A three piece from italy, although Compromises & Carnivals has been released by a UK label. It seems like Marcello Batelli is Planet Brain's lifeblood, because of His vocals' lyrlism and virtuoso, - and i cannot but citing Thom Yorke (or slavish Matthew Bellamy from Muse)
in hearing this style: and maybe that's the problem to focus on, and
limits and barriers i see in this album: - notwistanding being emotive
and passionate in combining rage and beauty (- a great falsetto), -
even when it's about a power song as Gash Discipline, i can't
rid off that annoying shadow. Said that, the whole album production
maybe abounds too much with reverb and echo, - it sounds like early U2 records (and guitars make it heavy on Who Do You Think I Am),
- btw there's a neo-prog britpop feeling completly fresh and new if
meant inside an italian frame, - with some good psychedelic stellar
hints and digressions of early (the) Verve, haunted harmonics, and an interesting original song-writing that tries its best to be grandiose, even if not yet memorable. Music @ myspace/planetbrain.
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Trio italiano, sebbene Compromises & Carnivals sia stato invece fatto uscire su una indie UK. - Sembra come che sia Marcello Batelli la linfa vitale dei Planet Brain, dati il lirismo e virtuoso della sua voce, - e qui non posso non citare Thom Yorke (o pedissequi quali Matthew Bellamy dei Muse) nell'ascoltare questo stile: e forse questo è il problema da focalizzare, e i limiti e barriere che vedo nello stesso album: nonostante sia emozionante e appassionata, nel combinare rabbia e bellezza (- con un gran falsetto), - anche quando si tratta di una power song come Gash Discipline, è difficile sbarazzarsi di queste ombre fastidiose. Detto ciò, l'intera produzione dell'album mi sembra abbondare troppo di riverbero ed eco, - a volte suona come i primi dischi degli U2 (e le chitarre rendono questa cosa pesante su Who Do You Think I Am), - cmq sia c'è un feeling neo-prog britpop completamente fresco e nuovo se inteso all'interno di un quadro italiano, - con dei buoni accenni psichedelici e stellari, digressioni care ai primi Verve, armoniche stregate, e un interessante song-writing diverso che tenta il suo meglio per essere grandioso, anche senza essere ancora memorabile. Music @ myspace/planetbrain.
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Trio italiano, sebbene Compromises & Carnivals sia stato invece fatto uscire su una indie UK. - Sembra come che sia Marcello Batelli la linfa vitale dei Planet Brain, dati il lirismo e virtuoso della sua voce, - e qui non posso non citare Thom Yorke (o pedissequi quali Matthew Bellamy dei Muse) nell'ascoltare questo stile: e forse questo è il problema da focalizzare, e i limiti e barriere che vedo nello stesso album: nonostante sia emozionante e appassionata, nel combinare rabbia e bellezza (- con un gran falsetto), - anche quando si tratta di una power song come Gash Discipline, è difficile sbarazzarsi di queste ombre fastidiose. Detto ciò, l'intera produzione dell'album mi sembra abbondare troppo di riverbero ed eco, - a volte suona come i primi dischi degli U2 (e le chitarre rendono questa cosa pesante su Who Do You Think I Am), - cmq sia c'è un feeling neo-prog britpop completamente fresco e nuovo se inteso all'interno di un quadro italiano, - con dei buoni accenni psichedelici e stellari, digressioni care ai primi Verve, armoniche stregate, e un interessante song-writing diverso che tenta il suo meglio per essere grandioso, anche senza essere ancora memorabile. Music @ myspace/planetbrain.
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not yet, probably nobody cares, or nobody cared enough to tell something. Also: nobody reads komakino.
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