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The Potomac Accord - Silver Line on a Black Sea (cd 7+1tx - 1.05'29'' - autoprod. 'o1) - I Potomac, Andrew, Chris & Jerry, penso saranno il Gruppo colonna sonora di questo mio autunno+inverno, una malinconia a stento ma nemmeno trattenuta nella voce, un piano a far da guida quando non sostituito sporadicamente da una chitarra, batteria, - se siete affezionati alle sonorità di Black Heart Procession, The Potomac Accordo alla title trk Chief Assassin to the Sinister dei 3 Mile Pilot, o alle ambientazioni notturne dei Godspeed You Black Emperor ma meno sofisticati.. un'ottima produzione questo cd, i Potomac Accord, di St. Louise, posseggono quel pathos lirico toccante, proponimenti romantici, pezzi come To Portland Maine, di proprietà compositiva che miscela rabbia_depressione e stile, o la lunga strumentale All Eyes On Me - 'k: che mi dite della donna che parla su questo pezzo? È un dialogo preso da un film? Mi piace pensare che la Vs Musica, specie i momenti strumentali, sia perfetta per un film elegante - Potomac: cosa vuoi sapere di quella donna? Era presa dalla vita reale.. e una situazione molto sfortunata e triste.' Poi Maya, dolce ballad_love-song, - insomma, 'k: nella Vs. Musica sembra come di stare su una barchetta, lontano dalla terra ferma, nel mezzo di una tempesta, - a volte il mare è piatto, ma il cielo è sempre grigio e nero, - quindi improvvisamente le acque tornano grosse, piove, freddo, melanconia.. una bella sensazione.. il titolo del cd sembra davvero perfetto.. [ne parlo con Andrew Benn, qui su web l'intervista è in english, sul komakino cartaceo in italiano]. // Info & mp3: www.potomacaccord.com, potomacaccord@hotmail.com, The Potomac Accord - 418 park charles blvd south - st. peters mo 63376 - USA

Popface - Calling Back/Falling Back (5tx cd, 19'48'' - Trust Me rec 'o1) - Questo Gruppo nelle note di copertina scrive Loud Is The New Quiet, magari in senso avverso ai Kings of Convenience? Beh, ma a parte l'essere anche Loro norvegesi (ma sono di Stavanger), non hanno nient'altro da spartire con quei fighetti. Se Vi piacciono i Motorpsycho di Greener, Cure di Wish, e J Macis, siete sulla buona lunghezza d'onda per dare una possibilità ai PopfaPopfacece, - il cd (ep x il full-lenght Michelle I Love You) apre con You Came sfoderando un pathos elevato, specie quando gira al suo culmine sull'arpeggio super-malinconico della chitarra acustica (un cambio che potrebbe dare le lacrime!), lo stesso pathos e song-writing d'eccezione che ritorna con Snowrose (tratta dall'album Almost Endless del 98), e la stessa forza da indie-hit che lo chiude con You Always Seem Nice (curioso di vederne il video, estratta dall'album Buck del 95), da cantare a squarciagola - e dar Loro del pop è davvero limitativo, sono un Gruppo che si lascia andare, corre veloce. Sì, You Always.. andrebbe cantata correndo controvento x lanciarsi nel vuoto. E dal vivo deve essere un pogo bellissimo! Di quelli con il sorriso stampato tutti a 36o° gradi. Belli. // Info: www.popface.net - popface@online.no

Moonbabies - Carina __ MoonbabiesWe're Layabouts Ep (5tx 19'o6'' - 2oo1 Duckweed Rec) - Il nome dei Moonbabies per chi non è nuovo ad un paio di numeri di komakino dovrebbe suonare + che familiare, recensiti e intervistati, - e se avete avuto un po' di gusto affine con chi Vi scrive, Vi sarete già messi in contatto ed avrete quindi potuto apprezzare il Loro guitar-driven pop a due voci-lei_lui che miscela anche moderna elettronica sperimentale e programming. Se ancora non l'avete fatto, o non Li conoscete, - beh, i Moonbabies sono di Malmo, Svezia, e sono uno dei migliori Gruppi indie nuovi in cui sia mai capitato di imbattermi negli ultimi 3 anni, - song_writing particolare, malinconia ed una vera scintilla. Dopo l'ottimo full-lenght June And Novas ('o0) ed un bel promo-tour acustico la scorsa primavera negli USA (sul sito ci dovrebbe essere ancora un estratto video), hanno pubblicato questa estate l'ep We're Layabouts, - forse il miglior biglietto da visita per invitarVi all'approccio, con inediti e non: - attacca veloce la title-trk, una perla (and you know.. how it goes.. and it will be alright), già pezzo di spicco del sopraccitato cd, una corsa in armonia delle due voci, corrono insieme per poi spiccare il volo sull'esplosione della chitarra stridente del polistrumentista Ola Frick, - poi c'è un pezzo delicato e dolce come Blue, reg. nel 95, su cui Carina Johansson (anche a casiotone piano, xilofono, polysynth), sfodera un appeal sospeso sulle note di un notturno giro di chitarra. Cherry Blossoms e Olymipan Heights sono due pezzi strumentali di campionamenti, soundscapes, nuove prove che i Moonbabies sanno andare oltre i confini indie-pop, che sanno utilizzare la tecnologia, come anche sulle chiusure dei pezzi. Poi in finale, il perfetto singolo Happy When Smile, un accattivante ritornello molto in linea con June And Novas; - poco da aggiungere, se non un inchino. /// Mp3 (anche inediti perle tipo Batmobile, o anche Slowmono (uno dei Loro migliori pezzi in assoluto)) sentitevi su www.mp3.com/moonbaby - sito ufficiale www.moonbabiesuniverse.com - Duckweed Rec - 2442 nw - market st. - box 354 - Seattle - wa 981o7 USA.

Tasaday - Aprirsi Nel Silenzio (10tx cd 48'37'' - Wallace rec 'o1) - Quando in tv passano quegli orrendi programmi musicali di revival o a memoria degli anni 60/70/80, e ci scrivono sotto pTasadayretenziosamente Come Eravamo, mi viene sempre da dubitare: possibile che facessero-tutti-così-schifo? Oppure: possibile che si possa parlare solo dei CCCP che duettano con Amanda Lyr (o come ca**o si scrive)? Insomma, se tutt'oggi esiste (perché esiste) l'underground (c'è ma non si vede?), mi viene da pensare che probabile è già esistito, e oggi come allora è rimasto soffocato nell'oblio di gente che dalla cresta e/o abiti neri è passato al giacca&cravatta. Eravamo giovani. Altri sono morti. Altri continuano per la loro strada, altri riescono a restare se stessi anche in giacca e cravatta (sì?), altri sono fuggiti altrove. Probabile fra 15, 20 anni, al massimo i media per risposta underground passeranno gli afterhours, o (non so se peggio) i bluvertigo. Al posto di redronnie che fino a qlc anno fa presentava Una Rotonda Sul Mare, noi avremo enrico papi, al posto di rita pavone, avremo (o avrete, tié) carmen consoli. Lo dico tristemente, senza essere profeta. - Ma negli anni 8o invece in italia c'erano i Tasaday, ca7zo. E ci sono ancora oggi, a quanto leggo sul sito della Wallace "I Tasaday nascono come due band distinte: Die Form e Nulla Ipereale, per poi fondersi. Diversi musicisti hanno suonato nella band, Dopo l'uscita del 1999 realizzata dal solo Sandro (L'ultimo Tasaday, Beware!), la formazione odierna dei Tasadayè cresciuta avvalendosi anche di Paolo Cantù (A Short Apnea), ritornato a collaborare con la sua formazione di esordio. I nuovi lavori della band vedono inoltre la partecipazione di personaggi esterni al gruppo (Flavia e Vonsik dei Jasminshock, Mirko Spino ed altri)." - Insomma, la domanda di rito è: possibile che con tutti i Gruppi strafighi post-punk dell'oltre manica in quegli anni, qui in italia nessuno avesse pensato di mettere su un bel Gruppo, e magari con successo (artistico, chiaro, dubitare sì, illudersi no..). Una delle risposte è quindi Tasaday. La Wallace rec ha ristampato in 5oo copie quel gran Loro disco che è stato Aprirsi nel Silenzio nel 1984 (uscito allora per l'ADN rec). Se Li avessi ascoltati casualmente trasmessi da qlc radio (di buon gusto) avrei pensato fossero i Death In June, o magari i Clock DVA, o magari i Tuxedomoon o una collaborazione dei tre, - e sarei corso a registrarmeli: nevrosi artistica, avant-garde, art-wave, new wave intellettuale_rabbiosa, (gran lavoro di) percussioni a sfondo ipnagogico, atmosfere da cielo livido e autunno, sax, chitarre picchiate e con suoni particolari, solitudine, teatro della disperazione, fantasmi. Ottimi rumoristi. Teatro della frustrazione. I titoli sono in italiano, ma il tutto è in inglese e tedesco, se non sbaglio (pardon). La formazione di questo disco vedeva ben nove elementi. Davvero consigliato. /// Info: www.tasaday.it - Tasaday c/o Alessandro Ripamonti - v. Manzoni 115 - 2oo43 Arcore (Mi) Italy - tel +39 039 616648 // su www.wallacerecords.com/bands/tasaday.html sulla discografia ci sono degli mp3.

