Subiamo molto il fascino della biografia di Timothy Leary.
A parte il resto, pare che sia anche riuscito a far avere ai marines americani impegnati in Vietnam centinaia di migliaia di dosi di LSD.
Conoscendo il personaggio, non vogliamo nemmeno immaginare cosa è riuscito a spedire dall'altra parte del fronte all'esercito di Ho Chi Minh.
La band dei Viet Cong, dal Canada, è troppo giovane per essere stata in guerra, ma stando al suono del loro primo Cassette EP, i nostri si devono essere drogati con qualcosa di molto simile a quello che stese i grandissimi Television.
Nei loro appartamenti non ci starà stato un via vai come nella Villa di Millbrook del gran Maestro, ma le loro vite sono state già segnate da eventi terribilmente gravi.
Nel 2012, ai tempi della precedente esperienza Women, il loro compagno di sempre Christopher Reimer morí nel sonno, in circostanze mai del tutto chiarite.
Dopo i primi attimi di sconforto, Matt Flegel (vox, basso) decise di ricominciare da capo con Monty Munro (che noi vogliamo credere sia il figlio della nostra scrittrice vivente preferita Alice), e un altro vecchissimo amico da sempre impegnato nelle battaglie della migliore cover band dei Black Sabbath a Calgary.
Nel loro nuovo e acclamatissimo album, sembra di stare di fronte a qualcosa di molto simile a quello che furono gli Interpol.
Chiariamo, non apprezzammo (troppo, ndk) mai quel gruppo, ma qui sembra davvero di confrontarci con qualcuno destinato al medesimo clamore.
Il post punk in queste canzoni è molto più complesso e confuso. Quantomeno non si fa riferimento ad il solo nome tutelare dei Joy Division (e The Church, ndk), ma ad una fitta schiera di feedback e soluzioni inaspettate. Houellebecq scriveva che in ogni confronto violento, c'è come un istante di grazia, un secondo magico dove le energie immanenti si equilibrano. I Viet Cong devono essere stati gli unici testimoni al mondo dello scontro inaudito tra i P.I.L. e Deerhunter da una parte, contro Gang of Four e Sister of Mercy dall'altra.
Silhouettes è la raffigurazione perfetta dell'eleganza inconsueta del ghigno di John Lydon, all'idea di Jah Wobble che scaraventa nella luce accecante, l'ombra nera di Andrew Eldritch.
Non è questione di droghe, o guerre con nemici immaginari, gli incastri delle chitarre sono davvero storti e irresistibili.
.·´¯¯`·. .·´¯¯`·.
° ° /_ .K ..·
·.. º .·
We are subject to the charming biography of Timothy Leary.
Aside what is of public domain, it seems that he has also managed to furnish hundreds of thousands of doses of LSD to American marines, engaged in Vietnam. Having an idea of what he was capable, we do not want to even imagine what he would have send to the other side of the front, to Ho Chi Minh's army.
The band Viet Cong, from Canada, is too young to have been at war, but according to the sound of their first EP Cassette, ours might have experienced with something very similar to what stretched out the great Television.
In their apartments, maybe there is no such a coming and going movement as in Millbrook Villa, of the Grand Master, but their lives have already been marked by terribly serious events.
In 2012, at the time of previous project Women, their long time friend Christopher Reimer died in his sleep, in circumstances never fully clarified. After a first time of despair, Matt Flegel (vox, bass) decided to start over with Monty Munro (whom we want to believe is the son of our favorite living writer Alice), and another very old friend of his who has always been involved in the battles for the best Black Sabbath cover band in Calgary.
In their new and highly acclaimed album, it feels like to stand in front of something very similar to what were The Interpol at the beginning. Let's be clear, we've never been much fan of them, but it really seems to confront someone destined to the same kind of hype. The post punk vibe in these songs is much more complex and blurred. At least, you don't want to call only Joy Division (and The Church, ndk) on the plate, but a dense array of feedback and unexpected songwriting.
Houellebecq wrote that in any violent confrontation, it comes a moment of grace, a magical instant, where the immanent energies are balanced. Viet Cong must have been the only witnesses to the world of the unheard clash between P.I.L. and Deerhunter on a side, against Gang of Four and Sister of Mercy.
Silhouettes is the perfect representation of the unusual elegance of John Lydon's grin, at the idea of Jah Wobble throwing in the air, in the blinding light, the black shadow of Andrew Eldritch.
It's not about drugs, or wars with imaginary enemies, guitars play really crooked and irresistible.
A parte il resto, pare che sia anche riuscito a far avere ai marines americani impegnati in Vietnam centinaia di migliaia di dosi di LSD.
