Night's Bright Colors
Fire Set Fire to the Stars
(17tx internet release, 59'o7'' self-prod 'o8)
| pall youhideme
Excellent indie-pop, very intimate songcraft, whispered boy vocals, a shy sense of folk poetry (Change the Colors), - Night's Bright Colors is Jason Smith's sound box, from North Carolina, United States, now at 4th release, free/donate download. Somehow his vocals remind me of The Melody Unit, although here there's no trace of any shoegazing wall of sound, - at all, songs like Blue/Love in the Asylum (a douple-face trip) and Grey could have been written somehow in 60s, such they are bucolic and blinded by the sun. - On the other side, the sonorous experience of Catacombs resounds of the excellence of Love and Rockets. Actually Night's Bright Colors is not easy to label, - but what's clear is that most of these 17 tracks are potentially affecting songs, - reflective bedroom recordings and alternative pop-friendly at the same time (This Romance, as well the tamourine and clapping of Southern Town), also able of a brief narcotic psychedelic euphoria (the boy/girl vocals and half-mute interlude in crescendo of Woke Up) as well of evocative celestial elevation (the winds and string overture of Heaven-Proof/Inverness).
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Eccellente indie-pop, una scrittura molto intima, voce sussurrata di ragazzo, una timida sensibilità per la poesia folk (Change the Colors), - Night's Bright Colors è la sound box di Jason Smith, dal Nord Carolina, USA, - qui alla quarta uscita, - disponibile in download gratuito o per offerta libera. In qualche modo lo stile del suo cantato mi ricorda i Melody Unit, sebbene qui non vi sia traccia di alcuno wall of sound shoegaze, - affatto, anzi, canzoni quali Blue/Love in the Asylum (un trip a due stanze) e Grey potrebbero suonare come scritte negli anni 60, tanto sono bucoliche e accecate dal sole. Poi all'altro polo, l'esperienza sonora di Catacombs invece risuona dell'eccellenza dei Love and Rockets. - In effetti i Night's Bright Colors non sono facili da etihettare, - ma è quel che è chiaro è che la maggior parte di queste 17 tracce sono potenzialmente amabili, - riflessive registrazioni da camera da letto e alternative pop-friendly allo stesso tempo (This Romance, come anche il tamourine e il clapping di Southern Town), anche capaci di qualche breve euforia psichedelica/narcotica (il cantato boy/girl e l'interludio mezzo muto in crescendo di Woke Up, nonchè di elevazione celestiale (i fiati e archi dell'apertura di Heaven-Proof/Inverness).
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Eccellente indie-pop, una scrittura molto intima, voce sussurrata di ragazzo, una timida sensibilità per la poesia folk (Change the Colors), - Night's Bright Colors è la sound box di Jason Smith, dal Nord Carolina, USA, - qui alla quarta uscita, - disponibile in download gratuito o per offerta libera. In qualche modo lo stile del suo cantato mi ricorda i Melody Unit, sebbene qui non vi sia traccia di alcuno wall of sound shoegaze, - affatto, anzi, canzoni quali Blue/Love in the Asylum (un trip a due stanze) e Grey potrebbero suonare come scritte negli anni 60, tanto sono bucoliche e accecate dal sole. Poi all'altro polo, l'esperienza sonora di Catacombs invece risuona dell'eccellenza dei Love and Rockets. - In effetti i Night's Bright Colors non sono facili da etihettare, - ma è quel che è chiaro è che la maggior parte di queste 17 tracce sono potenzialmente amabili, - riflessive registrazioni da camera da letto e alternative pop-friendly allo stesso tempo (This Romance, come anche il tamourine e il clapping di Southern Town), anche capaci di qualche breve euforia psichedelica/narcotica (il cantato boy/girl e l'interludio mezzo muto in crescendo di Woke Up, nonchè di elevazione celestiale (i fiati e archi dell'apertura di Heaven-Proof/Inverness).
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not yet, probably nobody cares, or nobody cared enough to tell something. Also: nobody reads komakino.
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