Loop Collective - Smooth (cd 6tx - 28'o4'' autoprod. 2oo1) - Non sono afferratissimo nell'elettronica da dj, resto sempre un po' diffidente sulla musica tecnologica, da software intendo, troppo raggiuLoop Collectivengibile (forse) per chiunque abbia un pc, nonostante poi si riconosca chi preme semplicemente due bottoni e chi lavora di loop/campioni e ci sa fare, - e qui non c'è che dire, questo alternarsi di dub, drum n'bass, breakbeat di un lap-top heroe, o di una Laptop Soul (come da titolo della traccia che chiude il cd Smooth), ovvero quella di Adriano Zanni, raggiunge il suo punto: si divincola abile tra le diverse possibilità di programmi a basso costo reperiti (e crackati ^_^) per la rete, sfoggiando ottimo downtempo, ambient, effetto stereo, rilassante, groovy, chill-out, da ballare assolutamente, godibilissimo, tipo magari ascoltando a volume alto Lotek Blues in qualche locale, un po' al buio, o magari seguendo il ritmo di Intifadub, all'aperto di qlc centro sociale con un freddo cane invernale. /// Info e mp3: digilander.iol.it/loopcollective - okla@libero.it - Adriano Zanni - v. Soragni, 3 - 481oo Ravenna

Skywave - Don't Say Slow ep (4tx 10'4o'' - 2001 Cherry Coated rec) Skywave- Gli Skywave di questo ep sono un ottimo tuffo nel noise più acuto del post-punk britannico della seconda metà degli 8o, un mare di riverbero di chitarre picchiate (Paul Backer e Oliver Ackermann), feedback corrosivo e acido sulle casse, batterie eccezionalmente nervose (quelle di John Fedowitz), fischi di feedback, - non puoi stare fermo, dal vivo immagino siano inevitabilmente coinvolgenti, - poi c'è lo spettro dei Jesus And Mary Chain (non sempre presente, ma pesante su Seen It All), la Loro interpretazione psichedelica del 6o's e l'influenza degli stessi sui primi My Bloody Valentine. - Su questo ep manca però la componente + visionaria di molti mp3 che ho trovato sul Loro sito mp3.com/skywave, tipo All I Had, Snow, o Baby It's Just You (dov'è c'è anche una girl alla voce). Ottimi, Li intervisto (in english su web, in italiano sulla versione cartacea).

AA.VV. - Dreaby Paco Vlaidovichms And Nightmares (14tx cd, Frammenti Autoprod. 'o1) - Compilation dell'eccentrico, da sentire, guardare (bellissimi i collage di Paco Vlaidovich), e da leggere (brevi racconti, versi), 14 manipolatori del suono e del rumore affini nella decostruzione massima, nella frenesia cieca del captare e immortalare, - come i sogni raccontati nella serie di fotocopie sparse che accompagnano questo cd, tra minimalismo e giungla urbana (46'ooo Fibres), negli episodi migliori con Lips Vago, Eniac, Zero Zero, Pentliczek insieme a tanti altri, nostrani e non. [Fabio Rosso, il mentore di Frammenti Autoprod, ha una pagina qui su komakino con parte dei suoi grandiosi collage] // Info: £ 12000 (s.p.i.) a: Rosso Fabio - V. Cavour 45/13 - 17019 Varazze (SV) - tel: O1996334 - e-mail: fabbio71@virgilio.it

OONQNQ - The Supreme Weight (1otx cd, 29'39'' - OuZel rec 'o0) - Felice incontro. Il sapore di queste registrazioni è quello del massimo picco di qualità di un home-made, un 8 piste (come leggo), - su cui rifulge il luminoso song-writing immerso in atmosfere malinconiche di Luca Galoppini e compagni, altro esempio di originalità nostrana inaspettata. La title trk insieme a Reset ha un'affinità particolare nell'uso della chitarra, disperato, sul pathos struggente e trascinante. Toni oscuri, sogni psichici di uno shoegazer dark, accordi dissonanti su Something In My Eye, riff che salgono spirali di scale a pioli su Takeover e bello davvero l'uso del clarinetto su un paio di tracce. Sorta di elettrico non-folk, difficilmente classificabile. Peccato l'uso costante dell'effetto chorus sulla voce (che potrebbe andare tranquillamente pulita). Bella la confezione oblunga in cartoncino verde con una splendida copertina di un alberello che nasconde radici fittissime.. Il cd chiude con un cabarettistico jazzato Here Come The Nostrils, con tanto di fiati. // Info + mp3: www.mp3.com/onq - OuZel Rec - v. moro, 13 - 19o2o Prati (Sp) - Italy - www.ouzel.3ooo.it

ONQ - The Supine Waste (1otx cd e k7, 31'43'' - Tape Mountain 'o1) - Questo cd contiene gli outtakes del precedente menzionato, tanto per confermare la prolificità di ONQ (nel foglio di presentazione c'è da vantare una lunga discografia, partecipazioni a compilation, con tanto di passato in una grind-core band..). Kill Refrains insieme a Cleanup penso abbia l'attacco d'urto migliore, ripeto però che dovrebbe smettere l'uso di effetti alla voce, che potrebbe scoraggiare tutto, come sulla discreta Nack Te Häiften, che con il picchiare dei crash crea un'aria molto particolare. // Info: Tape Mountain - 18o3 SE Washington #2 USA -

Haze - What Frog Eyes Tell (11tx cd, 41'33 Pop Life '99) - E nel 99 c'erano gli Haze, nord Italia, notevoli, strutture intime e spensierate, felici di essere una Band, e di merito, divagando su ricordi Pavement-iani senza esserne assuefatti, pop sonico di stoffa, e qlc trasvolata strumentale dolce psichedelica (l'arpeggio toccante di A Million & One Night, Like Water). Television Baby sarebbe stato un singolo magnifico, mezza malinconica, grande attenzione compositiva, ritornello degno di ricordo, da ballare sorridenti, tanto di armonica finale. Nati nel Paese sbagliato. Poi la confezione che mi ha fatto Emanuele Zatteroni (gtr, bs) è veramente carina: pinguini, stella, bambina con chitarra giocattolo. O bambino? Ops. Comunque è un Gruppo che ispira, altra prova che non ci sono solo punkettoni, darkettoni e postrockoni in italia. Info: Emanuele Zatteroni - v. don minzioni, 2/a - 54o33 - Carrara (Ms) - italy.

