Lili Refrain finally releases Her label debut album via two indies, Three Legged Cat and Trips und Träume, two years after the excellent self-produced and self-titled disc.
Named the new record after Her beloved telecaster six-string, "9" is a collection of recurring cycles, an excercise of cathartic and bewitching hypnosis, spelled through and incipit, invocation and imitatio - a balance of metal know-how (Insultura, Ictus, - where Imitatio recalls me the instrumental rides of The God Machine), post-rock (Illubia) and esoteric eclecticism (Illubia, Invernalia - a track mixing mysticism and the nursery melody of Fra' Martino Campanaro, meant as a sort of primitive vocal proto-loop), applied through Her own rules of loop-station and delay/echo pedals.
And there's a sort of willing or less numerology referring to the number 9 here: each song's name starts with "I", whose roman sum is 9, the first CD print is of 333 copies, - and She suggested me that the greek muses were 9, too.
Anyway, the tracklist is drumless, often instrumental, - just layers of guitar over guitar, - a continuous obscure crescendo, with weird parenthesis paying a tribute to Concrete, Albéniz, and to the Godfather's theme.
And when She's singing, it's like the encounter of a syren and an opera singer, - sharing a mere invocation to the Apocalypse (Imperativa, - as well as the whispered '9' in Incipit, slowly pronunced and doubled in different languages and reverbs), somehow sha(wo)man.
I would tag this record as esoteric, - She named Her style as guitar shippinghead, - i think She gets the point, - it's a one-girl orchestra, - this record is a vehicle of guitar riffing and female spell, - totally mesmerising.
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Lili Refrain finalmente pubblica il Suo album di debutto su etichetta, anzi, su due, - la Three Legged Cat e la Trips und Träume,- due anni dopo il già eccellente esordio autoprodotto.
Una nuova collezione di tracce, a titolo "9", in onore al nome della di Lei telecaster, - si tratta di un insieme di cicli ricorrenti, un esercizio di ipnosi catartica e ammaliatrice, - scandita attraverso un incipit, un'invocazione e l'imitatio, - un equilibrio di know-how metal (Insultura, Ictus, - dove Imitatio mi richiama alla mente le cavalcate strumentali di The God Machine), post-rock (Illubia) ed eclettismo esoterico (Illubia, Invernalia - questa, una traccia che dosa misticismo e la filastrocca di Fra' Martino Campanaro, intesa come una sorta di primitivo proto-loop vocale), - il tutto applicato attraverso le Sue regole di loop-station e pedali delay/eco.
E c'è questa sorta di numerologia voluta o meno poi, che richiama sempre il numero 9: ogni canzone inizia con la lettera "I", la cui somma romana è 9, - la prima tiratura è di 333 copie, e - come mi suggerisce Lei, - le muse greche sono 9.
Canzoni senza batteria, spesso strumentali, - giusto livelli di chitarra su chitarra, un continuo ed oscuro crescendo, con bizzarre parentesi che pagano tributi a Concrete, Albéniz, e al tema di the Godfather.
E quando Lili canta, - è quasi l'incontro di una sirena e una cantante lirica, - coinvolte in una mera invocazione all'Apocalisse (Imperativa, - come anche il sussurrare la parola/numero 9, lentamente, in diverse lingue e riverberi), spesso sciamanica.
Definirei questo un disco esoterico, - ma dire che il nome per il genere che ha scelto Lili per la sua produzione sia più appropriato, guitar shippinghead, una totale riprogrammazione mentale operata attraverso la chitarra, - è l'orchestra di una sola ragazza, in un disco che veicola guitar riffing e incantesimo muliebre, - pienamente mesmerico.
Named the new record after Her beloved telecaster six-string, "9" is a collection of recurring cycles, an excercise of cathartic and bewitching hypnosis, spelled through and incipit, invocation and imitatio - a balance of metal know-how (Insultura, Ictus, - where Imitatio recalls me the instrumental rides of The God Machine), post-rock (Illubia) and esoteric eclecticism (Illubia, Invernalia - a track mixing mysticism and the nursery melody of Fra' Martino Campanaro, meant as a sort of primitive vocal proto-loop), applied through Her own rules of loop-station and delay/echo pedals.
And there's a sort of willing or less numerology referring to the number 9 here: each song's name starts with "I", whose roman sum is 9, the first CD print is of 333 copies, - and She suggested me that the greek muses were 9, too.
Anyway, the tracklist is drumless, often instrumental, - just layers of guitar over guitar, - a continuous obscure crescendo, with weird parenthesis paying a tribute to Concrete, Albéniz, and to the Godfather's theme.
And when She's singing, it's like the encounter of a syren and an opera singer, - sharing a mere invocation to the Apocalypse (Imperativa, - as well as the whispered '9' in Incipit, slowly pronunced and doubled in different languages and reverbs), somehow sha(wo)man.
I would tag this record as esoteric, - She named Her style as guitar shippinghead, - i think She gets the point, - it's a one-girl orchestra, - this record is a vehicle of guitar riffing and female spell, - totally mesmerising.
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Lili Refrain finalmente pubblica il Suo album di debutto su etichetta, anzi, su due, - la Three Legged Cat e la Trips und Träume,- due anni dopo il già eccellente esordio autoprodotto.
Una nuova collezione di tracce, a titolo "9", in onore al nome della di Lei telecaster, - si tratta di un insieme di cicli ricorrenti, un esercizio di ipnosi catartica e ammaliatrice, - scandita attraverso un incipit, un'invocazione e l'imitatio, - un equilibrio di know-how metal (Insultura, Ictus, - dove Imitatio mi richiama alla mente le cavalcate strumentali di The God Machine), post-rock (Illubia) ed eclettismo esoterico (Illubia, Invernalia - questa, una traccia che dosa misticismo e la filastrocca di Fra' Martino Campanaro, intesa come una sorta di primitivo proto-loop vocale), - il tutto applicato attraverso le Sue regole di loop-station e pedali delay/eco.
E c'è questa sorta di numerologia voluta o meno poi, che richiama sempre il numero 9: ogni canzone inizia con la lettera "I", la cui somma romana è 9, - la prima tiratura è di 333 copie, e - come mi suggerisce Lei, - le muse greche sono 9.
Canzoni senza batteria, spesso strumentali, - giusto livelli di chitarra su chitarra, un continuo ed oscuro crescendo, con bizzarre parentesi che pagano tributi a Concrete, Albéniz, e al tema di the Godfather.
E quando Lili canta, - è quasi l'incontro di una sirena e una cantante lirica, - coinvolte in una mera invocazione all'Apocalisse (Imperativa, - come anche il sussurrare la parola/numero 9, lentamente, in diverse lingue e riverberi), spesso sciamanica.
Definirei questo un disco esoterico, - ma dire che il nome per il genere che ha scelto Lili per la sua produzione sia più appropriato, guitar shippinghead, una totale riprogrammazione mentale operata attraverso la chitarra, - è l'orchestra di una sola ragazza, in un disco che veicola guitar riffing e incantesimo muliebre, - pienamente mesmerico.
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