Treehorn
Heart
(8tx CD/LP - Riff, Escape from Today, A Tant Rêver Du Roi, Swarm rec 2011)
| pall youhideme
Last year Kyuss announced a reunion tour, as Kyuss Lives! - And so, the rumours of a new record, due to the next months. Although without Josh Homme. Anyway.
So, if someone pops up and give me this album to listen, saying it is actually Kyuss' new one, I guess I would buy it. I dare you not to think the same: this guy, Davide Maccagno, sings and screams just like John Garcia, this is granitic stoner, slow and heavy kicking your ass, loaded with percussions like bulldozers, fat bass lines, fuzz guitars, with a (third) eye open on psychedelic rides (Aluminium), roots in that kind of primitive heavy metal that Kyuss have been able to revive, calling numbers from Motörhead to Black Sabbath (because these ones were the names when media started reviewing Kyuss' records, at that time) .
Treehorn's new record (mastered by Bob Weston) is far in time and intentions respect to their debut, dated 2008. And again, it is kind impossible for me, - I can't stop writing here and there that there's too much of Kyuss, to say they actually are not. If it wasn't it's 15 years that I still like to listen now and then to Kyuss, and if only I had spent the last 15 years deaf, probably this new chapter for Treehorn would have blown up my brain: Senescence, Stockholm, Taurus not Bull, Black Mirror.. a gold mine of adrenaline, overdrive.. pure audio pleasure, muscles as chords.. probably there's no a Green Machine here, but, their performance is impeccable.
Maybe it's the same for Fleeting Joys with My Bloody Valentine, - like Treehorn trio, they are taking photocopies, willy or not, while - like taking something Newton once said, once you learnt the lesson, you should be able to see further by standing on the shoulders of giants. That's my best wishes, and just my personal opinion.
.·´¯¯`·. .·´¯¯`·.
° ° /_ .K ..·
·.. º .·
Lo scorso anno i Kyuss hanno annunciato un reunion tour, col nome di Kyuss Lives! - E poi ci son state le voci di un imminente nuovo disco, per quanto senza Josh Homme. Facciamocene una ragione.
Cosí, se qualcuno ora mi avesse passato sottogamba quest'album, dicendomi che è il nuovo Kyuss, - penso proprio che me la sarei bevuta. Vi sfido a non pensarla uguale: il ragazzo che canta, Davide Maccagno, si brucia la gola come John Garcia, in una cornice di granitico stoner, lenti e pesanti calci in culo, dritti, caricati con percussioni come bulldozer, linee di basso ciccione, chitarre dal gusto fuzz, e con un (terzo) occhio lasciato aperto a cavalcate psych (Aluminium), tutto con radici in quella sorta di primitivo heavy metal cui appunto i Kyuss son stati capaci di andare a pescare camminando sull'acqua, chiamando numeri di Motörhead e Black Sabbath (perchè poi erano questi i nomi tirati in ballo, al tempo, come i media cominciarono a recensire i loro lavori).
Il nuovo disco dei Treehorn (masterizzato da Bob Weston) è lontano nel tempo e nelle intenzioni rispetto il loro debutto del 2008. E no, per quanto mi riguarda, non riesco a smettere di infilarci qua e là che c'è troppo dei Kyuss per dire che non sono i Kyuss. Se fosse che sono oltre 15 anni che mi piace ancora ascoltare i loro dischi, e se soltanto avessi passato questi ultimi 15 anni da sordo, allora sí, questo disco dei Treehorn mi avrebbe fatto saltare le cervella: Senescence, Stockholm, Taurus not Bull, Black Mirror.. una miniera d'oro di adrenalina e overdrive.. piacere audio, muscoli per corde.. probabilmente manca loro una Green Machine, ma la performance resta impeccabile.
Forse è la stessa sensazione a pelle che ho per i Fleeting Joys rispetto i My Bloody Valentine: come loro, qui si sta a fare fotocopie, volenti o nolenti, mentre credo che - riprendendo quello che diceva Newton, - una volta imparata la lezione, sarebbe bello guardare oltre, proprio alzandosi sulle spalle dei giganti. Che è poi il mio augurio, e la mia personalissima recensione.
