Obsessive and experimental, Welles is Massimo Audia's solo bedroom recordings project, - already guitarist in Satantango [read past komareviews].
- Homemade, yet excellent in its unity and quality, - a cradle of
electro cut&paste, guitars, bass, assassin rythmics like if The Residents met Alan Vega meeting Jon Spencer or local Vanvera,
- it is such a rich box of blasting samples, mutating drum beats He
stolen like a kleptomaniac, - drum loops and noises, from space age
lounge music of Come On to the post punk wildness of Shark Hotel, bluesy and alien on The Hemlock, - more hysterics and compulsive with The Thing, more pelvic with Dallas John, double faced in 50 Cent Worth of Electricity. Audia
sings hauting and makes His own thing at His best, - groovy, fool and
hallucinogenic: undeniably worthy a plause, made for a repetitive
listen.
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Welles - Ultimate Dollar Oblivion (11tx cdR, 34'23'' - takemetamars org. 'o5) - Ossessivo e sperimentale, Welles è il progetto solista da camera da letto di Massimo Audia, già chitarrista negli acidi Satantango [leggi passate komarecensioni]. - Fatto in casa, ma cmq eccellente nella sua unità e qualità, - una culla di cut&paste elettronico, chitarre, basso, ritmiche assassine come se i Residents incontrassero Alan Vega e Jon Spencer o senza fare troppi km, Vanvera, - un belcalderone ricco di campioni esplosivi, beat mutanti rubati qua e là come un cleptomane, - loop di batteria e noise, dall'aria space age lounge di Come On alla volta selvaggia post-punk di Shark Hotel, - blues alieno su The Hemlock, - poi più isterico e compulsivo con The Thing, persino più pelvico con Dallas John, e douple face in 50 Cent Worth of Electricity. Audia canta con veemenza e riesce a farsi rispettare, - la Musica è accattivante, folle e allucinogena, - innegabile un plauso, - un disco buono per il tasto repeat.
mp3: myspace/wellesmars
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Welles - Ultimate Dollar Oblivion (11tx cdR, 34'23'' - takemetamars org. 'o5) - Ossessivo e sperimentale, Welles è il progetto solista da camera da letto di Massimo Audia, già chitarrista negli acidi Satantango [leggi passate komarecensioni]. - Fatto in casa, ma cmq eccellente nella sua unità e qualità, - una culla di cut&paste elettronico, chitarre, basso, ritmiche assassine come se i Residents incontrassero Alan Vega e Jon Spencer o senza fare troppi km, Vanvera, - un belcalderone ricco di campioni esplosivi, beat mutanti rubati qua e là come un cleptomane, - loop di batteria e noise, dall'aria space age lounge di Come On alla volta selvaggia post-punk di Shark Hotel, - blues alieno su The Hemlock, - poi più isterico e compulsivo con The Thing, persino più pelvico con Dallas John, e douple face in 50 Cent Worth of Electricity. Audia canta con veemenza e riesce a farsi rispettare, - la Musica è accattivante, folle e allucinogena, - innegabile un plauso, - un disco buono per il tasto repeat.
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