Shannon Wright
w/ Moltheni + Alessandro Raina
Live @ circolo degli artisti, ingr. 10€, - Roma 16 giugno 2008
| pall youhidemeNon ero lí nè per Raina nè per Moltheni, che aprivano a iniziare dalle 22, che non ho visto e che non ho sentito.
Ero lí per Shannon Wright, e se è vero che riesco a vedermi i My Bloody Valentine fra nemmeno un mese, - basta, potrei anche smettere di andare ai concerti, tanto sono soddisfatto a vita.
Se magari ma però se gli Slowdive facessero una reunion..
Dopo che viene richiamata a gran voce per la seconda volta su palco, al finale di Birds Shannon Wright salta all'indietro come spinta e spezza l'aria in due con un urlo pazzesco, la testa Le viene avvolta da quel caz7o di faro/forno del circolo che ha ramato i volti di tutta la prima e seconda fila del pubblico (forse per questo Lei ha urlato?), - io scatto una foto, - mi vergogno un pò (per quanto non usi il flash per non dare fastidio), e contemporaneamente mi vengono i brividi.
Ecco, ho avuto i brividi dall'inizio alla fine.
E ho anche sudato dall'inizio alla fine, causa quei faretti maledetti e l'ipotesi omicida che la ventilazione fosse spenta o in ogni modo insufficiente al circolo, - dove vedere i concerti abbraccia sempre più l'atavico monicker ne resterà soltanto uno (di quelli pubblico, gli altri saranno svenuti)
.
Quindi dicevo, - possiamo definire veramente le mie foto della scorsa sera Let in the Light style, - e basta col cabaret.
Shannon Wright s'è fatta le vacanze romane (l'è andata male, oggi a Roma piove..) suonando in solo, unica data in italia, - un'all'anima del contentino capitolino per il fatto di non esser stata ingaggiata al giro precedente quando era in tour con band al seguito [vedi vecchio live rep].
Appena arriva su palco viene accolta da applausi.
Si siede al piano, un Alfonsi (informazione importante), non dice una parola, e attacca a suonare, - alle sue spalle l'aspettano una fender jazzmaster, una chitarra acustica, e poi c'è una drum machine che invece non usa.
Fede al dito, - o è rimasta incastrata col dito nel lavandino d'ottone, o è sposata.
Non apre quasi mai gli occhi, e se lo fa, i capelli le nascondono subito il viso.
Come suona Portray sogno per un attimo di suonare io le percussioni che non c'erano, - poi scopro che per tutto il tempo ha nascosto un plettro fra le mani che tira fuori all'improvviso solo quando vuole far bruciare il fender twin reverb, e comincia a segare letteralmente le corde, nemmeno fosse Chris Spencer degli Unsane su My Right, - come anche sul finale della folk Yard Grass (ho sognato o l'ha suonata davvero?).
Quando dice in The Hem Around Us
'You hold me against my will' sa di molto doloroso e vissuto, poi scosta il volto dal microfono per cantare in vocalizzi quel Suo dolore più forte, e davanti a me un tizio subito le punta contro la fotocamera avido per immortalarne la carie. O forse quella foto l'avrei voluta fare io, non lo so. Ma con più discrezione.
Due volte riusciamo a farla risalire su palco, due (dove suona splendida Avalanche) più uno bis. Se ne va indicandosi il cuore, - ringrazia di cuore.
Al banchetto del merchandise c'era praticamente tutta la sua discografia, salvo fatto per i vinili, e i prezzi non superavano i 12€, - that's love..
ps. Ho visto cose.. - Alla fine del concerto di Moltheni ho visto Massimo Di Cataldo abbandonare il circolo: tutto torna.
Feedback:
beh, in ottobre torna in tour in europa (confermate Spagna, Francia, Germania), quindi forse ripassa anche in italia.. speriamo! ciao
(04/07/2009 12:55:00 - ip: 78.13....)
che sfiga, io ho cominciato a sentirla da pochissimo...DEVE tornare in italia! ps: belle foto.
(04/07/2009 12:41:00 - ip: 78.13....)
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