AA. VV. - We're Not Alone vol. II, III, IV (11tx, 16tx, 14tx, su k7 - Best Kept Secret) - Le cassette compilation che ho la fortuna di aver ricevuto portano come sottotitolo Songs For The Lo-Fi Generation. La Best Kept Secret è italiana, tape-label, nel senso che pubblica solo k7 (scusate la precisazione). Molte delle Band che supporta sono nomi noti ai lettori di komakino. E le foto delle copertine parlano chiaro (sì?): una serie di alieni. E certe volte x i propri gusti musicali c'è proprio da sentirsi degli alieni. Ma, come si scrive e dimostra qui, non siamo soli. Che bello. Quando (dal vol. 4) ho sentito gli SwaySway (po box 567, ventura, CA 93oo2, USA) con Channel mi sono sentito a casa, rincuorato: parossismo dell'etereo, feedback elettrostatico di chitarra, dreampop purissimo, apice dell'intangibile, e la voce delicata di una ragazza (swaypop.com). È uscito un Loro ep per la Clairecords (altri eroi qui in casa komakino) [ps. komakino è onorato di ospitare l'mp3 di Channel qui. I Chuzzlewit dolcissimi nell'appena percettibile distorsione e basso su delay, voce maschile (www.chuzzlewit.net, po box 14749, Chicago, IL 6o614, USA). I Coastal romantici, lui e lei, tenera ballad per imparare a respirare quieti (coastalrock.com, 14o9 Arthur Drive, Provo, UT 846o1 - USA). Penso che x il prox # di komakino approfondirò i contatti con la maggior parte degli Artisti qui coinvolti. Belle le pacate e liriche voci sui GaThe Garlandsrlands (garlands.com - po box 653, cooper station, new york, ny 1o276, usa). Poi le candide canadesi Sully (sullyweb.com, 223 queen street east, Toronto, Ontario MSA 152), gli Should, gli Uncletoe's Portasound con A Far Far Better Place (inclusa nel primo cd su questo koma recensito), e altri ancora. Del Vol 3 i Full Of Emptiness (geocities.com/fullofemptin) come la strumentale di Anthony Distefano sono avvicinati l'un l'altro dal mare di distorsione continua, Tea (gottea.com) invece piazza un drum&bass mesmerico, il cantante degli Aether Flux (aetherflux.com) sembra molto colpito da Thom Yorke. Sul Vol 2 apre Umbrella Meets The Sky dei nostri Moonbabies, unreleased strumentale sperimentale, affascinante sampling. Gli umori di questa puntata sono + sulla new-wave, senti Bluescreen (mp3.com/bluescreen), A Beautiful Machine (mp3.com/abeautifulmachine). Di spicco c'è Mayumi (jelnet.demon.co.uk/mmo/mayumi - Pale Blue Rec, 32 Como Rd, London SE23 2JW, United Kingdom) con Reverberate, tra Helium e My Bloody Valentine, emotività meritevole, bolgia di flanger e personalità. E poi ritroviamo anche ONQ, con So Long Suckers, già del sopraccitato 2° cd recensito. Che aggiungere, questa etichetta è una perla indie, promotrice senza lucro. // Info: Best Kept Secret c/o Alessandro Crestani - v. Biron di Sotto, 1o1 - 361oo Vicenza - Italy - bks@telemar.it - www.indiepages.com/bestkeptsecret.

Lumière Electrique - s/t (cd 1otx + 1 shh - 4o'o6 - Autoprod./Wallace Rec 'o1) - Un gruppo strano questi Lumière Electrique, per certi versi legati ad influenze post-rock su attacchi/aperture, poi passano ad altri toni dove si ingentiliscono di melodica e brevi parentesi di una voce di un lui in italiano (Ritratto di Donna dell'Estate 1997 - La, Giallo), quindi escono fuori accelerate stile ultimi Sonic Youth, o momenti estremamente docili come la brevissima Vista del Lago dall'Alto. Cd autoprodotto, e molto bene, poi distribuito dalla Wallace (si riconosce infatti l'arte grafica in cartoncino di Mirko Spino), ogni cosa suona bene, discreta la padronanza degli strumenti, ma personalmente trovo tutto privo di necessaria luccicanza/personalità, quindi noioso, ma non solo per la lingua in italiano (tranne su 23 mt. in Linea d'Aria, ma medesimo risultato), - derivano lenti, anche se giocano davvero ottimi intrecci di riff di chitarre come sulla Strumentale (l'episodio migliore?) o sui cambiamenti + interessanti in Quella in Re (dove la voce è davvero orpello non necessario a questo gruppo). Dopo la traccia #1o, cioè 24 sec di silenzio, il cd chiude con una virata demente, Giovanni Long Drink. // Info: Lumière Electrique - v. moia trav. II, 53 - 25o75 Nava (Bs) - www.geocities.com/lumiereelectrique.

Madrigali Magri - Negarville (cd 11tx 4o'43'' - 2ooo Wallace Rec) - Parto cominciando dall'esterno: una delle + belle confezioni in cartoncino che abbia mai visto (artwork by Spino, again), tutto in toni di grigio, con all'interno un booklet di foto da sfondo ad un crudo racconto. Musica: apre una intro strumentale dai toni oscuri, batteria e chitarre rapite dal tremolo, poi inondato il tutto dalla bassa frequenza, fuoco, del feedback di un distorsore. Il secondo pezzo, title trk, è praticamente una narrazione, Nergaville, pensiero raccontato spoken su unico riff nervoso post-rock, teatro dell'astio fremebondo.. Il cd di questo 4etto di Nizza Monferrato si dipana principalmente sulla quiete di strumentali (E' un Giorno Normale, Porto Dentro, Giorno è Notte), perfette sound track per spianate di campagna sepolta nella nebbia, chitarra al centro di ogni composizione, memorie di Gastr del Sol su Non Hai Mai Pace, quasi pare di assistere ad un film senza poter vedere lo schermo. Peccato la lingua italiana (mi ripeterò?), tipo su Parti Non Mie. Ma c'è una malinconia grigia che ha il suo fascino. Credo che dal vivo siano davvero godibili, seduti ad un tavolino ed un bicchiere, - recentemente se non me la sono sognata ho visto pubblicata qlc Loro data live. // Info: Strada S. Pietro, 27 - 14o49 Nizza Monferrato (At) - www.madrigalimagri.com.

