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Dispositivo per il Lancio Obliquo di una Sferetta

La Gente Mormora

https://www.inkoma.com/k/315

(3tx CD, 10'55')

 | Federico Immigrato e Rifugiato
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Lungi da noi l'idea di fare da cassa di risonanza alle iniziative editoriali dell'Espresso. Arrivando ora a promuovere anche una collana di cd interamente dedicati a rivisitazioni in chiave jazz di antichi caposaldi delle nostre fisime adolescenziali tipo ‘Astronomy Domine' dei Pink Floyd o i temi più sovversivi delle colonne sonore delle commedie all'italiana degli anni '70 (Anatra all'arancia) - in questi giorni - il settimanale diretto da Daniela Hamaui solletica di sicuro però la nostra propensione a rapine seriali nelle edicole. Tanto più che tutte le uscite della serie constano in fedeli registrazioni di happening tenuti alla famigerata Casa del Jazz, che oltre ad essere davvero splendida è nota per essere appartenuta (prima di essere confiscata e riconvertita in attività socialmente utili) nientemeno che ad un famoso esponente della Banda della Magliana. Non sappiamo se nei prossimi numeri ci sarà un'uscita dedicata anche a incisioni celebri in qualche ex possedimento della Banda Bonnot, il fatto che però siamo riusciti finalmente a mettere le mani sul promo di La Gente Mormora dei Dispositivo per il lancio obliquo di una sferetta ci esime – a conti fatti - dall'acquisto quinquennale di un'eventuale collana dedicata a tutto quello che potrebbe essere stato registrato nella sala giochi anni '80 di uno studio qualsiasi delle Desert session a Palm Spring sotto la direzione del grande maestro Armando Trovajoli, tenuto magari sotto sequestro da qualche superstite del clan dei Marsigliesi malato della splendida colonna sonora di Amore Tossico. Ok, l'accostamento potrebbe sembrare un tantino caotico. La proposta dell'ensemble romano però è talmente originale e multiforme che potrebbe essere descritta in modo appropriato solo da qualche citazione presa alla cazzo dal flusso di coscienza più terroristico di Joyce. Un pezzo come Prepelica (complimenti davvero) in sostanza è simile solo a qualcosa di molto vicino allo studio in cui dipingeva il grande pittore Francis Bacon. Sedimenti apparentemente irriconoscibili di 4AD, Goblin, stoner, prog e colonne sonore di film inguardabili del resto si accumulano ed emergono inaspettatamente in vortici assolutamente imprevedibili e coinvolgenti. Se, come diceva sempre proprio il grande artista anglo-irlandese non abbiamo affatto bisogno di un realismo illustrativo ma di un realismo che sia il risultato di una vera invenzione; di un modo veramente nuovo di intrappolare la realtà in qualcosa di assolutamente arbitrario, i Dispositivo riescono veramente a creare arbitrariamente una formula che non può essere paragonata a nessun'altra cosa già sentita. O forse si, solo alla risata di un Alberto Sordi delirante su una moto ne Il Vigile, che mette la terza, magari. E comunque non abbiamo mai letto Joyce. Lo giuro. Ci siamo solo visti 3 volte al giorno Amore Tossico. Ora andiam a sequestrare Trovajoli. Bonsuar.
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 DISPO writes:
Grazie, le nostre lacrime solcano gote da yeti. Con cuori di stagno.
(24/06/2008 17:40:00 - ip: 82.59....)
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