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The Melody Unit - Odds Against Tomorrow (cd, 99, 1o1 rec) - Molto, molto, molto, molto carini. Un trance-dreampop davvero labile. In questi ultimi tempi sono davvero preso da queste sonorità che tessono ragnatele intangibili, e i Melody Unit ne sono davvero padroni, - sorgenti di strane boreali aurore multicolore nel cielo. Illuminati da una luce lontanissima, psichedelici nelle strumentali (ottima daffodil 11), trasognati ed estatici. Alle voci Kevin (+gtr+keybs) e Jessica (insieme a Tim_bass, Mark_drms e David_gtr), - i Loro pa-pa-pa sono davvero coinvolgenti, e lo stile del Loro cantato vi costringerà a fischiettarLi spesso, - effettivamente suonano un ottimo cd che penso rimarrà molto nel mio lettore e lo travaserò senza difficoltà in una k7. The Fugue non so perché ma mi ricorda la sigla di un cartone animato.. non ricordo quale.. un episodio unico, cmq. Jessica ha una voce dai toni morbidissimi, specie su Theme from Frolic. Sì, i My Bloody Valentine e gli Slowdive (finisco per essere palloso.. sorry) hanno messo incinte tante mamme.. e sono usciti tanti figli prodigio.. Spy Song è davvero una colonna sonora di qualche angelica spia. I Melody Unit mi piacciono, - senza difficoltà potrebbero fare dei capolavori. Prima di questo cd, nel 98 à Wax Cylinder, + ora è uscito Kona song single, che potete scaricare dal Loro sito, su www.themelodyunit.com, e trovare molte altre song su www.mp3.com/the_melody_unit e comprare per pochi $$ la Loro disco. Mettetevi in contatto, non abbiate vergogna. Info: the melody unit – p.o. box 81oo5 Seattle, wa 981o8 – usa. __by yrkomakino@gmail.compaolo miceli
Mezzanine~C14 - s/t (10 trx - BreakEven rec, 2ooo) - Dopo l'ep machinegun camera, i Mezzanine~C14 se ne escono con il primo full-length, per la label no-profit Breakeven (www.breakeven.org). Chris Lanza (batteria), J Spear (basso), e Will Walker (gtr/vcls), da long island, usa, sono un bel noise trio con dei numeri da giocare, concentrato sugli ottimi giri di basso rancido e la voce protestante di Will. Le sonorità continuano a ricordarmi, anzi, a farmi pensare a quello che sarebbero potuti essere gli Afghan Whigs senza fronzoli da soulmen, - ovvero un'entità sonica che si dirige + decisa nella distorsione + rabbiosa e disperata, - senza un passato grunge. Ascoltando tact, la 2° trk, si avverte come i Mezzanine possano lasciarsi dietro l'ombra sopra citata, esponendo una maniera + punkcore quanto sempre desolata, - umori neri spiegati su owner's leg, studi su diverse angolazioni dell'ottimo threesome acido degli strumenti, sincopati movimenti di chitarra e voce su moil, o la migliore debauch. The Lounge è una traccia.. lounge.. uno scherzo? Mettetevi in contatto con loro presso Mezzanine~C14 - 83 wood rd. Trail - riverhead - ny 119o1 - usa. Web: www.mp3.com/mezzaninec-14 (diversi mp3 gratuiti) o anche www.angelfire.com/punk/mezzanine. Will risponde all'email mezzanine_c14@hotmail.com __by yrkomakino@gmail.compaolo miceli
Violet Noise - Questa è Musica per chi è in ricerca d’Ispirazione (e bisognerebbe esserlo sempre). Quell’ispirazione mesmerica che serve ad un allucinato scrittore per figurare al suo immaginario lettore la fase r.e.m., il movimento velocissimo e involontario dei suoi occhi che roteano sugli abissi sfocati e bui del sogno. Le guglie, i tetti, un collasso apparente che riverbera di suoni trascendentali. Distorsioni di gtrs implodenti, piani persi nella loro eco, fiamme ardenti, esperimenti elettrostatici, strumenti a corda che si.. masturbano? Uranium, Electric Corridor, Nansense’s Drift, - sono visioni che fondono la mente dell’ascoltatore, sino alla + ipnotica e vellutata She’s Practicing Witchcraft Again, l’unica che cerca una forma + usuale, pur nella sua sinistra natura aliena (?). 14 pezzi reg. tra il ‘99 e il ‘o0, trovati su www.mp3.com/violetnoise, provenienti da due cd, violet trasmission e un omonimo. Una personale Scintilla ardente. Fatevi del bene, cercate la Loro Arte delle Muse . Email: violetnoise@w-link.net __by yrkomakino@gmail.compaolo miceli
