FAN! FUN!
Tra fanzine ed editoria indipendente
25 Giugno - 11 Luglio 2010, Spazio Gerra, Reggio Emilia
| pall youhideme
Mi ricordo il giorno in cui scrissi il 'comunicato d'intenti' del numero zero di komakino, e le belle speranze di allora, con la ingenua prima speranza che la cartuccia della mia stampante potesse riprodurre all'infinito il primo bollettone a nome komakino.
Non intendo dire che io ricordi se era un giovedí o una domenica, - ma, mi riferisco invece a quella scintilla che allora mi scosse e partorí komakino fanzine su carta.
Una sorta di afflato di ostinata propensione alla selezione naturale e relativa preservazione di ciò che mi nutriva musicalmente tramite le orecchie, e molto del resto di ciò che sentivo bisogno di vomitare fuori dalla mia mente verso il vuoto piuttosto che al muro.
Risoltosi poi il mistero della durata effimera della cartuccia in sè (il numero zero di komakino mi costò due cartucce di nero per nemmeno 100 copie, credo), ho altalenato copisterie capitoline e altre qua e là per l'italia, e ogni volta il malcapitato 'fotocopistatore' di turno mi chiedeva 'ma che cos'è? - è un catalogo?'.
Uno mi chiese una volta se ero un testimone di geova.
Perchè all'alba dei tempi, le fotocopiatrici le avevano principalmente solo le cartolerie, - e generalmente il 'cartolaio' di turno non aveva esattamente un know-how che andasse oltre l'on/off, stampa x copie. I più scaltri rimorchiavano al bar le sbarbine vantando di saper fare fronte retro.
Cmq no, non ero un testimone di geova, ma ricordo distintamente il puzzo del toner nei polmoni mentre il sopra citato fotocopistatore di turno mi abbandonava infine in solitudine a fotocopiare ("tanto oramai sai come si fa no? anzi, oramai lo sai meglio di me").
E poi c'era la questione della pinzatura: sí, perchè le fotocopiatrici di allora, mica pinzavano un A4 dopo averlo piegato in due e impaginato.. e quindi dai a sviluppare tecniche per pinzare al centro del foglio senza rovinarlo.. insomma, camera mia era una piccola tipografia, la tipografia di una fanzine chiamata komakino.
Ricordo un vecchino, a Roma, in una tipografia a S. Paolo, che ebbe la malaugurata idea promozionale di offrire la pinzatura GRATIS: quel giorno feci far stampare 400 copie di komakino, cioè 3 o 4 fogli A4 fronte retro.. e mica, come oggi, ci si poteva presentare con una chiavetta usb (ma nemmeno con un floppy, figuriamoci) e dare il file.. no, prima dovevi stampare a casa, ogni facciata un foglio (perchè se stampavi fronte/retro, poi rischiavi che la lampada della fotocopiatrice di turno fosse troppo forte e stampasse anche il retro del foglio), quindi per ottenere 12 facciate erano 6 fogli A4 ognuno con pagine per stampa, poi portare le matrici in fotocopisteria, e ogni santa satanica volta, spiegare al fotocopistatore come cristo si doveva fare affinchè le pagine non uscissero stampate capovolte, e come fare affinchè dietro la facciata delle pgg 1-12 ci dovessero essere la 2-11.
Insomma, tornando al vecchino che pinzò a mano tutto gratis.. quando tornai a ritirare il pacco di komakini, credo fosse un caldo giorno di luglio che lui non avrà dimenticato per molto tempo.. tutto sudato, ora in canotta, mi disse 'eh, sono tante.. eh'.
Mai avuto la pretesa di aver inventato nulla, - anzi, komakino ho pensato di crearla dopo esser diventato assiduo lettore di tante fanzine dell'epoca, - che anzi, non mancavo di citare e recensire, - ce n'erano di ottime (Equilibrio Precario!!), alcune scritte a macchina, altre pure a mano!, - io ho cominciato direttamente scrivendole al pc.
