Sabato sera San Lorenzo sembrava più o meno la succursale di Rio de Janeiro e la sola idea di poter riempire un locale dedicando la serata a sonorità intimiste sarebbe risultata pressappoco un'utopia.
Ma nonostante tutto, e fatte le dovute proporzioni, i tre Girl With the Gun non sembravano poi cosí turbati né tantomeno infastiditi dal fatto che il pubblico ammontasse ad una quarantina scarsa di persone.
La premiata ditta salentina Matilde De Rubertis / Andrea Mangia (aka Populous) torna nuovamente a Roma, ma questa volta dirottando organicamente i propri sforzi in direzione di un pop-jazz-folk sussurrato e screziato di tanto in tanto da leggere brezze di elettronica e svolazzi bossanova.
Che Matilde avesse una gran bella voce era già cosa nota a tutti coloro che hanno ascoltato gli Studiodavoli, ma è sicuramente dal vivo che riesce ad offrire il meglio di sé: una sorta di angelico ibrido tra Kendra Smith e Masha Qrella.
Il live set di una quarantina di minuti, arricchito anche dalla chitarra e dalla voce di Moreno dei concittadini Thousand Millions, si è focalizzato sul repertorio dell'omonimo album di esordio, intessendo trame minimali ed emotive, riportando alla luce istantanee invernali di scene balneari (Coast to Coast), malinconiche ballate semi-desertiche a-la Mojave 3 (Memories into Wooden Boxes), sguardi sospesi e songwriting dalle derive cinematiche.
Tutto molto bello ma purtroppo senza particolari picchi... nonostante la presenza di una seconda chitarra i pezzi (sia ben chiaro, molto belli) alla lunga sono risultati un po' ripetitivi.
Ma chiaramente questi sono gli inconvenienti da opera prima.
ps. sorry, l'audio del video lascia un po' a desiderare
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