiere di plastica pieno e si immerge in questo duo chitarra e batteria con sonorità blues sporche come una pozza di acqua stagnante e dalla voce calda come lo spettacolare cardigan che porta il chitarrista cantante... i Lo-Tune sono il giusto viaggio introspettivo prima dello spettacolo degli attesi Thee Vicars.
Quando i quattro ragazzi inglesi salgono sul palco molti in sala si saranno sentiti vecchi... loro la barba non ce l'hanno... perché secondo me ancora gli devono spuntare i peli sul mento... ma a dispetto della loro giovane età si capisce che sul palco hanno esperienza da vendere... garage garage garage... loro il basso ce l'hanno e lo fanno cantare... si divertono ad improvvisare un pezzo dopo l'altro senza una scaletta prestabilita e tutto questo da sotto non fa che aumentare la stima nei confronti di questo gruppo che ci sa fare davvero e che infiamma la platea romana con una dose di strychnine dei Sonics... unica nota negativa... niente bis … allora mi rifaccio comprando il loro disco... (anzi due... una copia anche per Suzy Creamcheese che mentre io assistevo ad uno spettacolo da voto otto e mezzo stava lavorando al posto mio)... cosí la messa dai vicari me la faccio recitare direttamente a casa.
Ringraziamento speciale a Massi del sinister che ci regala serate come queste a prezzi popolari. [Freddie Koratella aka Dj Dead Music]
Feedback:
not yet, probably nobody cares, or nobody cared enough to tell something. Also: nobody reads komakino.
Leave a feedback about this post, or don't.
your sweet name:
your IMPORTANT text:
url:
icon: will be resized 30x30pxl
your IMPORTANT text:
url:
icon: will be resized 30x30pxl