This guy from Lodi, northern Italy, totally lost himself into audio loops and samples, - a syncopated and measured cut&paste, collage of sounds, and his severe vocals.
Second solo release for Massimo Audia (also guitarist of Satantango), this record collects his bedroom recordings from 2005 to 2008, - a more mature production now, richer and enjoyable than before - a sort of no-wave hysteria line connecting Suicide and a bluesy remix of Devo's dementia (Quicksilver), such so restless that when it's over (or You'll decide it's time it's over) You'll need some silence.
March on Mars - after a burning intro, - is highly contagious and danceable, - as well as Dead Bird, - psychotic and next to be psychedelic, - while Caustic Dance's broken rhythmics would be suitable for a robot dancing.
1988/1989 looks like the possible short circuit of an acoustic guitar, - Captain John has got that kind of cleverness à la Mark E. Smith.
As mr. Audia writes, it's somewhat self-referential, but totally bizzarre and enjoyable.
The below video is not from this record, but it's totally funny.
++++++++
Questo tizio, dal lodigiano, è completamente perso tra loop e campioni audio, - un taglia&cuci sincopato quanto misurato, collage di suoni, e la sua voce grave.
Secondo disco autoprodotto per Massimo Audia (già chitarrista dei Satantango), questo disco contiene tutto il materiale registrato in casa tra il 2005 e il 2008, - una produzione più matura e ricca del precedente capitolo, - una sorta di linea isterica no-wave che collega i Suicide ad un blueseggiante remix della demenza dei Devo (Quicksilver), - praticamente senza mai posa, tant'è che quando è finita (o avrete deciso che è tempo che lo sia), - dopo avrete bisogno di un pò di silenzio.
March on Mars - dopo una bruciante intro, - è altamente contagiosa e ballabile, - come anche Dead Bird, - psicotica e prossima alla psichedelia nel finale, - mentre le ritmiche spezzate di Caustic Dance sono più adatte a far il robot sul dancefloor.
1988/1989 sembra rendere possibile il cortocircuito di una chitarra acustica, - Captain John ha quella sorta di scaltrezza à la Mark E. Smith.
Come scrive nelle note mr. Audia, si tratta di un disco molto autoreferenziale, - ma la sua bizzarria non può che essere di rispetto.
Il video che segue non è estratto dal disco in questione, ma è davvero divertente.
Second solo release for Massimo Audia (also guitarist of Satantango), this record collects his bedroom recordings from 2005 to 2008, - a more mature production now, richer and enjoyable than before - a sort of no-wave hysteria line connecting Suicide and a bluesy remix of Devo's dementia (Quicksilver), such so restless that when it's over (or You'll decide it's time it's over) You'll need some silence.
March on Mars - after a burning intro, - is highly contagious and danceable, - as well as Dead Bird, - psychotic and next to be psychedelic, - while Caustic Dance's broken rhythmics would be suitable for a robot dancing.
1988/1989 looks like the possible short circuit of an acoustic guitar, - Captain John has got that kind of cleverness à la Mark E. Smith.
As mr. Audia writes, it's somewhat self-referential, but totally bizzarre and enjoyable.
The below video is not from this record, but it's totally funny.
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Questo tizio, dal lodigiano, è completamente perso tra loop e campioni audio, - un taglia&cuci sincopato quanto misurato, collage di suoni, e la sua voce grave.
Secondo disco autoprodotto per Massimo Audia (già chitarrista dei Satantango), questo disco contiene tutto il materiale registrato in casa tra il 2005 e il 2008, - una produzione più matura e ricca del precedente capitolo, - una sorta di linea isterica no-wave che collega i Suicide ad un blueseggiante remix della demenza dei Devo (Quicksilver), - praticamente senza mai posa, tant'è che quando è finita (o avrete deciso che è tempo che lo sia), - dopo avrete bisogno di un pò di silenzio.
March on Mars - dopo una bruciante intro, - è altamente contagiosa e ballabile, - come anche Dead Bird, - psicotica e prossima alla psichedelia nel finale, - mentre le ritmiche spezzate di Caustic Dance sono più adatte a far il robot sul dancefloor.
1988/1989 sembra rendere possibile il cortocircuito di una chitarra acustica, - Captain John ha quella sorta di scaltrezza à la Mark E. Smith.
Come scrive nelle note mr. Audia, si tratta di un disco molto autoreferenziale, - ma la sua bizzarria non può che essere di rispetto.
Il video che segue non è estratto dal disco in questione, ma è davvero divertente.
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not yet, probably nobody cares, or nobody cared enough to tell something. Also: nobody reads komakino.
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