Conoscendo il personaggio, non vogliamo nemmeno immaginare cosa è riuscito a spedire dall'altra parte del fronte all'esercito di Ho Chi Minh.
La band dei Viet Cong, dal Canada, è troppo giovane per essere stata in guerra, ma stando al suono del loro primo Cassette EP, i nostri si devono essere drogati con qualcosa di molto simile a quello che stese i grandissimi Television.
Nei loro appartamenti non ci starà stato un via vai come nella Villa di Millbrook del gran Maestro, ma le loro vite sono state già segnate da eventi terribilmente gravi.
Nel 2012, ai tempi della precedente esperienza Women, il loro compagno di sempre Christopher Reimer morí nel sonno, in circostanze mai del tutto chiarite.
Dopo i primi attimi di sconforto, Matt Flegel (vox, basso) decise di ricominciare da capo con Monty Munro (che noi vogliamo credere sia il figlio della nostra scrittrice vivente preferita Alice), e un altro vecchissimo amico da sempre impegnato nelle battaglie della migliore cover band dei Black Sabbath a Calgary.
Nel loro nuovo e acclamatissimo album, sembra di stare di fronte a qualcosa di molto simile a quello che furono gli Interpol.
Chiariamo, non apprezzammo (troppo, ndk) mai quel gruppo, ma qui sembra davvero di confrontarci con qualcuno destinato al medesimo clamore.
Il post punk in queste canzoni è molto più complesso e confuso. Quantomeno non si fa riferimento ad il solo nome tutelare dei Joy Division (e The Church, ndk), ma ad una fitta schiera di feedback e soluzioni inaspettate. Houellebecq scriveva che in ogni confronto violento, c'è come un istante di grazia, un secondo magico dove le energie immanenti si equilibrano. I Viet Cong devono essere stati gli unici testimoni al mondo dello scontro inaudito tra i P.I.L. e Deerhunter da una parte, contro Gang of Four e Sister of Mercy dall'altra.
Silhouettes è la raffigurazione perfetta dell'eleganza inconsueta del ghigno di John Lydon, all'idea di Jah Wobble che scaraventa nella luce accecante, l'ombra nera di Andrew Eldritch.
Non è questione di droghe, o guerre con nemici immaginari, gli incastri delle chitarre sono davvero storti e irresistibili.
.·´¯¯`·. .·´¯¯`·.
° ° /_ .K ..·
·.. º .·
We are subject to the charming biography of Timothy Leary.
Aside what is of public domain, it seems that he has also managed to furnish hundreds of thousands of doses of LSD to American marines, engaged in Vietnam. Having an idea of what he was capable, we do not want to even imagine what he would have send to the other side of the front, to Ho Chi Minh's army.
The band Viet Cong, from Canada, is too young to have been at war, but according to the sound of their first EP Cassette, ours might have experienced with something very similar to what stretched out the great Television.
In their apartments, maybe there is no such a coming and going movement as in Millbrook Villa, of the Grand Master, but their lives have already been marked by terribly serious events.
In 2012, at the time of previous project Women, their long time friend Christopher Reimer died in his sleep, in circumstances never fully clarified. After a first time of despair, Matt Flegel (vox, bass) decided to start over with Monty Munro (whom we want to believe is the son of our favorite living writer Alice), and another very old friend of his who has always been involved in the battles for the best Black Sabbath cover band in Calgary.
In their new and highly acclaimed album, it feels like to stand in front of something very similar to what were The Interpol at the beginning. Let's be clear, we've never been much fan of them, but it really seems to confront someone destined to the same kind of hype. The post punk vibe in these songs is much more complex and blurred. At least, you don't want to call only Joy Division (and The Church, ndk) on the plate, but a dense array of feedback and unexpected songwriting.
Houellebecq wrote that in any violent confrontation, it comes a moment of grace, a magical instant, where the immanent energies are balanced. Viet Cong must have been the only witnesses to the world of the unheard clash between P.I.L. and Deerhunter on a side, against Gang of Four and Sister of Mercy.
Silhouettes is the perfect representation of the unusual elegance of John Lydon's grin, at the idea of Jah Wobble throwing in the air, in the blinding light, the black shadow of Andrew Eldritch.
It's not about drugs, or wars with imaginary enemies, guitars play really crooked and irresistible.
Feedback:
not yet, probably nobody cares, or nobody cared enough to tell something. Also: nobody reads komakino.
Leave a feedback about this post, or don't.
your sweet name:
your IMPORTANT text:
url:
icon: will be resized 30x30pxl
your IMPORTANT text:
url:
icon: will be resized 30x30pxl
.jpg)
see blah blah archives
