Ad ormai un anno dalla sua tragica scomparsa, Einaudi rende omaggio al talento di David Foster Wallace licenziando una raccolta di alcune short stories che non hanno trovato in passato sufficiente spazio all'interno della sua produzione ufficiale.
Più che opere minori sarebbe più giusto parlare di out-takes, di illuminanti B-sides che nulla hanno da invidiare a quelle già incluse in La ragazza dai capelli strani e Brevi interviste con uomini schifosi.
DFW torna ad osservare ciò che è banale ed ovvio elevando il tutto, donandogli dignità letteraria e scientifica, quasi con piglio entomologico. Narrativa come gestualità, post-moderna e sconvolgente.
La raccolta si apre con Salomon Silverfish che è un caledoscopico e commovente ritratto di un uomo talmente innamorato di sua moglie da mentire addirittura sulla propria religione.
Il pianeta Trillafon e la cosa brutta, usando la formula dell'intervista, sviscera il tema della depressione e del dolore emotivo in maniera disarmante.
Crollo del 69 spicca per la sua vena sperimentale, soprattutto per via dei continui cambi di punti di vista tra i vari personaggi, che danno alla narrazione una forte connotazione ritmica.
In Ordine e fluttuazione a Northampton l'amore torna ad essere il fulcro della storia: all'interno di un triangolo amoroso si innestano spunti filosofico-scentifici illuminanti.
Ma è sicuramente Questa è l'acqua (l'ultimo episodio del libro e l'unico a non essere un racconto, bensí la trascrizione di un discorso che proprio DFW tenne di fronte agli studenti del Kanyon College alla cerimonia della consegna dei diplomi) ad essere il più prezioso [> vedi webarchive, ndk].
DFW incita i giovani neo-diplomati a perseguire una consapevolezza pura ed assoluta di tutto ciò che li circonda, di tutto ciò che è reale ed essenziale. Dunque, questa è l'acqua: quella in cui noi stessi stiamo nuotando. Non dimentichiamocelo mai!
Più che opere minori sarebbe più giusto parlare di out-takes, di illuminanti B-sides che nulla hanno da invidiare a quelle già incluse in La ragazza dai capelli strani e Brevi interviste con uomini schifosi.
DFW torna ad osservare ciò che è banale ed ovvio elevando il tutto, donandogli dignità letteraria e scientifica, quasi con piglio entomologico. Narrativa come gestualità, post-moderna e sconvolgente.
La raccolta si apre con Salomon Silverfish che è un caledoscopico e commovente ritratto di un uomo talmente innamorato di sua moglie da mentire addirittura sulla propria religione.
Il pianeta Trillafon e la cosa brutta, usando la formula dell'intervista, sviscera il tema della depressione e del dolore emotivo in maniera disarmante.
Crollo del 69 spicca per la sua vena sperimentale, soprattutto per via dei continui cambi di punti di vista tra i vari personaggi, che danno alla narrazione una forte connotazione ritmica.
In Ordine e fluttuazione a Northampton l'amore torna ad essere il fulcro della storia: all'interno di un triangolo amoroso si innestano spunti filosofico-scentifici illuminanti.
Ma è sicuramente Questa è l'acqua (l'ultimo episodio del libro e l'unico a non essere un racconto, bensí la trascrizione di un discorso che proprio DFW tenne di fronte agli studenti del Kanyon College alla cerimonia della consegna dei diplomi) ad essere il più prezioso [> vedi webarchive, ndk].
DFW incita i giovani neo-diplomati a perseguire una consapevolezza pura ed assoluta di tutto ciò che li circonda, di tutto ciò che è reale ed essenziale. Dunque, questa è l'acqua: quella in cui noi stessi stiamo nuotando. Non dimentichiamocelo mai!
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federico writes:
a grande
(17/11/2009 13:21:00 - ip: 79.55....)
a grande
(17/11/2009 13:21:00 - ip: 79.55....)
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