Dead Elephant
Lowest Shared Descent
(8tx CD, 39'52'' - Robotradio / Donnabavosa 'o8)
| pall youhideme
A gigantic blast wave from northern italy. After a couple of aching growls it's the opening song Introducing my eye, in flames to explode in face (new drummer Sandro Serra freaks me out), like a beast who becomes a bomb. Think of Unsane, early Neurosis, maybe Distorted Pony
too (because of certain chatartic distorted guitars by the amazing
singer Enrico Tauraso) and if You're wondering what is album's inmost
aim, the answer is simple: 'it is perfect to kick everybody in the ass', just to use a Frenchism. - I mean, i received this CD as a promo, but when i was at the end of track#2, Another fuckin' word to say we miss you it totally drove me crazy and i felt like obliged to go and pay 10€ to Robotradio rec to calm dowm my karma, and that's what i done, shit! It totally deserves my blood. BTW, Dead Elephant are not newbees, (i read) They can boast of excellent collaborations with Unfortunate Miracle rec and supporting tours of Capricorns (uk), Lair of the Minotaur (usa), Joe Lally (Fugazi - usa), Zu (ita), - whose just Luca Mai plays saxophone on Post crucifixion, moving the axis into jazz-core for a brief while. It is on Black Coffee Breakfast and Clopixol that Dead Elephant slowly step through a psychedelic path made of plangent multi colours and nichilism. On The same breath is Eugene Robinson of Oxbow to scream out, extreme, shrill and brutal together with the Music. Cohesive, solid dirty spurious post-hardcore, last track The worst & the best signs last witness of a ferocity finally consumed. - Last but not least, - artwork and packaging are really impressive.
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Dead Elephant - Lowest Shared Descent (8tx CD, 39'52'' - Robotradio / Donnabavosa 'o8) - Una gigante onda d'urto proveniente dal nord italia, dintorni di Cuneo. Dopo un paio di grugniti pregni di dolore è la prima traccia Introducing my eye, in flames ad esplodere in faccia (il nuovo batterista Sandro Serra è pura adrenalina), come una bestia che diventa una bomba. Pensate agli Unsane o ai primi Neurosis, forse anche agli Distorted Pony (dato il senso catartico di alcune distorsioni delle chitarre by il magnifico cantante Enrico Tauraso) e se Vi ponete la questione del perchè fare un album del genere, la risposta è semplice: 'serve a rompere il culo a tutti' come dicono in francia. Mi spiego, - ho ricevuto questo CD come promo, ma quando ero arrivato verso la fine della traccia #2, Another fuckin' word to say we miss you sono quasi impazzito, e mi sono sentito obbligato a versare 10€ alla Robotradio rec per sedare il mio karma, ed è stato esattamente quello che ho fatto, cazzarola! Merita il mio sangue. In ogni modo, i Dead Elephant non sono novizi, (leggo) possono vantare collaborazioni eccellenti con la Unfortunate Miracle rec e tour di supporto a Capricorns (uk), Lair of the Minotaur (usa), Joe Lally (Fugazi - usa), Zu (ita), di cui proprio Luca Mai suona il sax su Post crucifixion, spostando l'asse nel jazz-core per un breve istante. E' su Black Coffee Breakfast e Clopixol che invece i Dead Elephant incedono lenti su un percorso psichedelico fatto di multicolori risonanti e nichilismo. Su The same breath poi c'è Eugene Robinson degli Oxbow che urla, estremo e brutale come la stessa Musica. Coesi, solido post-hardcore spurio e sporco, - l'ultima traccia The worst & the best segna l'ultima testimonianza di una ferocia finalmente consumata. - In ultimo, non per importanza, - artwork e confezione del CD sono un vero gioiellino.
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Dead Elephant - Lowest Shared Descent (8tx CD, 39'52'' - Robotradio / Donnabavosa 'o8) - Una gigante onda d'urto proveniente dal nord italia, dintorni di Cuneo. Dopo un paio di grugniti pregni di dolore è la prima traccia Introducing my eye, in flames ad esplodere in faccia (il nuovo batterista Sandro Serra è pura adrenalina), come una bestia che diventa una bomba. Pensate agli Unsane o ai primi Neurosis, forse anche agli Distorted Pony (dato il senso catartico di alcune distorsioni delle chitarre by il magnifico cantante Enrico Tauraso) e se Vi ponete la questione del perchè fare un album del genere, la risposta è semplice: 'serve a rompere il culo a tutti' come dicono in francia. Mi spiego, - ho ricevuto questo CD come promo, ma quando ero arrivato verso la fine della traccia #2, Another fuckin' word to say we miss you sono quasi impazzito, e mi sono sentito obbligato a versare 10€ alla Robotradio rec per sedare il mio karma, ed è stato esattamente quello che ho fatto, cazzarola! Merita il mio sangue. In ogni modo, i Dead Elephant non sono novizi, (leggo) possono vantare collaborazioni eccellenti con la Unfortunate Miracle rec e tour di supporto a Capricorns (uk), Lair of the Minotaur (usa), Joe Lally (Fugazi - usa), Zu (ita), di cui proprio Luca Mai suona il sax su Post crucifixion, spostando l'asse nel jazz-core per un breve istante. E' su Black Coffee Breakfast e Clopixol che invece i Dead Elephant incedono lenti su un percorso psichedelico fatto di multicolori risonanti e nichilismo. Su The same breath poi c'è Eugene Robinson degli Oxbow che urla, estremo e brutale come la stessa Musica. Coesi, solido post-hardcore spurio e sporco, - l'ultima traccia The worst & the best segna l'ultima testimonianza di una ferocia finalmente consumata. - In ultimo, non per importanza, - artwork e confezione del CD sono un vero gioiellino.
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