Acherontia Styx - Secret Revealed Darkness Shall Be (cd ep 3tx, 24'31'' - Autoprod./Eye Of Kephra) - Già lo si era trovato su komakino#6, - ora Diego Grossi ritorna con un nuovo ep di 3 tracce (dai 7 ai 1o minuti) leggermente meno pregno di terrore buio rispetto il precedente Enter The Kingdom Pupas Fell, - ma + che altro per la cura della produzione, qui davvero migliore, più perfetta, e nn + memoria industrial, - ma sempre x descrivere ottimamente un altro viaggio astrale o incubo troppo nitido per confini orrificiAcherontia Styx - Secret Revealed Darkness Shall Be, materia apocrifa e follia bellica, tutto in sonorità e sensazioni. Eccitante e paurosa colonna sonora.. delle ombre che gli passano davanti e dietro sa fotografarne il momento. Ho fatto un paio di domande.. k: c'è una ingrediente/fattore di terrore muto nelle Tue composizioni (come devo chiamarle? canzoni?), sembra di assistere alla camminata di uno spettatore che apre una serie di porte in un corridoio dimensionale, ed ognuna di queste dà faccia ad un nuovo incubo.. la musica, i suoni che sentiamo sono lo spettacolo atroce che si mostra ai suoi occhi disillusi.. o lavoro troppo di fantasia? D: è una "piacevole" visione delle cose, diciamo che figurativamente è la più intuitiva.. non si ferma solo a questo, chiaramente, anzi.. se precedentemente mi mettevo in prima persona nell'ascolto efferato di simili sonorità, cercando con esse uno specchio della realtà, ho capito che essa è formata di tante schegge, di incubi appunto che l'individuo inconsciamente crea e forgia con le sue azioni, sia morali che fisiche.. forse è una forma di catarsi, un forte senso di introspezione psico-logica, forse solo visioni dei miei personali fantasmi che nella mente turbinano.. comunque è vero, il terrore che è proposto, è volutamente reale.. k: L'unica cosa che non mi è piaciuta di questo cd.. se proprio devo trovarne una.. è nel booklet, la citazione di battiato (non amandolo).. Io, contemporaneo della fine del mondo non vedo il bagliore.... però penso che Acherontia Styx sia probabile una perfetta colonna sonora per l'apocalisse, quella del cielo che diventa improvvisamente nero e l'elenco di tutti i peccati.. D: mi spiace molto che nn aprezzi Battiato, almeno quanto lo apprezzo io, difatti la citazione è addirittura spropositata se paragonata alla sua incredibile genialità.. non mi sognerei mai nemmeno di poter essere solo paragonato alla sua arte.. ma la trovavo perfetta per il concetto che mi sembrava di esprimere, che è appunto se vogliamo, l'Apocalisse.. in molti prima di me, chiaramente, hanno preso in esame la cosa, pertanto ho cercato di lasciare la massima libertà di interpretazione per quanto riguarda l'intero mio lavoro, in modo che ognuno potesse vederci la sua personale visione delle cose.. k: che strumenti usi per registrare? D: perlopiù lavoro con il software del mio pc, ma ogni fonte sonora può venire utile, tra cui la mia voce o qualche volta il synth. k: cristo, ma tutto questo orrore di fondo non porterà sfiga? (scherzo) Viene da chiedersi se chi ha composto questo cd viva all'inferno tutto tormentato dalle voci, - cedi mai all'effimera spensieratezza? D: mettiamola così.. se fossi il personaggio della mia musica, oltre che essere tremendamente disturbato, sarebbe anche molto triste e noioso, quindi ti dico che nel momento in cui chiudo la porta all'orrore del mio lavoro, torno ad essere un persona come tante altre, con i suoi interessi, e i suoi limiti.. forse un certa sensibilità di fondo mi rimane, ma penso che sia anche questa una parte fondamentale nella creazione delle mie sperimentazioni che chiamo ACHERONTIA STYX. // Info: www.mp3.com/AcherontiaStyx - www.acherontiastyx.com.

Age - Ralph Macchio 2oo1 (9tx cd, 25'48'' - Loretta rec 'o1) - Gruppo bislacco che pesa insieme noisy-pop, post-lo_fi ed elettronicaAge, robottini, keyb, con alcuni impeti falsetto delle voci/strette di palle alla Brainiac (Upload, Cocktail), e puntine alla Pulp (il finale di In The Pie Pie Pie) - il loro cd contiene un paio di singoli (Dream Of You, l'inizio di Square Garden, I Saw You Edit) che potrebbero fare la fortuna della Loretta con un pò di attenzione del pubblico/media. // Info e mp3: vedi Loretta rec., cd a 19mila lire, 9.81.

Asobi Seksu - s/t ep (6tx 23'o7'' - 2001) - L'ep s/t degli Asobi SekYuki Chikudatesu (japponese x Sport F*ck), band di NY, segna un nuovo punto di partenza dopo l'esperienza che aveva visto gli stessi quattro negli oniricissimi Theta Wave State (intervistati su komakino#2), anche se Yuki Chikudate (alla voce insieme a James Hanna + keyb) aveva partecipato solo all'ultima canzone del bel cd Freedom Downtime ('o0 - North of January rec), Close Watch; - ed ora senza l'altro chitarrista/voce, Rick Hamedani, gli Asobi Seksu prendono altre direzioni, con sonorità + distorte e volumi + alti, voci + distinte (nei Theta Wave State erano appena percettibili delle volte), - come nella nuova versione di These Islands (già sul sopra citato cd), che sfodera una nuova esplosione finale, chitarre distorte molto My Bloody Valentine, tutta presa della sua speciale malinconia, una batteria + presente poi. Ora tra Pulp, My Bloody Valentine e Pavement se ciò può invogliarVi, su Tremble il connubio delle due voci nel ritornello prende bene, The Words Live Longer trabocca di rilucente tristezza indie, pura disillusione, - magari invece il pezzo in japponese Umi De No Jisohsu mi ha lasciato spiazzato. Ma io Vi consiglio di cominciare invece da Islands, e poi Why You Should (forse il miglior pezzo, peccato che breve), e poi metteteVi in contatto con Keith (batterista) che ne sarà certamente felice. Ho sentito campioni di altri nuovi pezzi, il Gruppo sembra continuare in una via molto interessante. Sportf*ck - 31/74 37th Street, Astoria, Ny 11103, Usa. www.sportfck.com - www.mp3.com/sportf_ck.

The Pornography - Car (7tx cd 25'53'' - Wallace Rec) - Bella confezione digipack cartoncino, in toni di grigio, gente impiccata. I Pornography graffiano fastidiosamente il padiglione uditivo, treble/acuti al massimo, lunghi lunghissimi stop (e sbadigli) & poi go (ammazzachepppalle il finale della prima traccia) quasi post_The Pornographyrock, come la voce parlata in inglese, corde nuove, bassi col super timbro, non + di quattro note a canzone. Batteria elettronica. Io dico che le canzoni si assomigliano tutte e sfido chiunque a convincermi del contrario. Questo cd è buia pornografia per post-rockers prima era (= non jazzato). Info: The Pornography - traynor@freemail.it - e vedi Wallace rec.

The Pornography - Write, Read, Cancel (4tx cd 23'o2'' - 2ooo Wallace Rec) - Che aggiungo? Forse su White Youth appare + tenebrosa ed apprezzabile l'accoppiata strumentale basso & chitarra, treble al massimo, sempre e cmq, questo cd (niente + voci) è sicuramente + apprezzabile del precedente, anche perchè con uno sforzo di differenza, su My Money ad esempio si presenta una dodecafonia inaspettata, strumenti da camera, addirittura tromboni, e addio al nero industrial post-rock fino a quando ritornano i vecchi Pornography a rovinare la festa. Questo, un pezzo di oltre 1o minuti, presenta una stravolta giungla di strumenti a fiato, poi cancellati quasi da una batteria (nn + elettronica) esagitata_frenetica, campionamenti a bassa frequenza, e di nuovo un'esplosione, come pure sul pezzo che segue, Volk, carneficina di percussioni e feedback strozzati.

