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Slint

https://www.inkoma.com/k/956

live Roma 28/05/2007 @ circolo degli artisti, ingr. 20€ + dpi

 | pall youhideme
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Slint live in Rome, last night, performing Spiderland, plus Glenn, Rhoda and unreleased Kings Approach. An amazing show, even if They were not exactly talkative.. a great lesson, and a dive into the past, and, each song, performance, simply perfect and fascinating.. Sorry for lack of details, and forgive crappy audio output of my videos..

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Lasciamo stare il danno che gli Slint hanno fatto negli anni a seguire con soli due dischi e due singoli: ovvero tutti quei gruppi, o tali, fulminati e/o intellettualizzati dal post-rock, meglio post-tarock, dalle chitarre ad accordatura aperta, dal bisbiglio narrativo dello spoken-word, interminabili arpeggi a perdere, etc. Personalmente io feci conoscenza con Washer tramite il massiccio supporto all'epoca degli anni 90 della allora capitolina radiorock.. poi una delle ultime volte che mi sono sintonizzato recentemente sulle frequenze della radio passavano invece vasco rossi e osannavano non so chi di san remo.. I tempi cambiano.. le roccaforti delle radio libere cadono e/o vengono inghiottite dalle legioni del male..
E andiamo direttamente a ier sera allora, idea dell'iniziativa Don't Look Back Uk che porterà a giorni anche i Sonic Youth a rifare tutto Daydream Nation anche in italia.
Se mi avessero detto che gli Slint avevano pubblicato solo questo mese Spiderland (del fu 1990), beh, gli avrei creduto, tanto sono stati precisi, spiccicati, identici, brillanti come lo sono su disco. E in più sono ancora giovani, visto che al tempo delle registrazioni erano appena 20enni. - Quindi finalmente svelato (almeno a me che ero in seconda fila) il mistero delle Loro performance, su chi canta cosa, suona cosa e quando, a cominciare da Breadcrumb Trail, dove il batterista Britt Walford (poi nei Breeders) canta quasi inaudibile microfonato, poi a dividere i vcls con Brian McMahan (più volte alla chitarra) su altre. In cinque salgono su palco, io riconosco solo David Pajo, che ai miei occhi risulta la vera scintilla creativa del Gruppo (non che con Aerial M e Co. non l'avesse già confermato), nelle sue velleità chitarristiche, distorsioni, arpeggi dissonanti. Tutti e cinque sono assolutamente corti di parole, al massimo qualche gesto di saluto, a malapena si guardano, e peccano di interminabili silenzi nel cambiare le accordature tra un pezzo e l'altro. Alexander Tucker [click to focus]Il circolo è pieno, e naturalmente si scoppia dal caldo (areazione - ventilazione MISSING), Loro non arrivano prima delle 23, cioè dopo una lunga interminabile mezz'ora o più di apertura di un tipo inglese di cui non ho capito bene il nome (leggo poi essere Alexander Tucker), che si masturbava nel delay multistrato, creando loop su loop, accumulando samples a manetta tra violino, chitarra acustica, pedali vari, microfoni: una voce tra tears for fears e un ambient metal glaciale quando bruciava di distorsione. Sinceramente non ne ho apprezzato il mantra.
Gli Slint hanno suonato tutta la traccia dell'album rispettandone l'ordine, inclusi in finale i due singoli Glenn e Rhoda e quello che dovrebbe essere il nuovo inedito (almeno da due anni) Kings Approach.
Niente bis. Un pò freddini. Ma durante Washer ci si tratteneva a stento dal cantare, anzi, puro sing-along appassionato, - e come poi non gridare quel disperato I Miss You!!!! di Good Morning, Captain.. davvero un'ottima esibizione (fantastica Nosferatu Man) per quanto statici fisicamente (il bassista su tutti), salvo il batterista che piano piano si accasciava sui tamburi (immagino quelli in fondo alla sala che non ne vedevano più nemmeno la figura), e Brian McMahan, forse quello che più sentiva il feeling delle cariche dei pezzi. Su Don, Aman Pajo e Walford suonano a due le chitarre, seduti uno accanto all'altro, canta Walford sommesso lasciando un paio di strofe a McMahan, - poi c'è quel finale accordo distorto da brivido performato dall'altro ragazzo con la maglietta col teschio (nome?). - Il pubblico ha seguito quasi in silenzio, voleva ancora amore, ma è rimasto a bocca asciutta.. qualcuno si è litigato le scalette offerte dal roadie [un grazie a Gabo Viola per l'ultima foto della scaletta], una fortunata ha avuto una bacchetta della batteria..

 

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