A couple of years after Lighten Our Minds (read past komareview), Heat from a DeadStar, from uk, are back with a new record. Except done for Black Swans extended
remix, - piece originally from above mentioned release, - it seems like
They left somehow behind that 'airy post-rock textures plus aggressive
rhythms' formula They were well in, to turn Their music into a couple
of darker numbers, Elusive Ways and title-track, - two instrumental symmetries with strong dynamics and depressing sounds/effects dear to 80's wave. More, Joan is the unexpected one: not only it's Heat from a DeadStar's first track with vocals -, but it also combines Mogwai with Air,
in a rigid psychedelic slowcore trip, splendid voyage with a light dose
of electronics, where acoustic guitar chords vibrate metallic and
intense, while the whispered melancholic vocals are like inspiride and
mournfully emotional; - the whole song is worthy more and more
listenings, and gives of Heat from a DeadStar a new vision of possibilities. - Audio @ myspace/heatfromadeadstar.
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Un paio di anni dopo Lighten Our Minds (leggi passata komarecensio), gli Heat from a DeadStar, uk, sono tornati con un nuovo ep. Eccenzion fatta per l'extended mix di Black Swans, - pezzo in origine sul sopracitato disco, - sembra come che si siano lasciati alle spalle quella formula fatta di ariose tessiture post-rock plus ritmiche aggressive in cui si perdevano, per virare la Musica ina una coppia di numeri più oscuri, Elusive Ways e la title/track, due simmetrie strumentali con forti dinamiche e suoni/effetti deprimenti cari alla wave degli anni 80. In più, Joan è l'ospite inatteso: non solo è il primo pezzo degli Heat from a DeadStar con un cantato, ma combina anche Mogwai e Air, in un rigido trip slowcore psichedelico, splendido viaggio con una leggera dose di elettroniche, dove gli accordi di chitarra acustica vibrano metallici e intensi, mentre i vocals sussurrati malinconici sono ispirati e dolorosamente emozionali; - l'intera canzone è valevole più e più ascolti, e dà degli Heat from a DeadStar una nuova visione d'insieme di possibilità. - Audio @ myspace/heatfromadeadstar.
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Un paio di anni dopo Lighten Our Minds (leggi passata komarecensio), gli Heat from a DeadStar, uk, sono tornati con un nuovo ep. Eccenzion fatta per l'extended mix di Black Swans, - pezzo in origine sul sopracitato disco, - sembra come che si siano lasciati alle spalle quella formula fatta di ariose tessiture post-rock plus ritmiche aggressive in cui si perdevano, per virare la Musica ina una coppia di numeri più oscuri, Elusive Ways e la title/track, due simmetrie strumentali con forti dinamiche e suoni/effetti deprimenti cari alla wave degli anni 80. In più, Joan è l'ospite inatteso: non solo è il primo pezzo degli Heat from a DeadStar con un cantato, ma combina anche Mogwai e Air, in un rigido trip slowcore psichedelico, splendido viaggio con una leggera dose di elettroniche, dove gli accordi di chitarra acustica vibrano metallici e intensi, mentre i vocals sussurrati malinconici sono ispirati e dolorosamente emozionali; - l'intera canzone è valevole più e più ascolti, e dà degli Heat from a DeadStar una nuova visione d'insieme di possibilità. - Audio @ myspace/heatfromadeadstar.
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not yet, probably nobody cares, or nobody cared enough to tell something. Also: nobody reads komakino.
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