C'era molto odore di underground in questo piccolo passaparola, - più lettori che copie di komakino, - alcuni negozi di dischi mi scrivevano offrendomi uno spazio per mettere a disposizione le varie uscite, - ricordo un ragazzo che mi giurava che lui la rifotocopiava e distribuiva per conto suo.. insomma, spesso le fanzine giravano di mano in mano una volta lette, come dire, - non si buttava mai una fanzine, - o almeno io l'ho sempre pensata cosí. Ancora oggi molte le tengo dopo oltre 10 anni.
Ah non l'ho detto, - ma komakino fanzine era gratis. Come dovrebbe esserlo la Musica e il pensiero. Chiedevo giusto mille lire per la spedizione, o che mi si inviasse direttamente il francobollo. Altri tempi.
Oggi, almeno per quanto mi riguarda, non ho più motivo di stampare. Non ho soldi per finanziare la cosa, nè tempo - perchè ci vuole tempo - per stare ad impaginare e in contemporanea scrivere su internet. Internet è la nuova carta, per quanto mi riguarda. Anzi, la nuova fotocopiatrice fronte retro col fissante - quello buono - per l'inchiostro.
E gli alberi poi stanno finendo. Sarebbe bello poter stampare una fanzine su carta riciclata.
Tutto questo cappello per dire che a Reggio Emilia, da domani all'11 luglio, la zine Youthless cura una mostra sul mondo diy delle fanzine, dal passato al presente, e che in teoria, ci sarebbe dovuto essere pure qualche copia di vecchi komakini, ma dato che sono stato in vacanza le scorse due settimane, ho letto il loro invito troppo tardi.. ma se avete voglia di scaricarvi un ghiotto PDF del numero 6, 1999, lo trovate qui inkoma/k6.pdf.
Invece, dal comunicato stampa:
"Nella mostra “FAN! FUN! – Tra fanzine ed editoria indipendente” Youthless
Fanzine, free press di musica e arte attiva dal 2006, in collaborazione con l'
Assessorato alla Cultura di Reggio Emilia, aprirà un piccolo squarcio su un
Forza! Vi aspettiamo!"
Non intendo dire che io ricordi se era un giovedí o una domenica, - ma, mi riferisco invece a quella scintilla che allora mi scosse e partorí komakino fanzine su carta.
Una sorta di afflato di ostinata propensione alla selezione naturale e relativa preservazione di ciò che mi nutriva musicalmente tramite le orecchie, e molto del resto di ciò che sentivo bisogno di vomitare fuori dalla mia mente verso il vuoto piuttosto che al muro.
Risoltosi poi il mistero della durata effimera della cartuccia in sè (il numero zero di komakino mi costò due cartucce di nero per nemmeno 100 copie, credo), ho altalenato copisterie capitoline e altre qua e là per l'italia, e ogni volta il malcapitato 'fotocopistatore' di turno mi chiedeva 'ma che cos'è? - è un catalogo?'.
Uno mi chiese una volta se ero un testimone di geova.
Perchè all'alba dei tempi, le fotocopiatrici le avevano principalmente solo le cartolerie, - e generalmente il 'cartolaio' di turno non aveva esattamente un know-how che andasse oltre l'on/off, stampa x copie. I più scaltri rimorchiavano al bar le sbarbine vantando di saper fare fronte retro.
Cmq no, non ero un testimone di geova, ma ricordo distintamente il puzzo del toner nei polmoni mentre il sopra citato fotocopistatore di turno mi abbandonava infine in solitudine a fotocopiare ("tanto oramai sai come si fa no? anzi, oramai lo sai meglio di me").
E poi c'era la questione della pinzatura: sí, perchè le fotocopiatrici di allora, mica pinzavano un A4 dopo averlo piegato in due e impaginato.. e quindi dai a sviluppare tecniche per pinzare al centro del foglio senza rovinarlo.. insomma, camera mia era una piccola tipografia, la tipografia di una fanzine chiamata komakino.
