The Sonics
Live Roma, 23/11/2011 @ Circolo degli artisti
w/ Wildmen, Gli Illuminati e Antonio Sorgentone
| freddie koratella
L'attesa era tanta. Finalmente un evento che avrebbe potuto - ed in effetti ha unito - le diverse parti
romane in un tutt'uno – come troppo spesso non avviene - sperando vivamente che tutto ciò possa aver
seguito. I Sonics non hanno bisogno di presentazioni, un qualsiasi avventore di concerti garage o dj-set
inconsapevolmente ha ascoltato o una cover o una selezione del quintetto di Tacoma che ha lasciato tracce
indelebili dal 1965 in poi con l'uscita dell'LP al fulmicotone “Here Are the Sonics”.
Si arriva presto al Circolo degli Artisti, ma non cosí presto si vede. Infatti va in fumo la prova dei Wildmen, che invece mi sarei voluto godere dopo la mia recensione fresca d'uscita; mentre la performance di Antonio Sorgentone si perde in un continuo cambio bicchiere di birra in plastica e in chiacchiere con i tanti che affollano il giardino esterno trasformatosi in un mercatino che visti i prezzi forse è meglio aspettare i saldi di stagione. Non mi era mai capitato di salutare cosí tante persone in una sola sera … con chi non l'ho fatto mi scuso; ma da buon timido ho sempre la fobia di essere invadente o di rompere i coglioni.
Quando entro nella sala sul palco ci sono Gli Illuminati e sotto già una nutrita schiera di fedeli o laidi come ci continua a definire il front-man del complesso. Come tutte le volte che mi capita di assistere alle loro performance sul palco rimango sempre ipnotizzato, interdetto. Perché loro se la suonano alla grande ma cazzo non riescono ad illuminarmi … sarà che il verbo del Signore ognuno lo segue a modo suo e per me come cantava il grande Luigi Tenco ognuno è libero. Comunque nel complesso veramente una grande esibizione live. Complimenti.
L'attesa è finita. Dopo un altro giro di birre e di cartine ecco che sul palco finalmente entrano i Sonics. Roma gode … è un'ovazione incredibile. Loro mi sembra attacchino con money; ma la mia memoria è già offuscata … e stranamente non mi sciolgo … vedo il delirio intorno … ma non riesco ad immergermi dentro; c'è qualcosa che mi stona e non sono le birre accumulate nello stomaco. Il concerto continua fra alternarsi di hit e pezzi nuovi. Il più informa dello storico quintetto è il bassista Andy Parypa che dal basso della sua statura ci illumina con una carica d'altri tempi. Quando è il momento di Have Love … Will Travel capisco il perché del mio disagio … i singoli dei Sonics questa sera girano a 33 giri … l'urlato lascia spazio agli assoli di chitarra e io sento tutto più rallentato. Il problema deve essere solo il mio, maledico i miei vizi, perché cazzo la platea sembra impazzita con shakeramenti vari … birre che volano … ballerini scatenati … forse il sottoscritto non è stato invitato alla festa; ma io sono testardo e cerco di imbucarmi ugualmente. All'ennesima birra e con il portafoglio molto più leggero finalmente anche il mio divertimento incomincia a prendere quota svolazzando per il Circolo degli Artisti. Con Psycho godo e mi lancio nel dancefloor in cui il sudore delle centinaia di presenti lascia sul pavimento una patina degna del miglior borotalco … con The Witch il quintetto da il meglio di se. Sono felice e dopo il bis arriva anche il tris. Dopo questo tutti abbiamo sperato di averne ancora; ma i ragazzotti di Tacoma avevano già dato tutto. Ad annunciare la fine del concerto le selezioni infuocate di Civitollovic & Pensovic … peccato che i romani non sopportino il caldo e la sala si è svuotata in un batter d'occhio. Ma è cosí ai romani piace stare fuori. Peccato perché per quello che ho sentito c'era da scatenare l'inferno.