So, if someone pops up and give me this album to listen, saying it is actually Kyuss' new one, I guess I would buy it. I dare you not to think the same: this guy, Davide Maccagno, sings and screams just like John Garcia, this is granitic stoner, slow and heavy kicking your ass, loaded with percussions like bulldozers, fat bass lines, fuzz guitars, with a (third) eye open on psychedelic rides (Aluminium), roots in that kind of primitive heavy metal that Kyuss have been able to revive, calling numbers from Motörhead to Black Sabbath (because these ones were the names when media started reviewing Kyuss' records, at that time) .
Treehorn's new record (mastered by Bob Weston) is far in time and intentions respect to their debut, dated 2008. And again, it is kind impossible for me, - I can't stop writing here and there that there's too much of Kyuss, to say they actually are not. If it wasn't it's 15 years that I still like to listen now and then to Kyuss, and if only I had spent the last 15 years deaf, probably this new chapter for Treehorn would have blown up my brain: Senescence, Stockholm, Taurus not Bull, Black Mirror.. a gold mine of adrenaline, overdrive.. pure audio pleasure, muscles as chords.. probably there's no a Green Machine here, but, their performance is impeccable.
Maybe it's the same for Fleeting Joys with My Bloody Valentine, - like Treehorn trio, they are taking photocopies, willy or not, while - like taking something Newton once said, once you learnt the lesson, you should be able to see further by standing on the shoulders of giants. That's my best wishes, and just my personal opinion.
.·´¯¯`·. .·´¯¯`·.
° ° /_ .K ..·
·.. º .·
Lo scorso anno i Kyuss hanno annunciato un reunion tour, col nome di Kyuss Lives! - E poi ci son state le voci di un imminente nuovo disco, per quanto senza Josh Homme. Facciamocene una ragione.
Cosí, se qualcuno ora mi avesse passato sottogamba quest'album, dicendomi che è il nuovo Kyuss, - penso proprio che me la sarei bevuta. Vi sfido a non pensarla uguale: il ragazzo che canta, Davide Maccagno, si brucia la gola come John Garcia, in una cornice di granitico stoner, lenti e pesanti calci in culo, dritti, caricati con percussioni come bulldozer, linee di basso ciccione, chitarre dal gusto fuzz, e con un (terzo) occhio lasciato aperto a cavalcate psych (Aluminium), tutto con radici in quella sorta di primitivo heavy metal cui appunto i Kyuss son stati capaci di andare a pescare camminando sull'acqua, chiamando numeri di Motörhead e Black Sabbath (perchè poi erano questi i nomi tirati in ballo, al tempo, come i media cominciarono a recensire i loro lavori).
Il nuovo disco dei Treehorn (masterizzato da Bob Weston) è lontano nel tempo e nelle intenzioni rispetto il loro debutto del 2008. E no, per quanto mi riguarda, non riesco a smettere di infilarci qua e là che c'è troppo dei Kyuss per dire che non sono i Kyuss. Se fosse che sono oltre 15 anni che mi piace ancora ascoltare i loro dischi, e se soltanto avessi passato questi ultimi 15 anni da sordo, allora sí, questo disco dei Treehorn mi avrebbe fatto saltare le cervella: Senescence, Stockholm, Taurus not Bull, Black Mirror.. una miniera d'oro di adrenalina e overdrive.. piacere audio, muscoli per corde.. probabilmente manca loro una Green Machine, ma la performance resta impeccabile.
Forse è la stessa sensazione a pelle che ho per i Fleeting Joys rispetto i My Bloody Valentine: come loro, qui si sta a fare fotocopie, volenti o nolenti, mentre credo che - riprendendo quello che diceva Newton, - una volta imparata la lezione, sarebbe bello guardare oltre, proprio alzandosi sulle spalle dei giganti. Che è poi il mio augurio, e la mia personalissima recensione.
Feedback:
not yet, probably nobody cares, or nobody cared enough to tell something. Also: nobody reads komakino.
Leave a feedback about this post, or don't.
your sweet name:
your IMPORTANT text:
url:
icon: will be resized 30x30pxl
your IMPORTANT text:
url:
icon: will be resized 30x30pxl