The PepiBand
Six Grills In Six Days
(11tx CD, Altipiani, Edwood, Stereodischi, Pied De Biche, Arsonica records 2015)
| federico immigrato e rifugiato
I Pepiband tornano dal vivo a Roma il 14 febbraio.
Probabilmente sarà dura e ci troveremo a dover scegliere tra loro e un'uscita con una scatola di cioccolatini. Magari prima di decidere rileggeremo quel vecchio passo di Faulkner, che ci parla di Joe Christmas, proprio nel punto in cui riflette su quanto la vita ad un certo momento cominci a correre veloce e l'accettare prende il posto di capire e di credere.
Spero che I Pepiband, tengano conto delle nostre scelte e capiscano. Noi comunque ora ne approfittiamo e qui mettiamo un pò le mani avanti per ploclamare che abbiamo sempre apprezzato la loro proposta sia dai tempi dei Twig Infection.
Un concerto come il loro vale anche lo sforzo di provare sei grigliate in sei giorni, lo sappiamo e siamo pronti.
Non so se il titolo del loro disco tenga conto anche di quello, ma nell'iconografia del rock americano il barbecue ha un valore molto più marcato rispetto al nostro.
Sarà che abbiamo sfogliato per anni alcune fanzine in cui comparivano sempre le stesse foto di Nirvana, June of '44 o The Van Pelt, dediti armeggiare con salsicce e carbonella, ma siamo sicuri che in una di quelle sei grigliate vicino Siracusa si è suonato bene, e noi avremmo voluto esserci.
Il loro suono è talmente squillante, che eravamo sicuri che avessero registrato il tutto con due Telecaster.
Invece no, Dearmond e Jazzmaster. I loro pezzi però sono intensi, solo come quelli di chi ha amato visceralmente Unwound, Bedhead, Shellac ed Uzeda, con cui tra le altre cose qui collaborano in alcuni pezzi.
Two Heartbeats comincia come un pezzo dei Pavement e finisce come uno degli Unsane. Veramente bello davvero. ll 14 sarà dura.
.·´¯¯`·. .·´¯¯`·.
° ° /_ .K ..·
·.. º .·
The Pepiband are coming back here in Rome for a gig, next February 14th.
You know, it won't be that easy for us to be there: we have to choose among going to their show, and a date, armed with a chocolate box.
Maybe, before we make a choice, we may read again that lines where Faulkner tells the story of Joe Christmas, as he thinks over life, running fast and faster, and acceptance takes place to understand and believe.
I hope that The Pepiband can accept our choice, and understand why. Anyway, we want play it safe, and let's state we love their music roots, since the time of Twig Infection.
A live show like theirs is even worth six grills in six days, we know that, and we are ready for that.
I don't know about the hidden reasons behind the album's title, but, for the american rock iconography, the barbecue has a much more important value than for us in Italy.
Maybe it's because, for ages, we've been flipping through fanzines with pictures of Nirvana, June of '44 or The Van Pelt, handling sausages and charcoal, but we are sure that during one of those grills in Siracusa, Italy, there was good music, and we would have wanted to be there.
Their sound is such so sharp, that we were sure they had recorded everything with just two Telecasters.
Wrong: Dearmond and Jazzmaster. Their tracks are intense, only like who have viscerally loved Unwound, Bedhead, Shellac and Uzeda can, and, right Uzeda make a special guest appearance here and there.
Two Heartbeats starts like a Pavement song and ends à la Unsane. That cool. Again, sorry about the 14th..
Probabilmente sarà dura e ci troveremo a dover scegliere tra loro e un'uscita con una scatola di cioccolatini. Magari prima di decidere rileggeremo quel vecchio passo di Faulkner, che ci parla di Joe Christmas, proprio nel punto in cui riflette su quanto la vita ad un certo momento cominci a correre veloce e l'accettare prende il posto di capire e di credere.
Spero che I Pepiband, tengano conto delle nostre scelte e capiscano. Noi comunque ora ne approfittiamo e qui mettiamo un pò le mani avanti per ploclamare che abbiamo sempre apprezzato la loro proposta sia dai tempi dei Twig Infection.
Un concerto come il loro vale anche lo sforzo di provare sei grigliate in sei giorni, lo sappiamo e siamo pronti.
Non so se il titolo del loro disco tenga conto anche di quello, ma nell'iconografia del rock americano il barbecue ha un valore molto più marcato rispetto al nostro.
Sarà che abbiamo sfogliato per anni alcune fanzine in cui comparivano sempre le stesse foto di Nirvana, June of '44 o The Van Pelt, dediti armeggiare con salsicce e carbonella, ma siamo sicuri che in una di quelle sei grigliate vicino Siracusa si è suonato bene, e noi avremmo voluto esserci.
Il loro suono è talmente squillante, che eravamo sicuri che avessero registrato il tutto con due Telecaster.
Invece no, Dearmond e Jazzmaster. I loro pezzi però sono intensi, solo come quelli di chi ha amato visceralmente Unwound, Bedhead, Shellac ed Uzeda, con cui tra le altre cose qui collaborano in alcuni pezzi.
Two Heartbeats comincia come un pezzo dei Pavement e finisce come uno degli Unsane. Veramente bello davvero. ll 14 sarà dura.
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° ° /_ .K ..·
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The Pepiband are coming back here in Rome for a gig, next February 14th.
You know, it won't be that easy for us to be there: we have to choose among going to their show, and a date, armed with a chocolate box.
Maybe, before we make a choice, we may read again that lines where Faulkner tells the story of Joe Christmas, as he thinks over life, running fast and faster, and acceptance takes place to understand and believe.
I hope that The Pepiband can accept our choice, and understand why. Anyway, we want play it safe, and let's state we love their music roots, since the time of Twig Infection.
A live show like theirs is even worth six grills in six days, we know that, and we are ready for that.
I don't know about the hidden reasons behind the album's title, but, for the american rock iconography, the barbecue has a much more important value than for us in Italy.
Maybe it's because, for ages, we've been flipping through fanzines with pictures of Nirvana, June of '44 or The Van Pelt, handling sausages and charcoal, but we are sure that during one of those grills in Siracusa, Italy, there was good music, and we would have wanted to be there.
Their sound is such so sharp, that we were sure they had recorded everything with just two Telecasters.
Wrong: Dearmond and Jazzmaster. Their tracks are intense, only like who have viscerally loved Unwound, Bedhead, Shellac and Uzeda can, and, right Uzeda make a special guest appearance here and there.
Two Heartbeats starts like a Pavement song and ends à la Unsane. That cool. Again, sorry about the 14th..
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not yet, probably nobody cares, or nobody cared enough to tell something. Also: nobody reads komakino.
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