It's like Three Second Kiss had kept Their Music print frozen since Their early debut in 1996, when most of indie-addicts were strucked by Shellac (and actually there's Steve Albini behind the console, and Bob Weston into mastering) and whateverelse from Skin Graft rec catalogue, - then nothing has really changed (am i wrong?) in the long distance, - notwithstanding Their new drummer is fresh meat, Sacha Tilotta [formerly of Theramin and Agostino Tilotta's son, guitarist of Uzeda]. So, being angular
is one more time the reason of being here, - math rock is the rule, and
if They still feel comfortable with that, what's the matter then? -
BTW, my grey matter is not able to distinguish the singular soul of
each track, yet, for sure, the whole album sounds mature and sharp in
its cold porno, along a maze of elaborate corridors where guitars are
dissonant, sinister and nervous (Deviationism), loaded by fractured percussions (amazing work, nothing to say) and well glued by a restless bass line (You Are the Music) and by the half-narrative vocals style of Sergio Carlini. - For fans of June of '44 & Co..
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Three Second Kiss - Long Distance (9tx CD, 33'28'' - African Tape 'o8) - E' come se i Three Second Kiss avessero tenuto nel congelatore la Loro Musica sin dal debutto nel 1996, quando la maggior parte degli indie-dipendenti erano fulminati da Shellac (e in effetti c'è Steve Albini dietro la console, e Bob Weston al mastering) e qualunque altra cosa uscita su catalogo Skin Graft, - quindi niente è veramente cambiato da allora nella Long Distance, - nonostante poi il Loro batterista sia carne fresca, ovvero Sacha Tilotta (già nei Theramin senonché figlio di Agostino Tilotta, chitarista degli Uzeda). Quindi essere angolari è ancora una volta la raison d'etre qui, - e il math-rock è la regola, - se i Three Second Kiss stanno bene cosí, che gli si può dire? In ogni modo la mia materia grigia non mi permette di distinguere la singolarità dell'anima di ogni traccia, ma per certo l'intero album suona maturo e tagliente nel suo freddo porno (Deviationism), caricato di percussioni fratturate (stupefacente lavoro, niente da dire), con l'ottimo collante di una mai stanca linea di basso (You Are the Music) e il tono semi-narrativo della voce di Sergio Carlini. - Per fan di June of '44 & Co..
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Three Second Kiss - Long Distance (9tx CD, 33'28'' - African Tape 'o8) - E' come se i Three Second Kiss avessero tenuto nel congelatore la Loro Musica sin dal debutto nel 1996, quando la maggior parte degli indie-dipendenti erano fulminati da Shellac (e in effetti c'è Steve Albini dietro la console, e Bob Weston al mastering) e qualunque altra cosa uscita su catalogo Skin Graft, - quindi niente è veramente cambiato da allora nella Long Distance, - nonostante poi il Loro batterista sia carne fresca, ovvero Sacha Tilotta (già nei Theramin senonché figlio di Agostino Tilotta, chitarista degli Uzeda). Quindi essere angolari è ancora una volta la raison d'etre qui, - e il math-rock è la regola, - se i Three Second Kiss stanno bene cosí, che gli si può dire? In ogni modo la mia materia grigia non mi permette di distinguere la singolarità dell'anima di ogni traccia, ma per certo l'intero album suona maturo e tagliente nel suo freddo porno (Deviationism), caricato di percussioni fratturate (stupefacente lavoro, niente da dire), con l'ottimo collante di una mai stanca linea di basso (You Are the Music) e il tono semi-narrativo della voce di Sergio Carlini. - Per fan di June of '44 & Co..
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not yet, probably nobody cares, or nobody cared enough to tell something. Also: nobody reads komakino.
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