Nel recente il Nastro Bianco,
Haneke ha sviluppato a fondo e in modo radicale il rapporto con
l'educazione e un certo tipo di religiosità. Allo stesso modo nel
bellissimo Niente da Nascondere
aveva rielaborato quasi chirurgicamente la rielaborazione del senso di
colpa dei Francesi per il disastro in Algeria, cosí come prima ancora,
ne La pianista, aveva raccontato la sopraffazione di passioni violente
e contorte, come quelle che è in grado di suscitare l'arte.
Giovedí al Detour
di Roma, ora spostato a via Urbana 107, Schermaglie presenta la
produzione che segna l'avvicinamento del regista austriaco con uno dei
più grandi autori della letteratura mondiale.
Tratto direttamente da Il castello, uno dei racconti più importanti di Kafka DAS SCHLOSS (1997) risente e riproduce in forma visiva tutto il senso di pulsione ed estraneità verso la socialità che ha raccontato in modo fantastico ma crudele l'autore della Metamorfosi più di un secolo fa. ore 21:00, via urbana 107, Roma.
Proiezione in lingua originale con sottotitoli in italiano.
Tratto direttamente da Il castello, uno dei racconti più importanti di Kafka DAS SCHLOSS (1997) risente e riproduce in forma visiva tutto il senso di pulsione ed estraneità verso la socialità che ha raccontato in modo fantastico ma crudele l'autore della Metamorfosi più di un secolo fa. ore 21:00, via urbana 107, Roma.
Proiezione in lingua originale con sottotitoli in italiano.
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