Three titles for like 5 tracks, actually, - this is a new scream-out-loud vinyl record for His Electro Blue Voice, post-punk three piece from Bologna/Como/Italy which sees as drummer Andrea from Avant! rec, - and that should already sound like a trademark of quality, quality of the invisible indie niche, if you're into the thing. If you're not, no worries, just press play down below, and listen.
Recorded in 2009, now released, Andrea, Francesco and Claudia keep on doing their own thing and reach the point, at the same time far from main and alternative current lines in Italy, - this time they reached the USA via Brave Mysteries of Clay Ruby (aka Burial Hex).
For sure, this is their first step out of the lo-fi realm, such each song sounds now differently gorgeous both in production and writing. And the buzz is still on, still frying your ears, they didn't lose that feeling.
The speeding up fuzz bass line, intro for Dead Mice, blooms up the audio spectrum in a blast of distortion, just a moment before Francesco starts singing/screaming, and here's the post-punk drift, then you can't say if it's a theremin or a guitar going on, but you're almost sure they're perfoming down on the ground, as in the throes of a seizure.
A hell of 80s post punk, somehow goth, but just for that palpable sense of esoterism of their moods, like the following soundscape/digression leaded by the Pan's flute solo, or also the Velvet Underground-ish white noise blast out of Eat Sons. Press play, especially if you still dream of the gold era of Batcave and CBGB's.
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° ° /_ .K ..·
·.. º .·
Tre titoli per cinque pezzi, praticamente, questo è il nuovo vinile urlato da His Electro Blue Voice, trio da Bologna/Como, dove figura alla batteria Andrea della Avant! rec, che già di per sè dovrebbe suonarVi come marchio di qualità, qualità dell'invisibile nicchia indie, se masticate la materia.
Registrato due anni fa, e ora pubblicato, Andrea, Francesco e Claudia continuano a farsi i cazzi propri e ancora una volta raggiungono il punto, sbattendosene delle correnti attuali main o meno dell'alternativa italiana, tant'è che finiscono questa volta con la statunitense Brave Mysteries di Clay Ruby (aka Burial Hex).
Per certo questo è il loro primo passo fuori dal reame lo-fi, tanto ogni pezzo suona ora differentemente bello, sia in produzione che scrittura. E il buzz è ancora intatto, ancora a friggerci le orecchie, - insomma, non han perso il feeling per il rancido.
La linea fuzzona di basso che accelera nell'intro di Dead Mice, apre lo spettro audio in un fior fiore di distorsione, giusto un momento prima che Francesco cominci a cantare/urlare, e qui ecco il taglio post-punk, e poi dopo non riesci a decidere se quella che senti è una chitarra impazzita o un theremin: di sicuro lo stanno suonando accasciati a terra, come posseduti da una crisi epilettica.
Un inferno di post punk anni 80, con capoccella al goth, ma giusto per quel senso palpabile di esoterismo dei loro umori, come anche la successiva digressione/soundscape guidata dal flauto di Pan, o anche il white noise Velvet Underground-esco che esplode in Eat Sons. Premete play, specialmente se Vi manca l'età doro della Batcave e il CBGB's.
Recorded in 2009, now released, Andrea, Francesco and Claudia keep on doing their own thing and reach the point, at the same time far from main and alternative current lines in Italy, - this time they reached the USA via Brave Mysteries of Clay Ruby (aka Burial Hex).
For sure, this is their first step out of the lo-fi realm, such each song sounds now differently gorgeous both in production and writing. And the buzz is still on, still frying your ears, they didn't lose that feeling.
The speeding up fuzz bass line, intro for Dead Mice, blooms up the audio spectrum in a blast of distortion, just a moment before Francesco starts singing/screaming, and here's the post-punk drift, then you can't say if it's a theremin or a guitar going on, but you're almost sure they're perfoming down on the ground, as in the throes of a seizure.
A hell of 80s post punk, somehow goth, but just for that palpable sense of esoterism of their moods, like the following soundscape/digression leaded by the Pan's flute solo, or also the Velvet Underground-ish white noise blast out of Eat Sons. Press play, especially if you still dream of the gold era of Batcave and CBGB's.
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Tre titoli per cinque pezzi, praticamente, questo è il nuovo vinile urlato da His Electro Blue Voice, trio da Bologna/Como, dove figura alla batteria Andrea della Avant! rec, che già di per sè dovrebbe suonarVi come marchio di qualità, qualità dell'invisibile nicchia indie, se masticate la materia.
Registrato due anni fa, e ora pubblicato, Andrea, Francesco e Claudia continuano a farsi i cazzi propri e ancora una volta raggiungono il punto, sbattendosene delle correnti attuali main o meno dell'alternativa italiana, tant'è che finiscono questa volta con la statunitense Brave Mysteries di Clay Ruby (aka Burial Hex).
Per certo questo è il loro primo passo fuori dal reame lo-fi, tanto ogni pezzo suona ora differentemente bello, sia in produzione che scrittura. E il buzz è ancora intatto, ancora a friggerci le orecchie, - insomma, non han perso il feeling per il rancido.
La linea fuzzona di basso che accelera nell'intro di Dead Mice, apre lo spettro audio in un fior fiore di distorsione, giusto un momento prima che Francesco cominci a cantare/urlare, e qui ecco il taglio post-punk, e poi dopo non riesci a decidere se quella che senti è una chitarra impazzita o un theremin: di sicuro lo stanno suonando accasciati a terra, come posseduti da una crisi epilettica.
Un inferno di post punk anni 80, con capoccella al goth, ma giusto per quel senso palpabile di esoterismo dei loro umori, come anche la successiva digressione/soundscape guidata dal flauto di Pan, o anche il white noise Velvet Underground-esco che esplode in Eat Sons. Premete play, specialmente se Vi manca l'età doro della Batcave e il CBGB's.
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