Regarde + Pastel + Saudade + Marmore
4-way split
(8tx 12'' vinyl , 2015 - Coproduzione*)
| federico immigrato e rifugiato
Paura della Luce dei Marmore è uno degli EP che ci è rimasti più impressi nel 2014.
E' da più di anno che ci siamo riproposti di scriverne bene su queste pagine con parole riguardose e appropriate.
Alla fine però abbiam messo più noi a contenere il nostro entusiasmo in una sola recensione che loro a comporre nuovo materiale.
I pezzi Unagi e Who likes to get Fucked up infatti sono finiti nello split a quattro curato da Dream Gorilla e un'altra dozzina* di label di tutta Europa e oltre. Lo stile del terzetto strumentale rimane anche qui frenetico e versatile.
Se qualcuno provasse a stendere il filo cianotico e illogico che stritola di solito la furia dei Keelhaul e lo risistemasse in tasselli che ricordassero forme minimamente umane e tempi più legati al post rock, avremmo forse idea della fase attuale di questo gruppo.
Su quello che era il suono del primo EP ci pronunceremo prestissimo.
Sarebbe da lodare con tanti baci anche Perspectives dei fantastici Regarde. Qui però il quartetto da un saggio del loro talento con due pezzi appena più introspettivi e scuri rispetto a quelli dell'EP.
A noi fanno venire in mente Sparta e Crash of Rhinos. Il loro emo vecchia scuola è davvero commovente, e quando decidono di cantare insieme è un pò come se si avverasse il nostro sogno di un viaggio in macchina con Red Animal War per andare a chiedere ai Slowride di fare un altro split insieme.
Molto intenso anche l'intervento dei Pastel, da non confondere con gli inventori dell'indie pop scozzese. I loro testi in Italiano farebbero pensare addirittura ai Kina, se il contorno non fosse saturato di un noise-post punk cosí pieno di scie e cambi di tempo.
I Saudade non ci fanno sentire la nostalgia di Endless Inertia. Lo screamo in cui si cimentano è tanto feroce e spietato quanto spigoloso e di freddezza minerale quando si apre in intermezzi melodici e profondi. Apprezziamo lo sforzo di mettere insieme quattro band cosí diverse, l'intensità di tutti i protagonisti di questo split ha molti più punti di contatto di quanto avremmo mai immaginato.
* Prendo fiato: Dream Gorilla, Dingleberry, Allende, Unlock Yourself, Voice of the Unheard, Koepfen, Cheap Talks, Lifeisfunnything, Time As Color, Shop Glass of Spit, Monday Morning, Vollmer Industries, Upwind Productions, Enter Anomicos, Screamore records.
E' da più di anno che ci siamo riproposti di scriverne bene su queste pagine con parole riguardose e appropriate.
Alla fine però abbiam messo più noi a contenere il nostro entusiasmo in una sola recensione che loro a comporre nuovo materiale.
I pezzi Unagi e Who likes to get Fucked up infatti sono finiti nello split a quattro curato da Dream Gorilla e un'altra dozzina* di label di tutta Europa e oltre. Lo stile del terzetto strumentale rimane anche qui frenetico e versatile.
Se qualcuno provasse a stendere il filo cianotico e illogico che stritola di solito la furia dei Keelhaul e lo risistemasse in tasselli che ricordassero forme minimamente umane e tempi più legati al post rock, avremmo forse idea della fase attuale di questo gruppo.
Su quello che era il suono del primo EP ci pronunceremo prestissimo.
Sarebbe da lodare con tanti baci anche Perspectives dei fantastici Regarde. Qui però il quartetto da un saggio del loro talento con due pezzi appena più introspettivi e scuri rispetto a quelli dell'EP.
A noi fanno venire in mente Sparta e Crash of Rhinos. Il loro emo vecchia scuola è davvero commovente, e quando decidono di cantare insieme è un pò come se si avverasse il nostro sogno di un viaggio in macchina con Red Animal War per andare a chiedere ai Slowride di fare un altro split insieme.
Molto intenso anche l'intervento dei Pastel, da non confondere con gli inventori dell'indie pop scozzese. I loro testi in Italiano farebbero pensare addirittura ai Kina, se il contorno non fosse saturato di un noise-post punk cosí pieno di scie e cambi di tempo.
I Saudade non ci fanno sentire la nostalgia di Endless Inertia. Lo screamo in cui si cimentano è tanto feroce e spietato quanto spigoloso e di freddezza minerale quando si apre in intermezzi melodici e profondi. Apprezziamo lo sforzo di mettere insieme quattro band cosí diverse, l'intensità di tutti i protagonisti di questo split ha molti più punti di contatto di quanto avremmo mai immaginato.
* Prendo fiato: Dream Gorilla, Dingleberry, Allende, Unlock Yourself, Voice of the Unheard, Koepfen, Cheap Talks, Lifeisfunnything, Time As Color, Shop Glass of Spit, Monday Morning, Vollmer Industries, Upwind Productions, Enter Anomicos, Screamore records.
Feedback:
not yet, probably nobody cares, or nobody cared enough to tell something. Also: nobody reads komakino.
Leave a feedback about this post, or don't.
your sweet name:
your IMPORTANT text:
url:
icon: will be resized 30x30pxl
your IMPORTANT text:
url:
icon: will be resized 30x30pxl