Al crollo di questa civiltà, quando alla fine dei prossimi romani, Attila, o Tom di myspace anche l'ultima forma di regolazione sociale scomparirà davanti ad abominevoli catastrofi e avranno inizio i nuovi secoli bui, quello di avere la lavatrice dentro casa sarà sicuramente uno dei primi lussi a morire.
Ok, visto gli incalcolabili danni che ho creato alle mie preziose magliette di Rosa Mota e Brujeria e dato che in realtà anche i miei jeans non sono proprio assidui frequentatori delle vicende pulitive, la cosa potrebbe anche non riguardarmi proprio troppo da vicino.
Ciò non toglie però che prima o poi, il genio di Alex Gadsen potrà sicuramente essere di ragguardevole utilità per le vicende di tutta l'umanità.
Come è minuziosamente riportato sul suo sito cyclean.biz infatti, il nostro è riuscito a dimostrare come è possibile non sprecare tutti i 300 watt che una persona di corporatura media riesce a sprigionare in un'ora di cyclette e anzi riutilizzarli per convertirli - con pochi mezzi meccanici - direttamente nell'energia sufficiente a mettere in funzione per più di un'ora una lavatrice.
In sostanza ha creato una sorta di washing machine a pedali.
Pur interessandoci molto il mondo degli inventori e augurando al signor Alex tutti i migliori in bocca al lupo dobbiamo ammettere che la cosa che più di tutte ci ha lasciato sorpresi della vicenda è stato sicuramente l'inaspettato e massiccio ritorno mediatico che, oltretutto, la scoperta è riuscita a realizzare.
A parte l'ottimo Foe.co.uk infatti, la notizia di questa invenzione ha girato su molti quotidiani europei, e tra le altre cose, la circostanza che ne fossimo venuti a conoscenza proprio nei giorni in cui leggevamo della sempre maggiore influenza etica di Rifkin sulla Commissione Europea e che a Londra in 4 anni il numero dei ciclisti in città è aumentato ben dell'83% ci aveva quasi convinto che forse cominciava a circolare davvero un minimo di sensibilità ecologica in più nell'occidente industrializzato.
Logicamente l'Italia è fuori da tutto questo. Anzi ci tocca pure sentire l'impresentabile Casini che riprende a pompare in assoluta malafede la causa del nucleare. Non abbiamo idea di come il bello dell'Udc abbia il coraggio di ripresentare queste campagne senza avere la minima idea di come smaltire il problema delle scorie. E' sconfortante assistere a come vengano lasciate passare dai Verdi questi proclami, senza che nessuno intervenga a ricordare che il nucleare non va gratis, ma ad Uranio, e prima che l'Italia riconverta delle nuove centrali le scorte di questa risorsa, cosí come quelle del petrolio saranno sul punto di finire, creando problemi di costi e rincari insostenibili.
Per ora non ci rimane che sbollire da queste cazzate continuando ad andare in bici anche al Traffic. Quando ci compreremo la Cyclean saremo allenati per avere interi mesi di lavatrice gratis.
Ok, visto gli incalcolabili danni che ho creato alle mie preziose magliette di Rosa Mota e Brujeria e dato che in realtà anche i miei jeans non sono proprio assidui frequentatori delle vicende pulitive, la cosa potrebbe anche non riguardarmi proprio troppo da vicino.
Ciò non toglie però che prima o poi, il genio di Alex Gadsen potrà sicuramente essere di ragguardevole utilità per le vicende di tutta l'umanità.
Come è minuziosamente riportato sul suo sito cyclean.biz infatti, il nostro è riuscito a dimostrare come è possibile non sprecare tutti i 300 watt che una persona di corporatura media riesce a sprigionare in un'ora di cyclette e anzi riutilizzarli per convertirli - con pochi mezzi meccanici - direttamente nell'energia sufficiente a mettere in funzione per più di un'ora una lavatrice.
In sostanza ha creato una sorta di washing machine a pedali.
Pur interessandoci molto il mondo degli inventori e augurando al signor Alex tutti i migliori in bocca al lupo dobbiamo ammettere che la cosa che più di tutte ci ha lasciato sorpresi della vicenda è stato sicuramente l'inaspettato e massiccio ritorno mediatico che, oltretutto, la scoperta è riuscita a realizzare.
A parte l'ottimo Foe.co.uk infatti, la notizia di questa invenzione ha girato su molti quotidiani europei, e tra le altre cose, la circostanza che ne fossimo venuti a conoscenza proprio nei giorni in cui leggevamo della sempre maggiore influenza etica di Rifkin sulla Commissione Europea e che a Londra in 4 anni il numero dei ciclisti in città è aumentato ben dell'83% ci aveva quasi convinto che forse cominciava a circolare davvero un minimo di sensibilità ecologica in più nell'occidente industrializzato.
Logicamente l'Italia è fuori da tutto questo. Anzi ci tocca pure sentire l'impresentabile Casini che riprende a pompare in assoluta malafede la causa del nucleare. Non abbiamo idea di come il bello dell'Udc abbia il coraggio di ripresentare queste campagne senza avere la minima idea di come smaltire il problema delle scorie. E' sconfortante assistere a come vengano lasciate passare dai Verdi questi proclami, senza che nessuno intervenga a ricordare che il nucleare non va gratis, ma ad Uranio, e prima che l'Italia riconverta delle nuove centrali le scorte di questa risorsa, cosí come quelle del petrolio saranno sul punto di finire, creando problemi di costi e rincari insostenibili.
Per ora non ci rimane che sbollire da queste cazzate continuando ad andare in bici anche al Traffic. Quando ci compreremo la Cyclean saremo allenati per avere interi mesi di lavatrice gratis.
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