D.S.E. (cd 7tx, autoprod.) Mah, i primi due pezzi li ho trovati al quanto ingenui e noiosetti, ed ho pensato al solito gruppo pseudo darkettone. Però la notte invece pare il pezzo + curato, - potrebbe azzeccare l’umore giusto, le capacità del gruppo, e rievocare alla meglio lo stile oscuro da new-wave anni 8o, con batteria elettronica, sintetizzatore, gtr flangerizzata e basso mangiato dal delay. Il problema di questo demo-cd penso sia soprattutto il mix troppo bigio, davvero casereccio. Anni fa avevo comprato un demo delle Honiria, un gruppo dark romano (se non sbaglio), e lo stile della voce che canta/recita nenie e filastrocche mi pare simile a quello di Oriana, anche se però i suoi interventi mi sembrano spesso fuori luogo, troppo normale, cioè come parla canta, o come canta parla, scegliete Voi. Un po’ imbarazzante. Hanno uno strano nome celato dietro questo acronimo, Dipartimento Scuola Educazione. ?. Carino anche Edel Strasse e Un Buon Giorno, però ripeto, la voce pure se looppata nell’eco (sul primo) o lasciata libera (sul 2°) é davvero un’interferenza che inibisce il gruppo. Info: fabrizio.gelmini@tiscalinet.it - http://stage.vitaminic.it/d.s.e./ - fabrizio gelmini – v. 4 novembre, 74 – 24o3o Almenno S. B. (Bg) - Italy __by yrkomakino@gmail.compaolo miceli
Acherontia Styx/ Tomhet (cd, eye of kephra prod.) Mi arriva un cd splittato, due oneman-project: Acherontia Styx – enter the kingdom pupas fell. Industrial è un termine che va inoculato con cura, perché ha in sé mille sfaccettature. Acherontia Styx fa industrial? Forse sarebbe troppo facile licenziarlo così, e nemmeno giusto. No. Il fatto è che la musica spesso può non essere musicale, però è come dire di una persona che non è esattamente umana, - quindi nascono termini come ad es. noise, che non significa per via assoluta pigiare sui distorsori come gli Unsane. Queste tracce di Acherontia Styx sono come un occhio che sorvola incubi divenuti realtà o ancora in atto nella testa di qualche sfortunato dormiente. Non sogni, - incubi, guerre, religioni ortodosse - e questo occhio invece di vedere e raccontare, traduce sia l’input che l’output tuttuni in suoni, canti e piccole nenie lontane. È come uno spettatore che invece di muoversi risuona invisibile in mezzo a quegli attori inconsapevoli. Il tutto cupo, esiziale e fatalista, un po’ à la Videodrome per buttarla sul cinematografico quanto a spietatezza, e all’apocalisse senza apocastasi per menarla sul biblico. Ottimo per cercare ispirazione e scrivere del catrame dei propri polmoni. Info: satans@libero.it - diego grossi – v. regina margherita, 42 – 26822 brambio (lo) italy. Tomhet – la consapevolezza dell’inutilità. Ok, forse la trk 5 (sorriso senza movimento di esso) è una cazzata. Nel senso, questo flanger acidissimo mi ha fatto solo davvero male alle orecchie. Ok, Antonio mi fa premessa che è cosa molto personale, ed anzi, insiste a chiamarlo il suo prodotto, - quindi tanto musicale non vuole nemmeno essere. Forse è come se avesse voluto registrare su cd solo il proprio rovello/tormento, - i nervi che saltano, l’instabilità emotiva che cerco di estirpare – tirare fuori le proprie interiora e mostrarle a qualcuno, per quanto siano pure crude e pulsanti. Sì, le prime due tracce sono davvero estirpate, avulse a forza dalla sua materia grigia. Le altre sono pura epilessia, - suoni unici consumati con flanger, phaser, singing tones, pitcher, - tutti effetti stellari e decostruttivi. Bisogna però stare attenti – tornando al parallelo umano poco umano, - a non scarnificare troppo quel corpo, se no ne rimarrà solo qualche muscolo e ossicino da dare al cane. Concludo riprendendo ciò che scrive nella Sua presentazione: ciò che vedo ma non so spiegare. Info: Muzzami Antonio – v. s. angelo, 29 – 26813 Graffignana (Lo) – italy – email: tomhet@libero.it __by yrkomakino@gmail.compaolo miceli
