Slacker di tutt'Italia, ridestatevi e alzatevi dal divano. Andate in libreria: qualcuno parla anche un po' di
voi. Esce infatti il primo settembre Buon Compleanno Malcolm (“Bed” nell'edizione originale) di David
Whitehouse e pubblicato da Isbn Edizioni, che narra l'originale esistenza di Malcolm ragazzo eccentrico
attorno a cui gravitano tutti i personaggi di questa storia.
Malcolm a venticinque anni decide di mettersi a letto per non alzarsi mai, mai più; incomincia ingrassare, diventa informe e obeso, e guadagna fama come l'uomo più grasso al mondo.
La storia è raccontata dalla voce del fratello più giovane di Mal, che ha sempre cercato un'identità propria rispetto al carismatico e famoso fratello, l'uomo più grasso del mondo dopotutto, in un complesso di fascinazione, repulsione e amore.
Un uomo a letto che si ostina a non volersi alzare e “vivere” non è certo una novità perché Oblomov di Ivan Goncarov è stato scritto nel 1859, istantanea rappresentazione del fatalismo e dell'immobilismo della società russa e della sua aristocrazia inane. Ma il romanzo d'esordio di David Whitehouse è più focalizzato sulle dinamiche famigliari e sulla doppiezza dell'amore. L'influenza di una famiglia tra padri inventori e madri che cucinano a più non posso, facendo diventare tuo fratello un insieme di umidicci rotoli adiposi.
David Whitehouse è nato nel 1981 è un giornalista (the Guardian Guide, Sunday Times Style, the Independent, Esquire, Wonderland, Man About Town, Time Out, the Observer Magazine e ShortList) e autore di cortometraggi, ha infatti anche sceneggiato il book-trailer (se ne sentiva il bisogno?) girato da James Lees. E si parla già di trarne un film per Warp e Film4; si vedrà, noi intanto un'occhiata gliela diamo volentieri.
Malcolm a venticinque anni decide di mettersi a letto per non alzarsi mai, mai più; incomincia ingrassare, diventa informe e obeso, e guadagna fama come l'uomo più grasso al mondo.
La storia è raccontata dalla voce del fratello più giovane di Mal, che ha sempre cercato un'identità propria rispetto al carismatico e famoso fratello, l'uomo più grasso del mondo dopotutto, in un complesso di fascinazione, repulsione e amore.
Un uomo a letto che si ostina a non volersi alzare e “vivere” non è certo una novità perché Oblomov di Ivan Goncarov è stato scritto nel 1859, istantanea rappresentazione del fatalismo e dell'immobilismo della società russa e della sua aristocrazia inane. Ma il romanzo d'esordio di David Whitehouse è più focalizzato sulle dinamiche famigliari e sulla doppiezza dell'amore. L'influenza di una famiglia tra padri inventori e madri che cucinano a più non posso, facendo diventare tuo fratello un insieme di umidicci rotoli adiposi.
David Whitehouse è nato nel 1981 è un giornalista (the Guardian Guide, Sunday Times Style, the Independent, Esquire, Wonderland, Man About Town, Time Out, the Observer Magazine e ShortList) e autore di cortometraggi, ha infatti anche sceneggiato il book-trailer (se ne sentiva il bisogno?) girato da James Lees. E si parla già di trarne un film per Warp e Film4; si vedrà, noi intanto un'occhiata gliela diamo volentieri.
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