Dopo esserci persi metà dell'esibizione di Shannon Wright giovedí scorso al Circolo (avrà fatto la cover Sing me to Sleep?)
pensavamo che questa non fosse esattamente la nostra settimana fortunata per andare a concerti.
Il pomeriggio in Piazza a dare appoggio incodizionato anche a qualche zombi umano che da certi pericoli
poteva tranquillamente liberarsene con un pò più di attenzione anni
fa, non ci predisponeva poi esattamente a file e resse fuori dai
cancelli.
Per la pace coniugale però si deve anche superare questo, tanto
più che i Lamb sono proprio il classico gruppo che ha accompagnato la
maturazione musico-sentimentale di molti trentenni romani (noi
compresi) che verosimilmente ieri erano tutti insieme in fila per
l'intera distesa di via Levanna.
Dopo l'annuncio che i biglietti erano finiti e che non si entrava
più siam rimasti nei paraggi dell'ingresso più per pigrizia e per
l'animata opposizione a ripercorrere indietro il tragitto verso la
landa culonia in cui avevamo disperso il nocchiero.
Anni di visione coatte di Pretty Woman però hanno maturato in noi
una certa smania cavalleresca e cosí quando si è riabbassato a
tradimento il ponte levatoio del Brancaleone, non abbiamo esitato a
riscavalcare le transenne per sventare questa ingiustizia.
Il fatto che una volta entrati i Lamb hanno fatto solo per noi una splendida versione di Gabriel ci ha veramente rinfrancato.
Di
solito siamo del tutto contrari alle reunion, dobbiamo ammettere che
Mr. Barlow e Ms. Rhodes sono apparsi veramente in gran forma e pieni di
entusiasmo, un pò come stessero per suonare per caso a una festa
d'amici lí per caso e di passaggio.
Se la bellissima front woman ha mantenuto un minimo di distacco
per rientrare nel suo ruolo di elegantisima e delicata maestra di
cerimonia la controporta maschile del duo ha dato animo a tutto la sua
foga artistica dedicandosi spesso anche alla parte ritmica con lo
stesso impeto de Jovanotti, anche se è più bello e bravo.
In quasi un'ora e mezza di concerto i nostri praticamente hanno
riproposto tutti i singoli che li anno resi celebri dal 1996. Menzione
particolare ad Angelica, Heaven e Cotton wool.
Il fatto che
però quasi ogni pezzo avesse la versione del videoclip ufficiale
proiettata a lato e che un roadie asciugasse premurosamente le spalle
di Mr. Barlow (e va bene che è un bel ragazzo) dal sudore non ci ha
distolto dalla nostra idea che i Lamb tutto sommato si sono affermati
anche come un grande gruppo da spot.
Un pò per pigrizia e un po' perchè lasciamo il telecomando in
culonia, la pubblicità però ce la guardiamo sempre tutta, specie se il
sottofondo è bellissimo come Goreki.
Non cambiam canale.
Feedback:
Vig Mortensen writes:
Lei topa. Vabbè, pure lui.
(23/02/2012 22:39:00 - ip: 78.13....)
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