A differenza di quello che si può leggere in giro io credo che i social network abbiano ancora quella funzione di abbattere le barriere culturali e le distanze chilometriche. Basta un pizzico di curiosità e la strana consapevolezza che per essere letti bisogna leggere; come mi scrisse tanto tempo fa un editor a cui avevo sottoposto un mio manoscritto che poi però è rimasto nel cassetto a prender polvere o in una di quelle pile di carta straccia che affollano gli stanzini delle case editrici. La riprova della mia credenza sta in questo Lp dei belgi Thee Marvin Gays che a memoria non mi ricordo come ho pescato dalla rete … sarà per il nome stravagante, sarà per certi notti insonni, sarà perché spaccano il culo; ma mi hanno incuriosito da subito a tal punto di ricercarli dai miei spacciatori di fiducia. Ma l'attesa era troppa e da buon tossico ho saltato il passaggio e ho contattato direttamente il fornitore: Frantic City Records. Appena aperto il pacco ho avuto la sorpresa di un packing spartano ma stiloso; in perfetto stile garage punk.
La facciata A si apre con Gotta Go e i Thee Marvin Gays a dispetto del nome mettono subito le cose in chiaro … niente frociate … ma un r'n'r' ruvido come la pelle di certi adolescenti brufolosi. Seducer e i quattro ragazzi belgi mi seducono con un 60's garage di altri tempi. Troma II; si strizza l'occhio al punk, tanto per non farci mancare niente di quello che ci piace. Siamo solo all'inizio ma Lulù, Yan, Ced & Charls fanno in modo di eccitarmi parecchio. La quarta traccia è No Carpenter uno dei migliori pezzi dell'intero LP … garage a go go … niente di nuovo e il bello a volte è proprio questo. Il primo lato si chiude con Hunter e Van Morrison con i suoi Them ci fa ciao ciao con la mano mentre la puntina del mio giradischi finisce di accumulare polvere durante il suo cammino a 33 giri.
Il lato B mi sorprende da subito con Blind People a mio parere il miglior pezzo dell'intero album, anche se c'è l'imbarazzo della scelta; il classico lentone distorto che mi ricorda i migliori Giobia, quelli che ho apprezzato dal vivo. Get Married e il ritmo si rialza da subito con schitarrate imponenti e un ritmo frenetico come i sensi di colpa che ti assalgono subito prima o subito dopo certe decisioni importanti. Stesso discorso per la seguente The Fake e la penultima Left For Dead in cui il r'n'r' non ne vuole sapere proprio di mettersi da parte … i Thee Marvin Gays non sono Chuck
Berry e mi piacciono perché non scimmiottano ma fanno loro un sound che di originale non ha un cazzo.
L'album si chiude con Mesferatly Ill e io non chiedo di meglio.
Mi bastano dieci tracce per cambiare rotta. I'm gay for Thee Marvin Gays.
Procuratevelo questo album … non farete un soldo di danno.

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Unlike what you may read around I believe that social networks still have the power to break down cultural barriers and distances in kilometers. Just a pinch of curiosity and that strange awareness that you must read to be read, like, years ago, an editor to whom I submitted my manuscript but then remained in the drawer gathering dust or in one of those piles of waste paper crowding the cubicles of the publishers.
The proof of my belief is in this Lp by Thee Marvin Gays, from Belgium, found, I can't remember how, in internet.. maybe the fancy name, maybe because of some sleepless nights, - I ran to my trusted records pusher, but the wait was too long, so I directly wrote to the source: Frantic City Records.
As I was opening the package, to my surprise I enjoyed a spartan as well stylish packaging; perfect garage punk style.
A-side starts with Gotta Go, where Thee Marvin Gays, notwithstanding their name, are pretty straight and pretty clear with what's the point.. a raw r'n'r' like the skin of certain pimply adolescents. Seducer, and our four kids from Belgium seduce me with a old times 60's garage. Troma II; it winks to punk, just to give us everything of what we like. That' only the beginning, but Lulù, Yan, Ced & Charis are pretty turning me on. The fourth track is No Carpenter, one of the best songs from the whole LP.. garage à go go.. nothing new, and sometimes, that's what's good with it. The first side ends with Hunter and Van Morrison with his Them makes us ciao ciao with the hand while the needle of my turntable finishes collecting dust on his way to 33 rpm.
The latter side surprises me in a minute with Blind People, the best track so far, in my opinion, although there is plenty of choice; the classic slow, distorted song, - it brings to my mind the best of Giobia, that I pretty enjoyed performing live.  Get Married and the rhythm speeds upagain, with fast guitars, powerful, and a frenetic pace, like the guilt that beset you immediately before or after certain important decisions. Same thing for The Fake and the last but one in which the r'n'r of Left For Dead just does not want to step aside...  Thee Marvin Gays are not Chuck Berry and I like them because they do not mimic, they are able to do their own, a sound that does have nothing unique, fucking nothing.
The album closes with Mesferatly Ill and I did not ask for better.
Ten tracks are enough to change my way. I'm gay for Thee Marvin Gays.
Get this album, you won't do anything wrong.



Freddie Koratella (Dead Music dj-set)