Ricordo un vecchino, a Roma, in una tipografia a S. Paolo, che ebbe la malaugurata idea promozionale di offrire la pinzatura GRATIS: quel giorno feci far stampare 400 copie di komakino, cioè 3 o 4 fogli A4 fronte retro.. e mica, come oggi, ci si poteva presentare con una chiavetta usb (ma nemmeno con un floppy, figuriamoci) e dare il file.. no, prima dovevi stampare a casa, ogni facciata un foglio (perchè se stampavi fronte/retro, poi rischiavi che la lampada della fotocopiatrice di turno fosse troppo forte e stampasse anche il retro del foglio), quindi per ottenere 12 facciate erano 6 fogli A4 ognuno con pagine per stampa, poi portare le matrici in fotocopisteria, e ogni santa satanica volta, spiegare al fotocopistatore come cristo si doveva fare affinchè le pagine non uscissero stampate capovolte, e come fare affinchè dietro la facciata delle pgg 1-12 ci dovessero essere la 2-11.
Insomma, tornando al vecchino che pinzò a mano tutto gratis.. quando tornai a ritirare il pacco di komakini, credo fosse un caldo giorno di luglio che lui non avrà dimenticato per molto tempo.. tutto sudato, ora in canotta, mi disse 'eh, sono tante.. eh'.
Mai avuto la pretesa di aver inventato nulla, - anzi, komakino ho pensato di crearla dopo esser diventato assiduo lettore di tante fanzine dell'epoca, - che anzi, non mancavo di citare e recensire, - ce n'erano di ottime (Equilibrio Precario!!), alcune scritte a macchina, altre pure a mano!, - io ho cominciato direttamente scrivendole al pc.
C'era molto odore di underground in questo piccolo passaparola, - più lettori che copie di komakino, - alcuni negozi di dischi mi scrivevano offrendomi uno spazio per mettere a disposizione le varie uscite, - ricordo un ragazzo che mi giurava che lui la rifotocopiava e distribuiva per conto suo.. insomma, spesso le fanzine giravano di mano in mano una volta lette, come dire, - non si buttava mai una fanzine, - o almeno io l'ho sempre pensata cosí. Ancora oggi molte le tengo dopo oltre 10 anni.
Ah non l'ho detto, - ma komakino fanzine era gratis. Come dovrebbe esserlo la Musica e il pensiero. Chiedevo giusto mille lire per la spedizione, o che mi si inviasse direttamente il francobollo. Altri tempi.
Oggi, almeno per quanto mi riguarda, non ho più motivo di stampare. Non ho soldi per finanziare la cosa, nè tempo - perchè ci vuole tempo - per stare ad impaginare e in contemporanea scrivere su internet. Internet è la nuova carta, per quanto mi riguarda. Anzi, la nuova fotocopiatrice fronte retro col fissante - quello buono - per l'inchiostro.
E gli alberi poi stanno finendo. Sarebbe bello poter stampare una fanzine su carta riciclata.
Tutto questo cappello per dire che a Reggio Emilia, da domani all'11 luglio, la zine Youthless cura una mostra sul mondo diy delle fanzine, dal passato al presente, e che in teoria, ci sarebbe dovuto essere pure qualche copia di vecchi komakini, ma dato che sono stato in vacanza le scorse due settimane, ho letto il loro invito troppo tardi.. ma se avete voglia di scaricarvi un ghiotto PDF del numero 6, 1999, lo trovate qui inkoma/k6.pdf.
Invece, dal comunicato stampa:
"Nella mostra “FAN! FUN! – Tra fanzine ed editoria indipendente” Youthless
Fanzine, free press di musica e arte attiva dal 2006, in collaborazione con l'
Assessorato alla Cultura di Reggio Emilia, aprirà un piccolo squarcio su un
mondo tanto vasto quanto in disuso, ma attivo più che mai, come quello
dell'
editoria indipendente e della libertà di stampa.