R.U.N.I. - Il Cucchiaino Infernale (12 tx 46'26'' - cd 2000 Beware/Bar La Muerte/Wallace rec) - Ma si può cominciare una canzone con 'ma tu le schiacci le bottiglie di plastica?'. I R.U.N.I. lo fanno. Anzi, pRastica, non pLastica (Le Bottiglie di Prastica), - ma mi è sfuggito il xché. Una versione + underground e completa dei bluvertigo (arggghhh)? I testi di bislacca dubbia illuminazione ironica (già a cominciare dal titolo del cd) mi sembrano quelli, - e io non sto facendo un complimento. Poi ok, gran lavoro di tecnica, di sintetizzatore e sax stile 80s. Monstri Gamordi, risulta la + gradevole, sorta di spettrale da b-movie in b/n, peccato il mostriciattolo che si sfoga. Poi una caterva di influenze diverse, - sfoggi di assolo, pure uso di contrabbasso, violino, fisarmonica français su Il Technosiciliano.. + che un'orchestra una banda, con screzi di sampling/elettronica, passato fusion anni 70? L'ultima traccia che è doppia, finisce con una fumata jazz ed un'altra frase a cazzo 'è digitale, ad esempio, il risultato di una partita di calcio o il numero di spettatori che ad essa assiste'. Insomma, spaziano, personalmente annoiano, - poi le tracce strumentali (Guilla, In Fondo Siamo Tutti Assistenti Pedagogici..) di questo cd sembrano quei sottofondi che mettono prima che cominci una trasmissione radio. E ci si sono messi pure in tre a produrli. Mah. Info: runiruni@katamail.com - www.runi.it - Wallace Rec - v. dante, 49 - 2oo6o Trezzano Rosa (Mi) . BarLaMuerte - v. gioia, 82 - 2o125 Milano http://tijuana.kyuzz.org - Beware rec - v. rocca 3/4 - 17o28 Spotorno - beware@tin.it

Anatrofobia - Uno Scoiattolo in Mezzo ad un'Autostrada (cd 11tx, 59'48'' - Wallace rec 'o0) - Certo checca7zo di nome e checcaz7o di titolo. - A parte la finissima apertura di questa recensione, la musica qui proposta è pieno eclettismo, scomposizione jazz anni 7o, fermento e distensione, sax alto e tenore, trombone, basso tuba e flauto dolce, qualità anche, arrangiamenti di basso elettrico e cornice di assolo di percussioni, ottimo ensemble in un'alternarsi di talenti di musicisti da canzone a canzone, improvvisazione. Poi dello sporadico utilizzo di synth/campioni, ma questo mi è parso spezzare troppo confronto al resto. Due reintepretazioni, una di Person I Knew, di Bill Evans, e West Germany dei Minutemen. - Secondo me questa gente si diverte molto nel suonarci, pure nella sua serietà, un po' come guardando le foto del booklet, - e proprio come scritto nelle note (pieno di paperi (?)): vivere il gruppo come un allegro laboratorio, in cui avvengono sempre nuovi incontri. Buono per mettersi a leggere, the fumante sul tavolino. Bravi. // Info: www.anatrofobia.com - info@anatrofobia.com - Anatrofobia, v. morano 16, 1oo1o Perosa Canadese (To).

Ljubarosa - The No-sense song (cd single 3tx, 13'o6'' - Autoprod/Dépot rec 'o1) - Il giorno che ho ricevuto il cd dei Ljubarosa, avrò riascoltato il pezzo I'm Walking On almeno una ventina di volte o forse +.. sì xchè Pe' (il nome è questo..) è per quanto mi riguarda qui uno dei cantanti + dotati di carattere e credibilità che abbia trovato sin ora recensendo Gruppi indie italiani. Il Gruppo divincola sonorità brit-bristol e retrogusti di arpeggi chitarra à la Depeche Mode (nella single-trk), qualcosa dei Cure di Kiss Me Kiss Me Kiss Me nel wha_wha, lavoro discreto di programming, lirismo abbattuto, serali, tutto ottimamente registrato, potrebbero benissimo riscuotere successo, - ma la punta del Gruppo è il calibro vocale. Prima di questo cd Il paradiso di Flora (1997) e A Nervous Day (1998). Info: www.ljubarosa.com - Dépot c/o Pia Santaläade - v. Riva di Reno, 114 - 4o122 Bologna - Italy.

Prague - I Own Your Favourite Song (cd 8tx, 3o'5o'' - Loretta rec 'o1) La siPraguelente riscossa delle inDie labelz italiane (c'è! c'è!) vede tra le proprie trafile la Loretta, etichetta oscillante tra Genova e Londra, perduta tra l'exp_alternative, il lo-fi, il post-punk, - scelte piuttosto originali rispetto il restante panorama indie nostrano, da mettere insomma sotto campana insieme a Best Kept Secret, SHADO.. E qui se ne escono con i Prague, ovvero i due fratelli Viccaro, due sinceri non_eroi del lo-fi_depresso, lo spirito + low folk dei Motorpsycho che incontra la range life, - cantato da sbronza e malditesta, broken hearts, belle le tracce I Went To The Dogs, You Can't See Me e Pizza Dancer davvero, begli arpeggi di chitarra e giri di basso, il tutto nella delicatezza del cadere addormentati distrutti, - e poi la splendida She'll Back Me Up On This, con un ritornello addirittura memorabile. E tutto registrato davvero con qualità, come le altre produzioni Loretta. Cristo gente, l'indie italiano esiste, giuro. // Info: i cd della Loretta costano 19 mila lire, che sarebbero 9.81   (Vi ho fatto pure la conversione, sono bravo?), tracce audio su www.lorettarecords.com - Loretta Rec c/o v. del quadrifoglio, 15/1 - 16o11 Arenzano (Ge) - Italy

