The Beirut
In a place without name
(10tx vinyl LP incl. CD, 33'42'' - Wild Love rec 2010)
| pall youhideme
I think that if You're into Fugazi, Unwound and the early post-rock wave, The Beirut will make Your day.
In a place without name, recorded by Sacha Tilotta and mastered by Bob Weston, comes after years since the Band's debut on the defunct Psychotica rec: it was worth the wait, - such it sounds genuinely late 80s, early 90s, - a perfect dosage of angular bass lines, dry distortion on guitars, cyclical excellent drumming, plus an attitude for a rancid, melancholic blow.
Okay, maybe actually nobody was waiting for a new record by The Beirut, - but, so what, - silently They finally released 'the' record. That one You can be proud of, for a life time.
I think there's oxygen in Their style, - not slavish or soulless as most of current Bands musically referring this kind of scenario, - maybe also thanks to Vinx' coarse vocals, full of nervous bitterness and disenchantment (Long Times).
Tracks like Sooner Or Later, Noisy Air Conditioner, Despair Or Delight (perfect work on the hi-hat), the album's track In A Place Without Name, - these have got a sort of incendiary catharsi, making your heart beating faster (Forget it): well-constructed, a memorable spleen often culminating in a poignant final attack.
A triangle of introspective energy, i long to see Them performing live.
||||||||||||||||||||
Credo che se mangiate pane e Fugazi, spalmato di Unwound e prima ondata post-rock, i The Beirut daranno l'oro in bocca al Vostro mattino.
In a place without name, registrato da Sacha Tilotta e masterizzato Bob Weston, arriva dopo anni dal debutto della Band sulla defunta Psychotica rec: l'attesa ha portato i suoi frutti, tanto genuino suona il disco di tardo 80s e inizio 90s, - un perfetto dosaggio di basso angolare, distorsioni secche su chitarre, eccellenti percussioni cicliche, più un'attitudine per del sano rancido tiro.
Okay, magari in verità nessuno stava lí a chiedersi quando questo disco sarebbe uscito, - ma che importa, - zitti zitti i nostri hanno pubblicato 'il' disco, quello per cui una Band può restar fiera per il resto della vita.
Sono convinto ci sia ossigeno nel Loro stile, - mai pedissequo o senz'anima, - problema comune ai più che fanno riferimento a questo scenario, - forse anche grazie alla voce ruvida di Vinx, piena di nervosa amarezza e disincanto (Long Times).
Tracce quali Sooner Or Later, Noisy Air Conditioner, Despair Or Delight (perfetto gioco sul charleston), la traccia che dà titolo all'album In A Place Without Name, - queste hanno una sorta di catarsi incendiaria, che fanno battere il cuore più velocemente (Forget it): ben costruite, uno spleen memorabile che spesso culmina in un finale attacco toccante.
Un triangolo di energia introspettiva, - spero di vederLi su palco al più presto.
***
Note: Personally the below video is a little poor in the execution, the idea is good, but it's clearly a low-budget shot; plus, the audio track is not that qualitative, - anyway, i wish we can invest more money on indies in Italy, so, support the Band! // Nota: Personalmente trovo che il video a seguire sia un pò povero nell'esecuzione, - l'idea buona, ma chiaramente è nei limiti di un budget basso, in più la traccia audio fa perdere alla canzone la qualità della produzione dei suoni.. questo non per cag*r* il caz*o, ma perchè mi piacerebbe che si potesse investire più denaro nei cosiddetti 'indie'-pendenti.. è un circolo vizioso.. prima o poi se ne uscirà.
In a place without name, recorded by Sacha Tilotta and mastered by Bob Weston, comes after years since the Band's debut on the defunct Psychotica rec: it was worth the wait, - such it sounds genuinely late 80s, early 90s, - a perfect dosage of angular bass lines, dry distortion on guitars, cyclical excellent drumming, plus an attitude for a rancid, melancholic blow.
Okay, maybe actually nobody was waiting for a new record by The Beirut, - but, so what, - silently They finally released 'the' record. That one You can be proud of, for a life time.
I think there's oxygen in Their style, - not slavish or soulless as most of current Bands musically referring this kind of scenario, - maybe also thanks to Vinx' coarse vocals, full of nervous bitterness and disenchantment (Long Times).
Tracks like Sooner Or Later, Noisy Air Conditioner, Despair Or Delight (perfect work on the hi-hat), the album's track In A Place Without Name, - these have got a sort of incendiary catharsi, making your heart beating faster (Forget it): well-constructed, a memorable spleen often culminating in a poignant final attack.
A triangle of introspective energy, i long to see Them performing live.
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Credo che se mangiate pane e Fugazi, spalmato di Unwound e prima ondata post-rock, i The Beirut daranno l'oro in bocca al Vostro mattino.
In a place without name, registrato da Sacha Tilotta e masterizzato Bob Weston, arriva dopo anni dal debutto della Band sulla defunta Psychotica rec: l'attesa ha portato i suoi frutti, tanto genuino suona il disco di tardo 80s e inizio 90s, - un perfetto dosaggio di basso angolare, distorsioni secche su chitarre, eccellenti percussioni cicliche, più un'attitudine per del sano rancido tiro.
Okay, magari in verità nessuno stava lí a chiedersi quando questo disco sarebbe uscito, - ma che importa, - zitti zitti i nostri hanno pubblicato 'il' disco, quello per cui una Band può restar fiera per il resto della vita.
Sono convinto ci sia ossigeno nel Loro stile, - mai pedissequo o senz'anima, - problema comune ai più che fanno riferimento a questo scenario, - forse anche grazie alla voce ruvida di Vinx, piena di nervosa amarezza e disincanto (Long Times).
Tracce quali Sooner Or Later, Noisy Air Conditioner, Despair Or Delight (perfetto gioco sul charleston), la traccia che dà titolo all'album In A Place Without Name, - queste hanno una sorta di catarsi incendiaria, che fanno battere il cuore più velocemente (Forget it): ben costruite, uno spleen memorabile che spesso culmina in un finale attacco toccante.
Un triangolo di energia introspettiva, - spero di vederLi su palco al più presto.
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Note: Personally the below video is a little poor in the execution, the idea is good, but it's clearly a low-budget shot; plus, the audio track is not that qualitative, - anyway, i wish we can invest more money on indies in Italy, so, support the Band! // Nota: Personalmente trovo che il video a seguire sia un pò povero nell'esecuzione, - l'idea buona, ma chiaramente è nei limiti di un budget basso, in più la traccia audio fa perdere alla canzone la qualità della produzione dei suoni.. questo non per cag*r* il caz*o, ma perchè mi piacerebbe che si potesse investire più denaro nei cosiddetti 'indie'-pendenti.. è un circolo vizioso.. prima o poi se ne uscirà.
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