Azucena – Goering (cdr 9 trx) – Si tratta di una Band strumentale, bs, gtr e batt., dispiegati in una serie di umori notturni, - colonne sonore per solitari che passeggiano senza meta, - elucubrazioni, respiri profondi, tanti pensieri. Seppure certe volte i pezzi si perdano un po’ scarni, nel cd-demo di questo gruppo sento dell’ispirazione. Quale genere affibbiargli non saprei, - hanno uno stile pulito, pochi effetti, a volte affini agli anni 70, - una registrazione in presa diretta credo, con poi il ripasso di una seconda chitarra, il tutto registrato in un giorno, quindi poco calcolato, direi. Io sono curioso di ascoltare gli sviluppi, che credo promettenti. Info: marco antonimi – v. oriani, 45 – 481oo Ravenna – italia, email marculaz@libero.it e jango@libero.it __by yrkomakino@gmail.compaolo miceli
Leather
Slut Shamu – s/t (cd, 8tx – autoprod) – Lito e Nerissa Vales
già degli Uncletoe’s Portasound
(vedi
koma#5) sembrano essere molto prolifici, o se preferite, a Loro piace
giostrarsi su nuove sonorità, e così ecco un progetto fresco di zecca.. Questa
volta si concentrano + su giochi elettronici affogati nel riverbero e su 4
remix medio disco/jungle di una title-trk (c’è anche la mamma oca mix!). Here
i go again trovo sia la song migliore, la voce di Lito mi fa pensare
al giovane Lou Reed perso nei Jesus & Mary Chain + anestetizzati.
Canzoni ispirate dalle persone che odiamo al mio lavoro mi scrive Lito,
ed in effetti Little Red Corvette suona un po’ come una presa in giro..
con ogni tanto una voce tipo pecora marziana che intona il titolo della canzone..
Keep on loving You invece è cantata dalla dolce voce all’1% stonata/annoiata
di Nerissa, - una lovesong tutta elettronica dai toni chiaro-scuri.
Ps. In copertina c’è un allucinatissimo pupazzo raffigurante un homone
tutto tirato in pelle e borchie, molto - demente. Get in touch: Lito Vales
– 31/20 28th rd. #2a – astoria – new york 11102 – usa, - www.megoman.com/uncletoesportasound
e www.mp3.com/uncletoes_portasound
___by yrkomakino@gmail.compaolo miceli
Theta Wave State
(freedom downtime cd, 14tx, 2ooo) - Non
c’è due senza tre, e riecco i Theta Wave State, che finalmente se ne
sono usciti con il primo full length. Si tratta di un cd pubblicato come sound
trk di un documentario (freedom downtime, 2600 prod.) presentato e
premiato lo scorso luglio quando ha avuto luogo la convention globale degli
hacker in new york, - meeting sulla questione della distribuzione elettronica
della musica (leggi mp3, napster,
scour exchange & Co.),
con tanto di Jello Biafra tra gli oratori. In tracce come the
real takedown, see agent, helicopters over philly, il gruppo mostra la
propria essenza + elettronica, già anticipata da Keith Hopkin (batterista,
insieme a James Hanna e Rick Hamedani, gtr/vcls, e Frank
Iadevaia, bs) nel curare il sito dell’amico fotografo Noah
Kalina. Un’atmosfera strana qui, molto frigida in un certo senso,
- una sorpresa, - una cosa nuova che non si immaginava dei tws.
Accanto a pezzi ripresi come comparative ends (qui rivisitata) e symmetry,
perle lisergiche già incontrate su demo e 12”, - su freedom downtime ci
sono nuovi lenti_tuffi nell’onirico, come these islands, una vera panoramica
vista dall’alto del cielo, - l’unica con un cantato (escludendo i 2 sù citati),
placido e modulato, - ci si potrebbe imparare a respirare - con le braccia
aperte si precipita lenti nel vuoto, neanche tentando di sbattere le ali;
si cade, - adagiati su sonic youth never called us (!), un pezzo
differentemente strumentale rispetto all’elettronica presente negli altri,
(la memoria mi ha riportato allo score appunto di Thurston Moore
sul film Heavy, del ’95, by James Mangold), - davvero malinconico
e lirico, - ecco qui ritorna l’umore coinvolgente del gruppo, - quella sorta
di dolce suggestione elegiaca. Quindi ci si rialza e ci si tuffa di nuovo
nella voluttà colma di desideri dallo splendore abbagliante di Hollywood,
tapping on glass, o su close watch, accompagnati dalla voce
accennata celeste dell’ospite Yuki Chikudate. Bel Gruppo, bis.
