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Massimo Volume

w/ Ners + The Bizzarre Collection + Telemark

https://www.inkoma.com/k/2944

Roma, live @ Init, 29 Aprile 2010

 | federico immigrato e rifugiato
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Assieme ai Fugazi, i Massimo Volume, sono uno dei gruppi che ha segnato di più in assoluto i miei ascolti negli anni novanta.
Solo la povertà economica, il disagio giovanile e varie questioni di armi, acciaio e malattie hanno fatto sí che li perdessi scientificamente tutte le volte che sono venuti a Roma. Con l'andare del tempo l'antica passione integralista dei tempi adolescenziali nei loro confronti si stava via via trasformando in una sorta di rimpianto senile, molesto e irascibile come quello di Abraham Simpson quando gli levano Matlock. Se avessi perso il gruppo di Bologna anche lo scorso 29 Aprile probabilmente sarei andato da Pizza EXpress a vivere gli ultimi istanti di quella che da allora in poi avrei chiamato la mia vita precedente con uno stereo e una misera collezione di cd.
Non so che tipo di accoglienza hanno ricevuto i nostri nelle altre date che hanno fatto seguito alla reunion che prosegue ormai da più di un annetto. Lungo i Bordi dell'Init, già alle 10 e 15 però c'era una discreta fila e l'altissima percentuale di ragazze bellissime e con un look curato che di solito si può ammirare alle venue di Devendra Banhart o delle Cocorosie, mi fa riflettere anche sull'effetto incredibilmente sensuale di molti testi di Mimí, a cui sinceramente da maschio bianco caucasico chiuso nella mia cameretta ad ascoltare Jim Carroll non avevo mai pensato.
Verso le undici, quando riesco ad entrare i Ners sono sul palco, ma è ancora il soundcheck. A questo punto, mi convinco autisticamente che sia solo per colpa loro il ritardo di tutta la scaletta. Ammetto che la maglietta di rocktv del bassista mi indispettisce alquanto. Non so, più che ai Massimo Volume mi sembra che questi stiano pensando di aprire proprio ai Settevite di Galliani jr. OK, il loro genere non è più il mio da 25 anni ormai, ma i 'grazieeeeeeeeehh' e gli incoraggiamenti a battere le mani mi fanno venir voglia di uscire e non rientrare per almeno mezz'ora.
Sono il primo a sostenere i contest e quello che cazzo vi pare, ma se poi il gruppo headliner deve poi cominciare a mezzanotte ho l'impressione che la cosa sia un pò un sacrificio per tutti.
Rientro che i Bizzarre Collection da milano stanno finendo. Sono su fridge records e per qualche secondo mi hanno ricordato i Friends of Dean Martinez, prometto anche al buon Paolo di recensirli in futuro.
Quando è il turno dei Massimo Volume l'Init mi sembra pieno.
Si comincia con i pezzi di Privè, dalle parti di 'Seychelles '81' o forse mi sbaglio. Dal vivo la forza evocativa di Mimí nel catapultarti nelle dimensioni ossute e parallele delle sue storie è impressionante.
E' come se mi ritrovassi in un tratto nella foto di una rivista di karate con il particolare delle corna di un toro per terra, ma giuro che non sono stato io. Riprendo contatto con la realtà e la scaletta intorno a 'Il tempo scorre lungo i bordi' da Lungo i bordi, forse uno dei miei dischi preferiti in assoluto.
Nella prima parte del set, il gruppo si mantiene su sonorità più lente e mi dicono che testino anche alcuni pezzi nuovi di zecca come La bellezza violata, Tra la sabbia dell'oceano, Invito al massacro, Litio, Vasco de Gama, Coney Island. Mi fido e mi piacciono. Ad un certo punto Mimí lascia pure il basso al Pilia e comincia a sfidare apertamente il microfono con l'aria del più rude e burrascoso personaggio di Carver. L'atmosfera si fa tesissima e loro ci tramortiscono con In nome di dio e Stanze.
Quando spingono su ritmi più serrati la loro potenza è disumana.
Poi c'è il bis. Ed è' chiaro che

Quello che vedo
è un sole che scende
e diventa sangue
Tu, nella Kadett verde di Vittoria
con tutta la mia collezione di dischi cacciata dietro
aspetti me
che immergo le mani fino ai polsi nel fango
per ripartire diretti
non so dove


Concerto dell'anno.
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Feedback:

 federico writes:
ah nel corso del concerto abbiamo appreso dell'inizio della campagna di sostentamento di radio città aperta dato che il governo ha tagliato i rimborsi alle radio finora previsti dalla legge per l’editoria. massima solidarietà
(04/05/2010 14:06:00 - ip: 79.19....)
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