La mia serata al pigneto comincia presto. Al Fanfulla 101 arrivo per la classica ora dell'aperitivo... il tempo giusto per bermi il traffico di punta capitolino con la mia vespa prima... e saziarmi del veloce sound check dei Trigemino poi... per finire con la classica compilation di birre che al solo nome compilation rabbrividirebbero i ragazzi di Soul Kitchen che ci terranno compagnia nel proseguo della serata post concerto.
A scanso di equivoci devo subito scrivere prima di entrare nel vivo dello spettacolo dal vivo che io i Trigemino li conosco bene … e proprio per questo li amo… perché, oltre a tutto quello che ci ho vissuto e vivo assieme che qui non conta, loro sono proprio come il nervo da cui hanno preso il nome … se si infiammano sono cazzi sonori.
Dopo aver riempito lo stomaco anche con qualcosa di solido mi riaffaccio dalle parti del Fanfulla e noto con piacere che la situazione si sta scaldando … incomincia ad allinearsi una piccola fila per il tesseramento dei non soci al circolo arci … purtroppo non sono socio neanche io e mi godo l'inizio del concerto da dietro il plexiglas che mi separa dallo spettacolo vero e proprio; questione di redundancy. Appena entro in sintonia con il Fanfulla noto con piacere che il numero di quelli che mi hanno preceduto è già abbastanza per ritenersi soddisfatti senza contare quelli che mi seguiranno...l'occhio viene subito catturato dal palco dove il basso, chitarra e batteria di questo trio ha iniziato il suo viaggio cosmico... Spinoza sembra un santone monderno con la sua t-shirt Moto Guzzi … Tiburzio fa l'amore con la chitarra stretto nella sua camicetta monocolore … Messico nonostante la maglietta dei Black Sabbath sembra aver messo i cuscinetti alle bacchette e sfiora piatti e casse con libidinosi tocchi … a guardarli singolarmente sembrano tre presi per strada al volo e messi sul palco … li amo anche per questo … loro invece questa sera sono una cosa sola più del solito e sulle note di the chase il mio sguardo viene rapito dagli effetti visivi curati da Omoklasta … un continuo inseguimento di immagini e suoni che ti rapiscono dal pianeta terra. La platea si scalda forse anche per la viziosa vicinanza con il bancone … con Occlodued escape i Trigemino sono un assolo infinito ed interminabile come mi suggerisce l'immancabile dei presenti. Poi il trio sul palco ci sorprende tutti con Randevouz in balera, pezzo nuovo che farà parte del loro primo album prossimo di uscita, e mi catapulta nello spazio sensoriale con shuffed thoughts per svegliarmi bruscamente all'attacco di strip life, che mi fa subito venire in mente che certi talenti annoiano … perché chi se la sente troppo calda… stufa, sembra che anche la platea gradisca… per fortuna incomincia a fare caldo e ci siamo spogliati anche di questo. I Trigemino ci lasciano con Simply another day... dopo una cinquantina di minuti scarsi... ma pieni di appagamento … al punto tale che la platea vorrebbe averne ancora un po' … l'unica a non essere d'accordo potrebbe essere la signora del terzo piano … e allora semplicemente un altro giorno … quello del prossimo concerto.
Calato il sipario sul palco entrano in scena le accurate selezioni viniliche della ditta Soul Kitchen… la platea apprezza … io mi godo un po' i Trigemino per quello che qui non conta… poi sento Ruth Brown e me la abballo tutta … perché questa sera è stata speciale … come quando sembri venire da un'altra galassia.
Freddie Koratella (Dead Music dj-set)
Feedback:
not yet, probably nobody cares, or nobody cared enough to tell something. Also: nobody reads komakino.
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