A dirla tutta mi ha elettrizzato molto di più il concerto di 11 mesi fa a Cesena; ma ascoltare i Sonics dal vivo ha sempre il suo fascino … credo che però non farò come loro questa notte … in futuro non farò il tris … me li ascolterò a casa perché il garage ed il r'n'r' per me non sono la stessa cosa … il divertimento che si scatena dentro il sottoscritto è tutto in questa sguaiata differenza.
amo e ringrazio i Sonics.innamorato del quintetto di Tacoma... come al primo ascolto questione di colpo di fulmine.
Freddie Koratella (Dead Music dj-set)
Si arriva presto al Circolo degli Artisti, ma non cosí presto si vede. Infatti va in fumo la prova dei Wildmen, che invece mi sarei voluto godere dopo la mia recensione fresca d'uscita; mentre la performance di Antonio Sorgentone si perde in un continuo cambio bicchiere di birra in plastica e in chiacchiere con i tanti che affollano il giardino esterno trasformatosi in un mercatino che visti i prezzi forse è meglio aspettare i saldi di stagione. Non mi era mai capitato di salutare cosí tante persone in una sola sera … con chi non l'ho fatto mi scuso; ma da buon timido ho sempre la fobia di essere invadente o di rompere i coglioni.
Quando entro nella sala sul palco ci sono Gli Illuminati e sotto già una nutrita schiera di fedeli o laidi come ci continua a definire il front-man del complesso. Come tutte le volte che mi capita di assistere alle loro performance sul palco rimango sempre ipnotizzato, interdetto. Perché loro se la suonano alla grande ma cazzo non riescono ad illuminarmi … sarà che il verbo del Signore ognuno lo segue a modo suo e per me come cantava il grande Luigi Tenco ognuno è libero. Comunque nel complesso veramente una grande esibizione live. Complimenti.
L'attesa è finita. Dopo un altro giro di birre e di cartine ecco che sul palco finalmente entrano i Sonics. Roma gode … è un'ovazione incredibile. Loro mi sembra attacchino con money; ma la mia memoria è già offuscata … e stranamente non mi sciolgo … vedo il delirio intorno … ma non riesco ad immergermi dentro; c'è qualcosa che mi stona e non sono le birre accumulate nello stomaco. Il concerto continua fra alternarsi di hit e pezzi nuovi. Il più informa dello storico quintetto è il bassista Andy Parypa che dal basso della sua statura ci illumina con una carica d'altri tempi. Quando è il momento di Have Love … Will Travel capisco il perché del mio disagio … i singoli dei Sonics questa sera girano a 33 giri … l'urlato lascia spazio agli assoli di chitarra e io sento tutto più rallentato. Il problema deve essere solo il mio, maledico i miei vizi, perché cazzo la platea sembra impazzita con shakeramenti vari … birre che volano … ballerini scatenati … forse il sottoscritto non è stato invitato alla festa; ma io sono testardo e cerco di imbucarmi ugualmente. All'ennesima birra e con il portafoglio molto più leggero finalmente anche il mio divertimento incomincia a prendere quota svolazzando per il Circolo degli Artisti. Con Psycho godo e mi lancio nel dancefloor in cui il sudore delle centinaia di presenti lascia sul pavimento una patina degna del miglior borotalco … con The Witch il quintetto da il meglio di se. Sono felice e dopo il bis arriva anche il tris. Dopo questo tutti abbiamo sperato di averne ancora; ma i ragazzotti di Tacoma avevano già dato tutto. Ad annunciare la fine del concerto le selezioni infuocate di Civitollovic & Pensovic … peccato che i romani non sopportino il caldo e la sala si è svuotata in un batter d'occhio. Ma è cosí ai romani piace stare fuori. Peccato perché per quello che ho sentito c'era da scatenare l'inferno.
A dirla tutta mi ha elettrizzato molto di più il concerto di 11 mesi fa a Cesena; ma ascoltare i Sonics dal vivo ha sempre il suo fascino … credo che però non farò come loro questa notte … in futuro non farò il tris … me li ascolterò a casa perché il garage ed il r'n'r' per me non sono la stessa cosa … il divertimento che si scatena dentro il sottoscritto è tutto in questa sguaiata differenza.
amo e ringrazio i Sonics.innamorato del quintetto di Tacoma... come al primo ascolto questione di colpo di fulmine.
Freddie Koratella (Dead Music dj-set)
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