“Tumba Swing es una publicacion de Ilustracion e Historieta de periodicidad indeterminada, dirigida por Don Rogelio J. Va acompañada de un proyecto musical monobanda de estética sonora (trash chatarra blues).”
Per capire l'essenza di Tumba Swing bisogna tradurre questa frase di presentazione scritta nel poster interno del suo EP. Con l'avvento globale dei social network basta pubblicare on-line qualsiasi cazzata per sentirsi “artista” e spacciarsi come tale. Io rimango convinto che non serve sentirsi un'artista per esserlo realmente; bisogna solo avere un qualcosa in più. Don Rogelio J si divide tra l'arte sonora e quella grafica e amleticamente non riesco a decidere in quale delle due riesca meglio; la qualità di entrambe infatti raggiunge vette altissime. Nello specifico qui si sta scrivendo di un one man band spagnolo e del suo omonimo EP. Si parte con Tanatorio Party uno strumentale che spinge a tutta velocità sui binari del più sudicio R'n'R'; siamo solo all'inizio e ho già perso la testa per il monobanda valenciano. Con El Insmonio la musica non cambia, si aggiunge di una voce graffiante; come l'asfalto sulla pelle quando si scivola con la vespa a velocità sostenuta. Di sicuro c'è solo che non si passeranno notti tranquille. Il lato A si chiude con La Orija Para El Toro e qui il R'n'R' si tramuta in un trash-blues di vecchia scuola. In poco più di cinque minuti Tumba Swing racchiude tre perle di disincantato realismo Lo-Fi. La parada de Jesus apre il secondo lato; è tutto un picchiare violento sulla gran cassa, charleston e corde di chitarra; certe disordinate capacità non si arrestano poi cosí facilmente. Segue Oh Mama, Bablabli una serenata distorta come la capacità di tornare a casa dopo una seratina di pieno alcolico; sono terribilmente lontani i tempi in cui le mamme ci rimboccavano le coperte. Rimanendo a tema Tumba Swing ci da la buonanotte con Aqui No!!! un ballatone per cuori infranti; un pezzo introspettivo fino al midollo, come cercare conforto in quelle bugie bianche che hanno l'effetto di lasciarti ancora più solo. A tutti quelli che viaggiano soli consiglio di dare un'occhiata anche al più recente Solo Y Mal Accompañado per capire che Tumba Swing è un genio puro. Da tutti gli “artistici” punti di vista.
Per capire l'essenza di Tumba Swing bisogna tradurre questa frase di presentazione scritta nel poster interno del suo EP. Con l'avvento globale dei social network basta pubblicare on-line qualsiasi cazzata per sentirsi “artista” e spacciarsi come tale. Io rimango convinto che non serve sentirsi un'artista per esserlo realmente; bisogna solo avere un qualcosa in più. Don Rogelio J si divide tra l'arte sonora e quella grafica e amleticamente non riesco a decidere in quale delle due riesca meglio; la qualità di entrambe infatti raggiunge vette altissime. Nello specifico qui si sta scrivendo di un one man band spagnolo e del suo omonimo EP. Si parte con Tanatorio Party uno strumentale che spinge a tutta velocità sui binari del più sudicio R'n'R'; siamo solo all'inizio e ho già perso la testa per il monobanda valenciano. Con El Insmonio la musica non cambia, si aggiunge di una voce graffiante; come l'asfalto sulla pelle quando si scivola con la vespa a velocità sostenuta. Di sicuro c'è solo che non si passeranno notti tranquille. Il lato A si chiude con La Orija Para El Toro e qui il R'n'R' si tramuta in un trash-blues di vecchia scuola. In poco più di cinque minuti Tumba Swing racchiude tre perle di disincantato realismo Lo-Fi. La parada de Jesus apre il secondo lato; è tutto un picchiare violento sulla gran cassa, charleston e corde di chitarra; certe disordinate capacità non si arrestano poi cosí facilmente. Segue Oh Mama, Bablabli una serenata distorta come la capacità di tornare a casa dopo una seratina di pieno alcolico; sono terribilmente lontani i tempi in cui le mamme ci rimboccavano le coperte. Rimanendo a tema Tumba Swing ci da la buonanotte con Aqui No!!! un ballatone per cuori infranti; un pezzo introspettivo fino al midollo, come cercare conforto in quelle bugie bianche che hanno l'effetto di lasciarti ancora più solo. A tutti quelli che viaggiano soli consiglio di dare un'occhiata anche al più recente Solo Y Mal Accompañado per capire che Tumba Swing è un genio puro. Da tutti gli “artistici” punti di vista.