Senpai - Well (cd 1otx, 39'29'' - Loretta rec 'o1) - E quando dicevo che le scelte della suddetta sono particolari quanto mai, ecco una perla chiamata Senpai, ancora una coppia di fratelli (!), questa volta i Sala, 32 e 28 anni, abili polistrumentisti, con un song-writing addirittura sorprendente nella sua ispirazione. Io non sono certo un tipo patriottico, ma i Senpai mi fanno sentire abbastanza fiero. Memorie di Sunny Day Real Estate (Sun, Small Town Roundabout, o i momenti + lirici della voce di Paolo Sala (ecco un'altra voce di carattere)), ma con un crocevia pop + inglese (i Beatles su Legoland?), Paul Weller (meno fracico), Joe Jackson, e i Melody Unit di Spy Song, per chiamare un Gruppo scoperto recentemente qui su komakino. E pop nel termine + puro, ma ho paura che dicendo pop Voi scappiate. Il termine pop va sempre riconsiderato quando in un ambito onesto come questo. 'Pop' è un termine che si sono comprati le major come i coloni la terra dai nativi americani, cioè con specchietti e perline. Insomma delle eccellenti intrecciature di chitarra malinconiche quanto eleganti, cambi e trovate inclassificabili, giochi di voci, padronanza degli strumenti invidiabile, anche qualora fanno uso di drum machine su Sweet Someone.. Belli pure i testi, cosa vuoi di +? [non dite un lucano..]. Sinceramente consigliati, tanto che con Paolo (vcls, gtrs, bs, drms, keyb) faccio una breve intervista. K: Il Vs stile per me è davvero originale, poco classificabile, elegante, insomma, c'è della classe, molta (non voglio etichettarvi, ma tento di dare una direzione x descrivervi a chi legge) - quali sono le Vs influenze, se ne avete? Vi ha folgorato Qlcn? Come Vi descrivereste? P: E' sempre difficile parlare di influenze, perché teoricamente tutto ciò che fa vibrare il mio timpano e desta la mia attenzione può considerarsi una potenziale influenza nel momento della stesura di un pezzo. In questo caso si parla di influenze che affiorano dall'inconscio quando meno te lo aspetti: potrebbe essere anche un passaggio di un pezzo "dance" che ho sentito in autoradio prima di cambiare canale infastidito! Sofismi a parte devo ammettere che mi capita spesso di comporre canzoni con intenti consapevolmente "mimetici", "imitativi". Non credo ci sia da vergognarsi. Quante volte mi è capitato di interagire con mio fratello Renzo dicendo: "questo pezzo dev'essere molto Colin Moulding" oppure "voglio metterci una chitarra con wah wah come quella di Barret in Apples And Oranges" E lui mi rispondeva "La linea vocale è un po' Suzanne Vega". Folgorazioni? Veri e propri innamoramenti, direi, che sono la principale causa del mio atteggiamento "monografico" verso la musica e che mi hanno impedito di acquisire una conoscenza enciclopedica del panorama musicale. Ho passato troppi anni ad ascoltare la stessa band tutti i giorni, o lo stesso disco. Parlo soprattutto per me. Renzo forse è un po' più aperto alle novità, per quanto viva anche lui la musica in modo del tutto viscerale. Lo so, tu vuoi che ti faccia dei nomi e allora ti accontento: Beatles sopra tutti insieme agli XTC. Pink Floyd di Barrett. Un gruppo sconosciuto olandese The Nits. Un gruppo ancor più sconosciuto ungherese (!!!) Kispàl Ès A Borz. Questi alcuni dei miei innamoramenti. E poi naturalmente ci sono Robyn Hitchcock, Gruppo Sportivo, Nirvana, They Might Be Giants, Joe Jackson, Suzanne Vega, Paolo Conte [... - ndk], Kraftwerk, Inti Illimani (adoro metterli vicini: un quartetto teutonico elettronico e un sestetto sudamericano acustico). Vuoi un'autodefinizione della band? Per dirla con Andy Partridge "this is pop"! k: Suonate mai dal vivo? Siete in due, ci sono molte chitarre e altri strumenti, e la cosa mi incuriosisce. P: Onestamente la cosa incuriosisce anche me. Renzo ed io abbiamo deciso di non costruirci intorno una band dato che la nostra sintonia è perfetta e non vogliamo intrusioni e interferenze difficili da gestire. Il rovescio della medaglia è che non abbiamo una line-up live. I casi sono due: o ri-arrangiamo i pezzi in versione "acoustic duo" (ma è una scelta un po' troppo limitativa) oppure ci cerchiamo un bassista e un batterista affidabili che rispettino la clausola "solo per il live" e non si intromettano in sala d'incisione! Per il momento sono solo progetti, ma presto troveremo la formula giusta, dato che smaniamo all'idea di salire sul palco! k: Perché mettere su un Gruppo? Quando avete iniziato? Qlc tempo fa ho visto su mtv 'la storia del sesso nella musica rock' o giù di lì, e tutti i musicisti (o tali) dicevano che l'unica ragione è il sesso, le groupies, i dollaroni.. P: Devo averlo visto anch'io quel programma su MTV! Un tizio diceva: "Tutti hanno incominciato a suonare per scopare. Chi dice il contrario mente". Poverino. Personalmente ho incominciato a suonare in età prescolare e mio fratello, catechizzato dal sottoscritto, appena era in grado di reggersi in piedi. Non credo che a quel tempo avessimo in mente il sesso! Casomai si può dire che l'esigenza di esprimersi in forma artistica possa avere a che fare con il desiderio di 'piacere' agli altri. Tuttavia avremmo potuto diventare pittori, scrittori, saltimbanchi. Se abbiamo scelto la musica è perché amavamo la musica, punto e basta. Che poi questo, quando hai circa quindici anni, possa anche servire a rimediare qualche ragazza è fuori di dubbio. Ma il messaggio è: guardami, questa è la mia musica, ascoltami, questo sono io visto da dentro, ti piace? k: (Sì, ottima risposta!) La Musica rende felici? e la Vostra? P: Ascoltare musica mi rende felice, ma non solo. Mi eccita, mi elettrizza, aumenta le mie pulsazioni cardiache. Suonare è come respirare, mangiare, fare l'amore. Tutte cose che danno soddisfazione, senza le quali ci si ammalerebbe. In secondo luogo c'è quella che io ho già definito esigenza mimetica: "Voglio fare un pezzo bello come quello che ho appena sentito". Chissà se qualcuno (anche solo uno, disperso sull'intero pianeta), sentendo un nostro pezzo, potrà mai dire la stessa cosa. Se la risposta è sì... bene... abbiamo colpito nel segno e il filo sottile che lega tutti gli artisti del mondo non è stato spezzato! //// Info: cd a £19.ooo, leggi recensione Prague, mp3 sul sito della Loretta.

Bron Y Aur - Between 13 & 16 (cd 8tx, 49'36'' - Wallace/Burp/Beware 'o1) - Dislessico free-post-rock? Almeno in apertura, perché i Bron Y Aur, del milanese, sfoggiano ottime crisi epilettiche d'improvvisazione, ricordi kraut rock, per poi fare scelte + lineari e meno ultra_nervose dal secondo pezzo in poi, per poi affrontare umori un po' + sul free_jazz su Terzo Lato, uso di clarinetto, sax alto, trombone, tromba, atmosfere grigie. La seconda parte_suite di Getröch: + 3 Gröm spezza zittendo alla Gastr del Sol di Crookt Crackt Or Fly. Sì, forse questo cd è proprio 4 giorni di improvvisazione, immortalata dal 13 al 16 luglio. Registrato grandiosamente, un mixing davvero invidiabile, belle atmosfere, - fossero venuti dall'oltreoceano sarebbero sicuramente stati venerati, - per me però è roba trita e ritrita, bello bello bello, però basta, - oltre a vietare alla gente di suonare cover dei Black Sabbath, Stairway to Heaven, dovrebbero mettere Do Not Post-rock here, please. Molto carina la confezione multiscomparto in cartoncino del cd. // Info: x Wallace leggi le altre recensio; Burp - v. guelfa, 5 - 5o129 Firenze - burtenterprise@yahoo.com // Beware! - v. rocca, 3/4 - 17o28 Spotorno (Sv) - beware@tin.it.

Uncletoe's Portasound - Thru The Dark Softly (7tx cd, 26'39'' - A Cactus Killer self-prod 'o1) - Anche gli Uncletoe's Portasound, New York, sono amici di data di komakino, - con Lito Vales (qui a gtrs, bs, synth, drm beats &tc) poi sono rimasto piacevolmente in contatto, ha fatto anche un remix e un'improbabile cover di un pezzo dei miei My Violent Ego (attention, vino dell'oste advisory). Gente davvero carina insomma, con molta voglia di suonare (immenso repertorio!), sperimentare, ed ecco quindi un cd dalla pancia tutta nera che contiene i Loro + recenti sviluppi sonici, Thru The Dark Softly: influenze post-punk oscure della new wave, dreampop, la voce ingenua-flemmatica di Nerissa Vales, 3 nuovi pezzi, e 4 nuove rivisitazioni, ora anche con il nuovo acquisto Ken (basso, synth, beatz). Untitled 1978 sembra registrata in una cantina con i topi che squittiscono (le chitarre?), buio pesto, un disco che gracchia o che brucia, piccoli screzi elettronici.. So Tired ricorda vagamente delle schitarrate Bauhaus.. Tra le novità spicca la strumentale di Lito intitolata proprio a Nerissa, una tutta soundscape sottomarina, profonda quiete di chitarra e loops, respiri profondi. Con una produzione migliore farebbero grandi cose.

