A new hallucinatory journey in the land of kraut psychedelia for Chaos Physique, two years later The science of chaotic solutions: now they have found a way to go back in time, to 1975, a sightseeing to taste with no pressure, caressing the boundaries of alienation through a sound feeded with fuzzed organ, guitar, bass, percussions, a special interplay which experiments the dogmas of the genre's chemistry.
The obsessive Martin Rev-like rhythmic intro of Intuition opens the album through the live electricity of the six-string, with wah wah galore and meditation; the following Moving your hair drives its ride along grave tones, introducing the slow mysticism of the album's title track, 1975, where Amaury Cambuzat's vocals are merely a tantric vocalism, which invokes hypnosis and deity. Then it follows Captain Boom, sinisterly sensual and tribal at the same time, then Chainsaw Beauty - it - literally - opens your head with a chainsaw which tricks your mind with wide waves of trascendental brutality: take something for the related headache. Once dr. Mesmer called you back to reality, you're riding a pink horse through the cars stuck in traffic at night of an Analphabet City.
Bunga-bunga, - sad title, sad italian parenthesis (hopefully finally closed) - brings you again back in the middle of the jungle, but it is like you can sense the real 70s with Electric dreams, sort of no-wave eclectism, then pump up the volume for Long running train, - loaded with the noise of mayhem, the physical nature of chaos, preciselym over 12 minutes of no-more-order.
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Un nuovo viaggio allucinatorio nella landa della psichedelia kraut per i Chaos Physique, due anni dopo The science of chaotic solutions: ora hanno trovato una nuova strada per tornare indietro nel tempo, al 1975 appunto, una visita da gustarsi senza pressioni, carezzando i confini dell'alienazione attraverso un sound nutrito di fuzz su organo, chitarra, basso, percussioni, un'interrelazione speciale che sperimenta i dogmi della chimica del genere.
L'ossessivo intro ritmico di Intuition à la Martin Rev apre il disco attraverso la viva elettricità della sei corde, con cicli di wah wah e meditation, come canta; la successiva Moving your hair guida la sua corsa attraverso toni gravi, introducendo il lento misticismo della traccia che titola l'album, 1975, dove la voce di Amaury Cambuzat è un mero vocalismo tantrico, che invoca ipnosi e deità. Segue quindi Captain Boom, sinistramente sensuale e tribale al tempo, poi arriva Chainsaw Beauty - e letteralmente una sega elettrica vi apre la testa prima della mente, con onde gamma di trascendentale brutalità: dopo prendete qualcosa per il mal di testa. Una volta che il dr. Mesmer Vi ha richiamato alla realtà, Vi ritroverete a calvalcare un cavallo rosa attraverso le auto bloccate nel traffico di notte di una Analphabet City.
Bunga-bunga, - triste titolo, triste parentesi italiana (speriamo chiusa) - Vi porta di nuovo nel mezzo della giungla, ma i veri anni 70 escono fuori con Electric dreams, sorta di eclettismo no-wave, quindi alzate i volumi con Long running train, - caricato con il noise del caos, la fisicità della natura del caos, appunto, oltre 12 minuti di non-più-ordine.
Chaos physique - Intuition by jestrai
The obsessive Martin Rev-like rhythmic intro of Intuition opens the album through the live electricity of the six-string, with wah wah galore and meditation; the following Moving your hair drives its ride along grave tones, introducing the slow mysticism of the album's title track, 1975, where Amaury Cambuzat's vocals are merely a tantric vocalism, which invokes hypnosis and deity. Then it follows Captain Boom, sinisterly sensual and tribal at the same time, then Chainsaw Beauty - it - literally - opens your head with a chainsaw which tricks your mind with wide waves of trascendental brutality: take something for the related headache. Once dr. Mesmer called you back to reality, you're riding a pink horse through the cars stuck in traffic at night of an Analphabet City.
Bunga-bunga, - sad title, sad italian parenthesis (hopefully finally closed) - brings you again back in the middle of the jungle, but it is like you can sense the real 70s with Electric dreams, sort of no-wave eclectism, then pump up the volume for Long running train, - loaded with the noise of mayhem, the physical nature of chaos, preciselym over 12 minutes of no-more-order.
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Un nuovo viaggio allucinatorio nella landa della psichedelia kraut per i Chaos Physique, due anni dopo The science of chaotic solutions: ora hanno trovato una nuova strada per tornare indietro nel tempo, al 1975 appunto, una visita da gustarsi senza pressioni, carezzando i confini dell'alienazione attraverso un sound nutrito di fuzz su organo, chitarra, basso, percussioni, un'interrelazione speciale che sperimenta i dogmi della chimica del genere.
L'ossessivo intro ritmico di Intuition à la Martin Rev apre il disco attraverso la viva elettricità della sei corde, con cicli di wah wah e meditation, come canta; la successiva Moving your hair guida la sua corsa attraverso toni gravi, introducendo il lento misticismo della traccia che titola l'album, 1975, dove la voce di Amaury Cambuzat è un mero vocalismo tantrico, che invoca ipnosi e deità. Segue quindi Captain Boom, sinistramente sensuale e tribale al tempo, poi arriva Chainsaw Beauty - e letteralmente una sega elettrica vi apre la testa prima della mente, con onde gamma di trascendentale brutalità: dopo prendete qualcosa per il mal di testa. Una volta che il dr. Mesmer Vi ha richiamato alla realtà, Vi ritroverete a calvalcare un cavallo rosa attraverso le auto bloccate nel traffico di notte di una Analphabet City.
Bunga-bunga, - triste titolo, triste parentesi italiana (speriamo chiusa) - Vi porta di nuovo nel mezzo della giungla, ma i veri anni 70 escono fuori con Electric dreams, sorta di eclettismo no-wave, quindi alzate i volumi con Long running train, - caricato con il noise del caos, la fisicità della natura del caos, appunto, oltre 12 minuti di non-più-ordine.
Chaos physique - Intuition by jestrai
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