L'esposizione comprenderà cenni storici sulla nascita delle prime Free Press,
meglio conosciute come fanzine (fusione di fan e magazine), materiale
espositivo di varia natura (dall'illustrazione alla parola stampata), il tutto
corredato da concerti, dj set, proiezioni di film, live painting e dibattiti
nelle giornate inaugurali di Venerdí 25 e Sabato 26 Giugno.
Youthless Fanzine esporrà alcune uscite della propria testata, dando largo
spazio a giovani artisti (Alessandro Baronciani, Ester Grossi, Pier
Lanzillotta, Luca Lumaca, Alessandro Vitti) che si muovono tra illustrazione,
grafica e pittura e che hanno realizzato la prima pagina di copertina.
Inaugurazione venerdí 25 giugno alle ore 21.00 con la performance live del duo
elettronico SCHONWALD, band capitanata da Alessandra Gismondi (Pitch e
Vessel).
Sabato 26, a partire dalle 18, l'artista Alessandro Baronciani dipingerà una
parete dello Spazio Gerra, a seguire dibattito sulla libertà di stampa e l'
editoria indipendente con Martina Testa (caporedattrice della casa editrice
Minimum Fax), Paolo Bardelli (giornalista e membro di Kalporz Webzine). Alle
21.30 proiezione dei video realizzati da Luca Lumaca e del film documentario
“All tomorrow's Parties”.
Un'occasione per visionare fanzine storiche come Bomp, Ugly Things, Sonic
Death, Maximum rock'n'roll, Flipside e molto altro ancora.
Inoltre verrà allestito uno spazio libero per chiunque sia interessato ad
esporre le proprie fotografie, dipinti, disegni, racconti…Il materiale potrà
essere attaccato direttamente ad una parete ad hoc e, alla conclusione della
mostra, si realizzerà una speciale fanzine che raccoglierà tutto il materiale
pervenuto.
editoria indipendente e della libertà di stampa.
L'esposizione comprenderà cenni storici sulla nascita delle prime Free Press,
meglio conosciute come fanzine (fusione di fan e magazine), materiale
espositivo di varia natura (dall'illustrazione alla parola stampata), il tutto
corredato da concerti, dj set, proiezioni di film, live painting e dibattiti
nelle giornate inaugurali di Venerdí 25 e Sabato 26 Giugno.
Youthless Fanzine esporrà alcune uscite della propria testata, dando largo
spazio a giovani artisti (Alessandro Baronciani, Ester Grossi, Pier
Lanzillotta, Luca Lumaca, Alessandro Vitti) che si muovono tra illustrazione,
grafica e pittura e che hanno realizzato la prima pagina di copertina.
Inaugurazione venerdí 25 giugno alle ore 21.00 con la performance live del duo
elettronico SCHONWALD, band capitanata da Alessandra Gismondi (Pitch e
Vessel).
Sabato 26, a partire dalle 18, l'artista Alessandro Baronciani dipingerà una
parete dello Spazio Gerra, a seguire dibattito sulla libertà di stampa e l'
editoria indipendente con Martina Testa (caporedattrice della casa editrice
Minimum Fax), Paolo Bardelli (giornalista e membro di Kalporz Webzine). Alle
21.30 proiezione dei video realizzati da Luca Lumaca e del film documentario
“All tomorrow's Parties”.
Un'occasione per visionare fanzine storiche come Bomp, Ugly Things, Sonic
Death, Maximum rock'n'roll, Flipside e molto altro ancora.
Inoltre verrà allestito uno spazio libero per chiunque sia interessato ad
esporre le proprie fotografie, dipinti, disegni, racconti…Il materiale potrà
essere attaccato direttamente ad una parete ad hoc e, alla conclusione della
mostra, si realizzerà una speciale fanzine che raccoglierà tutto il materiale
pervenuto.
Forza! Vi aspettiamo!"
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