Uncletoe's Portasound - Late Night (19tx cd, 52'15'' - A Cactus Killer self-prod 'o1) - Praticamente qui c'è la colonna sonora proposta in una serata al Cd Café di Santa Fe, non è un live, ma un non_stop di nuove canzoni, per finire nella notte fonda della seconda mezzora (senti la sonnolenta Gone), unite da sperimentalismi sonori chitarre acustiche soffocate dal riverbero, echeggio o estasi (come l'omonima Ecstasy) di drones delle corde (la breve title trk ad es.).. Bella la delicata Softer, con Lito alla voce, e la disturbata Big Bar. // Info: lito@uncletoe.net - www.uncletoe.net - www.mp3.com/uncletoesportasound - Lito Vales, 31/20 28th rd. #2a, Astoria, New York 11, USA

AA.VV. - Tracce Compilation (13tx cd, 71'12'' - Wallace 'o0) - 13 gruppi nostrani x 13 canzoni, ottima produzione, questo sampler lo aprono One Dimensional Man (ora è uscito il Loro nuovo cd You Kill Me - Gammapop) con Alalamina!, potenti, veloci, stile noise-rock 90 sporco, bella la voce di Lui, starebbero bene tra le prime cose Subpop, come anche i Cleft, con In Spite Of Age, notevoli, attaccano rabbiosi x poi piegare quieti, chi si ricorda le Calamity Jane?; i Sottopressione sono uno dei pochi gruppi cui il cantato in italiano dona, un po' grunge, - ma penso siano proprio le influenze di Seattle unite ad un po' di hc e post_rock e confini a permeare tutto il cd, tipo i Jesus Lizard per i Keen Toy con Tellaro's Drops, bello la parte centrale, ho alzato il volume. My Cat Is An Alien: terribili. Harsh noise? Oltre tredici minuti di casino. Mah. Un mah anche per gli Starfuckers che con Rogi avevano lasciato il registratore della sala prove acceso. I Crunch (di roma) dal vivo me li ricordavo migliori, qui troppo sputtanatamente folgorati grunge. Poi ancora Jinx, Atom Pig Neon, Splatterpink, Infranti, Six Minute War Madness, e a chiudere A Short Apnea con Heat In June, strumentale free, inquietante x 14 minuti e passa, niente male. // Info: vedi altre recensioni x Wallace rec.

White Tornado/Oxbow (5tx mini_cd, 2o'16'' - 'o0 Wallace rec) - Ruvidi, acidi e sporchi, tra Jesus Lizard e Steve Albini i primi, pazzi ed allucinati i secondi, si dividono in affinità questo cd con 3 e 2 canzoni a testa. Gli Oxbow [california, già-Swell, Whipping Boy] con una chitarra fuzzosissima nel suo buzzzzing di Pretty Bird, o dolci giri di chitarra con sfondo da incubo di distorsione su Pannonica (nelle note c'è scritto 'recorded by Jesus Christ, 33'), - i White Tornado (italy, catania), lancinanti su Hog Butcher, sciorinano altri 2 pezzi di chitarre aspre su voci rese rancide da eco e distorsore. Massimiliano Sapienza ha anche un progetto solista elettro-minimal, edito dalla Staalplaat, chiamato appunto Massimo. Ottima registrazione, bella confezione in cartoncino verde. // Info: Wallace records.

Salinas - Texcalipoca (12tx cd, 38'1o'' - Loretta rec 'o1) - Catapultati nel puro tex mechico. Manca solo il vecchietto minatore mezzo sdentato con un canino d'oro che urla hiiiihHHHHaaaa: registrato in un saloon del nuovo west? La Loretta produce un altro duo (fratelli pure Loro?), cioè Dead Man & Morisco [^_^ - ndk], non conosco molto dei Calexico ma glieli accosterei, - Caballeros suona il pezzo migliore, carine pure le strumentali (Night Fuego, Sangre Y Muerte), gran lavoro di chitarre, arpeggi, alt-country? Non folk, proprio country vecchia matrice colonna sonora per pistoleri, titoli in spagnolos ma cantati in english. Certo è la prima volta che mi capita un Gruppo rifulso di queste sonorità. Molto simpatiche le note all'interno del booklet, che non smentiscono il tono cowboy. // Info: Loretta rec, cd 19mila lire.

Glorybox - Vacuum (10tx cd, 51'34'' - Sally Forth rec 'o0) + Pale Blue Light (5tx cd, 32'26'' - Sally 4o° 'o1) - Mi sono imbattuto nella scatoletta della gloria grazie ad Ola Frick dei Moonbabies, qui in veste di fan che mi passa i Loro due cd: insieme hanno condiviso dei concerti, - e non posso che invidiare chi se li è visti entrambi dal vivo. I Glorybox di Vacuum sono dei geniacci che irrompono su passGloryboxaggi trip-hop elettronici, noisy pop, l'evanescente grazia di Sarah Hepburn a chitarra, hammond, e soprattutto voce, una bellissima voce di cui innamorarsi; poi distorsioni o giochi dissonanti in chiave Sonic Youth, attraenti, accattivanti, amabili, perfetti padroni di quello che suonano (senti la batteria di Je Erik su Magnetic). Lei di Chicago, trapiantata in Danimarca e dolce metà dell'altro Glorybox, Jan Johansen, (vcls, gtrs, keyb), ora rimasti in due, a quanto ho saputo. Trascinanti su Star e Blue(ish), sulla tristissima lenta carica finale di Porcelain (not a lot words to say but i adore you..), astrali sulle chitarre travolte da un vortice di eco su Farewall con Jan alla voce, - o ancora, le fiamme ardenti (di basso) di Autumn (kerosene, i'm in flames). Relativamente (indie) radio-friendly per certi versi con questo Vacuum, - pressappoco completamente differenti invece su Pale Blue Light, la cui descrizione è 'mai stati testimoni di una luce blu pallida? È tranquilla, serena e si prende pacatamente cura della tua anima'. Certo passare dal caos della traccia finale Digital Lava al primo pezzo Drive Me To Ohio del nuovo cd, è come dalla tempesta alla quiete (tanto x dire un banalità): ora delicati e dolcissimi, Sarah inebriante quanto mai, la love-song Honey & Lemon a due voci carezza i sensi di chi l'ascolta, è una culla. Non + distorsioni, niente + botte di batteria: anzi, fiati, niente + confusione, se non quella bollente di chi è innamorato, umori soft, emozioni, - e le note altissime breathy toccate da Lei (il cuore dei maschietti si squaglia). Ho pensato ai Low, ma giusto per trovare un paragone utile a chi legge. Ogni pezzo di questo cd è una perla, notturno tepore, - se Vacuum era accattivante, questo è + introspettivo, quasi il dopo concerto per pochi intimi, lo spogliarsi sotto luci basse per andare a letto. September 1st è addirittura un assolo di piano. La traccia finale, Goldflake, oltre 10 minuti di dichiarazione d'amore che affonda nel dramma. à Io Vi inviterei caldamente a cominciare da questo cd. // Info, mp3: www.sallyforthrecords.com.