Info: www.thetawavestate.com,
keith110@juno.com - theta wave state,
po box 28, kings park, ny 11754, usa. __by yrkomakino@gmail.compaolo
miceli [vedi anche intervista
e recensione]
Jeanette
(cd demo) - I Jeanette sono una band nata per combattere il torpore
estivo della provincia italiana, in questo caso i dintorni di Taranto. E il
frutto della collaborazione fra i tre componenti del gruppo è un demo che
contiene quattro pezzi, la cui traccia iniziale è Picnic in July, una
song ispirata a band come Contriva, progetto parallelo ai tedeschi
Mina, Stereolab e ad altri musicisti che alimentano oggi il
genere neo-lounge. Batteria, tastiere, chitarra a disegnare un cielo grigio
attraversato da qualche nuvoletta dorata… La traccia numero 2 si intitola
Maquillage ed è una variazione su un presunto tema tex-mex, micro colonna
sonora di un ideale western morriconiano. Un altro tentativo di fotografare
la tristezza in musica è la canzone n° 3: Princess, con una bella progressione
di basso che sostiene tutto il brano. L’ultimo pezzo è Terence, dedicato
ad uno degli eroi del cartone animato Candy Candy. È l’unica canzone
in cui compare un accenno di voce. Il tutto si snoda su un doppio binario,
un intreccio tra una tranquilla atmosfera dai toni soffusi ed una esplosione
bluesy ma sempre nel senso della musica lounge. Un buon inizio per una giovane
band che potrà dare molto se i tre (Fabio, Francesco e Vincenzo) continueranno
a dar vita ai loro trips in musique! Per contatti: vincenzo.fedele@tin.it
______by Nikkozz
Cadabra – sound moquette (k7, sett ‘o0). Un’altra vecchia conoscenza (vedi koma#2). Con questo nuovo demo, che riprende 3 ammiccanti pezzi già editi su second skin (k7 del ’99), i Calabra presentano due nuove fanciulle debuttanti che marcano un volontà di qualità che riesce finalmente a farli notare. La Band è sempre votata a quelle sonorità pop-wave che si aggrappavano alla scia del movimento dark elettronico negli anni 80, - ma finalmente le canzoni sono meno lasciate alla deriva, - molto più ridefinite, ed hanno degli sviluppi che lasciano del curioso. Working on the sun sale la sua cima con abilità, e love target mi ha fatto pensare ai Depeche Mode di in yr room quando abbandonano la batteria elettronica e passano la botta con le percussioni vere. Che è successo? Beh, forse sarà per il nuovo stile del basso, che porta davvero dei punti (e molto + corpo), o per la voce di Geppi che (come già si era sentito) ha davvero un ottimo timbro, o per il semplice (quanto difficile!) mix questa volta + azzeccato. Chissà, forse con un po’ di rabbia in +, e una produzione migliore.. qualcuno li produca! – su Terrorweb’zine c’è una Loro intervista. More info: Francesco Radicci - v. r. canuto, 127 – 7oo23 – gioia del colle (ba) – email: cadabraworld@katamail.com, website: cadabra __by yrkomakino@gmail.compaolo miceli
Hiroshima
Rocks Around - (cd-r, 1o tx)
- Li avevo visti per la prima volta di spalla alle Frumpies
lo scorso maggio a roma, ed ero rimasto davvero colpito. Gli Hiroshima
Rocks Around sono 3 giovani spiriti bruciati, assuefatti di (2) chitarre
urlanti e distruttive e distrutte, con batterie tritacarne e orecchie. La
voce è completamente magnata, quasi alcolica. Back attack, come
ktulhu dancer (perla_supposta di 51 secondi) è un attacco a sorpresa
lancinante. Dal vivo li ricordavo + vicini ai Pussy Galore, ma
qui sul cd-r promo hanno selezionato umori molto + sporco noise blues malato.
Una sorta di explosion, -> senti excellent o isolation bus
blues dove un’armonica a bocca cerca di fuggire a gambe levate dallo tsunami
di distorsione. Ad ogni esibizione uno svenimento? Insomma, ottimi, strano
siano italiani... poveri Loro! E buonissima anche la registrazione di questo
cd-r. ProduceteLi e chiamateLi per una data. Mp3 su www.megoman.com/hiroshimarocksaround
e alcuni live su stage.vitaminic.com/hiroshima_rocks_around/,
email: hirocksound@freemail.it.