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“Tumba Swing es una publicacion de Ilustracion e Historieta de periodicidad indeterminada, dirigida por Don Rogelio J. Va acompañada de un proyecto musical monobanda de estética sonora (trash chatarra blues).”
To understand the essence of Tumba Swing, you have to translate first this sentence you find written on the inside poster of his EP. With the advent of the global social network, everyone can easily self-proclaim as an artist: just upload something on-line. Differently, my idea still remain the same: you don't need to feel yourself artist to be it for real.
Don Rogelio J keeps his feet in graphic and music arts, and like Hamlet, I can not say in which he succeeds better, such the quality of both reaches high peaks.
Specifically, we are talking about a spanish one-man band and his self-titled EP record.
Let's start with Tanatorio Party, an instrumental piece running fast on dirtiest R'n'R' tracks; and this is just the beginning and I am already fool for this valencian mono-band. With El Insmonio, the Music stays the same, it just adds a scratchy voice; like when you fall off your vespa at high speed and you feel the asphalt burning your skin. Of sure, there's only the fact that you're not going to spend a good night later. The fist side ends with La Orija Para El Toro and here, that R'n'R' turns into trash-blues, old school tinted. In less than five minutes, Tumba Swing handles three pearls of wry Lo-Fi realism. La parada de Jesus introduces us to the other disc face; it's all a violent beating on the kick-drum, hi-hat and guitar strings; certain disordered capabilities do not stop so easily. It goes on with Oh Mama, Bablabli, a distorted serenade as the ability of going back home after an all-alchool night; those times when mama used to tuck me up are so far in time. Stick to the point with Aqui No!!!, a long ballad for heartbrokens; a deep intrispective piece, like seeking comfort in those white lies that have the effect of leaving you even more alone than before.
To all those who are travelling solo, I recommend you to give a look also at the more recent Solo Y Mal Accompañado to understand Tumba Swing is pure genius. From every art point of view.
Freddie Koratella (Dead Music dj-set)
“Tumba Swing es una publicacion de Ilustracion e Historieta de periodicidad indeterminada, dirigida por Don Rogelio J. Va acompañada de un proyecto musical monobanda de estética sonora (trash chatarra blues).”
To understand the essence of Tumba Swing, you have to translate first this sentence you find written on the inside poster of his EP. With the advent of the global social network, everyone can easily self-proclaim as an artist: just upload something on-line. Differently, my idea still remain the same: you don't need to feel yourself artist to be it for real.
Don Rogelio J keeps his feet in graphic and music arts, and like Hamlet, I can not say in which he succeeds better, such the quality of both reaches high peaks.
Specifically, we are talking about a spanish one-man band and his self-titled EP record.
Let's start with Tanatorio Party, an instrumental piece running fast on dirtiest R'n'R' tracks; and this is just the beginning and I am already fool for this valencian mono-band. With El Insmonio, the Music stays the same, it just adds a scratchy voice; like when you fall off your vespa at high speed and you feel the asphalt burning your skin. Of sure, there's only the fact that you're not going to spend a good night later. The fist side ends with La Orija Para El Toro and here, that R'n'R' turns into trash-blues, old school tinted. In less than five minutes, Tumba Swing handles three pearls of wry Lo-Fi realism. La parada de Jesus introduces us to the other disc face; it's all a violent beating on the kick-drum, hi-hat and guitar strings; certain disordered capabilities do not stop so easily. It goes on with Oh Mama, Bablabli, a distorted serenade as the ability of going back home after an all-alchool night; those times when mama used to tuck me up are so far in time. Stick to the point with Aqui No!!!, a long ballad for heartbrokens; a deep intrispective piece, like seeking comfort in those white lies that have the effect of leaving you even more alone than before.
To all those who are travelling solo, I recommend you to give a look also at the more recent Solo Y Mal Accompañado to understand Tumba Swing is pure genius. From every art point of view.
Freddie Koratella (Dead Music dj-set)
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