AA. VV. - Lunch with a Bouncing Space vol. II (12tx cd, 4o'18'' - A Bouncing Space rec) - A pranzo con l'etichetta A Bouncing Space rec di Portland, Oregon, USA, pranzo ghiotto, con 12 portate gustose. Che simpatici, questa compilation è accompagnata con un vero e proprio menù che spartisce il cd in aperitivi, piatti e dessert, - una variegata selezione di Gruppi da tutto il mondo, debuttanti e conosciuti, stili differenti. Aprono i Lenola, di Philadelphia, a sorpresa con una cover dei Cure, Catch, dal sapore indie-rock, molto riuscita e mielosa, poi Burnside Project, New Jersey, con Scratch (Goes the Dj), un chitarra e il suo arpeggio triste dissonante, e voce su del break-beat ed excursus scratch-ati appunto del dj. Gli Hunnypal sono svedesi, con un cantante dalla voce molto elegiaca, una semiveloce corsa su toni The Smiths. Poi anche qui ritroviamo i Moonbabies (ebbasta!), con un doppio pezzo, formula oramai Loro classico, intro+song: Serpentine ovvero un quieto mesto attacco di pianoforte chiuso tra pareti di chorus e lievi percussioni, e Epileptic, dove ritorna il luminoso song-writing chitarristico sognante di Ola, e il ritornello I Don't Care + pa-ppa-pa-ppa di Carina, in un turbinante pop che conferma nuovamente la continua buona prolificità del Gruppo. I 99cent Dream di Portland (vedi sito etichetta) con Nominal Friends inaugurano i primi piatti: un giro di piano a delineare la tranquilla passeggiata seguita da chitarra, batteria e una voce intima da depresso. Molto piacevole ed amichevole. I Jchurch di San Francisco invece improvvisamente spezzano la tranquillità finora tessuta, con un pezzo powerpop-punk stile primi Wipers: You're on Your Own (demo vers), - veloci, trascinanti, alzo il volume. A ristabilire la tranquillità ci pensano Ross & the Hellpets anch'essi di casa, il pezzo è It's Enough, lui e lei alle voci, - come rilassanti anche lo sono gli australiani Hydroplane con New World Of Sound, quasi sulla pacatezza dei Clinic, ma con una donna alla voce. Per i dessert ci sono The Silver Screen (hallmon@lycos.com), North Carolina, celeri sulle batterie, serie di distorsioni, fuzzose le chitarre, sulla buona onda degli Hazel; The Dandelion Clocks: dolce ragazza, sempre Portland, pennate di chitarra, la sua voce intonata, palato fine, molto carina. Shy Rights Movement (bel nome!), scozzesi, chitarra acustica su una semplice linea beat di batteria, umori toccanti. A chiudere The Savie Island Moon Rocket Factory, di nuovo locali, live song alla radio, - molto carina la voce sui cori, pop con ritorni fine anni 5o (!), estremamente piacevoli. // Info: il cd costa 1o$ e 5$ per i grossisti. + info su www.abouncingspace.com, info@abouncingspace.com, - 172o nw lovejoy st. #21o - Portland, Or 972o9 USA.

Estel - Angelpie, I Think I Ate Your Face (1otx cd, 44'38'' - Self Prod. 'o0) - Dall'Irlanda con dolcezza, da Roscommon e Dublino x la precisione, gli Estel sono giovani eroi dell'art_rock, dello spleen fatto Musica, dividendosi tra strumentali (x lo + su questo cd) e non. Il primo pezzo che avevo sentito era Homebase, genialmente semplice nella sua perfetta malinconia, l'amorevolezza della voce di una giovane ragazza, su delle poche note di chitarra, accenni di piano, e la carica finale della batteria. È bastato un pezzo per convincermi che questo Gruppo fosse profondamente ispirato, poi il cd masterizzatomi che ho ne è stata la prova: uscito lo scorso anno, distribuito da Cargo nel Regno Unito e da No Idea rec negli USA, colleziona dell'intimo indie con background new-wave (specie basso e keyb), come The Langoliers, One Deep Breath, sensazioni notturne e tristi, - Musique che promette grandi cose. Info: www.thumped.com/estel

Vinyl Bill - What Lo-Fi (13tx k7 - 1998), Controlled Trucking (2otx k7), Too Lazy To Rock (15tx k7 - 1998) - La BKS ristampa su k7 la prolifica seppur breve discografia di Vinyl Bill, ovvero inizialmente i due scozzesi Neil Scollay e Shawn J. Skinner, entrambi polistrumentisti, e ora con line-up allargata a 5. Paladini di un lo-fi molto sentito su What Lo-Fi [ma va?], ma il brusio di fondo niente toglie alla Loro ispirazione: candidi su Midnight Ray, pezzo live quasi maestoso, - silenti, sognanti, aurea dreampop folk quieto su Sometimes, voci suadenti nel ritornello, creativi. A volte ricordano x umore i Blur prima del successone, o qlc Psychedelic Breakfast, difficilmente classificabili, come su When He Laughed con un finale di loop, o sulla base elettro_casio di What You Are. Il resto divaga su linfe pop alternativo anni 8o, a volte un po' insipido. Su Controlled Trucking la registrazione si ottimizza, ma cambiano anche le sonorità, più desertiche e forse + fredde, diventa + ambient-influenced guitar_ driven, gran lavoro di batteria elettronica. Mine Evermore ha un ritornello molto carino, pure se gli effetti digitali sulle chitarre penalizzano un po'. Molte strumentali, alcune di sapore spagnolo (Banderas!), e alcuni assoli sono davvero bruttini. In ogni modo i Vinyl Bill dimostrano di saper padroneggiare gli strumenti, come su Too Lazy To Rock, sapore cowboy misto a psych-pop nella prima traccia Still o No One To Blame, dove riaffiora a mano a mano lo spirito + folk di Loro che mi piace, - subito nuovamente soffocato dalla stonata Slow Attack e le sue distorsioni, - o le batterie di Mimosa. Questa k7 è il giusto punto di incontro tra le altre due (si riprende anche la Salt Rain della precedente), secondo me la migliore con cui cominciare l'approccio, magari saltando subito al lato B. Carpenters Theme mostra il loro volto + psych(o), Tiger e Illustrated Boy sono lisergici notturni, la seconda molto delicata. E poi un finale davvero inaspettato, tra sapori mediorientali, ambient.. // Info: www.vinylbill.com - vinylbill@aol.com - Vinyl Bill, 18 Towerview Wynd, Peterculter, Aberdeen, AB14 ORW, UK. Per Best Kept Secret vedi altre recensioni.

Things In Herds - I Can Dancing and Walking (1otx cd, 36'o7'' - Self-produced/G-Folk 'o1) - Dall'UK arrivano I Things In Herds, piacevolissimo dondolare tra Pavement e Belle and Sebastian nelle sonorità e quiete, canzoni acustiche solitarie miste a composizioni squisitamente pop (sempre nell'eccezione pura del termine), qlc synth con suoni tipo canto di gatti (theremin su keyb?), freschezza degli arpeggi di chitarra, beat di drum machine, - e poi la voce inevitabilmente struggente di Pete (senti Please Don't Put Out The Light). Always Disappear è una sad-song che rimane nella testa, Now We Slide altra breve gemma indie sonica, sulla linea di The People Trap, detentrice di un ritornello che ti buca il cervello per scavarsi il suo posticino (che bello fischiarci sopra!). Se nel precedente numero di komakino Vi era piaciuta l'intimità di Jindra (mp3.com/jindra) allora i Things In Herds sono vicini: l'effetto lirico di un cantante dotato, ma senza il tornante blues, e con invece uno stile guitar-driven. Curiosa la copertina: ci sono disegnati dei maialini che vanno ad un chinese takeaway, poi in una scuola, poi sotto la muraglia cinese (!!!). Davvero splendidi. // Info: www.thingsinherds.co.uk - www.mp3.com/thingsinherds.